La tenacia di Matteo Luise per il Campagnolo

Non si è ancora spento l’eco della delusione trentina per l’adriese e l’appuntamento vicentino, valido per il CIRAS, si presenta come una ghiotta occasione di rilancio.

Adria (Ro), 29 maggio 2019 – Matteo Luise non demorde, nonostante un avvio di stagione abbastanza complicato, e si prepara ad affrontare un nuovo, importante, banco di prova per cercare di invertire la rotta delle ultime apparizioni.

L’esordio più che positivo all’Historic Rally delle Vallate Aretine, chiuso con il successo in classe A-J2/2000 ed il nono assoluto, veniva presto offuscato da un Rally Bellunese travagliato, nel ritorno spot alle vetture moderne, e da un Valsugana Historic Rally quanto mai duro da digerire, costretto al ritiro quando il terzo gradino del podio assoluto era ormai congelato.

Ecco come la quindicesima edizione del Rally Campagnolo, in programma per Venerdì 31 Maggio e Sabato 1 Giugno nel vicentino, si presenta come un importante crocevia per una stagione 2019 vissuta, sin qui, a fasi altalenanti.

Il pilota di Adria, guardando al recente passato, può avvicinarsi all’evento valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche con ottimismo, forte della vittoria in classe A-J2/2000 ed il sedicesimo assoluto firmato nella passata edizione.

Il portacolori del Team Bassano sarà della partita con la moglie Melissa Ferro, alle note, e con la consueta Fiat Ritmo Abarth 130 TC, curata da Silvano Amati e da Valentino Vettore.

Ciò che non abbatte fortifica” – racconta Luise – “e come il detto anche la sventura che ci è capitata al Valsugana ci ha rivitalizzato ulteriormente. Il lavoro svolto da Amati e Valentino ci ha permesso di ottenere un risultato, per certi versi storico, perché credo che non si sia mai vista una Ritmo salire così in alto, in competizioni di questa tipologia. Certo, il contesto del Campagnolo è nettamente diverso. Qui stiamo parlando di Campionato Italiano Rally Auto Storiche ed il parco partenti è di altissimo livello. Ci sono praticamente tutti. Partiamo sicuramente con le dita incrociate, visti i precedenti, ma siamo anche consapevoli di aver raggiunto un ottimo livello di competitività e non vediamo l’ora di confrontarci questo weekend.”

Alla classica “Torreselle” (7,37 km) spetterà il compito di aprire il sipario, Venerdì in tarda serata, di questa quindicesima edizione del Campagnolo, prima di dare appuntamento ai concorrenti per la giornata di gara vera, quella del Sabato, con quattro prove speciali da ripetere per due tornate: “Gambugliano” (13,31 km), “Muzzolon” (7,39 km), “Recoaro 1000” (14,45 km) e “Santa Caterina” (14,52 km) per un totale di 106,71 chilometri cronometrati.

L’anno scorso abbiamo saltato il Campagnolo a malincuore” – aggiunge Luise – “ma, quest’anno, torniamo agguerriti perché è una gara che ci piace molto. Rispetto al Valsugana ha meno salite e discese, sviluppandosi in una zona più collinare a parte la prova di Recoaro. Non si va tanto in altitudine e questo è meglio per noi. Le speciali sono belle e molto guidate, caratterizzate da un chilometraggio giusto, abbastanza lungo. Contiamo di aver risolto i problemi che ci han fermato al Valsugana. Puntiamo alla top ten assoluta, oltre che alla classe.