Vendite auto: bene novembre + 6,8% nonostante frenata sui km zero

Lunga la vita felice della macchina che ha cambiato il mondo e ancora lo cambierà. Previsioni CSP: 1.970.000 nel 2017, 2.048.000 nel 2018, 2.203.000 nel 2019. Poi i mitici anni venti del XXI secolo

BOLOGNA – Ancora un risultato positivo per il mercato automobilistico italiano in cui in novembre sono state immatricolate 156.332 autovetture con un incremento del 6,79%, che è di tutto rispetto, se si considera che alcuni marchi hanno bruscamente frenato sui km zero, cioè sulle immatricolazioni di autovetture a concessionari perché vengano vendute nelle settimane successive con forti sconti come usate a km zero.
La frenata sui km zero, in atto da ottobre, pregiudica il raggiungimento nell’intero 2017 della soglia psicologica di 2 milioni di immatricolazioni. Con ogni probabilità l’anno si chiuderà a quota 1.970.000 (+8%). Un livello che è però decisamente importante, se si considera che nel 2013, cioè nel pieno della crisi dell’economia e del mercato dell’auto, le immatricolazioni erano 1.304.648. Il recupero è stato dunque forte, soprattutto se si tiene conto del  fatto che il PIL dal 2013 al 2017 era, ed è ancora, largamente al di sotto dei livelli ante-crisi.
La soglia psicologica dei 2 milioni di immatricolazioni verrà comunque superata nel 2018 – ha affermato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor, presentando le previsioni per il mercato auto nei prossimi anni alla conferenza stampa in apertura del 41° Motor Show di Bologna -. Nel 2018 – ha aggiunto Quagliano – si arriverà a 2.048.000 per salire poi nel 2019 a 2.203.000 toccando il livello fisiologico per il mercato italiano in questa fase. In sintesi, dopo crescite del 16% sia nel 2015 sia nel 2016 e dell’’8% nel 2017, la frenata di alcune case auto sui km zero, che si protrarrà probabilmente per la prima metà del 2018, e la fine dei super ammortamenti dal 1° luglio, determineranno un dimezzamento del tasso di crescita del prossimo anno ma, nel 2019 lo sviluppo ritornerà con la velocità di questo 2017 e il mercato raggiungerà il livello fisiologico. E poi arriveranno gli Anni Venti, che potrebbero essere ricordati come i mitici anni venti dell’automobile, che, dopo essere stata la macchina che ha cambiato il mondo nel secolo scorso, lo cambierà ancora in questo secolo”.
Il formidabile sviluppo tecnologico che ha investito l’auto nell’ultimo decennio avrà la sua consacrazione nell’auto a guida autonoma, che, tra gli altri obiettivi importanti, consentirà la realizzazione del sogno zero morti sulle strade, mentre l’auto elettrica punterà all’obiettivo zero inquinamento dove vivono le persone e dove circolano le automobili. Molti sono ancora scettici sull’auto elettrica – ha concluso Quaglianoma arriverà perché due imperativi categorici lo impongono. Il primo è di carattere etico. Nel mondo circola già un miliardo di autoveicoli (uno ogni sette abitanti). Non ci si può quindi più permettere che inquinino. Il secondo imperativo categorico è di carattere economico. L’avvento dell’auto elettrica consentirà di sostituire con notevole anticipo un miliardo di autoveicoli. Possono gli operatori del settore perdere un’occasione simile?