Monica Caramellino in volo sopra al “Tartufo”

Tartufo_2017_Caramellino-Fornero_MC01 (Large) (Custom)Ottima prestazione della pilotessa di Nole Canavese affiancata dalla navigatrice di Lanzo Torinese Carola Fornero. Con la Peugeot 208R2B della FriulMotor per i colori di Turismotors, chiudono quinte di Classe R2B e 32esime assolute. Le migliori prestazioni l’equipaggio canavesano le ottiene sabato sera nella speciale di Mombarone, nella quale danno spettacolo al dosso di metà prova e nel finale con la San Vito e Loazzolo ormai ricoperte di terra e pietre che consentono loro di recuperare una posizione in classe e due nella classifica assoluta. Foto ActionRace

Tartufo_2017_Caramellino-Fornero_MC09 (Large) (Custom)ASTI, 23 aprile – “Dosso, tieni giù, salta”. Non ha alcun dubbio Monica Caramellino su come affrontare l’impegnativo dosso della prova di Mombarone, che divide il mondo rallistico fra chi ha il “pelo” per volare e chi mantiene le ruote costantemente a terra. “La teoria dice che tenendo le ruote a terra si è più veloci e soprattutto si corrono meno rischi, ma i rally sono fatti di emozioni e adrenalina e non sono certo solo Tartufo_2017_Caramellino-Fornero_MC12 (Large) (Custom)un’equazione matematica” sostiene Monica Caramellino.

Che poi funzioni anche l’equazione matematica lo dimostra la classifica della prima prova, la Mombarone di sabato sera, quando Monica Caramellino e la sua navigatrice Carola Fornero chiudono quarte in una popolosa Classe R2B infarcita di piloti assatanati che guardano in alto Tartufo_2017_Caramellino-Fornero_MC04 (Large) (Custom)anche nella classifica assoluta. “Nonostante la mia naturale idiosincrasia con il freno a mano, girando quindi con difficoltà in tutte le inversioni, questa prova è andata nel migliore dei modi. Benché non guidassi la Peugeot 208 R2B della FriulMotor dal Rally del Grappolo del dicembre scorso e non fossi affiancata da Carola dall’Alba della primavera scorsa, tutto ha funzionato benissimo: meccanismi immediatamente ritrovati e intesa assolutamente perfetta con Carola”.

La partenza di domenica mattina è più difficile, portando l’equipaggio della Turismotor’s più indietro in classifica. “La fase centrale della gara, anche in questa occasione, è stata caratterizzata da un lieve peggioramento delle prestazioni, che poi sono di nuovo migliorate nel finale del rally, quando grinta e determinazione sono tornate al massimo” analizza la pilotessa di Nole Canavese, analisi confermata anche dalla sua navigatrice di Lanzo Torinese, Carola Fornero, e soprattutto dai riscontri cronometrici che sono andati via via migliorando nonostante il peggioramento delle condizioni dell’asfalto, reso sporco da terra e sassi trasportati sul percorso nei passaggi precedenti dai concorrenti.

“Questo rally mi piace in modo particolare, perché le prove sono veloci e molto guidate, nelle quali il pilota deve metterci del suo per ottenere risultati interessanti. Sono prove che richiedono molto coraggio e danno una bella scarica di adrenalina, perché la macchina viaggia a limitatore in numerosi punti del percorso, il fondo è sconnesso e la vettura balla che è un piacere. La minima perdita di concentrazione o il minimo errore di valutazione sono fatali e ci ritrova con la macchina appesa ad una vigna, come è successo ad alcuni equipaggi, formati da piloti esperti e molto competitivi. Ma questo è da sempre il ‘Tartufo’. Anche la speciale di Loazzolo, che si è sporcata molto nel corso dell’ultimo giro è particolarmente interessante e piacevole” sostiene soddisfatta la pilotessa canavesana sul palco arrivi di Piazza San Secondo ad Asti.

L’ultima riflessione di Monica Caramellino riguarda la Classe R2B nella quale ha scelto di competere dal Rally di Alba 2015. “Questa è una classe numerosa, eravamo ben otto equipaggi al via, con piloti di grande valore che puntano a posizioni di prestigio nella classifica assoluta. Basti pensare che i migliori tre sono arrivati fra i primi 15 della graduatoria finale. Ma proprio in questo sta la sfida. Cercare costantemente di mettere dietro piloti bravi e qualificati. Vincere facile non mi interessa. Avere una coppa in più o in meno sullo scaffale ha poca importanza. L’importante è poter competere, potersi confrontare in velocità. E questo è il motivo per cui mi dispiace che non ci fossero altri equipaggi femminili. Una bella sfida fra donne ha tutto un altro sapore”.