Maserati Tipo V4 e il Record di Cremona stabilito da Mario Umberto “Baconìn” Borzacchini

Modena, 30 settembre 2019 – Il 28 settembre 1929, Mario Umberto “Baconìn” Borzacchini, alla guida di una Maserati Tipo V4, stabilisce il primato mondiale sui 10 chilometri con partenza lanciata. La vettura aveva esordito in gara il 15 settembre, guidata da Alfieri Maserati nel Gran Premio di Monza, finendo la gara in sesta posizione. Due settimane dopo, prima della gara al Circuito di Cremona, è andata in scena la “Giornata dei record”, una gara di velocità sui 10 chilometri lanciati. La gara si è svolta lungo la vecchia strada statale (oggi provinciale) n. 10-Padania Inferiore, che partendo da Cremonain direzione est-nord-est, ha un rettilineo di circa 17 km. I 10 km partivano dal municipio di Gadesco Pieve Delmona con arrivo a Sant’Antonio d’Anniata, una frazione di Pessina Cremonese, con circa 3 km di margine per il lancio e l’arresto.

Il regolamento internazionale prevedeva che il percorso venisse compiuto due volte, una per ogni senso di marcia. La media dei tempi registrati veniva omologata ai fini del record.
Borzacchini ha coperto il tratto ascendente in 2’25”20/100 con una media oraria di 247,933 km/h. Nel tratto discendente il tempo ha registrato due secondi in più, 2’27”40/100 per una media di 244,233 km/h. Il tempo medio è risultato di 2’26”30/100 corrispondente alla velocità di 246,069 km/h: record mondiale per la classe C (da 3000 a 5000 cc). Un risultato straordinario quello di Mario “Baconìn” Borzacchini,  che andava così a sovrascrivere il primato precedente del 1927 ottenuto da Ernest Eldridge a Montlhéry con 225,776 km/h con un tempo di 2’39”45/100.

Questo record è stato un evento eccezionale, festeggiato a Bologna con una cena offerta dall’Automobile Club alla presenza delle massime autorità cittadine, dei piloti e di Enzo Ferrari che, proprio in quell’occasione, riuscì a convincere due facoltosi imprenditori emiliani, Alfredo Caniato e Mario Tadini, a costituire la scuderia che avrebbe portato il suo nome.

La Maserati Tipo V4 segna un importante traguardo per Maserati in termini di innovazione. L’obiettivo era quello di realizzare una motorizzazione possente unendo due motori uguali a otto cilindri in linea. Questo complesso progetto prevedeva due motori Tipo 26B affiancati collegati da un unico basamento contenente i due alberi motore.
Maserati Tipo V4 dunque perchè V è la sistemazione dei gruppi cilindri collocati ad angolo di 25° mentre 4 è riferito ai litri della cilindrata. Ognuno dei due gruppi aveva la propria accensione a magnete, il proprio carburatore con compressore e il proprio albero motore, per una potenza di oltre 280 cavalli.

Il telaio era stato particolarmente rinforzato in considerazione dell’impotente potenza del motore. Esso era costituito dai consueti longheroni di acciaio stampato con sezione a C; il cambio era a 4 marce e la trasmissione era composta da un unico albero che terminava al ponte posteriore di tipo rigido, con sospensioni a balestra semi ellittiche. Non si riuscì ad eliminare l’usura rapida dei pneumatici e l’inadeguatezza dei freni, problemi derivanti dalla grande potenza della vettura, oltre che dal suo peso non indifferente.

  • Principali caratteristiche tecniche Tipo V4:
    Motore: sedici cilindri, su due file di otto disposti a V di 25°
    Cilindrata: 3961 cm³
    Potenza: da 280 a 305 CV
    Cambio: Meccanico a quattro velocità + retromarcia
    Telaio: longheroni e traverse in lamiera di acciaio stampata con sezione a C, uniti per chiodatura
    Peso a secco: 1050 kg
    Velocità massima: 260 km/h