Rallisti ai tempi del Coronavirus. Fabrizio Bianchi: “La grande festa sarà il ritorno alla normalità e il ritorno al lavoro”

Il pilota-preparatore non festeggerà in modo particolare il ritorno alla normalità. Semplicemente continuerà il suo lavoro in officina che non ha mai smesso, inseguendo nuovi obiettivi. E se ci sarà la possibilità tornerà in prova speciale per testare le sue vetture. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

MONCALIERI (TO) – Nessuna cena o serata al bar. Fabrizio Bianchi festeggerà il ritorno alla normalità intensificando il suo lavoro in officina e ritornando nei parchi assistenza dei rally. Per dare vita ai progetti abbozzati a inizio anno, come l’arrivo di due nuove vetture; lasciando in secondo piano la sua attività da piloti, anche se prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus mentalmente un piccolo programma agonistico se l’era fatto.

Qual è stata l’ultima manifestazione cui hai partecipato? – “Come pilota ho terminato la stagione 2019 al Tuscan Rewind con la Škoda Fabia R5 affiancato da Silvia Rocchi. Nel 2020 non ho corso. La gara di Montalcino doveva servirmi per prendere confidenza con la terra, fondo che non conosco per non averci mai corso. È importante per me farmi una buona esperienza su ogni tipo di fondo, perché così posso trasferire le mie sensazioni e le mie esperienze ai clienti che usano le nostre vetture. Purtroppo in Toscana non è andata nel migliore dei modi essendo uscito di strada nella terza prova. Meglio era andata al Rally del Piemonte a Mondovì una settimana prima, quando ho vinto affiancato Alessandro Mattioda. Come ByBianchi le nostre vetture hanno corso alla Ronde della Val Merula ad Andora (IM) il 7-8 febbraio con Davide Craviotto-Fabrizio Piccinini sulla Peugeot 208 R2. Il 22-23 febbraio eravamo presenti al Rally della Val d’Orcia a Radicofani (SI) con la Škoda R5 di Carlo Rivoira-Silvia Rocchi e la Peugeot R2B di Fabrizio Martinis e Valentina Boi. L’ultima uscita l’abbiamo fatta in Francia al Rallye National de la Sainte Baume, fuori Marsiglia con un pilota locale  

Quali sono state le manifestazioni che hai annullato? – Praticamente tutte le gare a partire da inizio marzo a cominciare dalla Ronde del Canavese alla quale avevamo quattro vetture iscritte per Stefano Moretti, Giorgio Bernardi, Filippo Serena ed Emanuele Franco. Ma ho capito che eravamo all’inizio della fine il fine settimana del 21-22 marzo quando avremmo dovuto essere presenti a tre rally (Val Tiberina, Benacus e Città di Arezzo) con sette vetture. Non si è fatta nemmeno una gara. Come pilota non avevo in programma nemmeno una gara, quindi come concorrente non ho perso nulla

Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “Avevamo definito diversi programmi in serie diverse. Nell’IRC avevamo accordi con Stefano Moretti, Tommaso Paleari  e Mario Cecchini. Nel Terra avevamo un programma con Fabrizio Martinis, mentre nelle gare di Zona-2 che si dovrebbero svolgere in Liguria e Lombardia avremmo dovuto essere presenti con due nostri clienti storici: Davide Craviotto con la Peugeot 208 R2B e Jordan Brocchi con la Škoda Fabia. Come pilota i miei programmi dipendono, al solito, da come siamo piazzati come lavoro in officina e nei parchi assistenza. Mi sarebbe piaciuto fare il Città di Torino, il Rallye di Antibes, il Rally del Piemonte e tornare a Montalcino per il Tuscan. Anche perché  erano in arrivo due vetture nuove come la Peugeot 208 R4 e la Renault Clio R5 e non c’è miglior modo di conoscerle che portarle personalmente in prova speciale

Se si ripartisse il quattro maggio, cosa faresti? – “Come tutti farei i salti di gioia. Rimanere inattivi per molto tempo mette di cattivo umore. Ritornare a fare quei lavori, che magari ci procuravano dei grattacapi e non amavamo, ci riporterebbe in vita. La mia ultima preoccupazione sarebbe pensare a correre io stesso. In questo periodo abbiamo mantenuto l’officina aperta, anche se le nostre vetture erano reduci da una radicale revisione che facciamo regolarmente nel periodo invernale. Fortunatamente non siamo solo semplici noleggiatori. Infatti abbiamo due aziende separate, la ByBianchi che si occupa di preparazione delle vetture e la Tecnorace, seguita in particolar modo da mia madre Nadia, che si  occupa di noleggi. In questi giorni abbiamo lavorato parecchio per altri team, effettuando lavorazioni di meccanica, su motori e assetti e sulla preparazione di vetture stradali ad alte prestazioni. La mancanza di noleggi, però, è stata una brutta botta, perché sono una quota particolarmente significativa del nostro reddito”,

Cosa hai dovuto rinunciare per l’emergenza Coronavirus? – “Mi manca la vita sociale, ritrovarmi con gli amici e i miei clienti sul campo di gara. Mi mancano le giornate in kart e sulla mountain-bike. Fortunatamente non sono devo vivere lontano da Silvia, la mia compagna, senza riuscire a vederla. A fine anno abbiamo deciso di convivere; è stato proprio il momento giusto, altrimenti oggi non potremmo incontrarci anche abiteremmo a pochi chilometri di distanza

Cosa fai in questo periodo? – “Continuo a lavorare e questa è una bella cosa. Oltre ai lavori per altri noleggiatori ne abbiamo approfittato per fare tutti quei lavori che abbiamo costantemente rimandato nel corso del tempo”.

Come festeggeresti il ritorno alla normalità? – “Credo che il miglior modo di festeggiare il ritorno alla normalità sia tornare al lavoro quotidiano, rivedendo la quotidianità diversamente da come abbiamo fatto per anni. Festeggiare sarà ripartire con dei progetti, riprendendo la nostra vita normale. In questo periodo mancano gli obbiettivi futuri e ciò è un male

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