La cronaca: tutti e 69 gli equipaggi iscritti superano le verifiche Rally del Tartufo

Tartufo_2017_Venturello-Desole (Large)ASTI – Tutti e sessantanove gli equipaggi superano le verifiche sportive e tecniche tenutesi all’interno della Concessionaria Ford UNICAR di Asti. Trentatré equipaggi hanno anche effettuato lo Shake down ricavato sugli ultimi due chilometri della PS1– Carbone “Mombarone” dove la proloco ha allestito uno stand eno-gastronomico dispensando a concorrenti, addetti ai lavori e appassionati intervenuti per l’occasione, succulente specialità locali.

Tartufo_2017_Giordano-Scarzello (Large)Con il tempo di 4’27”1 il dentista pavese Michele Tagliani affiancato alle note da Claudia Musti si aggiudica la prima prova speciale in programma per questa ventinovesima edizione del Rally del Tartufo. Con questa vittoria Tagliani e Musti si aggiudicano il Trofeo intitolato a Sergio Braghero. Lunga sette chilometri e trecento metri, sulla DAE – Carbone “Mombarone” Tagliani ha azzeccato la giusta scelta di gomme ed assetto Tartufo_2017_Defilippi-Dondarini (Large)sulla sua Ford Fiesta R5 riuscendo così a precedere Patrick Gagliasso e Dario Beltramo all’esordio sulla Škoda Fabia numero 6 in ritardo di 1”9 e tersi sono Loris Ronzano e Gabriele Nebiolo su Ford Fiesta R5 staccati di 7”1. Spettacolare tris messo a segno quindi dalla Scuderia Astigiana Eurospeed che mostra subito i denti alle concorrenti. Quarti sono Gianesini-Bergonzi +10”8 seguiti da Pettenuzzo-Araspi +11”1 entrambi su Tartufo_2017_Borsa-Zeffiretti (Large)Ford Fiesta R5. Sesti Sulpizio-Angeli +15”4 su Fiat Grande Punto Abarth e settimi Arione-Culasso +16”5 su Peugeot 207. L’ucraino Tamrazov navigato da Nicola Arena sigla l’ottavo tempo +16”7 davanti a Borsa-Zeffiretti +18”0 su Peugeot 207 Super2000. Chiudono decimi Torchio-Piteo +22”0 su Citroën Saxo di classe A6. Gli acquesi Bobo Benazzo con Gianpaolo Francalanci chiudono al dodicesimo posto seguiti dai concittadini Luca Roggero ed Erica Riva, entrambi su Mitsubishi Lancer Evo 9. Jacopo Araldo e Lorena Boero, partiti col numero 1, sono ventitreesimi a 35”6 dopo aver perso tempo nel passaggio fra la chicane di rallentamento, mentre Massimo Marasso e Marco Canuto escono col 14° tempo a +21”1 per aver perso tempo nell’inversione di Mombarone dove il freno a mano non ha fatto il proprio dovere.

Il tempo è bello nell’astigiano, fresco ma soleggiato ed il Rally del Tartufo riprende da dove si era fermato ieri sera: dal riordino notturno nella accogliente Nizza Monferrato che sta festeggiando in questi giorni il “Santo Cristo”.

PS2 Belbo Sugheri San Vito km 10.60 ore 9:05: Non inizia sotto un buon segno l’avventura “Tartufo” per il giovane Jacopo Araldo che, dopo l’inceppamento nella chicane sulla “Mombarone” a circa metà prova esce di strada finendo in fondo ad una riva spegnendo ogni sogno di recupero, illesi i concorrenti. È quindi ancora Michele Tagliani l’uomo da battere, infatti con la Ford Fiesta R5 Eurospeed si impone in 6’58”8 davanti per 5”8 a Gianesini, per 9”1 su Marasso, per 9”4 su Ronzano e per 9”6 su Pettenuzzo tutti su Ford Fiesta R5. Sesto tempo per Gagliasso su Škoda R5 +11”7 seguito dalla Peugeot 207 Super2000 di Tiziano Borsa a 14”8 e dalla Grande Punto di Sulpizio +15”4. Chiudono al nono posto Luca Arione su 207 Super2000 +17”0 e da Andrea Zivian “Zippo” su Renault Clio S1600 a 17”2 dopo undici anni che non la usava. Fermi in prova oltre ad Araldo, Luca Roggero che esce in un fossato dove, mancando la banda della spinta è costretto fermarsi. Sergio Venturello che pinza una gomma, la cambia in prova ma si accorge di danni maggiori. Non prende il via Marco Petracca per noie alla sua Peugeot 106 di classe N2.

PS3 Pianbello Loazzolo Km 12.00 ore 10:03: urta con la ruota posteriore sinistra l’attuale leader Tagliani ed esce dalla prova con oltre 10 minuti di ritardo. È quindi Marco Gianesini con Marco Bergonzi il vincitore della prova più lunga al primo dei tre passaggi previsti; il sondriese in gara spot si impone in 8’49”7 davanti a Gagliasso su Škoda +5”7, a Ronzano +6”6, a Pettenuzzo +10”0 tutti su Ford Fiesta, mentre Luca Arione sigla lo stesso quinto tempo con la 207 S2000. Sesto è Zippo +14”2 davanti a Borsa +19”9 e Bobo Benazzo +20”1. Chiudono la top ten Sulpizio +22”3 e De Filippi +22”3 su Renault Clio S1600. Marasso sigla l’undicesimo tempo +23”5 costretto a stare in scia, per l’impossibilità a sorpassare, a Tagliani che porta al termine la prova con la ruota posteriore sinistra divelta e riesce a raggiungere il CO di Canelli dopo di che cercherà di raggiungere il parco assistenza allestito presso Balbi Zuccheri di Agliano per cercare di sistemare il danno.

Non esce dal parco assistenza Tagliani, la vettura ha il ponte posteriore piegato e non si ha il tempo per sostituirlo considerando il ritardo già accumulato in precedenza, così il dentista pavese prende la via del ritorno.

PS4 Belbo Sugheri San Vito km 10.60 ore 12:33: Patrick Gagliasso è il più veloce di tutti e si impone sulla quarta prova impiegando 7’03”6 ben 6”9 in meno del giro precedente nonostante le strade si stiano sporcando sempre più, a seguire Gianesini per un solo decimo che si migliora di 9 decimi. Terzo in prova Marasso, migliora pure lui di 2”9 e chiude terzo in prova ad 1”4 dal vincitore seguito dall’ottimo e costante Pettenuzzo +2”0 e da Arione a 7”4. Zivian “Zippo” è sesto con la Clio S16 a 8”7 che precede Sulpizio a 9”0; seguono Borsa +11”6, Benazzo +16”8 e l’ucraino Tamrazov +20”2.

PS5 Pianbello Loazzolo Km 12.00 ore 13:31: Patrick Gagliasso e Dario Beltramo vincono anche la quinta piesse impiegando 8’49”3, miglior tempo del precedente di 12”1 e infliggendo 2”7 a Gianesini, lo scavalcano nella provvisoria passando così al comando della gara. Marasso ancora terzo in prova +7”0 seguito da Pettenuzzo +11”9 che deve difendere la sua attuale terza posizione assoluta provvisoria. Anche Arione è in rimonta ed è quinto +12”2, sesto ancora Zippo +13”6, settimo Ronzano +15”6 che fora una ruota posteriore, ottavo Borsa +22”7, nono Benazzo +23”7 e decimo De Filippi +30”4.

PS6 Belbo Sugheri San Vito km 10.60 ore 15:51: la prova viene vinta da Gianesini in 6’56”9;  Marasso, nel tentativo di rimontare la penalità del tempo imposto precedente, a circa metà prova urta violentemente la Ford Fiesta Balbosca contro ad un palo terminando su di un fianco. D’obbligo l’immediata sospensione della prova per inviare i mezzi di soccorsi che fortunatamente constatavano che entrambi i componenti, anche se frastornati erano però illesi. Ai concorrenti a seguire viene assegnato un tempo imposto, mentre a Gagliasso viene assegnato lo stesso tempo di Gianesini per non penalizzare la posizione della classifica assoluta provvisoria, lasciando al cronometro dell’ultima speciale il verdetto finale. Terzo tempo per Pettenuzzo +4”8 seguito da Ronzano +8”4 e Borsa +12”9. A seguire i tempi di Zippo sesto +14”9, Arione +14”9 settimo, Tamrazov +30”5 ottavo, Simone Giordano e Renata Scarzello + 31”4 con una Peugeot 208 R3B noni e decimi Mussa-Bruzzese su Fiesta R5 +32”3.

PS7 Pianbello Loazzolo Km 12.00 ore 17:18: Patrick Gagliasso è galvanizzato e concentratissimo sull’ultima prova speciale dove migliorandosi di tre secondi netti chiude in 8’46”3 infliggendo 7”9 di distacco al secondo in prova Loris Ronzano (autore di una foratura in trasferimento) nella sua miglior prestazione giornaliera, ma un pesante distacco di 12”4 sul terzo Marco Gianesini gli garantiscono la vittoria di questo 29° Rally del Tartufo. Quarto tempo +16”4 lo fa segnare Andrea Zivian che scrolla definitivamente la ruggine di dosso e mostra tutta la sua forza alla guida della datata Renault Clio Super1600. Luca Arione è quinto +17”2 con la 207 Super2000 davanti a Pettenuzzo +19”8 che non rischia di giocarsi la gara essendo saldamente terzo nella classifica provvisoria assoluta. L’acquese Bobo Benazzo con Gianpaolo Francalanci chiude sesto in prova +21”3 nonostante una foratura per i grandi sassi emersi sulla carreggiata nell’ultimo passaggio. L’ucraino Oleksii Tamrazov affiancato da Nicola Arena siglano l’ottavo tempo +25”9 seguiti da Giordano-Scarzello +34”6 sulla Peugeot 208 R2B. Decimi chiudono Armando De Filippi e Claudia Dondarini +38”4 su Renault Clio Super1600.

Costa parecchio questo “Tartufo” ai 22 equipaggi ritirati a dimostrazione che si tratta di un rally vero e duro per concorrenti e vetture.