Winners Rally Team, nel CIR si colora di rosa con Patrizia Perosino e Veronica Verzoletto

BIELLA – Bisogna rispettare le quote rosa. È una delle regole fondamentali del Terzo Millennio. E Winners Rally Team si adegua a questa direttiva schierando fra i suoi equipaggi Patrizia Perosino e Veronica Verzoletto. Con grande piacere. Un equipaggio che più unito di così non potrebbe essere, sia in macchina sia in famiglia, visto che al volante siede mamma Patrizia e a dettar le note provvede la figlia Veronica.

Una passione per le corse nasce che nasce da lontano per mamma Patrizia, trasmessa per via genetica alla figlia Veronica. “Mio padre Luigi era un grande appassionato di corse, anche se ha disputato una sola gara in salita, e appena poteva andava a vedere i Gran Premi di Formula 1 in giro per l’Europa portandomi con lui. Allora il pubblico circolava per i box senza troppi problemi e restrizioni e fu così che un giorno al Gran Premio di Francia al Castellet un pilota mi chiese se volessi sedermi al volante della sua monoposto. Storie di altri tempi. Accettai con gioia. Con quel volante in mano mi sentivo proprio bene. Meno bene stava mio padre Luigi che non mi trovava più e passò un brutto quarto d’ora. Ma dentro di me la scintilla delle corse era scoccata”.

Tempo qualche anno per crescere ed arrivare alla patente e la voglia di correre si fa sempre più pressante. Ed è facile coinvolgere la collega Cristina Droz e prepararsi ad esordire in gara. Diversi rally, con il tempo rubato al lavoro al Casinò di St. Vincent, poi il matrimonio e la famiglia.

Per quasi vent’anni mi sono dedicata a tempo pieno alla famiglia ed ai miei figli Veronica e Federico, un ‘lavoro’ che ritenevo di primaria importanza. Con il passar del tempo condividevo sempre più le mie passioni con Veronica ed a Biella, dove viviamo, lo sport nazionale sono i rally”.

Così, nel 2014, la voglia di rimettere casco e tuta e riprendere il volante diventa realtà con la Ronde della Lana, disputata con una Twingo RS R2 affiancata dalla concittadina Simona Mantovani. “Come tutte le passioni finché ne sei lontana ti pesa, ma riesci a resistere. Quando ricominci non smetti più. Ed i rally sono una grande passione, una passione sana” precisa Patrizia.

Cinque gare in Piemonte e Valle d’Aosta quell’anno poi, dalla stagione successiva il salto dell’IRC-Cup con la Clio R3 prima e con la Peugeot 208 R2B, sempre affiancata da navigatrici, fino al fatidico 6 novembre 2016 quando sul sedile di destra si è seduta la figlia, Veronica Verzoletto.

Correre con Veronica cambia decisamente la prospettiva della gara” riflette Patrizia Perosino, “perché innanzi tutto hai la responsabilità di mamma e sicuramente ti tieni un margine di sicurezza maggiore rispetto a quando corri con un’altra persona e magari ti prendi qualche rischio in più. Di contro c’è una complicità maggiore, hai veramente voglia di condividere tutte le cose e ogni suo passo di crescita viene vissuto con una soddisfazione indescrivibile”.

Certo i giovani d’oggi sono meravigliosi. In macchina i ruoli si invertono. È lei la seria di famiglia, quella precisa e responsabile, attenta ad ogni particolare; e mi cazzia decisamente ogni volta che commetto un errore. Ma il rimbrotto dura solo un attimo e poi ne ridiamo insieme e andiamo avanti decise e motivate ad ottenere il miglior risultato possibile”.

Oltre ad aver disputato una quarantina di rally come pilota, Patrizia Perosino ha dettato le note ad alcuni piloti, specie nei tempi in cui viveva a St.Vincent; ma oggi è inflessibile sul fatto che la figlia per ora faccia equipaggio solo con lei.

Veronica, oltre a studiare all’università, deve crescere nel mondo delle corse e voglio che il suo percorso prosegua senza errori e ostacoli particolari, dovuti a inesperienza. È inutile negarlo, l’obiettivo è di portarla a guidare in gara, fatto che avverrà quando sarà matura, anche se alcuni test li ha già fatti con buon esito. Nel frattempo ci siamo preparate a ripetere insieme il Campionato Italiano Rally con la Peugeot 208 R2B con la quale ci schiereremo al via di tutte le gare, Sardegna esclusa

E Federico?

“Lui ha altre passioni e ci segue con il sorriso ed il distacco di figlio e fratello. Ma ha detto che prima che io appenda il casco al chiodo una gara la vuole fare pure lui. Vedremo se con me o con sua sorella”.