Trofeo A112 Abarth Yokohama: R.A.A.B per 14 sfidanti

Per il quinto episodio della Serie organizzata dal Team Bassano, sono 14 gli equipaggi pronti a sfidarsi sulle strade dell’Appennino Bolognese. Le A112 del Trofeo partiranno prima delle altre vetture del rally storico. Foto apertura Davide Cesario

 ROMANO D’EZZELINO (VI), 26 luglio 2018Tutto pronto per la quinta sfida stagionale del Trofeo A112 Abarth Yokohama che si giocherà nell’imminente fine settimana, sulle prove speciali del 42° R.A.A.B. Historic con partenza ed arrivo a Castiglione dei Pepoli (BO). A timbrare il cartellino nel penultimo appuntamento della Serie organizzata dal Team Bassano, sono quattordici gli equipaggi che promettono spettacolo ed agonismo e tra questi saranno al via i primi sei della classifica assoluta.

La grande novità proposta dal R.A.A.B. è data dalla decisione dell’organizzatore di far partire per prime proprio le A112 del Trofeo, ispirandosi a quanto avviene da anni al Valsugana Historic Rally: le quattordici scorpioncine saranno le prime a lasciare la pedana di Piazza Libertà e il primo a farlo sarà il locale Amerigo Salomoni affiancato da Nicolò De Rosa. Toccherà poi ai bresciani Fabio Vezzola e Roberto Francinelli seguiti dai veneti Giuseppe Cazziolato e Daniele Pasqualetto e dai toscani Andrea Ballerini in coppia con Leonardo Pasquini. Dalla Toscana anche Andrea Quercioli in coppia col piemontese Giorgio Severino seguiti dai veronesi Franco e Arnaldo Panato al rientro nel Trofeo dopo lunga pausa. Occhi puntati su un altro equipaggio locale, quello formato da Massimiliano Biagi e Michela Vitamia, che sulle strade di casa cercherà di render la vita difficile agli sfidanti a cominciare dal duo ligure – piemontese Enrico Canetti e Marcello Senestraro e dall’altro duo veronese Pietro Baldo e Davide Marcolini; dal Veneto anche Nicola Cazzaro e Nicola Rizzotto e presenti anche i portacolori dell’Isola d’Elba Marco Galullo e Roberto Pellegrini; l’elenco prosegue poi, con gli equipaggi vincitori delle gare stagionali a partire dai piemontesi Filippo Fiora e Carola Beretta recenti trionfatori al Lana Storico, seguiti dai vicentini Raffaele Scalabrin ed Enrico Fantinato e dai trevigiani, attuali leader di trofeo, Luigi Battistel e Denis Rech.

Nella giornata di venerdì 27, si terranno le verifiche dalle ore 11 alle 16; alle 20.30 la partenza della prima vettura che andrà ad affrontare le prime tre prove in programma, alla luce dei fari. Dopo il riordino notturno, ripartenza alle 9.01 di sabato 28 e altre sei prove da disputare, con l’arrivo previsto a partire dalle 15.30 sempre in Piazza Libertà.

È subito podio per Bonini al Città di Schio

Il pilota bresciano, tornato alla guida della Porsche 911 gruppo 4, chiude al terzo posto di classe e di raggruppamento, affiancato dal veronese Seminara. Foto Stefano Farina

BRESCIA, 24 luglio 2018 – Esordio a podio per Simone Bonini, in coppia con Dario Seminara alle note, al termine di un Rally Storico Città di Schio che ha regalato tante gioie quante emozioni al pilota della Porsche 911 gruppo 4. Tante le incognite della vigilia, tutte dissipate grazie alla determinazione del pilota bresciano che, tornato alla guida della trazione posteriore tedesca, recentemente rivitalizzata dalle mani del team Roin Motorsport, ha saputo ben adattarsi al cambio radicale, provenendo dalle ultime partecipazioni vissute al volante di vetture moderne a trazione anteriore. Ecco quindi come il terzo gradino del podio in classe oltre 2000 e nel 4° raggruppamento, alle spalle di profondi conoscitori della belva di Stoccarda come Basso e Zanon, è da considerarsi un risultato alquanto positivo.

“Siamo molto soddisfatti del nostro Città di Schio” – racconta Bonini – “perché non ci saremmo mai aspettati, pronti via, di salire sul podio alla nostra prima uscita con la Porsche 911. Il distacco finale, seppur importante, è il giusto mix tra alcune disavventure nostre unite al maggiore affiatamento dei nostri avversari con il mezzo. Essere arrivati alla fine con questo piazzamento è il miglior modo per iniziare a lavorare in vista dei prossimi, prestigiosi, impegni che, salvo imprevisti, dovrebbero vederci nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche.”

Assistita in gara dal team Baldon Rally la Porsche 911 numero 210 parte, Sabato sera, gommata pioggia ma, una volta arrivata in prova, l’asfalto si rivela più che asciutto. A tentare di rovinare la festa del ritorno alle storiche di Bonini arrivano, durante il primo trasferimento di Domenica, problemi all’impianto frenante che lo accompagneranno sino a fine giornata. Prima di arrivare al riordino di metà giornata il pilota bresciano gioca il jolly, con un testacoda sul terzo tratto cronometrato, fortunatamente concluso senza conseguenze. Con la classifica ormai in cassaforte l’equipaggio della Porsche, nonostante qualche noia al cambio, riusciva a mantenere la posizione e a salire sulla pedana di arrivo con il sorriso.

“La Domenica ce ne sono capitate un po’” – sottolinea Bonini – “ed abbiamo iniziato, di buon mattino, con un problema ai freni che si è protratto per tutta la gara, sino al punto di rimanere totalmente senza freno a mano. Sulla terza speciale ci siamo girati, su una sinistra quattro veloce, e per fortuna non abbiamo fatto malanni. Ci è andata proprio di lusso. Per come si erano messe le cose in classifica abbiamo deciso di non forzare troppo il ritmo nelle ultime prove. Nonostante questo abbiamo accusato un problema al cambio, principalmente alla terza marcia, ma siamo comunque riusciti a raggiungere il traguardo. Un grazie di cuore a Roin Motorsport e Baldon Rally, ci hanno seguito in modo impeccabile. In particolare grazie a Paolo Roin ed Alessandro Baldon. Grazie anche ai tanti tifosi che ci han sostenuto lungo le prove speciali. Abbiamo ricevuto tanto affetto e questo ci stimola ancor di più per puntare al CIRAS.”

X Race Sport guarda alla grande sfida del rally R.A.A.B.

Ben quindici equipaggi portabandiera del sodalizio nella gara doppia “moderne-storiche”, questo fine settimana in provincia di Bologna. Foto Corini

XRACE SPORT  si sta preparando in grande stile per il Rally RAAB, nell’appennino bolognese, questo fine settimana. Una gara come al solito assai partecipata, 130 adesioni, da onorare al meglio, per la griffe della “X rossa”, che proporrà al via ben quindici equipaggi, oltre il 10% dell’elenco iscritti in totale. Una presenza assai ampia ed anche qualificata, che promette risultati di prestigio; di essi, ben sei saranno gli equipaggi con una vettura “da assoluto”, pronti cioè a puntare al podio della gara “moderna”:  Simone Brusori – Fernando Carrugi (Peugeot 208 R5); Gianluca Casadei – Christian Isidori (Ford Fiesta R5); 

Giuseppe Simone – Marco Baldazzi (Ford Fiesta R5); Elio Minetti – Andrea Nicoli (Ford Fiesta R5); Maurizio Mei – Paolo Cargnelutti (Škoda Fabia R5); Franco Rossi – Flavio Zanella (Hyundai i20 R5). Poi, occhi puntati su Alessandro Bertuzzi – Davide Rizzo (Renault Clio S1600) che puntano alle posizioni di vertice tra le “due ruote motrici, e si aspettano grandi prove anche da Luca Frare – Manuel Menegon (Peugeot 208 R2) e da Denis Zini – Alex Gatti (Peugeot 208 R2).

Per Amedeo Venturi – Matteo Cavicchi sarà l’esordio, nella gara di casa, con una Peugeot 208 dopo aver fatta la loro prima esperienza rallistica al “Romagna” in aprile, per Jacopo Volpini – Alessandro Forni sarà l’esordio alla gara di casa  con una Peugeot 106, poi saranno della partita Daniele Baldini – Davide Monticelli (Fiat Seicento),

Emanuele Gianotti – Mattia Moruzzi (Fiat Seicento), anche loro alla prima gara in carriera. Due, infine, gli equipaggi nella parte “Historic” di Regolarità Sport: Luca  e Brusori e Roberto Valdiserra – Luca Canapi, entrambi su una Porsche 911.

 

Baldon Rally: Scalzotto sfortunato protagonista a Roma

Il pilota vicentino, in gara nel Suzuki Rallye Trophy 2018 con la Swift R1 di Baldon Rally, incappa in una fatale toccata sulla quarta speciale e finisce fuori gioco.

CASTELGOMBERTO (VI), 25 LUGLIO 2018 – Poteva e, forse, doveva essere una chiave di volta nel  cammino del Suzuki Rallye Trophy 2018 ed invece il Rally di Roma Capitale, tenutosi nel recente weekend, si è rivelato un passo falso per Andrea Scalzotto. Il ventitreenne pilota di Vicenza, in gara con la Suzuki Swift R1 di Baldon Rally, era sceso in terra laziale, forte di due podi nelle ultime due apparizioni nella serie, consapevole di avere il potenziale per lottare al vertice e, nelle prime battute, così è stato. Affiancato da Christian Buccino, arrivato a dar man forte con la propria esperienza, il portacolori del team di Castelgomberto partiva con il giusto piede Venerdì sera, firmando la quarta prestazione ad 1”6 dal leader provvisorio Martinelli. L’annullamento della “Pico – Greci”, primo impegno del Sabato, portava la carovana del trofeo verso la successiva “Roccasecca – Colle San Magno”: Scalzotto staccava un buon terzo parziale, agguantando il gradino più basso del podio nella generale, prima della doccia fredda.

“Dopo un buon avvio, molto promettente” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “e sull’onda delle ultime due prestazioni positive, Andrea andava a commettere un errore. Sulla terza speciale di Sabato, la quarta in generale, in un taglia toccava un muretto sulla sinistra. Il risultato è stata la rottura di un trapezio, con conseguente impatto, di rimbalzo, su un altro muro. Purtroppo non c’è stata possibilità di proseguire e, quindi, la vettura è stata riportata alla service area, per ricevere le opportune cure, ed attendere l’inizio della frazione successiva.”

Rientrato la Domenica, avvalendosi della regola del super rally, Scalzotto ripartiva dalla seconda prova di giornata, la “Monastero”, causa annullamento di quella di apertura. Dopo un avvio cauto, per controllare le condizioni della vettura, il pilota di Baldon Rally ritornava a spingere sul dodicesimo e tredicesimo crono, staccando il quarto parziale, preludio della ciliegina su una torta alquanto amara: sui quasi dodici chilometri della “Guarcino” Scalzotto metteva le proprie ruote davanti a tutti, staccando di sei decimi Martinelli e di 3”3 Cogni. A completare il rimpianto, per un’occasione sfumata, il cronometro segnava il terzo tempo, sulla speciale spettacolo di “Ostia Super Special”, con un ritardo di 1”8 dalla migliore prestazione. La penalità accumulata, unita al non aver disputato almeno il 70% del percorso di gara, rendeva trasparente, ai fini della classifica finale, il portacolori di Baldon Rally che, nonostante tutto, si è dichiarato comunque soddisfatto per aver confermato il proprio potenziale.

“È stato davvero un peccato” – sottolinea Baldon – “perché, per via di una toccata, abbastanza innocua, Andrea si è giocato la possibilità di lottare con i migliori della serie. Dal canto nostro siamo comunque soddisfatti perché il valore espresso dall’equipaggio e dalla nostra vettura ci gratifica ampiamente. I ragazzi hanno lavorato sino a notte fonda per permettere di ripartire alla Domenica. Purtroppo le gare sono fatte di gioie e di dolori. Siamo andati a podio nelle ultime due, qui è andata storta. Ci sta. Ci prepareremo al meglio per la prossima trasferta.”

Gianluca Casadei e Giuseppe Simone pronti per la Fiesta del RAAB

Saranno due le punte alla guida delle R5 di casa Ford, targate Xmotors, che cercheranno di salire sul podio nella notte dell’appennino bolognese. Foto Actualfoto/Leonelli

Montebelluna (Tv), 25 Luglio 2018 – Il Rally Alto Appennino Bolognese 2018, meglio noto come RAAB, è alle porte ed Xmotors non ha voluto farsi sfuggire l’occasione di essere presente ad uno degli eventi che, nel proprio nome, racchiude un passato a dir poco glorioso. Giunto alla sua trentesima edizione l’evento organizzato da Prosevent si presenta ai concorrenti con un format di gara atipico, che riporta la mente ai fasti di un tempo quando i rally si correvano principalmente in notturna. Una buona fetta di gara, certamente almeno per quattro prove speciali al Sabato, costringerà i protagonisti a montare le fanalerie supplementari, dando quel sapore magico ormai quasi  dimenticato.

Per puntare in alto il sodalizio di Montebelluna si presenterà a Gaggio Montano con due Ford Fiesta R5, curate come di consueto da Assoclub Motorsport per la parte tecnica. Con il numero sei sulle fiancate troveremo il cesenate Gianluca Casadei, affiancato dal fido Christian Isidori, che cercherà di migliorare la settima piazza assoluta, centrata nella passata edizione. Per il portacolori di X Race Sport si tratterà della terza apparizione al volante della trazione integrale dell’ovale blu, dopo il quinto assoluto siglato ad inizio anno al Rally della Romagna.

“Siamo qui al RAAB per migliorare il nostro piazzamento 2017” – racconta Casadei – “e, per l’occasione, saremo alla guida di una Fiesta R5 del team Xmotors. Lo scorso anno, qui al RAAB, abbiamo chiuso con un deludente settimo posto. Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare quel risultato. Abbiamo già corso con questa tipologia di vettura, cogliendo un buon quinto assoluto al Romagna. Il percorso si presenta molto tecnico e, con una notevole parte di percorso da affrontare in notturna, il livello della sfida si alzerà di molto. Siamo pronti a dare il massimo, come sempre.”

Sempre alla guida di una Fiesta R5 del team Xmotors, sempre in gara per i colori X Race Sport, il molisano Giuseppe Simone sarà invece alla sua prima sulle speciali dell’appennino bolognese.

Il pilota di Campobasso, affiancato dal sammarinese Marco Baldazzi, affronterà il RAAB principalmente in ottica di puro divertimento, avendo alle spalle un’unica uscita con la vettura di casa Ford, quella del Romagna di inizio stagione, chiusa al sesto posto di classe.

 

“È la prima volta che affrontiamo il RAAB” – racconta Simone – “e la prima volta che correremo con il team Xmotors. Farò coppia con Marco Baldazzi, alla mia seconda apparizione con la Fiesta R5, dopo il Romagna. Non abbiamo avuto modo di vedere il percorso, che scopriremo con le ricognizioni nei prossimi  giorni. Non abbiamo grosse velleità da alta classifica. Correndo poco sappiamo di non poter essere al passo dei migliori. Punteremo al divertimento.”

Palladio Historic sfiora la vittoria a Schio

Nonostante la sfortuna che bersaglia una volta di più la BMW dei Nodari privandoli di una possibile vittoria, a Schio si sono registrate ottime prestazioni per la scuderia vicentina. Nel prossimo fine settimana cinque equipaggi impegnati al R.A.A.B. Historic. Foto Roberto Gnudi

VICENZA, 26 luglio 2018 – Gara ricca di soddisfazioni, la quarta edizione del Rally Storico Città di Schio per la Scuderia Palladio Historic presente in forze al rally vicentino che tornava a calendario auto storiche dopo una lunga assenza; un rally nel quale i numeri per centrare il successo c’erano tutti, ma un pizzico di sfortuna va a prolungare l’attesa per l’agognata vittoria.

La gara era iniziata sotto i migliori auspici con lo scratch nel prologo del sabato sera realizzato da Riccardo Bianco e Roberta Barbieri, ma la gioia è durata poco in quanto costretti al ritiro nella prima prova della domenica, per la rottura di un semiasse della Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A.

Tocca quindi a Paolo e Giulio Nodari, terzi nel prologo con la BMW M3 Gruppo A, dar vita ad un avvincente duello sul filo dei decimi di secondo con la Delta di Sbalchiero: con una prova da disputare, il duo Palladio Historic è a 4″3 dalla vetta e va a giocarsi il tutto per tutto nell’ultima, decisiva, “S. Caterina/Enna”; ancora una volta la sfortuna bersaglia i Nodari nell’ultima prova, stavolta con lo spegnimento della vettura che costa loro una decina di secondi e l’addio ad una vittoria che poteva starci, ma è il secondo gradino del podio assoluto, quello sul quale saliranno.

Chi si è riscattato dopo l’amaro inizio stagione, è stato Pierluigi Zanetti che conferma le doti velocistiche e ben assecondato dal mezzo, porta assieme a Roberto Scalco, l’Opel Ascona SR alla vittoria di 3° Raggruppamento e di classe, staccando la quarta prestazione assoluta. Buona anche la gara di Marco e Mattia Franchin i quali, nonostante una penalità e un’errata scelta di gomme il sabato sera, riescono a portare l’Alfa Romeo Alfetta GTV in terza posizione di classe, grazie anche ai due quinti assoluti realizzati in altrettante prove alla domenica. Il rally scledense porta, poi, altri buoni risultati e le vittorie delle rispettive classi, per Giuliano Ongaro e Vittorio Marzegan: il primo, in coppia con Claudio Bertoldo, esordisce nel miglior modo con la Peugeot 205 Rallye Gruppo A che piazza in tredicesima posizione assoluta, mentre il secondo affiancato da Moreno Pertegato, chiude dodicesimo con la Fiat 127 Gruppo 2. Non hanno visto il traguardo l’Autobianchi A112 Abarth di Manuel e Mario Mettifogo per un problema allo spinterogeno e la Simca Rally 2 di Mario Pieropan e Nicolò De Bernardini, ferma anzitempo per problemi meccanici.

Nella classifica delle scuderie, la Palladio Historic si piazza al secondo posto.

Tra le vetture moderne, buon esordio nei rally per Guido Marchetto e Roberto Zamboni che si aggiudicano la classe A8 con la BMW M3, mentre si deve registrare il ritiro a causa di una gomma stallonata, per la Lancia Delta Integrale di Alessandro Ferrari e Piero Comellato.

Doverosi i ringraziamenti al personale che ha collaborato, in modo volontario ed appassionato, a fornire l’assistenza ai dieci equipaggi impegnati in gara.

Chiuso l’argomento Schio, è già alle porte il R.A.A.B. Historic, rally e regolarità sport al quale saranno quattro gli equipaggi del “gatto col casco” al via: nel rally, Alessandro Ferrari e Piero Comellato cercano il riscatto con la Talbot Sunbeam Lotus Gruppo 2, mentre per Andrea Marangon e Massimo Darisi ci sarà il debutto con la nuova Honda Civic Gruppo A; al via anche la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A di Daniele Danieli e Roberta Barbieri e la Fiat 127 Gruppo 2 di Alberto Bressan e Luca Bertoli.

Nella regolarità sport, tutte le speranze sono affidate a Mauro Argenti e Roberta Amorosa al via con la Porsche 911 S con la quale tenteranno di bissare i podi delle precedenti edizioni.

Team Bassano: un buon “Città di Schio” in attesa del R.A.A.B.

Buona prestazione di squadra per il team dall’ovale azzurro nel rally vicentino tornato a calendario dopo diversi anni. Nell’imminente fine settimana, 15 equipaggi impegnati al R.A.A.B Historic e al Milano Rally Show. Foto Roberto Gnudi

Romano d’Ezzelino (VI), 26 luglio 2018 – Soddisfacente per il Team Bassano il bilancio del 4° Rally Storico di Schio che si è svolto nello scorso fine settimana in provincia di Vicenza. I portacolori dell’ovale azzurro si sono distinti in modo particolare, a partire da Giampaolo Basso e Sergio Marchi che grazie ad una gara perfetta portano la Porsche 911 RSR Gruppo 4 sul terzo gradino del podio assoluto e in vetta alla classifica del 2° Raggruppamento e di classe, dove precedono Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro, quinti alla fine, con la vettura fresca di rialzo e soddisfatti per il primo assaggio in gara.

Ancora una bella gara per Filippo Baron a suo agio con l’Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 che, assieme a Mirko Tinazzo, ha portato in sesta posizione assoluta oltre che sul secondo gradino di classe e del 3° Raggruppamento, e subito dietro nella globale, settimo, si classifica Luigi Rocchetto tornato al volante della Porsche 911 SC Gruppo 4 che ha condiviso con Lucia Zambiasi, vincendo anche la propria classe.

Bravi anche Enrico Gaspari e Ugo Tomasi che chiudono noni assoluti con l’Alfa Romeo 33 Gruppo A vincente nella propria classe; all’arrivo anche la Fiat 131 Abarth Gruppo 4 di Danilo Pagani e Adriano Beschin, quattordicesimi, e la Ford Escort RS Gruppo 2 di Giampietro Pellizzari e Mauro Magnaguagno, quindicesimi.

Non hanno concluso la gara le altre tre Alfetta GTV Gruppo 2: quella di Gianluigi Baghin e Alice Crivellente ferma nella prime battute per rottura dell’acceleratore, quella di Matteo Cegalin e Gilberto Scalco per problemi meccanici e la terza dell’equipaggio Giovanni Brunaporto – Enrico Milan, a causa di una toccata. A coronare la prestazione globale del Team Bassano è arrivata anche la vittoria tra le scuderie.

Nella stessa giornata si è corso anche all’autodromo di Varano de’ Melegari dove erano due le vetture in gara per il Team Bassano: l’Opel Kadett GT/E Gruppo 1 di “Toby” ha conquistato la vittoria della propria classe mentre per la Porsche 935 Gruppo 5 di Mario Massaglia, si è dovuto registrare il ritiro a pochi giri dal termine.

Ed è già alle porte il prossimo impegno: il 42° R.A.A.B. Historic che si correrà venerdì 27 e sabato 28 prossimi a Castiglione dei Pepoli. Quattordici gli equipaggi nel rally storico, otto dei quali nel Trofeo A112 Abarth Yokohama per il quale è stato emesso il comunicato dedicato, e altri due nella regolarità sport.

E sarà un equipaggio del Team Bassano il primo a seguire le A112 che partiranno per prime: quello della Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Graziano Muccioli e Luisa Zumelli seguito dopo due minuti dalla vettura analoga di Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta. Toccherà subito dopo a Giulio Pedretti e Stefano Cirillo con la BMW M3 Gruppo A e il quarto sarà quello formato da Alberto Gragnani ed Emanuele Mischi al debutto con la Peugeot 205 Rallye Gruppo A. A cercare il successo nella gara di regolarità sport, ci proveranno Pietro Iula e William Cocconcelli con l’Opel Kadett GT/E e Andrea Giacoppo con Nicola Randon a bordo della Lancia Fulvia HF 1.6.

Un ulteriore impegno, il Milano Rally Show, vedrà ai nastri di partenza la Lancia Rally 037 Gruppo B di Dino Tolfo navigato per l’occasione da Claudia Musti.

Baldon Rally accetta la sfida del Città di Lucca

Il team vicentino sarà della partita nella classica toscana, mettendo a disposizione di un giovane e conclamato talento, Tommaso Ciuffi, la propria Peugeot 208 R2.

CASTELGOMBERTO (VI), 26 Luglio 2018 – Cinquantatreesima Coppa Città di Lucca, uno degli eventi nazionali con maggior storia alle proprie spalle è pronto ad accogliere la nuova ed entusiasmante sfida, alla quale Baldon Rally ha risposto presente. I prossimi 27 e 28 Luglio, nella cittadina toscana, il team con base a Castelgomberto, in provincia di Vicenza, affiderà la propria Peugeot 208 R2 nelle mani di uno dei talenti più promettenti a livello nazionale: stiamo parlando di Tommaso Ciuffi. Figlio d’arte, il giovane pilota di Firenze ha incrociato, quasi per caso, le strade con il sodalizio veneto, capitanato da Alessandro Baldon: da una chiacchierata è nata quindi l’occasione di provare sul campo la bontà del lavoro svolto sin qui, affrontando un banco di prova che, sicuramente, sarà quanto mai costruttivo.

“È nato tutto quasi per caso” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “e, tramite qualche amicizia comune, abbiamo avuto l’occasione di conoscere Tommaso. Da due parole è nata poi, in entrambe, la voglia di conoscerci sul campo gara. Abbiamo così trovato una data che andasse bene a tutti e due ed eccoci qui, pronti ad affrontare questa sfida che, per noi, è quanto mai avvincente. Non abbiamo mai avuto un pilota così esperto tra le nostre fila e, quindi, siamo sicuri che l’esperienza che vivremo potrà solo essere positiva per tutti noi. Abbiamo accettato, senza timori, la sfida e confidiamo di poter mettere Tommaso in condizioni di esprimersi al meglio, come del resto ha dimostrato sin qui.”

Saranno sette le prove speciali che attenderanno il giovane Ciuffi, affiancato da Nicolò Gonella alle note. L’equipaggio ACI Team Italia sarà supportato dalla sinergia tra le scuderie Jolly Racing Team, Porto Cervo Racing e CST Sport. Si partirà, nel primo pomeriggio, con la “Pizzorne” (11,60 km) per poi dirigersi verso “San Rocco” (11,27 km) e “Cune” (8,50 km). Una ripetizione della “Pizzorne”, al calare del sole, chiuderà la seconda sezione, mentre i concorrenti inizieranno a montare le fanalerie supplementari, per affrontare il rush finale. L’ultima tornata, in notturna, sul trittico composto da “San Rocco”, “Cune” e “Pizzorne” avrà quindi l’onere e l’onore di decretare vincitori e vinti della Coppa Città di Lucca targata 2018, che saranno proclamati allo scoccare della mezzanotte al Caffè delle Mura.

“Non siamo mai stati presenti a questo evento” – sottolinea Baldon – “e sarà una sfida nella sfida. Una gara affascinante. Il fascio di luce delle fanalerie supplementari, che buca la notte, è uno degli aspetti più romantici del rallismo. Tommaso ha, dalla sua, una grandissima esperienza con la Peugeot 208, oltre che conoscere bene la zona. Siamo certi di avere le carte in regola per poter affrontare questa avventura e di poter assistere al meglio un pilota così professionale. A dire il vero non vediamo l’ora di iniziare a lavorarci assieme. Dai, manca poco.”

Project Team tra Emilia e Toscana

Al Rally Alto Appennino Bolognese, impegno per Bruccoleri-Rapisarda (Škoda Fabia R5) e Belli-Albertini (Ford Fiesta R5), Federighi-Federighi (Renault Clio R3), invece, al via del Rally Coppa Città di Lucca

GAGGIO MONTANO (BO), 25 luglio 2018 – Fervono i preparativi in casa Project Team, chiamata a un duplice impegno nel prossimo fine settimana. L’inedito equipaggio portacolori siciliano, formato dal “patron” della scuderia Luigi Bruccoleri e dalla giovane Ilaria Rapisarda, infatti, sarà al via del prestigioso 30° Rally Alto Appennino Bolognese, in scena nell’entroterra felsineo. Al rientro dopo una pausa di oltre un mese, il talentuoso presidente-pilota debutterà al volante della Škoda Fabia R5 della Step Five, dopo aver già sfiorato il podio al RAAB 2017 (pur disputandolo allora per la prima volta), ceduto solo nelle battute finali per problemi accusati al propulsore.

“Tanto per cambiare, sarà una gara all’insegna delle mille e più novità – ha ironizzato Bruccoleri alla vigilia Scherzi a parte, vettura, navigatrice e, di fatto, anche il tracciato, saranno del tutto nuovi. Il  percorso, infatti, per celebrare al meglio il trentennale della competizione, è stato a dir poco rivoluzionato rispetto alla passata edizione, senza tralasciare l’ulteriore difficoltà della disputa in notturna di buona parte delle prove. Una trasferta volta a crescere e a maturare ulteriore esperienza, tanto per me quanto per Ilaria (Rapisarda ndr), di cui faremo tesoro entrambi anche in prospettiva futura”.

Sarà della partita anche l’altro alfiere Project, l’esperto Marco Belli. Il driver emiliano, in coppia col fido conterraneo Andrea Albertini, lasciata temporaneamente ai box la “Mitsu” R4, auto regolarmente utilizzata nell’IRCup, si presenterà ai nastri di partenza alla guida della Ford Fiesta R5 del team HK Racing con il fine di far, nuovamente, bene sugli asfalti bolognesi dopo la performance di spessore dell’anno passato che gli ha consentito di ottenere la sesta piazza assoluta e il primato di categoria. La manifestazione, articolata su dieci prove speciali e che vedrà nel comune di Gaggio Montano la sede di partenza e arrivo, scatterà sabato 28 luglio per concludersi il giorno successivo.

Si tratterà di una vera e propria “rimpatriata” in famiglia, invece, per la giovane conduttrice toscana Corinne Federighi che, nell’ambito del 53° Rally Coppa Città di Lucca, tornerà a occupare il sedile di destra al fianco di suo zio Marco, a bordo della Renault Clio R3 curata dalla SMD Racing.

Il tutto, molto semplicemente, è nato dal piacere di tornare a correre insieme, visto che non accadeva addirittura dal ‘Casciana Terme’ del 2014 – ha spiegato la Federighi – Al di là del mero aspetto ludico, sarà un vero e proprio tuffo nel passato. È stato il mio mentore. Devo a lui il mio ‘battesimo’ nel motorsport”.

L’evento lucchese andrà in scena nell’arco dell’intera giornata del sabato; sette le frazioni cronometrate in programma.

Dittatura svizzera al Moscato Storico

Tredici equipaggi in gara che danno spettacolo sulle nove prove speciali. Valliccioni-Cardi non lasciano spazio agli avversari e vincono tutte le speciali. Al traguardo dieci equipaggi. Di Tommaso M. Valinotti, Foto di ActionRace e Kaleidosweb

SANTO STEFANO BELBO (CN), 22 luglio – Nulla da fare contro gli elvetici Marc Valliccioni e Maria Rose Cardi che hanno sfruttato a pieno le grandi potenzialità della loro BMW M3 per imporsi nella prima edizione del Moscato Rally Storico, andato in scena sulle stesse nove prove speciali del moderno (precedendolo anzi sul tracciato) sabato 21 e domenica 22 luglio. Un successo che sta tutto nei numeri spuntati dall’equipaggio rossocrociato che ha siglato il miglior tempo in tutte le nove prove speciali, chiudendo così con un vantaggio di 2’16” sulla Toyota Celica ST 165 di Sergio Mano per la prima volta affiancato da Flavio Barbero (il suo abituale navigatore, Matteo Barbero, era a prendere spaventi in Classe N2.)

Con un passo irraggiungibile dalla concorrenza, Valliccioni-Rose hanno rischiato di non far loro una sola prova speciale: il passaggio di mezzogiorno nella Valdivilla, che hanno vinto con un margine di soli 2/10 su Mano-Aivano a causa di un innocuo testacoda. Alla fine coppe al cielo e spumante alle stelle per la coppia elvetica, venuta a Santo Stefano Belbo non solo per sostenere i loro connazionali impegnati nel rally moderno, ma anche per effettuare un velocissimo e probante test di gomme in vista del prossimo Alpi Orientali Historic, valido per il Campionato Europeo di cui sono grandi protagonisti, specialmente dopo la vittoria nel recente Tour de Corse Historique.

Seconda piazza dunque per Mano-Aivano, bravi soprattutto a non cadere nella tentazione di inseguire con troppa decisione gli elvetici che vantavano sicuramente una superiorità di mezzo. A questo punto l’equipaggio albese-astigiano ha badato ad assicurarsi la seconda piazza senza rischiare più del necessario, dedicandosi principalmente allo spettacolo che ha sicuramente reso felici i numerosi tifosi lungo le prove speciali. Dietro a Mano-Barbero un altro funambolo del controsterzo, ovvero Marco Bertinotti affiancato da Margherita Potino Ferraris che non ha mai guardato la classifica, dedicandosi esclusivamente allo spettacolo con la sua Opel Manta GT/E, vettura che paga un pesante debito di potenza ed età nei confronti delle vetture che l’hanno preceduta, ma diventa un’arzilla giovincella nelle mani di Bertinotti Jr., arrivando al punto di approfittare dell’unico momento di distrazione di Mano, per siglare il secondo tempo assoluto nella speciale di Torre che chiudeva la nottata di sabato.

Quarta forza in campo per la Delta 16V di Rudi Mao-Jessica Femia, inizialmente in lotta con Bertinotti per il terzo gradino del podio fino al primo passaggio sulla Valdivilla mattutina, quando hanno pagato un ritardo di sette minuti al Controllo Orario (1’10” di penalità) per rimettere in sesto un tubo dell’olio della loro Delta che si era sfilato creando non pochi problemi al pilota di Bagnasco. A seguire un fantastico Fabrizio Cavaglià che ha rispolverato la sua piccola Opel Corsa di 1300 centimetri cubi, e tolto la ruggine ai suoi sette anni di inattività per tornare in gara segnando tempi di assoluto valore affiancato da Davide Aime, precedendo l’accoppiata Adriano Galaverna-Alessandro Scrigna che è finalmente riuscito a traghettare la loro Ritmo 130 fra le storiche, collocazione assolutamente naturale visto che la vettura è datata 1984, che hanno ceduto la loro posizione a Cavaglià-Aime solo nell’ultima prova.

Settima piazza per l’esordio nelle storiche di Federico Tesio-Eraldo Tortone in gara test in vista della futura presenza alla gara di casa il Carmagnola Storico. I due portacolori della Meteco Corse hanno impiegato solo il primo passaggio sulla Torre di sabato pomeriggio a prendere confidenza con la loro Peugeot 205 GTI, per poi andare in progressione prova dopo prova, fino ad inserirsi con costanza immediatamente dietro alla Delta di Mao-Femia dal secondo passaggio a Valdivilla. Il tempo perso nelle prove speciali del sabato non ha consentito ai due carmagnolesi una posizione migliore in classifica, ma sicuramente le indicazioni in vista della gara settembrina sono ottime. Dietro chiudono Pierangelo Pellegrino-Davide Peruzzi al rientro in gara dopo una lunga pausa di riflessione tecnica con la loro 131 Abarth. Dietro Lamberto Bertinotti con Giuliano Santi che dopo un anno torna sulla Porsche 911 usata solitamente dal figlio Marco che si diverte in prova speciale ed ammette che essere al traguardo è già un successo e precede la Fiat 127 di Mauro Garbarino, affiancato da Sonia Boi, che staccano un significativo ottavo tempo assoluto nell’ultima speciale, festeggiando così il suo primo arrivo in gara dopo essere tornato in prova speciale dopo 23 anni di assenza.

Fermi anzi tempo Paolo Pastrone-Laura Cragnaz che viaggiavano in quinta posizione assoluta con la loro Opel Kadett GT/E prima di avere un problema alla trasmissione che li ha costretti al ritiro; dura solo tre prove la gara di Cesare Bianco-Stefano Casazza che si fermano con la loro Porsche 911 sulla prima prova mattutina di domenica, mentre dura una speciale in più la corsa di Franco Volpino-Simona Albesano, che dopo una prima speciale difficile viaggiavano fra i migliori cinque della classifica assoluta con la loro Opel Manta.

Huracán Super Trofeo Evo 10th Edition: dieci per dieci

SANT’AGATA (BO), 25 luglio – Lamborghini Squadra Corse celebra i dieci anni di campionati monomarca intercontinentali con un’edizione limitata della Huracán Super Trofeo Evo, realizzata significativamente in soli dieci esemplari. La Huracán Super Trofeo Evo 10th Edition, che ha debuttato durante la Parade della 24 Ore di Spa-Francorchamps, gara icona dell’endurance e appuntamento clou del calendario estivo Squadra Corse.

La vettura è stata disegnata per omaggiare l’importante traguardo raggiunto da Lamborghini nel customer racing, con una livrea in grado di esaltare l’aerodinamica estrema della Super Trofeo Evo, sottolineandone le forme scolpite. Il colore dominante della carrozzeria è l’Exclusive Grigio Matt, su cui spiccano le appendici aerodinamiche in Glossy Verde Mantis e una fascia tricolore, che si interseca sul tetto abbracciando anche l’airscoop e la pinna posteriore. Ma l’esclusività della Huracán Super Trofeo Evo 10th Edition è sottolineata anche da contenuti inediti: la placca numerata “One of Ten”, il certificato d’origine firmato da Stefano Domenicali (Chairman & Ceo Automobili Lamborghini), Maurizio Reggiani (Chief Technical Officer Automobili Lamborghini) e Giorgio Sanna (Head of Lamborghini Motorsport), nonché da una tuta realizzata su misura per il cliente da OMP.

Al pari della Super Trofeo Evo in configurazione standard, anche la Collector Limited Edition è equipaggiata con un cambio sequenziale 6 rapporti X-Trac, ABS Bosch Motorsport, Traction Control Motec, pneumatici Pirelli P Zero DHD2 e la plancia, elemento distintivo dell’abitacolo, rivestita in Alcantara. Inoltre, grazie a una inedita mappatura della centralina, la potenza erogata dal motore V10 aspirato 5.2 litri raggiunge quota 630 cavalli, nuovo apice di una tradizione racing iniziata nel 2009 con la capostipite della specie, la Gallardo LP560-4 Super Trofeo. La prima delle vetture da corsa derivate dalle stradali che hanno reso celebre il Toro nel mondo. A Sant’Agata Bolognese ricerca e motorsport viaggiano sempre di pari passo, come sottolinea Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer Automobili Lamborghini: “La Huracán Super Trofeo Evo 10th Edition è un omaggio alla nostra tradizione, una nuova manifestazione della sinergia tra Squadra Corse e Ricerca & Sviluppo. Entità legate da un continuo processo di osmosi: il motorsport ci consente di perfezionare il prodotto, a sua volta base delle vetture da corsa del futuro. Sono due spirali che si intrecciano indissolubilmente formando il Dna Lamborghini”.

Per Giorgio Sanna, Head of Lamborghini Motorsport, la Huracán Super Trofeo Evo 10th Edition è l’ennesimo traguardo di una vita dedicata alle corse: “Mi sembra ieri quando nel 2009, in qualità di pilota collaudatore, portai al debutto in gara la Gallardo Super Trofeo sul circuito di Adria. Sono passati dieci anni ricchi di emozioni, esperienze indelebili che ci hanno portato alla creazione di Squadra Corse e di un monomarca ormai planetario e di grande successo, da celebrare con questa splendida edizione limitata della Huracán Super Trofeo Evo“.

 

 

 

 

Citroën: la rivoluzione della sospensione

Dalla Traction 15 Six-H alla C4 Cactus Nella storia di Citroën ci sono tanti personaggi fuori dal comune, tra questi Paul Magès spicca per genio ed eccentricità. È l’uomo che ha inventato la famosa sospensione idropneumatica e… non solo!

PARIGI (Francia) – Paul Ernest Mary Magès nasce nel 1908 ad Aussois, nella regione della Savoia. Dopo il diploma come disegnatore è assunto al centro studi Citroën, dove fa rapidamente carriera. Il tavolo da disegno lo occupa per pochi mesi, poi passa al reparto collaudi dove si mette in luce sino ad essere notato dal direttore del dipartimento che lo chiama all’ufficio progetti dove lavora anche l’ingegner André Lefebvre, coordinatore di studi quali quello della PV (Petite Voiture, che sarà la Traction Avant), TPV (Toute Petite Voiture, che porterà alla 2CV) e della VGD (Voiture à Grand Diffusion) che diverrà la DS19…

Mentre l’ingegner Lefebvre si preoccupa della ripartizione delle masse, del baricentro e delle problematiche connesse alla trazione anteriore, Magès viene incaricato di capire come dosare la frenata in funzione della massa per quello che sarò il Type-H, il primo veicolo commerciale moderno. Magès progetta un limitatore di frenata in funzione della posizione angolare della barra antirollio posteriore: più è inclinata, maggiore è il carico e quindi il flusso di liquido ai freni idraulici posteriori. In quel momento Magès ha un’intuizione: se la sospensione potesse “leggere” il carico, potrebbe dosare la frenata. Ma la sospensione come può (siamo nel 1939) misurare la massa gravante su un assale? Ci vuole un’idea nuova. Altro problema: come coniugare la tenuta di strada con la flessibilità? Il gioco degli equilibri, da che mondo è mondo, si basa sul bilanciamento tra comfort e tenuta: se la sospensione è troppo elastica, rimbalzerà sugli ostacoli, generando pendolarità e facendo scartare la vettura di lato sulle asperità. Se, al contrario, la sospensione è rigida, l’auto resterà sulla strada, ma i passeggeri avvertiranno le scosse.

Ed ecco, all’improvviso, la soluzione: una nuova sospensione dove l’elemento elastico non è più costituito dalle molle metalliche ma da un cuscino d’aria, morbido, collegato alle ruote da un liquido, incomprimibile. Aria ed acqua: ed ecco la sospensione idropneumatica.

I test cominciano sulla TPV, ma per il costo degli elementi il progetto è rimodulato sulla successiva VGD. Così la 2CV nasce nel 1948 con sospensioni ed ammortizzatori interconnessi, molto sofisticati per la classe della vettura ma tutto sommato tradizionali, mentre la VGD (la futura DS) beneficerà dell’incredibile lavoro di Paul Magès. Va detto che la prima Citroën di serie a montare le sospensioni idropneumatiche è una versione speciale della Traction Avant, la 15Six H (come Hydropneumatique) lanciata nel 1954, con sospensione posteriore idraulica e autolivellante. La 15Six H fa da “banco prova” per la DS19, presentata un anno dopo e dotata di sospensione idraulica sulle quattro ruote. La DS19 (ovvero il frutto del progetto VGD) è un successo commerciale e di pubblico eccezionale: 1,5 milioni di esemplari prodotti che fanno da apripista ad altre Citroën idrauliche come le successive SM, GS, CX e BX, oltre a serie limitate del furgone Type-H con ponte posteriore idropneumatico, dedicate all’allestimento di ambulanze.

Il passo successivo è stato coniugare la tecnologia avanzata d’alta precisione dell’idropneumatica di Paul Magès con la nuova frontiera dell’avanguardia: l’elettronica. Nel 1988, al Salone di Parigi, Citroën presenta Activa, prototipo dell’auto del futuro che, accanto a soluzioni “da salone” (come la trasmissione idrostatica e le quattro ruote sterzanti controllate dal computer di bordo), sfoggia una sospensione a flessibilità variabile denominata “idrattiva” che equipaggerà la successiva XM presentata un anno più tardi. L’idrattiva II, seconda generazione della sospensione Citroën a controllo elettronico, accompagnerà il lancio di Xantia, la “media” che rimpiazzerà BX dal 1993. Sulla Xantia farà la sua comparsa anche la sospensione “Activa”, dove pure il rollio viene gestito dal calcolatore di bordo per donare alla vettura un assetto squisitamente orizzontale. Idrattiva III e Idrattiva III plus faranno la loro comparsa sulla C5 nel 2000 per venire ulteriormente perfezionate sulla C6 con l’introduzione di AMVAR (AMmotizzamento VARiabile), dove un diaframma regola il passaggio di liquido durante ciascuna escursione della sospensione, mostrando al mondo le capacità del Marchio nella progettazione e nell’impiego delle tecnologie legate alla sospensione, al comfort ed alla tenuta di strada.

Le ultime C5 con sospensione Idrattiva III plus hanno lasciato la catena di montaggio della fabbrica di Rennes nel giugno del 2017: la miglior qualità delle strade del terzo millennio assieme alle mutate esigenze degli utilizzatori hanno determinato l’abbandono di questa tecnologia in funzione di soluzioni sempre tecnologicamente avanzate, come la sospensione adottata su Nuova C4 Cactus

Le sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi™ (Progressive Hydraulic Cushions™ – PHC), inaugurate sulla Nuova C4 Cactus e destinate a equipaggiare i futuri veicoli della gamma, sempre con l’obiettivo di filtrare meglio le asperità della strada, concetto caro ai clienti del Marchio.

Il principio di funzionamento è concettualmente semplice. Le sospensioni tradizionali sono composte da un ammortizzatore, da una molla e da uno smorzatore meccanico, mentre quelle con Smorzatori Idraulici Progressivi™ (Progressive Hydraulic Cushions™ – PHC) hanno aggiunto due smorzatori idraulici alle due estremità, uno per l’estensione, l’altro per la compressione.

La sospensione lavora quindi in due tempi, secondo le sollecitazioni.  Se le compressioni e le estensioni sono leggere, molla e ammortizzatore controllano insieme i movimenti verticali, senza bisogno di sollecitare gli smorzatori idraulici. La presenza di questi smorzatori ha permesso agli ingegneri di concedere una maggiore libertà di escursione al veicolo, per un effetto “tappeto volante” che dà la sensazione che la vettura sorvoli le deformazioni del fondo stradale.

In presenza di compressioni ed estensioni importanti, invece, molla e ammortizzatore lavorano insieme agli smorzatori idraulici di compressione o estensione, per rallentare il movimento in modo progressivo, evitando i bruschi arresti a fine corsa. Contrariamente a un finecorsa meccanico classico, che assorbe l’energia ma ne restituisce una parte, lo smorzatore idraulico assorbe e dissipa questa energia, evitando il fenomeno di “rebound” (rimbalzo).

Questa innovativa soluzione tecnica su Nuova C4 Cactus regala un confort straordinario e un effetto “tappeto volante, senza influire sul comportamento e il piacere di guida.

 

 

Le grandi sfide romane del Peugeot Competition Top 208

Dal selettivo Rally di Roma Capitale spunta Nicelli, Mazzocchi nuovo leader del trofeo

Il 6° Rally di Roma Capitale, con tutte le difficoltà aggiuntive dovute al suo impegnativo format di gara del Campionato Europeo Rally, è stato clamorosamente imprevedibile e selettivo per i giovani del trofeo Peugeot Competition TOP 208: un evento che era determinante per il risultato finale del monomarca destinato a designare il pilota ufficiale 2019 di Peugeot Italia nel Tricolore Junior.

Dopo una sequenza continua di sorpassi e colpi di scena che hanno portato ben cinque piloti ad alternarsi al comando, proprio sul finire l’ha spuntata il pavese Davide Nicelli, al suo primo successo nella serie. In testa alla classifica generale è invece salito il piacentino Andrea Mazzocchi, dopo una gara a dir poco rocambolesca e volitiva che ha confermato una volta di più che non bisogna mai darsi per persi. Proprio Mazzocchi ha iniziato meglio di tutti, risultando il più veloce nella speciale spettacolo del venerdì sera, davanti al Colosseo Quadrato dell’EUR a Roma. Ma sulla prima prova dell’indomani il piacentino è finito con una ruota su una pietra, incastrandola su di essa: gli sono serviti più di 25 minuti per liberarsi. Gara praticamente persa ma vettura integra. E sulla speciale seguente, che assegnava i punti della Power Stage, Mazzocchi è stato di nuovo il migliore. Intanto al vertice era salito Tommaso Ciuffi, il leader del campionato, che però alternava grandi exploit a difficoltà. Ciò consentiva ad Alessandro Nerobutto di scavalcarlo, alternandosi con lui al comando. A fine tappa al comando era Ciuffi con soli 6”3 su Nerobutto e 11”8 sul rimontante Jacopo Trevisani. Poi, poco più distanti, Davide Nicelli e Mattia Vita, seguiti da Stefano Strabello e dal molto più lontano (27 minuti!) da Andrea Mazzocchi, che però continuava a segnare ottimi tempi.

La seconda giornata si apriva con Ciuffi che tentava l’allungo mentre Trevisani attaccava e superava Nerobutto. Sulla PS11 una nuova svolta: Ciuffi finiva la prova in ritardo per problemi meccanici e si fermava. Saliva così al vertice Jacopo Trevisani, già vincitore nel precedente Rally di San Marino. Sulla terz’ultima prova del rally Alessandro Nerobutto capottava ed era il via libera per il bresciano. Ma inaspettatamente anche lui usciva di strada nella prova successiva, proiettando al vertice Nicelli. Vittoria quindi al pavese davanti a Mattia Vita, autore di un ottimo recupero dopo i problemi avuti nel finale della prima giornata, con Stefano Strabello terzo e Andrea Mazzocchi orgogliosamente quarto e nuovo solitario leader del Peugeot Competition TOP 208.

Prossimo e penultimo appuntamento il Rally dell’Adriatico il 23 settembre.

Classifica Peugeot Competition TOP 208 dopo il Rally di Roma Capitale: 1. Andrea Mazzocchi 44 punti, 2. Tommaso Ciuffi 38, 3. Davide Nicelli 24, 4. Jacopo Trevisani 20; 5. Lorenzo Coppe 14; 6. Mattia Vita 11, 7. Stefano Strabello 10, 8. Michele Griso 6; 9. Fabio Battilani 4; 10. Alessandro Nerobutto 3, 11. Nicola Fiorillo 1.

 

Rally del Moscato, Verardo a podio per il Lanterna Corse Rally Team

Ottimo terzo posto in classe N3 con Cristina Rinaldis

SANTO STEFANO BELBO (CN), 25 luglio – Si è conclusa positivamente la trasferta al Rally del Moscato per Alberto Verardo e Cristina Rinaldis. La coppia genovese portacolori della Lanterna Corse Rally Team, che sta partecipando al Trofeo Renault “Corri con Clio N3”, era alla prima partecipazione al Rally del Moscato, una gara con caratteristiche molto differenti rispetto alle competizioni liguri. Verardo, al termine di una gara non certo semplice, ha portato a casa un ottimo terzo posto di classe, che gli ha fruttato punti preziosi per il campionato.
È stata una bella gara. Ci siamo divertiti e siamo soddisfatti del risultato, specialmente se pensiamo che questa era la nostra prima partecipazione a questa gara che non conoscevamo. Il sabato abbiamo azzardato con la scelta delle gomme e ci è andata male quando ha iniziato a piovere, poi la domenica è andata decisamente meglio. Il bilancio è sicuramente positivo, salire sul podio dopo aver corso su prove speciali mai viste è un ottimo risultato” – ha dichiarato  Verardo poco dopo l’arrivo.
Il prossimo impegno di Alberto Verardo e Cristina Rinaldis è già fissato per il 26 agosto, data in cui si svolgerà il Rally della Lana.

Efferremotorsport – Super Castagna al Moscato

Belumè-Filippini pronti per il Milano Rally Show

SANTO STEFANO BELBO (CN), 25 luglio – Il Rally del Moscato ha visto l’ennesima super prova di Andrea Castagna che, nonostante le poche gare disputate in questa stagione, è riuscito a vincere la difficile classe N2 al Moscato Rally.

La gara parte nella giornata di Sabato con la prova “La Torre” da disputarsi per tre volte. Andrea Castagna e Sara Farinella, entrambi associati alla scuderia EfferreMotorsport, partono cauti con un 41° tempo ma in serata chiudono la prima tappa in 23° posizione. Domenica ci sono ancora le prove di Valdivilla e San Grato da ripetere per tre volte. Andrea Castagna e Sara Farinella partono nuovamente cauti ma aumentano il ritmo ad ogni prova andando a combattere un incredibile duello con Santero. Alla fine trionfa Castagna per 2” e porta sul gradino più alto della classe N2 la propria 106, conquistando una gloriosa 24° posizione assoluta ed un 3° posto assoluto anche in gruppo N.

Ancora sfortuna per l’altro equipaggio Ippolito-Pastorelli, che a bordo della Renault Clio A7, si sono ritirati dopo tre prove speciali disputate. Attesa ed occhi puntati sul Milano Rally Show dove correranno nuovamente Vittorio Belumè e Riccardo Filippini, sulla Ford Fiesta R5 del team Erreffe.

L’equipaggio corse la passata edizione di questo Rally particolare e l’obiettivo dichiarato è divertirsi e sperare di migliorare il risultato 2017. La gara milanese è stata profondamente rivista, con una nuova prova al Vigorelli e l’ampiamento della prova nella zona dell’Expo, mantenuta la prova alla pista “Il Centro” di Arese. La gara si svolgerà su due tappe nelle giornate del 28 e 29 Luglio.

La 53^ Coppa Città di Lucca al via. 78 iscritti per un sabato di grande effetto

Questo fine settimana il classico rally “delle mura” torna a riproporre sfide di grande effetto in un percorso, ispirato alla tradizione, lo stesso dell’edizione 2016. Grande qualità di piloti e vetture, con favorito d’obbligo il plurivincitore della gara Rudy Michelini, che insegue l’ottavo alloro.

Lucca, 25 luglio 2018 – Questo fine settimana torna sulla scena regionale e nazionale uno dei rallies più longevi ed anche tra i più amati, la 53^ edizione della Coppa Città di Lucca. L’evento, preso in carico dalla Scuderia Maremmacorse 2.0 avendolo rilevato dalla Scuderia Balestrero, ha segnato un plateau di iscritti di 78 equipaggi, con grande qualità di vetture e piloti al via.

Si andrà a riproporre il format che fu proprio dell’edizione 2016 della gara, caratterizzata da un percorso ispirato al passato, punteggiato da sette prove speciali in totale. Saranno la “Pizzorne” (Km. 11,270), da ripetere tre volte, la “San Rocco” (Km. 11,270) e la “Cune” (Km. 8,500), queste due da correre per due occasioni.  Il percorso conta 74,340 chilometri di distanza cronometrata a fronte del totale che ne misura 307,840.

I motivi di sport: Michelini favorito, Pinelli ed Artino con un occhio al campionato regionale. La tradizione del rally lucchese, patrocinato dall’ACI provinciale, ha sempre espresso grandi performance, prestazioni di alto livello spesso di piloti di “nome” e con macchine di qualità. Anche l’edizione duemiladiciotto non si sottrae a questa consuetudine, proponendo un plateau eccellente di adesioni, il che fa prevedere una sfida decisamente “calda”. Favorito d’obbligo il già sette volte vincitore nella gara della sua città, Rudy Michelini, che sarà al via con una Škoda Fabia R5, la stessa che usa quest’anno nel Campionato Italiano. Punta quindi all’ottavo sigillo, anche per dimenticare in fretta la fresca delusione del ritiro per uscita di strada al rally di Roma della settimana scorsa. L’ultimo alloro a Lucca, Michelini lo ha conquistato la passata edizione, e sulla sua strada troverà sicuramente l’ostruzione di Fabio Pinelli e Luca Artino, anche loro ben forniti di una Škoda Fabia R5. Pinelli è secondo in classifica di Campionato regionale e conta sul “Lucca” per tornare al comando (adesso vi è il pisano Senigagliesi, qui assente, con Pinelli a 1,5 punti) nonostante l’incognita dell’essere al debutto con la vettura boema mentre Artino, reduce dal secondo posto al rally Valdinievole di maggio, è invece alla prima esperienza su queste strade.

Tutte da seguire le prestazioni di Luca Pierotti, visto sinora in gran forma con la Peugeot 207 S2000, il quale per l’occasione “di casa” si è ben fornito di una vettura più performante, la 208 T16 R5, che guiderà per la prima volta, come la prima volta sarà quella di Federico Rossi con la Fabia R5.

Interessante poi si prospetta la gara dell’evergreen Mauro Lenci, con la solita Peugeot 306 Kit Car, vettura capace di portarlo molto in alto, mentre il ligure Luca Fredducci conta di tenere alta la bandiera delle inossidabili vetture Mitsubishi, in questo caso una Lancer Evo IX con la quale cercherà di aggiudicarsi il Gruppo N, le “derivate dalla serie”. Attesa poi tra le due ruote motrici: a Stefano Gaddini (Renault Clio S1600) si opporranno in diversi, a partire dal veloce pistoiese Federico Gasperetti (Renault Clio R3T), Andrea Simonetti (Renault Clio R3C), Claudio Fanucchi (Renault Clio R3C) e non passerà certamente inosservata la presenza del giovane fiorentino Tommaso Ciuffi, con la Peugeot 208 R2, il quale metterà certamente a frutto l’esperienza che ha quest’anno nel Campionato Italiano, de quale è uno dei migliori esponenti della “filiera verde”, inserito nel programma di Aci Team Italia. Ed inosservato non passerà neppure Luca Panzani, lucchese pure lui, pilota ufficiale Hankook nel Campionato Italiano, il quale rimette in discussione con la piccola Peugeot 106 rally sulla quale testerà dei nuovi pneumatici del costruttore coreano. Attesi anche Pierangelo Villa (Peugeot 208 R2), Giovanni Mori (BMW M3) e pure Andrea Matteoni (Renault Clio RS), al rientro nei rallies dopo dieci anni di pausa, mentre le “lady” saranno in due: L’esperta Luciana Bandini (Renault Clio Williams) e la rientrante Barbara Lencioni, assente dalle scene da ben quattro stagioni.

Programma di gara. Per i concorrenti, le operazioni di verifica amministrativa sono in programma per la sera di venerdì 27 luglio dalle ore 20,00 alle ore 23,00, mentre il sabato (28 luglio), su prenotazione, sono previste dalle ore 09,00 alle ore 10,00. Le verifiche tecniche, con le stesse modalità avvieranno mezz’ora dopo. Partenza alle 14,01 di sabato 28 luglio dal magnifico scenario dell’Antico Caffè delle mura ed arrivo, nello stesso luogo, alla mezzanotte.

Il Quartier Generale del rally, quindi Direzione Gara, Segreteria e Sala Stampa saranno ubicate all’Hotel Napoleon, in Viale Europa a Lucca, a poche centinaia di metri dal casello autostradale (A11 “Firenze-mare”) di Lucca Est.

Il “doppio” rally R.A.A.B. a tre cifre: 130 iscritti

Successo di adesioni alla gara, che propone vetture storiche e moderne insieme in due rallies separati ma con lo stesso nome, una “griffe “carica di storia. Castiglione dei Pepoli e Gaggio Montano i cuori pulsanti dei due eventi, che questo fine settimana faranno diventare l’appennino bolognese il centro del motorismo nazionale.

Castiglione dei Pepoli (Bologna), 25 luglio 2018 – 42° R.A.A.B. Historic e 30° Rally R.A.A.B. “Moderno”, vale a dire 126 iscritti. Vale a dire un successo. Un successo di adesioni per questa doppia gara dal nome altisonante, Rally Alto Appennino Bolognese, erede di una tradizione motoristica tra le più avvincenti in Italia e che questo fine settimana, grazie all’organizzazione di Prosevent, tornerà ad affascinare con un percorso di grande effetto, di alto valore tecnico. La gara “storica” interesserà maggiormente le vallate che guardano la Val di Sambro ed avrà come cuore pulsante Castiglione dei Pepoli, quella moderna guarda invece la zona di Porretta Terme, con il fulcro a Gaggio Montano.

L’attesa era tanta, già da tempo “radiorally” parlava di numeri importanti, nomi blasonati e vetture di alto livello ed oggi, l’elenco iscritti conferma: 130 adesioni (37 “moderne”, 41 “storiche”) pronte a proporre argomenti tecnico sportivi di spessore, insieme alla gara di regolarità sport (40 iscritti), valida per il Trofeo “Tre Regioni”, sempre molto sentita dagli specialisti dei pressostati, oltre agli 8 nella competizione “Old Style”.

RAAB “moderno”: prevista lotta serrata con Vellani che prenota il bis. Tanta qualità, sia di “nomi” che di vetture, per questa edizione “moderna”. Ben dieci le vetture di categoria R5 al via per quello che sarà un vero e proprio “mundialito”, con favorito il reggiano Roberto Vellani, il vincitore dell’edizione 2017. Prenota il bis, il forte pilota di Quattro Castella, di nuovo al volante della Peugeot 208 T16 R5, ma troverà diversi competitor pronti a metterlo in difficoltà, a partire da Simone Brusori, al via con vettura analoga, per proseguire poi con il “tocco” internazionale del francese Paul Alerini (Ford Fiesta R5). Attenzione poi al siciliano Luigi Bruccoleri (Škoda Fabia R5), grande specialista delle cronoscalate già visto in forma lo scorso anno con un quarto assoluto, e pensano “in grande” anche altri, da Maurizio Mei (Škoda Fabia R5), al reggiano Marco Belli, alla sua seconda esperienza con una vettura di classe R5 (avrà una Ford Fiesta), da Franco Rossi (Hyundai i20) a Gianluca Casadei (Ford Fiesta), tutti pronti ad attaccare per assicurarsi il podio.

Motivi di grande interesse per la competizione saranno anche altre presenze di spessore, come quella del pisano Michele Rovatti, al via con una Renault Clio S1600, e del bolognese Alessandro Bertuzzi, con la stessa vettura, entrambi certamente capaci di inserirsi ai vertici con prestazioni spettacolari.

La gara, che si dividerà tra le giornate di sabato e domenica, sarà caratterizzata da un percorso rivoluzionato rispetto al 2017. Dopo l’incolonnamento delle vetture, a partire dalle 17 di sabato 28 ed accompagnato da un piacevole aperitivo presso il “Caffè della piazza”, il primo concorrente scatterà da Piazza Brasa alle 18.30 per affrontare, ancora alla luce del giorno, due prove storiche della gara, “Castel di Casio” e “Baigno”, quest’ultima rivista rispetto al passato e con partenza dal lago di Suviana. Seguirà poi un controllo a timbro a Camugnano, luogo dove il rally ha sempre ricevuto una calorosa accoglienza, prima di far rientro al riordino ed al service park alla Saeco Philips. Si ripartirà poi in notturna, la ciliegina sulla torta di questa 30^ edizione, affrontando il secondo passaggio su “Castel di Casio” e “Baigno”, seguite dall’impegno su “Traserra”. Non sarà ancora il momento di andare a dormire però: dopo il riordino a Castiglione dei Pepoli, che sarà animato dallo spettacolo dei fuochi artificiali, i concorrenti dovranno vedersela con l’insidiosa prova di “Sparvo”, un tratto che sa esaltare le qualità velocistiche dei piloti, e soltanto dopo quest’ultimo impegno gli equipaggi raggiungeranno la Saeco Philips di Gaggio Montano per il riordino notturno.

Si ripartirà poi la domenica mattina, affrontando la corta “Gaggio Montano”, introdotta nel 2017, e la classicissima “Bombiana”, riproposta quest’anno nella sua versione più insidiosa, con la famosa inversione a scendere ed il tratto finale, sconnesso, in discesa, dove si vedrà davvero chi ha fegato: la vittoria assoluta potrebbe decidersi qui. Ancora un passaggio su questi due tratti e poi ci sarà la bandiera a scacchi, che sventolerà, come detto in precedenza, in Piazza Brasa a Gaggio Montano.

Le prove speciali, in totale, saranno dieci per una distanza competitiva di 76,900 chilometri, sul totale che ne misura 243,140.

 

 

Luca Artino torna al volante: debutto al “Citta di Lucca”

Oltre due mesi dopo il secondo posto del “Valdinievole”, il pilota di Lamporecchio, che ha modificato i suoi programmi sportivi per motivi di lavoro, torna a correre nella classica gara di Lucca, cui partecipa per la prima volta. L’annullamento dell’ultima prova speciale, per motivi di sicurezza, gli ha inibito la possibilità dell’attacco per la vittoria. Avrà a disposizione la Škoda Fabia R5 di Race Art Technology – Škoda Swiss Motorsport , sulla quale sarà affiancato da Andrea Gabelloni.

LUCCA, 24 luglio 2018 – Luca Artino torna alle gare. Dopo aver dovuto modificare il proprio programma sportivo per motivi di lavoro, il pilota di Lamporecchio ha deciso di rimettersi in gioco anche nel Campionato regionale Aci Sport partecipando, questo fine settimana, alla 53^ Coppa Città di Lucca, gara che disputerà per la prima volta. Dopo il brillante secondo posto ottenuto ai primi di maggio al “Valdinievole” Artino ha deciso una nuova e stimolante sfida, presentandosi al via, sabato prossimo, con la Škoda Fabia R5, della squadra svizzera Race Art Technology-Škoda Swiss Motorsport. Artino, portacolori della ART Motorsport avrà al suo fianco Andrea Gabelloni, e con la sua presenza a Lucca – oltre che in virtù del piazzamento del “Valdinievole” una delle interessanti “variabili” per la corsa al Campionato Regionale.

Oltre due mesi di stop – commenta Artino – mi sembrano una vita, ma purtroppo ho dovuto variare i miei programmi sportivi dovendo tenere conto del lavoro in Azienda, che grazie al cielo sta lavorando molto forte e non mi permette di avere il tempo e la concentrazione necessari per correre con impegno. CI si presenta a questo “Lucca” carichi e motivati, per me è la prima volta, di sicuro dovrò confrontarmi con avversari che oltre ad essere di rango conoscono certamente il percorso molto bene. Ma non ci si perde d’animo, so che ho alle spalle tutto quanto possibile per far bene, la squadra, il copilota al mio fianco, la mia famiglia, di sicuro partiamo per far bene!”.

Le ricognizioni del percorso, con vetture di serie e nel pieno rispetto del Codice della Strada, si terranno sabato 21 (ore 14,00-22,00) e venerdì 27 (ore 13,00-19,00). L’organizzatore fa appello ai concorrenti di osservare  la massima disciplina ed il rispetto delle regole, cercando di dare quanto meno disturbo possibile ai luoghi che attraverseranno ed ai loro abitanti. Per i concorrenti, le operazioni di verifica amministrativa sono in programma per la sera di venerdì 27 luglio dalle ore 20,00 alle ore 23,00, mentre il sabato (28 luglio), su prenotazione, sono previste dalle ore 09,00 alle ore 10,00. Le verifiche tecniche, con le stesse modalità avvieranno mezz’ora dopo. Partenza alle 14,01 di sabato 28 luglio dal magnifico scenario dell’Antico Caffè delle mura ed arrivo, nello stesso luogo, alla mezzanotte.

 

 

RAAB Historic: è il turno di Gabriele Rossi

Il pilota modenese, dopo una lunga attesa, è finalmente pronto a svezzare la Ford Sierra, sulle speciali dell’appennino bolognese.

Modena, 24 Luglio 2018 – Sono pochi oramai i giorni che Gabriele Rossi vede scorrere sul proprio calendario e, dopo una lunga, forse troppo, attesa è in arrivo il tanto agognato debutto nel mondo delle auto storiche. Questo fine settimana il pilota di Modena si siederà al volante, della propria Ford Sierra  Cosworth di gruppo A, in occasione della quarantaduesima edizione del Rally Alto Appennino Bolognese, meglio noto come RAAB. Ad affiancare Rossi, in questa inedita avventura a trazione posteriore, troveremo l’adriese Fabrizio Handel, pronto a riformare una coppia solida e collaudata, dentro e fuori l’abitacolo. Una vigilia che, tutto sommato, nasconde comunque della tensione, complice l’epilogo vissuto qualche mese fa con l’annullamento del Rally Bianco Azzurro.

“Siamo tanto emozionati quanto tesi” – racconta Rossi – “perché la batosta dell’annullamento del Rally Bianco Azzurro ci ha segnato. Eravamo estremamente entusiasti di tornare in gara ed invece abbiamo ricevuto una doccia decisamente gelata. Ormai è un ricordo passato e la nostra testa è proiettata a Venerdì prossimo, quando torneremo ad infilarci tuta e casco, come tanti anni fa, quando affrontavamo le gare di zona con l’amata Clio gruppo A. Sarà tutto nuovo per noi. È vero che un po’ di chilometri li ho fatti, tra Valpantena e Modena, ma quando bisogna fare i conti con il cronometro e tutt’altra storia. Sarà bello tornare a condividere la passione con l’amico Fabrizio, con il quale ho un rapporto molto importante, che va oltre il mondo dei rally.”

 

Fuoco alle polveri a partire da Venerdì sera con la prima tornata sulle speciali di “Tavianella” (9,54 km), “Valserena” (6,55 km) e sulla versione accorciata della “Trasserra” (6,34 km), quest’ultima caratterizzata da uno spettacolare finale di prova, che porterà i concorrenti a pochi metri dal centro storico di Castiglione dei Pepoli. A rendere ulteriormente impegnativo l’esordio del pilota della Sierra, che riproduce la livrea Texaco utilizzata nel mondiale da piedi pesanti come Vaatanen e Blomqvist, la seconda frazione di gara, quella domenicale, che sarà incentrata sulle due ripetizioni di “Tavianella”, “Valserena” e sull’allungata “Trasserra” (12,41 km). Un piatto ricco, quello messo sul tavolo da Prosevent, per un ritorno alle origini che vedrà Rossi dare il via ad un nuovo capitolo, della propria storia sportiva, partendo da uno degli eventi dal passato più longevo a livello nazionale.

“Dalle ricognizioni svolte Sabato scorso” – sottolinea Rossi – “abbiamo trovato un percorso molto completo. Tratti stretti e lenti si alternano ad altri più veloci. Qui nostra Sierra è adatta mentre sullo stretto sarà un po’ più dura da far voltare. Che bello poter affrontare le speciali di notte. Sembrerà di tornare indietro nel tempo. Obiettivi? Intanto arrivare sino alla fine, cercando di imparare a gestire la cavalleria a disposizione. Il risultato, questa volta, non è importante.”

 

Movisport scende a Lucca in forze

Quattro presenze importanti alla classica toscana, in programma dal pomeriggio di sabato sino alla mezzanotte. Rudy Michelini tenta l’ennesimo sigillo, l’ottavo.

REGGIO EMILIA, 24 luglio 2018 – Archiviata l’esaltante performance di Giandomenico Basso a Roma, Movisport sta già mettendo a fuoco il prossimo impegno, che sarà in Toscana, questo fine settimana, per la 53^ Coppa Città di Lucca, valida per il Campionato Regionale.

Saranno ben quattro, gli equipaggi al via della classica gara “del Granducato”, con il duo di riferimento che sarà quello Michelini-Perna, i favoriti al successo, andando ad inseguire il loro ottavo trionfo nel rally casalingo. Reduci da uno sfortunato rally di RomaCapitale, terminato anzitempo per un’uscita di strada, i due non hanno voluto rinunciare alla gara di Lucca, che disputeranno con la Škoda Fabia R5, sia per gratificare i propri partner che per incontrare i tanti sostenitori che hanno. Al via anche Zuffardini-Lartini, con la Ford Fiesta R5. Fabio Zuffardini, gentleman driver lucchese, farà la sua prima apparizione quest’anno, cercando soprattutto il divertimento al volante di una vettura di vertice.

Grande interesse per il ritorno ai rallies, dopo dieci anni, di Andrea Matteoni, lucchese anche lui, che proprio lo scorso week end ha corso alla LimAbetone con una Renault Clio RS, andando a podio. Farà il suo ritorno, sulla stessa vettura avuta all’Abetone, con al fianco Massimiliano Menchetti, anche lui fermo da diversi anni. Infine, presenza immancabile a Lucca Ferrarini-Ferrarini con la Fiat 600, andando così a completare un plateau di grande valore, pronto a dare nuove soddisfazioni.