SANTO STEFANO BELBO, 21 – 22 luglio 2018 – Tra i colli di Santo Stefano Belbo, cornice del 17° Moscato Rally, il tempo bizzarro del sabato ha messo in crisi molti dei concorrenti, ma non certo il numeroso pubblico abbarbicato tra i vigneti che armato di ombrelli, seggiole e antivento, ha voluto rimanere a bordo strada per godersi uno spettacolo straordinario, con panorami mozzafiato ed adrenalina pura che si poteva respirare nell’aria, tifando i propri beniamini. Tra gli oltre 90 iscritti delle moderne, sette i portacolori della scuderia torinese Due Gi Sport.
Fabrizio Greco: troppi rischi sul bagnato. L’equipaggio composto da Fabrizio Greco navigato da Luca Rivella, su Renault Clio S1600 è partito bene sulla prima speciale di sabato, “Torre”. Al primo passaggio, quando il tracciato era ancora asciutto, ha staccato un buon tempo. Nel secondo, invece, la pioggia ha iniziato a cadere abbondantemente e il compromesso delle gomme scelte, non potendole cambiare tutte poiché non era prevista l’assistenza, non è stato vincente. Sulle speciali di domenica, dove il caldo sole estivo non si è mai nascosto, nemmeno per un attimo, dietro una nuvola, l’equipaggio ha ricominciato la sua corsa contro il cronometro, in tutta sicurezza, staccando tempi migliori, passaggio dopo passaggio. Fabrizio e Luca sono così saliti sul primo gradino del podio di classe, chiudendo questo rally 14° assoluti. Il commento del pilota: “Sabato ci siamo presi molti rischi per non perdere troppe posizioni in classifica, ma domenica, per noi che facciamo una gara l’anno, abbiamo raggiunto un ottimo risultato. Grande macchina, grande team. Un ringraziamento particolare a Luca e a tutti coloro che hanno collaborato e ci hanno permesso di essere qui”.
Gianluca Tavelli: sabato da dimenticare. Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero, dopo un buon passo nella prima prova, hanno superato con difficoltà il secondo passaggio del sabato sulla “Torre”, per via delle gomme. L’assenza di assistenza, ha messo in crisi l’equipaggio, poiché montando solo due pneumatici da pioggia, la loro Renault Clio Sport, nei tornanti scivolava col posteriore, rendendo la guida particolarmente insidiosa. Meglio la domenica, quando sulla “Valdivilla” e sulla “San Grato”, completamente asciutte, hanno potuto testare la vettura, provando diversi set up. Buono tutto sommato il risultato: secondo di classe e 18° assoluti. Gianluca ha così commentato la gara: “Un sabato da dimenticare a causa del maltempo. Guidare con le differenti mescole tra anteriore e posteriore, è stato davvero impegnativo e non sono mancati i rischi. La domenica siamo andati bene e sulla “Valdivilla” abbiamo staccato il nostro miglior tempo. Siamo abbastanza soddisfatti, il nostro obiettivo per questo rally era fare qualche chilometro sulla Clio per prendere maggior confidenza”.
Andrea Lomonaco: abbandonato dall’idroguida si ritira. Andrea Lomonaco e Fabio Gulmini, oltre alle insidie causate dal maltempo del sabato, hanno dovuto fare i conti anche con la loro Citroën C2. Dopo un 1° passaggio senza difficoltà, si sono ritrovati con le gomme da asciutto sulla ripetizione del tratto cronometrato “Torre”, reso viscido dal temporale estivo. Sicuramente il tracciato particolarmente impegnativo, non è stato loro d’aiuto. Sull’ultima prova in notturna, infine, l’idroguida ha smesso di funzionare, rendendo quasi impossibile mantenere il controllo del veicolo. Con molto sforzo il pilota è riuscito a terminare la gara. L’assistenza programmata per la domenica mattina ha permesso loro di sistemare la vettura, ma sul primo passaggio della “Valdivilla”, a pochi chilometri dal fine, nuovamente problemi meccanici all’idroguida e la decisione di consegnare la tabella. Amareggiato, il pilota, ha espresso il suo sconforto per com’è andata la gara: “È stata davvero dura, la guida con la mancanza di idroguida, su una speciale così lunga, è stata molto difficoltosa e mi spiace per come sia andata. Nonostante il tempestivo intervento dei meccanici ed il ripristino della problematica, la sorte non è stata dalla nostra parte, facendo nuovamente ripresentare lo stesso guasto”.
Alessandro Cresto: gara travagliata dall’inizio, costretto al ritiro. Alessandro Cresto con alle note Simone Sparvieri, sabato dopo circa 600 mt dallo start della prima prova, è stato abbandonato dall’interfono per un mal collegamento dei cavi dalla centralina, quindi hanno dovuto affrontare il tratto cronometrato “a vista”, senza le note. Come se non bastasse, verso gli ultimi chilometri si sono sommati i problemi all’impianto frenante. Dopo il riordino, alla ripartenza per il secondo passaggio sulla “Torre”, i freni funzionavano nuovamente, probabilmente era stato il surriscaldamento dovuto all’abuso nella precedente prova. Partiti con le gomme da asciutto si sono poi trovati in serie difficoltà a causa dell’intensa pioggia caduta, ma nonostante quello, sono riusciti a strappare un tempo mediocre. Nella sessione notturna, sono partiti più carichi, visto anche il miglioramento del meteo, ma all’ultimo km, la Renault Clio ha iniziato a “girare a tre” con perdita di potenza, penalizzandoli. Nell’assistenza della domenica, credevano di poter risolvere la problematica elettronica, ma purtroppo non è stato così. Dopo il refuelling, non sono riusciti ad arrivare in tempo allo start della “Valdivilla”, così si sono ritirati. Le parole di Alessandro: “Visti i problemi ed il notevole ritardo accumulato, abbiamo deciso con gran rammarico di consegnare la tabella. Purtroppo è stata una gara travagliata dall’inizio. Ci dispiace perché era un rally stupendo, con paesaggi mozzafiato e strade bellissime, dove avremmo voluto vedere che tempi avremmo staccato, se non avessimo avuto problemi. Sono comunque soddisfatto poiché in tutte e tre le speciali del sabato, i tempi erano buoni, peccato!”.
Alessandro Montanaro: gara di casa sfortunata. Alessandro Montanaro navigato da Giorgia Colla, sulla 1° inversione del 1° passaggio sulla “Torre”, rimane completamente senza freni. Non essendoci l’assistenza non hanno potuto fare molto, affidandosi alla sorte. Sono però riusciti a ripartire per affrontare il 2° tratto cronometrato, ma ancora la Peugeot 206 non andava. Mancavano nuovamente i freni. Hanno quindi dovuto affrontare una gara al limite, sul bagnato, senza gomme adatte e con seri problemi meccanici. Così la decisione di fermarsi e pagare 6 minuti per ripartire il giorno dopo. In assistenza, domenica mattina, riusciti a capire il problema meccanico, hanno potuto riparare il guasto potendo ripartire ed ottenendo ottimi tempi. Sarebbe stato un buon piazzamento, se non avessero dovuto “pagare”. Le parole di Alessandro: “Peccato per come sia andata, questa era la gara di casa. Ho dovuto accettare il compromesso della penalità per poter ripartire, ma mi è costato lo slittamento sia in classe sia in assoluta.” Il pilota si è così dovuto accontentare del quarto posto in E7 e 68° assoluto.
Marco Giordanino: gara da dimenticare. Marco Giordanino navigato da Renato Meroni, su Peugeot 106 Rallye, ha dovuto affrontare il rally del Moscato senza pochi impedimenti. Da subito l’equipaggio ha avuto problemi al cambio, gareggiando così senza poter inserire la 2°. A questa problematica, sul 2° passaggio del sabato, sulla “Torre”, si è sommato il fattore pioggia, aumentando così notevolmente le difficoltà, poiché avevano le gomme da asciutto e non c’era un’assistenza per poter fare la sostituzione. La domenica, non essendo riusciti a sistemare la vettura, hanno continuato con tenacia ad affrontare i tratti cronometrati, classificandosi 6° di classe e 71° assoluti. Il commento di Marco: “È stata una gara da dimenticare, con il cambio che non andava, sommato alla pioggia del sabato, non è stato per nulla facile”.
Eric Odin: gara in salita, porta al ritiro. Eric Odin con alle note Martina Balducchi su Citroën Saxo VTS, hanno corso una gara tutta in salita, già dall’inizio. Sul primo tratto cronometrato, l’equipaggio ha raggiunto i due davanti; senza poche difficoltà, ha cercato di superarli, ma in questo tentativo ha forato, perdendo così secondi preziosi, per sostituire il pneumatico. Sul 2° giro, con una gomma bucata e non potendo montare quelle da bagnato, per via delle condizioni climatiche mutate, hanno affrontato la speciale con cautela. Infine, sull’ultimo passaggio della “Torre”, in notturna, in un tornante, la macchina è “partita” sulle 4 ruote, facendoli finire in una vigna. Il pilota non ha alzato il piede dall’acceleratore, per poter uscire dall’impasse, ma così facendo, arrivato sull’asfalto dove finalmente aveva trazione, la Saxo, è stata sbalzata sul lato opposto, sbattendo contro un muretto. Una ruota piegata, i danni all’auto e il distacco abissale dai primi, sono stati la “combo” per la decisione di ritirarsi. Eric ha così commentato: “Tutto sembrava remarci contro. Diversi problemi, tra cui anche la rottura dell’interfono, i secondi persi nel tentare di superare i nostri avversari, il meteo… Ci è sembrato saggio ritirarci, vista anche l’impossibilità del recuperare il distacco dagli altri”.