Il Rally del Ciocco apre un nuovo capitolo del CIR e Gabriele Valinotti e Stefano Romeo lo fotografano

La nuova stagione rallistica parte con un radicale ed epocale cambio degli equilibri in campo. A raccontarci con le immagini più spettacolari sono Gabriele Valinotti e Stefano Romeo i reporter inviati in Garfagnana da Kaleidosweb. Testo di Tommaso M. Valinotti

IL CIOCCO (LU), 25 marzo – La prima non si manca mai. Sia essa l’apertura della stagione lirica della Scala, sia la prima della stagione del Campionato Italiano Rally, il Rally del Ciocco andato in scena venerdì e sabato scorsi. Un campionato partito con tutte le incertezze del pronostico, complice l’uscita di scena del re leone del CIR Paolo Andreucci e della leonessa Peugeot. Ma soprattutto per il fatto che in prova speciale si sono presentati tre pezzi da novanta come il pluricampione italiano ed europeo Giandomenico Basso, l’altro asso pigliatutto Luca Rossetti e Craig Breen, che ha nel piede il passo del mondiale, ansioso di rilanciare la sua carriera nel firmamento iridato.

Ma non erano i soli che puntavano a mettersi in mostra sulle strade della Media Valle e della Garfagnana. Primo fra tutti Simone Campedelli, che ha alle spalle quel paio di stagioni ad alto livello nel Campionato Italiano Rally che lo pongono d’ufficio fra i pretendenti al titolo finale. E poi i giovani, a cominciare da Andrea Crugnola cui è spettato il numero 1 sulle portiere e nel mirino degli osservatori. Quindi Giacomo Scattolon, altro volto nuovo del rallismo italiano ansioso di conquistare un posto nell’olimpo dei senatori e l’elvetico Kevin Gilardoni, altra giovane promessa che ha dimostrato di saper far crescere nel migliore dei modi la sua carriera agonistica.

Come se non bastasse l’elenco iscritti offriva il ritorno nel CIR, ma questa volta con una macchina da assoluto, di Stefano Albertini, il pilota che negli ultimi due anni ha fatto il bello e cattivo tempo a suo piacimento nel CIR-WRC, oltre ad alcuni protagonisti come il non ancora ventitreenne finlandese Emil Lindholm, venuto in Italia come tanti altri suoi connazionali del passato per imparare a come si domina la vettura sui nostri asfalti, ed ancora Rudi Michelini, Antonio Rusce, Marcello Razzini e Gianluca Tosi, solo per citare i gentleman driver più accreditati.

Ma il Rally del Ciocco ha presentato nuove sfide. Al tradizionale confronto di pneumatici fra Michelin e Pirelli, con i francesi che avevano i loro alfieri di punta in Basso e Albertini, cui gli italiani rispondevano con  Campedelli, Crugnola e Rossetti, si è anche assistito al confronto fra Ford e Škoda, già presenti lo scorso anno, anche se la squadra boema ha aumentato il suo volume di fuoco, cui si sono aggiunti Citroën, con l’unico pilota ufficiale presente nell’italiano, ovvero Luca Rossetti e lo spauracchio Volkswagen, che si è affidata in primis ad Andrea Crugnola e che ha fatto vedere di essere subito molto competitiva.

Tutto questo non poteva sfuggire ai nostri report d’assalto Gabriele Valinotti e Stefano Romeo che hanno documentato per Kaleidosweb una gara che ha aperto, come previsto, un nuovo capitolo nella storia del Campionato Italiano Rally.