Rallye Monte-Carlo, duello notturno Neuville-Tanak (Galleria fotografica)

Nucita-Princiotto i migliori degli italiani. Galleria fotografica di Gabriele Valinotti

GAP (Francia) venerdì 25 gennaio, ore 1.00 – Prime due prove del Rallye di Montecarlo e sono gia scintille fra Toyota, che conduce la gara con Tanak-Jarveoia, che hanno segnato il miglior tempo nella prima priva speciale, Citroën che insegue a 9”1 con Ogier-Ingrassia, e Hyundai che ha piazzato al terzo posto Neuville-Gilsoul che hanno fatto loro la seconda speciale.

Distacchi ridotti, con ancora moltissimi chilomEtri ed ancora di più insidie da affrontare.

Il migliore degli italiani, dopo due prove era Andrea Nucita affiancato da Giuseppe Princiotto, anche se ha rotto un montante della sua Hyundai i20. Il siciliano è ufficialmente in ventesima posizione assoluta. Grande gara degli esordienti, a Montecarlo, Davide Caffoni-Massimo Minazzi che inseguono a due posizioni di distanza, quindi gli esperti Matteo Gamba-Nicola Arena, con la Fiesta R5 curata da Balbosca che aprono un tris di italiani formato da Alessandro Gino-Danilo Fappani (Škoda Fabia R5) e Manuel Villa-Daniele Michi (Škoda Fabia R5).

Nel pomeriggio si era svolta la cerimonia di partenza con le foto ufficiali di tutti gli equipaggi nel centro di Gap. Pochi minuti dopo le due prove speciali ed è subito gara vera.

Winners Rally Team a Monte-Carlo. Brazzoli re delle RGT, cambio rotto per Antonucci

GAP (Francia), venerdì 25 gennaio – Luci ed ombre per Winners Rally Team all’87° Rallye di Montecarlo in programma da giovedì 24 a domenica 27 gennaio. Il saluzzese Enrico Brazzoli, affiancato da Manuel Fenoli, si conferma grande interprete della gara monegasca chiudendo le prime due prove speciali della gara, che formavano la prima tappa, di giovedì notte in 56esima posizione assoluta con la 124 Abarth rally curata da Michele Bernini, ma soprattutto ribadisce la sua propensione per queste prove speciali vincendo imponendosi nettamente in entrambe le speciali nella categoria RGT, raggruppamento che conduce con 3’37” sul secondo classificato

Serata difficile ma soddisfacente” ha commentato il saluzzese portacolori di Winners Rally Team al suo rientro a GAP per il riposo notturno. “La prima speciale era in parte coperta da neve e ghiaccio, quindi da affrontare con la massima prudenza. Abbiamo dovuto percorrere la seconda prova con i chiodi, in quanto non era possibile fare assistenza; ma siamo comunque andati bene con un discreto ritmo, ed è quanto ci interessava. La prima tappa si è conclusa bene e siamo soddisfatti”.

Sorte diversa per i fratelli cuneesi di nascita e milanesi di adozione Roberto ed Herbert Antonucci, che hanno rotto il cambio della loro Twingo nello shake down. Hanno comunque preso il via della gara fermandosi immediatamente per rientrare al parco assistenza di Gap dove i meccanici della GMA tenteranno il miracolo, e poter essere ammessi alla ripartenza di questa mattina.

L’87° edizione del Rallye Monte-Carlo è stata resa più compatta, ma ugualmente accattivante, rispetto all’edizione passata, che ricalca al 60%. Si comincia con due giorni di ricognizioni dalle 8.00 del mattino di martedì 22 gennaio alle 21 di mercoledì 23 gennaio. Il giorno successivo, su un tratto di 3,5 km nei pressi di Gap i concorrenti effettueranno lo Shake Down, cui seguirà la partenza ufficiale alle ore 19,17 da Piazza Desmichels a Gap per affrontare le prime due prove speciali alla luce dei fari (41,35 km) che disegneranno la prima classifica. Venerdì 25 gennaio altre sei prove speciali (125,12 km), cui seguiranno le quattro di sabato (93,98) e le quattro di domenica (63,98 km) per un totale di 16 tratti cronometrati che corrispondono a 324,43 km di prove speciali e chiudere la gara a Monte-Carlo, proprio nel giorno di Sainte Dévote, patrona del Principato di Monaco.

Michelin Historic Rally Cup, premiati i vincitori si riparte

Tradizionale incontro di fine stagione, che rappresenta anche l’inizio della prossima. Il momento giusto per tracciare un bilancio dell’annata trascorsa, con 119 partenze nelle sei gare e 74 piloti iscritti

 MONCALIERI (TO), 22 novembre – Fabrizio Pardi, Bruno Graglia, Luca Delle Coste (vincitori rispettivamente del 1°, del 2° , e del 3° raggruppamento) assieme a Ezio Rubino, Massimo Giudicelli, Stefano Villani, Eraldo Righi e Luca Guglielmi (a loro volta vincitori della propria classe di appartenenza) e gli organizzatori del Vallate Aretine Storico di Arezzo, Valsugana Historic di Borgo Valsugana (TN), Campagnolo Storico di Isola Vicentina (VI), Lana Storico di Biella, Elba Storico di Porto Azzurro (LI) e La Grande Corsa di Chieri (TO). Sono attesi da Mario Cravero di Area Gomme e dai rappresentanti di Sabelt e Motul, partner della serie, sabato 2 febbraio alla “Maison Delfino” di Moncalieri, per il tradizionale pranzo di chiusura e premiazione della Michelin Historic Rally Cup 2018.

Il challenge fra le storiche, indetto dalla Casa francese di pneumatici e gestito da Area Gomme di Mario Cravero, ha ottenuto un successo numerico significativo con un totale di 119 partenze degli iscritti alla Michelin Historic Rally Cup nelle sei gare disputate, con 74 piloti che hanno disputato almeno una gara (sei nel Primo Raggruppamento, 14 nel Secondo, 52 nel Terzo e due nel Quarto).

La stagione 2018 della Michelin Historic Rally Cup termina sabato 2 febbraio con le premiazioni presso la Maison Delfino. Quella sarà anche l’occasione per conoscere le novità regolamentari e il calendario della Coppa per la prossima stagione. In attesa di accendere i motori e scattare per la prima prova speciale.

The Ice Challenge: a Pragelato arriva Gigi Galli e salta il muro dei 40

Record di partecipanti per la serie bianca che richiama in Alta Val Chisone anche il protagonista dei rally iridati di una decina di anni fa Gigi Galli. Dopo lo spettacolo di Livigno si attendono conferme, a partire dai fratelli Alessio e Michele Bormolini, riscatti parziali di Ivan Carmellino, veloce ma non vincente, Aldo Pistono e Sergio Durante, meno veloci delle loro intenzioni, Giovanni Saracco, rallentato nelle fasi centrali della gara, fino ai riscatti totali di Luciano Cobbe e Armando Bracco fermi fin dalle prime battute. Particolarmente attesi al rientro anche il campione italiano 2017 Alessandro Pettenuzzo, Roby Novara e Mara Capella, che torna al volante della sua Delta dopo alcuni anni di assenza. Grande attesa anche nei kart-cross con la ripetizione della sfida fra Christian Tiramani e Simone Firenze, con nuovi ingressi in gara. A Pragelato si sono verificate salutari nevicate in settimana, con sole e temperature gelide sabato e domenica. Le condizioni ideali per correre. Sabato pomeriggio prove libere e manche di qualificazioni. Domenica Warm-Up, manche di gara e Master King.

 

PRAGELATO (TO), 24 gennaio – Parafrasando un vecchio proverbio The Ice Challenge dopo aver fatto quaranta, fa 41. Tanti sono gli iscritti alla gara di sabato 26 e domenica 27 gennaio. “Era il nostro obiettivo. Raggiungere quota quaranta e ci siamo riusciti”, commenta soddisfatto Luca Meneghetti di BMG Motor Events che organizza la Serie Bianca.

Gigi Galli sfida i maestri del ghiaccio. Oltre ad avere un risultato numerico sicuramente positivo è da sottolineare l’altissima qualità di piloti e macchine che promettono un fine settimana di spettacolo e sfide di adrenalinica tensione. A cominciare dall’ingresso di Gigi Galli, il campione livignasco che è stato l’ultimo italiano ha vestire i galloni ufficiali di una squadra nel mondiale rally. Il valtellinese che sulla pista di casa si era esibito in una serie di funambolici traversi, a Pragelato sarà al volante di una Kia Rio Proto che condividerà con Graziano Boetto, puntando ad un risultato di prestigio. A Pragelato saranno in pista i principali protagonisti della gara di apertura. A cominciare dai giovanissimi fratelli Alessio e Michele Bormolini, veri mattatori della gara con la loro Škoda Fabia R5 che hanno sfruttato a meraviglia la perfetta conoscenza della pista di casa per imporre la loro legge. Fra coloro che hanno qualche sassolino nella scarpa da togliersi e lo vorranno fare a Pragelato, ci sono principalmente Aldo Pistono, che si è espresso al meglio con la sua Opel Astra solo nell’ultima manche, e Sergio Durante, cui la vittoria nel Master King pomeridiano con la sua Citroën DS3 non è stata sufficiente a cancellare totalmente una giornata grigia e non solo per la neve. Da seguire Ivan Carmellino, che ha lottato per gran parte delle manche con Alessio Bormolini al volante della sua Grande Punto Proto arrendendosi solo alla fine, e Giovanni Saracco, all’esordio con la Mitsubishi Lancer, che ha subito dimostrato di avere un ottimo passo, rallentato dallo stop anticipato nella seconda manche. La maggior delusione l’ha sicuramente patita Luciano Cobbe, che praticamente non ha girato con la sua Focus WRC azzoppata da una toccata fin dalle prove, per questo il portacolori della Meteco ha raddoppiato la posta e si presenterà in Alta Val Chisone con una Škoda Fabia R5, oltre alla consueta Focus WRC. In pista troveremo anche Rudi Bicciato e suo figlio Lukas con la loro Delta con la quale si sono ben comportati a Livigno, cosi il giovane talento Matteo Antonazzo con la Mitsubishi Lancer, quarta forza nella classifica finale a Livigno. A Pragelato troveremo anche altri protagonisti di Livigno, come Massimo Snichelotto e la sua Peugeot 206 WRC, Luca Maspoli, positivo all’esordio con la Mitsubishi Lancer, il giovane Luca Cortellazzi che ritroverà al suo fianco il padre Luigi, Maurizio Giovannini e Fulvio Benazzoli positivi con la loro Subaru WRX, stessa vettura di Enrico Tengattini, mentre i fratelli Gabriele e Gianluca Casadei proseguono l’apprendistato con la loro Mitsubishi Lancer ed infine Mauro Bormolini sarà in solitaria al volante della sua Mazda 323.

Nuovi ingressi, più competizione. Prima gara stagionale per Alessandro Pettenuzzo, al gran rientro con la Mitsubishi Lancer che gli ha regalato il titolo tricolore due stagioni fa; in pista ritroveremo la Toyota Yaris di Roberto Novara, mentre l’onore del gentil sesso è affidato a Mara Capella, al rientro dopo alcune stagioni sabbatiche. A Pragelato ci saranno Adriano e Max Zanatta, già protagonisti condividendo la Mitsubishi Lancer nella scorsa stagione, ed Alex Pregnolato che disporrà di una Subaru Impreza, oltre Franco Mollo che torna sulla pista che pose fine alla sua incandescente stagione 2018 con la Fiesta Proto ed ancora la famiglia Morganti a condividere la Punto con i fratelli Emanuele ed Alessandro,  Paolo Sottosanti con la sua Citroën AX. Sempre incandescente la sfida fra le due Ruote Motrici vissuta a Livigno fra Mattia Cola e Sergio Giacomuzzi che hanno condiviso la loro Volkswagen Golf.

I velocissimi kart-cross, sempre più numerosi. Sarà battaglia anche fra i kart-cross, dopo che a Livigno si è vista una gran battaglia sul filo del centesimo di secondo fra Christian Tiramani e Simone Firenze, con il campione in carica Armando Bracco fermato da un capottamento nelle prove del sabato e fermato dalla frizione domenica e Raffaele Silvestri che ha conquistato un convincente podio a Livigno. A tutti loro, con ambizioni non celate, si aggiungeranno Giacomo Costenaro, già visto in gara lo scorso anno e il nuovo entrato Stefano Trucco.

A Pragelato si gira come le lancette dell’orologio. Si ritorna a Pragelato, dove lo scorso anno si disputarono due gare, una in senso orario, l’altra in senso anti orario. Lo scorso anno qui vinsero Aldo Pistono prima e Sergio Durante poi. “Anche se non ci sono state precipitazioni la pista Ice Pragelato c’è ed è in perfette condizioni, grazie alle cure di Adriano Priotti”  analizza Luca Meneghetti.

Le previsioni del tempo, inoltre, sono decisamente favorevoli allo svolgimento della gara, con temperature costantemente sotto zero nella località dell’Alta Val Chisone per tutta la settimana con punte di -12 nelle giornate di venerdì e domenica. Inoltre mercoledì e giovedì sono previste nevicate che renderanno la pista Ice Pragelato perfetta. Il sole di sabato e domenica, infine, renderanno le condizioni perfette sia per i piloti in gara sia per gli spettatori sugli spalti.

Family team (padri e figli fanno squadra insieme). “Lo scorso anno siamo stati presi in contropiede. Quest’anno ci abbiamo pensato per tempo. Abbiamo visto che The Ice Challenge è una serie aggregante con numerosi padri e figli in pista come Rudy e Lukas Bicciato, Adriano e Max Zanatta, Luigi e Luca Cortellazzi, ed infine Alessandro Pettenuzzo e Mara Capella, mentre a Livigno abbiamo avuto l’intera famiglia Bormolini (ben sei piloti in pista: Oliviero, Mauro, Michele, Alessio, Andrea e Loris) con padri e figli tutti in pista.  Perché allora non inventarci un challenge che li unisca in un solo obiettivo e crei una sfida fra le famiglie presenti nelle gare?

Le gare saranno concentrate tutte nel periodo di gennaio-febbraio senza soluzione di continuità, con la sola sospensione del primo fine settimana di febbraio, coincidente con la rassegna Automotoretrò di Torino. Si è cominciato a Livigno, che già nelle passate edizioni è stata sede di sfide particolarmente infuocate; per proseguire con i tradizionali appuntamenti due appuntamenti in Val Chisone a Pragelato e chiudere con la trasferta sul versante francese delle Alpi a Serre Chevalier.

La struttura delle gare è pressoché immutata rispetto alle scorse stagioni con verifiche sportive e tecniche il sabato nella mattinata di sabato, con prove libere e qualifiche nel pomeriggio dalle ore 16.00, mentre la domenica si svolgerà il Warm-Up, la batteria di qualificazione e le tre manche di gara, cui farà seguito nell’immediato pomeriggio il Master King, la spettacolare sfida ruota contro ruota riservata ai piloti più veloci della giornata. Come sempre della sfida finale saranno protagoniste le vetture delle gare della mattinata, siano esse a quattro ruote motrici (Prototipi, Gruppi  ed N), due ruote motrici, che hanno entusiasmato piloti e pubblico, come previsto dal regolamento della serie, pubblicato sul sito www.icechallenge.it che offre tutte le informazioni sulla serie ghiacciata.

Dai spettacolo e vinci il Trofeo Concessionaria ErreBi. Essere veloce in pista sarà importante, ma sarà altrettanto importante dare spettacolo. Per questo è stato istituito il Trofeo Concessionaria ErreBi che ad ogni appuntamento premierà il concorrente che esalterà maggiormente il pubblico con le sue gesta. A decretare il vincitore sarà una giuria popolare composta da cinque spettatori scelti fra le presone che assisteranno sugli spalti. I giudici della gara di Livigno saranno i primi cinque spettatori che acquisteranno il biglietto d’ingresso.

Il sito ti dice tutto. “Sul sito www.icechallenge.it piloti, preparatori e tifosi possono trovare tutte le notizie a loro necessarie. Dal modulo per l’iscrizione al Challenge, alla dettagliata descrizione delle piste, a tutte le informazioni necessarie per partecipare ed assistere nel migliore dei modi alle gare”. Commenta Luca Meneghetti. Nel frattempo sono state definite anche alcune partnership, con Yokohama che sarà sponsor tecnico, così come D4S Motorsport che hanno abbinato i loro marchi alla serie ghiacciata.

14° Ronde del Canavese aprono le iscrizioni

La gara si corre il 23 e 24 febbraio con partenza e arrivo da Rivarolo

RIVAROLO (TO), 24 gennaio – Entra nella fase calda l’ormai consueto appuntamento che apre la stagione motoristica nella provincia di Torino. La Ronde del Canavese è pronta ad andare in scena. Il week di gara è quello fra il 23 e 24 Febbraio. Ma se per l’atmosfera squisitamente agonistica occorre ancora attendere, è invece il momento di inviare le iscrizioni. Aperto ufficialmente il 24 gennaio, il periodo dedicato alla stesura dell’elenco iscritti. I nuovi scenari offerti dal calendario sportivo 2019 contribuiscono a dare una particolare importanza all’appuntamento canavesano con molti team che sicuramente approfitteranno della prova di Pratiglione per testare le nuove armi agonistiche. La RT Motorevent ha per questo curato a fondo ogni particolare compreso un piano logistico che assicura lo svolgimento della gara con qualsiasi situazione meteo. In caso di neve sono consentiti gli pneumatici prescritti dal regolamento. Il programma prevede nella giornata di Sabato 24 Febbraio Verifiche tecniche e sportive e lo shake down . Un primo assaggio agonistico concluso con la presentazione degli equipaggi nell’elegante centro di Rivarolo dove è prevista come di consueto la Pedana di Partenza. Quattro passaggi sui quasi undici chilometri della “Pratiglione” già dalla prima mattinata di Domenica serviranno a scoprire il vincitore assoluto. Arrivo e premiazione nel tardo pomeriggio ancora nell’allea di Corso Indipendenza a Rivarolo

Monte-Carlo, ghiaccio e freddo accompagnano le ricognizioni del rallye

Di Gabriele Valinotti

GAP (Francia), 24 gennaio, ore 8.00 – Sono terminate ieri le giornate preparatorie dell’87° Rallye Monte-Carlo che per due giorni ha visto gli equipaggi effettuare le ricognizioni delle prove speciali. la spruzzata di neve ha messo in difficoltà non pochi concorrenti, anche ufficiali, per i lunghi tratti coperti di ghiaccio. Oggi, dalle ore 10 alle 14.00 Shake Down dei concorrenti poi alle 18.00 la foto di rito di tutti gli equipaggi, poi la partenza cui faranno seguito le due prove speciali di La Breole-Selonet (20,76 km) alle ore 19.38 e Avancon-Notre Dame Du Laus (20,59) alle ore 20,41 da affrontare alla luce dei fari. Non sono previste altre precipitazioni, ma temperature sotto lo zero e vento gelido che rende ancora più difficili le condizioni, specie per chi lavora fuori dagli abitacoli

Rallye Monte-Carlo. Ultimi ritocchi in parco assistenza prima del via

Foto di Stefano Romeo e Gabriele Valinotti

GAP (Francia), 23 gennaio – Giornata preparatoria dell’87esima edizione del rally di Montecarlo con gli equipaggi impegnati ad effettuare le ricognizioni della gara visionando le nove prove, mentre nel parco assistenza di Gap tecnici e meccanici erano impegnati a dare gli ultimi ritocchi alle vetture che domani mattina, giovedì 24 gennaio affronteranno i 3,5 km dello shake-down, prima di portarsi alla partenza e sfidare i 41 km di prove speciali della prima tappa che saranno percorsi alla luce dei fari e che potranno già dare un volto alla partenza.

Mentre in parco assistenza i meccanici erano al lavoro, i fotografi ne hanno approfittato per immortalare il lavoro di queste persone che sono determinanti per la vittoria degli equipaggi, andando a cogliere le vetture ancora ferme come bestie in gabbia prima di lanciarsi nella savana (ghiacciata) delle prove speciali. Così accomunate dallo stesso destino di attesa ecco le Citroën C3 WRC di Ogier-Ingrassia (vincitori delle ultime cinque edizioni della gara) e di Lappi-Floene, Le Ford Fiesta WRC di Evans-Martin, Tideman-Floene e Suninen-Salminen, ma anche quelle dei concorrenti italiani, quest’anno particolarmente numerosi, come Brazzoli-Fenoli, al via con la loro 124 Abarth rally, Nucita-Princiotto, Hyundai i20 R5, Blanc-Lattanzi, Peugeot 208 VTI, e dei fratelli Roberto ed Herbert Antonucci, con la loro Renault Twingo R1, la vettura meno potente del lotto che partiranno in fondo allo schieramento, ma sono ben determinati a vedere il palco arrivi di Monte-Carlo.

Monte-Carlo 1979: the last hurrà per la Strato’s

Di Enrico Formento

Al Rally di Monte – Carlo 1979 va in scena “The Last Hurrà” per la Lancia Strato’s. Ormai prepensionata e sacrificata a favore della Fiat 131 Abarth, che il gruppo torinese aveva deciso di lanciare puntando sull’immagine della vettura di tutti i giorni capace di diventare campione del mondo, quella che i francesi avevano denominato “bête à gagner“, bestia nata per trionfare, si prende l’ultimo en plein a Monte – Carlo, dove si era permessa il lusso di spadroneggiare per tre volte consecutive, dal 1975 al 1977, con Sandro Munari, il suo interprete più fedele. Prima del commiato definitivo, ecco la zampata della fuoriclasse.

È Bernard Darniche, il campione francese che a fine carriera conterà sette rally del mondiale (di cui cinque Tour de Corse) a portarla in gara, senza la forza schiacciante del pronostico. Non è la vettura ufficiale del marchio: la Strato’s corre con la livrea blu dell’importatore francese Chardonnet. È la quarantasettesima edizione del “Monte“, che si svolge da sabato 20 gennaio e venerdì 26 gennaio con trenta prove speciali per un totale di seicento chilometri su 2554 di percorrenza complessiva. Il 1979 è l’anno della Ford Escort che, infatti, si laureerà campione del mondo. E già la prima gara del trofeo iridato sembra andare in quella direzione. Hannu Mikkola si aggiudica tre delle prime cinque speciali, tra cui la “Sisteron” di trentacinque chilometri. Darniche replica nella n. 6 (“Peira Cava“) e nella n. 7 (“Pont des Miolans“), ma sono episodi. Mikkola si ripete alle 8 e 9 (“La Planas” e “Barcelonette“). E Bjorn Waldegaard è sempre tra i primi. Markku Alen si prende la Circuit de Glace Serre Chevalier“, dove si tocca il record di 178.51 chilometri orari, e la “Pont de l’Alp“.

Mikkola appare incontenibile, vince la “Saint – Michel“, la “Saint Nazaire de Désert” e la “Montauban“, in coabitazione con Waldegaard. Siamo al giro di boa della gara e niente sembra poter scalfire il predominio Ford del duo Mikkola –Waldegaard. Ancora un paio di acuti per la Fiat 131 Abarth con Alen nella “Col du Corobin” e con Walter Rohrl nella “Roquesteron“. Ultimo terzo di corsa. E il risultato, quasi in ghiaccio per la Ford con Waldegaard che assume la testa alla prova 19, viene completamente ribaltato. Assecondato da una Strato’s in stato di grazia, un Darniche ispiratissimo, in piena trance agonistica, mette a segno un filotto da leggenda, aggiudicandosi tutte le speciali dalla 20 alla 30. Una rimonta sensazionale, da antologia, inarrestabile. Alla partenza dell’ultima prova, la n. 30, Waldegaard è ancora davanti ma sente sinistramente il fiato sul collo del lancista: è la lepre con i secondi contati. Darniche guida divinamente e strappa il successo proprio sul filo di lana, distanziando il grande Waldegaard di soli sei secondi, dopo 30 speciali e seicento chilometri! È il meritato trionfo.

Ordine d’arrivo: 1.Bernard Darniche – Alain Mahe (Lancia Strato’s HF) in 8h13’38”. 2. Bjorn Waldegaard – Hans Thorszelius (Ford Escort RS) a 6″. 3. Markku Alen – Ilkka Kiwimaki (Fiat 131 Abarth) a 4’09. 4. Jean Claude Andruet – Chantal Lienard (Fiat 131 Abarth) a 5’42”. 5. Hannu Mikkola – Arne Hertz (Ford Escort RS) a 9’29”. Settime assolute Michèle Mouton – Françoise Conconi (Fiat 131 Abarth).

Marcello Gandini: il genio nascosto che ha rivoluzionato l’automobile del XX Secolo Al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino

Auto da sogno come Miura, Stratos e Marzal, ma anche utilitarie, elicotteri, motociclette e camion: il racconto di un uomo e di come ha sovvertito l’architettura dell’auto, influenzando il futuro del car design.

Torino, 23 gennaio 2019 – Nella storia del car design mondiale, Marcello Gandini è stato il più rivoluzionario. Dalla sua matita sono uscite dream car come le Lamborghini Miura e Marzal, la Lancia Stratos o le Alfa Romeo Carabo e Montreal: creazioni mai viste fino a quel momento, progetti innovativi sia dal punto di vista dell’estetica che dell’ingegneria, icone di stile ambite dal jet set di tutto il mondo. Eppure una parte della sua genialità non gli viene, immediatamente, associata. Alcune idee, a cui lui tiene moltissimo, sono meno celebrate di altre, come quelle della Renault Supercinque o della Citroën BX, city car pensate per essere affidabili e funzionali e che hanno avuto un successo planetario.

Gandini non ama celebrare le sue creazioni. Ė un tratto di carattere, che non è mai cambiato nel tempo. Quello di cui Gandini ama parlare è ciò che non è ancora riuscito a creare, dell’oggi e del domani. Cercando di seguire questo spirito abbiamo lavorato a questa mostra. Raccoglie tutte le sue automobili più importanti e la loro storia, ma anche idee meno conosciute, o mai prodotte, a cui Gandini riconosce un valore altrettanto alto” racconta il curatore Giosuè Boetto Cohen

Ecco allora lo spirito di “Marcello Gandini. Genio Nascosto”, la mostra che il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dedica a Gandini dal 24 gennaio al 26 maggio 2019. Raccontare il designer, il progettista, il visionario, e farlo attraverso alcune delle sue più importanti creazioni: dalle sagome modellate delle berlinette sportive firmate dallo stilista durante la sua permanenza alla Bertone, alle linee compatte delle city car; dai progetti, solo pensati e mai realizzati, per riorganizzare la fabbrica e i modi di produzione, ai camion, le moto, addirittura un elicottero, ultraleggero e straordinariamente maneggevole.

Marcello Gandini. Genio nascosto è il terzo capitolo di una serie di grandi mostre che il Museo Nazionale dell’Automobile ha dedicato ai più noti e innovativi car designer del XX secolo. Un progetto volto a indagare le loro esperienze personali e professionali e i contesti nei quali sono nate e sviluppate le idee che li hanno resi famosi nel mondo.

Dopo le due fondamentali esposizioni dedicate a Giorgetto Giugiaro e a Leonardo Fioravanti, la ricerca del Museo affronta ora la figura di Marcello Gandini, certamente la più complessa, e per certi versi leggendaria, per quel mondo del design da sempre alla ricerca di esempi di pensiero davvero autonomo e rivoluzionario. In lui la cultura internazionale del design riconosce l inarrestabile capacità di proporre prodotti iconici che, pur innovatori in chiave intimamente meccanica (quella scuola torinese che si identifica nel coraggioso percorso di Nuccio Bertone), con Gandini irrompono al di fuori dei confini tematici del car design, dialogando con la pop art, con la mitologia della conquista dello spazio, con il fashion design” dichiara il Presidente del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino,  Benedetto Camerana.

La mostra, curata da Giosuè Boetto Cohen – giornalista e per molti anni regista de “La storia siamo noi” – è articolata in due parti: la prima, ricca di documenti originali, oggetti e filmati, presenta la storia e la produzione di Gandini.  Mike Robinson – direttore dello Stile Bertone negli anni più recenti – vi ha contribuito con concetti e illustrazioni. La seconda parte del percorso è una parata di stelle, con tutte le show car più famose ed alcuni veicoli inconsueti. Protagonista è la Stratos Zero presentata al Salone di Torino del 1970, giunta al MAUTO da una collezione privata americana. Ma eccezionale è anche la presenza dei prototipi Lamborghini Marzal (in prestito dalla Svizzera), Alfa Romeo Montreal 1967 e Alfa Romeo Carabo (entrambi dal Museo Storico di Arese). Accanto alle  one-off e modelli di studio provenienti dalla ex Collezione Bertone e oggi di proprietà ASI, spiccano vetture memorabili come la Maserati Khamsin, una delle più conosciute auto del Tridente, e la Lancia Stratos HF, autentico mito dell’automobilismo sportivo.

  • “Marcello Gandini. Genio Nascosto”
  • MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
  • dal 24 gennaio al 26 maggio 2019
  • orari: lunedì 10-14 , pomeriggio chiuso
  • dal martedì alla domenica 10-19
  • Ingresso con biglietto museo
  • Biglietto intero : 12 €; Biglietto ridotto: 10 €; Scuole: 2,50 €; Ragazzi dai 6 ai 18 anni accompagnati da un adulto: 5 €; Gratuito per i minori di 6 anni e i possessori della Torino + Piemonte Card e dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte.
  • per tutte le informazioni: museoauto.it

La Strato’s Zero torna a Torino

Esposta al Mauto, in occasione della mostra che il Museo dedica al suo papà Marcello Gandini. Di Tommaso M. Valinotti

 TORINO, 23 gennaio. Al suo apparire fece scalpore. Bassa, spigolosa e incredibile il prototipo della Strato’s fece la sua comparsa ufficiale al Salone dell’Automobile di Torino 19 (28 ottobre-8 novembre), ma aveva già avuto modo di emozionare prima. Voluta da Nuccio Bertone e disegnata da Marcello, che interpreta in modo magistrale la sua propensione alle linee tese e spezzate era dotata del motore di una Lancia Fulvia HF avviata alla demolizione che era stato spostato in posizione posteriore centrale. Rimasta nelle mani della Bertone, quando l’azienda fu travolta dal fallimento venne messa all’asta (2011) trovando un compratore per appena 761.000 €, molto meno dei 2 milioni che la casa d’aste si aspettava.

La Strato’s Zero, così venne chiamata in via non ufficiale, era una vettura dalle grandi emozioni. Alta appena 84 cm, per entrare occorre un esercizio di contorsionismo non comune, leggenda metropolitana vuole che quando Bertone si presentò alla porta del grattacielo Lancia in Borgo San Paolo venne fermato dalla guardia che andò nella sua postazione per comunicare l’arrivo di Bertone a Cesare Fiorio. Bertone, però, per stupire tutti, ingranò la prima sfilando sotto la sbarra di chiusura, parcheggiando nel cortile. Leggenda o realtà?

Sta di fatto che da quell’intuizione nacque auna vettura che divenne imbattibile sulle strade dei rallies di tutto il mondo e che proprio quarant’anni fa, in questi giorni, vinceva la sua ultima edizione del Rally di Monte-Carlo.

Monte-Carlo 1979. Vinto o perso (galleria fotografica)

Il Montecarlo 1979 in una galleria fotografica con in evidenza la copertina di Autosprint dell’epoca

BRC e Giandomenico Basso insieme ad Automotoracing 2019

Si riuniscono, anche se solo per un weekend, le strade di BRC Gas Equipment e Giandomenico Basso.

CHERASCO (CN), 23 gennaio – Dopo quattro anni di intensa collaborazione culminati con la vittoria del Campionato Italiano Rally 2016 e del Tour European Rally 2017, il team ed il pilota trevigiano saranno infatti protagonisti dell’evento motoristico “La grande Sfida” che si terrà al Lingotto Fiere il 2 e 3 febbraio prossimi. I più blasonati piloti di fama nazionale, si troveranno a gareggiare in una spettacolare prova ad inseguimento, che si svolgerà all’interno di una pista ricavata nell’area esterna del polo fieristico torinese.
Il pubblico avrà la possibilità di ammirare da vicino i propri beniamini che, di fronte ad un titolo in palio, non si risparmieranno e regaleranno senza dubbio una due giorni adrenalinica e di puro spettacolo. Giandomenico Basso sarà al via con la performante Hyundai i20 R5 che lui stesso ha già portato alla vittoria continentale nel 2017.

XRace Sport di nuovo in pista: alla seconda “tricolore” su ghiaccio di Pragelato

Dopo quindici giorni dal debutto di Livigno, i fratelli Gabriele Gianluca Casadei faranno tappa, questo fine settimana, in Piemonte per proseguire l’apprendistato sul ghiaccio e tornare a far punti. La vettura sarà sempre la  Mitsubishi Lancer proto preparata dalla PB dei fratelli Colonna.

PRAGELATO (TO), 23 gennaio 2019 – Tornare in pista – soprattutto sul ghiaccio – per proseguire “l’apprendistato” ed anche per ritrovare nuovi punti tricolori oltre che contribuire a rendere sempre più competitiva la Mitsubishi Lancer “proto”. E’ questa, la missione, per il fine settimana che sta arrivando, per i fratelli  Gabriele e Gianluca Casadei e quindi per XRACE SPORT, alla seconda prova del Campionato Italiano su Ghiaccio, in programma a Pragelato (Torino).

Dunque, quindici giorni dopo il debutto stagionale di Livigno, vincolato da alcune problematiche di natura elettronica e meccanica, i fratelli romagnoli tornano sulla scena tricolore con un impegno di spessore, con il quale, sotto il piano sportivo, vogliono trovare nuovi punti tricolori. Lo scenario che si troveranno di fronte sarà lo stesso di Livigno, grandi avversari e duna pista molto tecnica, che cercheranno di assimilare al meglio, “vestendosi” la Lancer “proto” preparata dalla PB dei fratelli Colonna, per affrontare una sfida piena di adrenalina.

La struttura delle gare è pressoché immutata rispetto alle scorse stagioni con verifiche sportive e tecniche il sabato nella mattinata di sabato, con prove libere e qualifiche nel pomeriggio dalle ore 16.00, mentre la domenica si svolgerà il Warm-Up, la batteria di qualificazione e le tre manche di gara, cui farà seguito nell’immediato pomeriggio il Master King, la spettacolare sfida ruota contro ruota riservata ai piloti più veloci della giornata.

Tutto pronto per la terza selezione di Rally Italia Talent 2019 con Suzuki Swift Sport

Il Circuito di Siena di Castelnuovo Berardenga (SI) ospiterà nel weekend del 25, 26 e 27 gennaio la selezione toscana di Rally Italia Talent 2019. La manifestazione, che punta a dare ad aspiranti piloti e navigatori la possibilità di partecipare gratis a un vero rally, sta registrando un numero record di iscritti. Suzuki Swift SporT è l’Auto Ufficiale del contest, perfetta per far emergere le doti dei piloti grazie a un comportamento preciso e sincero e a prestazioni eccezionali.

CASTELNUOVO BERARDENGA (SI), 23 gennaio – Sarà il tortuoso tracciato del Circuito di Siena, a Castelnuovo Berardenga (SI), a ospitare da venerdì 25 a domenica 27 gennaio la selezione toscana di Rally Italia Talent, giunto quest’anno alla sua sesta stagione. Quello senese è il terzo dei nove appuntamenti in cui si articola la prima fase di questo talent, creato nel 2014 da ACI per dare la possibilità ad aspiranti piloti e navigatori di partecipare gratuitamente a un vero rally. E per fare emergere i migliori candidati quest’anno l’organizzazione ha scelto come Auto Ufficiale Suzuki Swift Sport, utilizzata in tutti i momenti del contest, dalle fasi preliminari locali alle finali nazionali. Una partnership, questa, che la Casa di Hamamatsu ha siglato con grande orgoglio, vedendo espressi nel programma valori in cui crede fermamente, come una sana competitività e la spinta a impegnarsi con tenacia per superare i propri limiti.

Partenza a razzo. Rally Italia Talent 2019 è partito a tutto gas. Le prime due selezioni, svoltesi negli scorsi fine settimana in Lombardia e in Sardegna, hanno fatto registrare un’enorme affluenza di appassionati. In questi giorni le iscrizioni online sono andate avanti ancora a ritmo sostenuto sul sito www.rallyitaliatalent.it, dove sono pubblicati calendario delle prove, regolamento e modulistica, tanto che gli 8.000 posti previsti per questa annata stanno ormai per esaurirsi. Anche in questo terzo weekend del talent saranno dunque in molti a contendersi l’accesso alle fasi successive in ciascuna delle categorie previste (Under 18, Under 23, Under 35, Over 35, Femminile, Licenziati Aci Sport e Non Licenziati).

Trampolino di lancio. Nelle cinque edizioni sin qui svoltesi Rally Italia Talent ha realizzato il sogno di 30 aspiranti piloti e di altrettanti aspiranti navigatori, portandoli a partecipare gratuitamente a una gara valida per i Campionati o i Trofei titolati ACI Sport. E anche quest’anno chiunque può mettersi alla prova per cercare di guadagnarsi un posto nella squadra ufficiale di Rally Italia Talent. Tutti possono infatti partecipare alle selezioni, anche chi non ha mai corso: non sono necessarie neppure la patente di guida o la Licenza ACI SPORT. L’unico requisito indispensabile per cimentarsi a bordo di Suzuki Swift Sport e avere la chance di dimostrare il proprio talento è avere compiuto 16 anni (per i minorenni è necessaria la liberatoria dei genitori). E proprio i più giovani stanno rivelando quest’anno un grande interesse per l’iniziativa, segno che la passione per il motorsport è viva anche nelle nuove generazioni.

La sportiva perfetta. SWIFT SPORT è l’auto ideale mettere in risalto le qualità dei partecipanti a Rally Italia Talent e per aiutarli a migliorarsi con i consigli degli istruttori. Grazie a un peso a vuoto di soli 975 kg, alla generosità del motore 1.4 BOOSTERJET da 140 cv e a un assetto perfettamente calibrato, la hot hatch di Hamamatsu risponde in modo fulmineo e preciso a tutti comandi. Qualsiasi azione sul volante, sull’acceleratore e sui freni si traduce in manovre incisive ed efficaci, come su una vera auto da corsa, Coinvolto nella guida in assoluta naturalezza, il pilota sente di essere un tutt’uno con la macchina e vive un’esperienza di guida unica ed esaltante.

Dalla parte dello sport. L’impegno di Suzuki nel panorama rallistico nazionale per il 2019 non si esaurisce con partecipazione al Rally Italia Talent. Così come negli anni passati, la Casa di Hamamatsu organizza infatti due trofei monomarca, la Suzuki Rally Cup e il Suzuki Rally Trophy. Entrambe le serie danno ai piloti e ai team privati l’opportunità di schierarsi al via sicuri di correre ad armi pari e di divertirsi senza spese esorbitanti nelle gare mozzafiato del Campionato WRC e dell’Italiano Rally.

Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909. Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente all’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car. L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili.

Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co.

Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce Suzulight la prima automobile a marchio Suzuki, seguita nel 1970 da Jimny serie LJ10, il primo 4×4 compatto. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, anche nei settori dei motocicli e dei motori marini fuoribordo puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.

 

La Scuderia del Portello ad Automotoretrò 2019

Lingotto Fiere, Torino, dal 31 gennaio al 3 febbraio

La Scuderia del Portello sarà ospite della 37^ edizione di AUTOMOTORETRÒ, in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019 presso il Lingotto Fiere a Torino.

Durante la kermesse dedicata al settore auto e moto d’epoca, il team di Arese schiererà all’ingresso del padiglione principale (Padiglione 2) uno dei suoi bilici ufficiali con quattro prestigiose vetture del “Museo Dinamico Scuderia del Portello Alfa Romeo Storiche da Competizione”: la Formula Uno De Tomaso Alfa Romeo del 1961, la Giulietta SS “low nose” del 1959, nonché la Giulietta Sprint Veloce del 1956 e la Giulia Spider Veloce pilotate alla “Carrera Panamericana México 2002” rispettivamente da Prisca Taruffi e Arturo Merzario.

Presso lo stand verranno trasmessi alcuni video delle gare svolte negli ultimi anni dalla Scuderia del Portello e il Team Manager Andrea Cajani sarà presente durante l’intero periodo dell’esposizione per incontrare ospiti e appassionati dell’Alfa Romeo e della sua gloriosa storia nelle corse, di cui la Scuderia del Portello è portabandiera in tutto il mondo dal 1982.

Sabato 2 febbraio alle ore 11.00 presso lo stand ACI STORICO, sodalizio nazionale a cui la Scuderia del Portello è affiliata, il Team Manager Andrea Cajani terrà uno speech dal titolo “Scuderia del Portello Alfa Romeo… e la storia continua!”, durante il quale illustrerà un filmato delle competizioni a cui la Scuderia ha preso parte nel 2018 e alcuni punti del programma sportivo 2019, in collaborazione anche con ACI STORICO.

Inizia la vendita del nuovo Toyota RAV4 Hybrid

Inizia la vendita della quinta generazione del modello che ha inventato il SUV nel 1994. Toyota RAV4 è il SUV più venduto al mondo con 8,5 milioni di unità, oltre 215.000 in Italia. Nuovo RAV4 Hybrid è proposto con la nuova formula di finanziamento, il Pay Per Drive Connected che permette, grazie alla connettività presente sulla vettura, di adattare il piano dei pagamenti all’effettivo utilizzo dell’auto. Il Nuovo RAV4 Hybrid è già disponibile in tutte le concessionarie della rete Toyota a partire dall’Open week end del 19 – 20 Gennaio

Inizia la vendita della quinta generazione del nuovo RAV4 Hybrid, il modello Toyota che ha inventato il SUV nel 1994. Il nuovo RAV4 mantiene sul mercato italiano il suo posizionamento unico e distintivo nel segmento di riferimento, grazie alla motorizzazione Full Hybrid Electric. Il nuovo RAV4 è sviluppato per la prima volta sulla piattaforma di progettazione TNGA-K (Toyota New Global Architecture–K) che grazie alla posizione del baricentro più in basso, una migliore distribuzione delle masse e ad una scocca più rigida contribuisce a migliorare la maneggevolezza, il comfort di marcia e il piacere di guida.

La nuova trasmissione ibrida di quarta generazione, abbina un nuovo motore benzina da 2.5L con un potente motore elettrico (88kW) per un totale di 222 cv di potenza (218 cv per la versione a due ruote motrici) assicurando straordinari livelli di risposta, potenza ed efficienza, combinati a consumi ed emissioni ridotti. La nuova unità 2.5L Hybrid Dynamic Force è un quattro cilindri, dotata di iniezione diretta e indiretta, che punta ad ottenere i migliori livelli di consumi ed emissioni di CO2 della categoria: nel ciclo combinato i consumi e le emissioni di CO2 si attestano rispettivamente sui 4.4 l/100 km* e 100 g/km* (dati NEDC correlato per la versione AWD-i, in attesa di omologazione).

Le emissioni degli ossidi di azoto NOx per la versione a due ruote motrici sono inferiori del 96% rispetto al limite previsto dalla normativa vigente dei 60 mg/km del benzina Euro6 ed inferiore del 97% rispetto al limite previsto degli 80 mg/km del diesel Euro6.

La nuova generazione monta un nuovo e più innovativo sistema AWD elettrico (AWD-i) che non scende a compromessi sotto alcun punto di vista: questo nuovo sistema assicura una dinamica di guida straordinaria in 4×4 con aumento del 30% della coppia sull’asse posteriore, consentendo una ripartizione fronte-retro che può passare da 100:0 a 20:80. Il sistema elettrico AWD-i ottimizza automaticamente i livelli di coppia adeguandoli alle condizioni di guida, regalando al cliente maggiore stabilità, ottime prestazioni fuoristradistiche e una maneggevolezza senza precedenti, mantenendo sempre un contatto ottimale tra la strada e le quattro ruote. Di serie su tutta la gamma è inoltre disponibile la più recente versione del pacchetto di dispositivi di sicurezza attiva Toyota Safety Sense 2.0 con il nuovo sistema Pre-Collisione (PCS) capace ora di individuare i pedoni, tanto di giorno quanto di notte ed i ciclisti (nelle ore diurne), il sistema di Mantenimento Attivo della Corsia (LTA) e la funzione di Riconoscimento Segnaletica Stradale (RSA) che insieme al sistema Pre-Collisione comunica ora al conducente le informazioni più importanti relative alla segnaletica verticale e orizzontale, in particolare i limiti di velocità.

Prima vettura connessa di Toyota e nuova formula Pay Per Drive Connected. Il nuovo Toyota Rav4 Hybrid è il primo modello Toyota dotato di Data Connected Management DCM, un modulo di trasmissione dei dati attraverso il quale sarà possibile ricevere alcune informazioni importanti come ad esempio il chilometraggio percorso. Grazie a questo dispositivo, con il lancio del nuovo RAV4 Hybrid debutta su Toyota la nuova formula di finanziamento, il Pay Per Drive Connected che permette, grazie alla connettività presente sulla vettura, di adattare il piano dei pagamenti all’effettivo utilizzo dell’auto e alla propria esigenza di mobilità.

Con questa nuova formula finanziaria il cliente potrà scegliere tra 5 livelli di chilometraggio annuo predefiniti cui corrispondono diverse rate. In seguito, una volta  valutato l’effettivo utilizzo dell’auto la rata potrà variare facendo leva su un diverso valore residuo garantito. I vantaggi già esistenti sull’attuale programma Pay Per Drive, che consente di restituire la vettura in qualsiasi momento, cambiare la durata del piano, cambiare l’importo o azzerare le rate anche dopo l’acquisto, si arricchiscono quindi di questa nuova modalità che aumenta la flessibilità del piano finanziario, rendendo il costo del finanziamento sempre più legato all’effettivo utilizzo dell’auto.

Gamma e prezzi. La gamma è disponibile in 3 allestimenti, l’allestimento Active rappresentata la versione d’ingresso già molto completa, l’alto di gamma è rappresentato dagli allestimenti Style e Lounge. La gamma RAV4 Hybrid ha un listino a partire da 34.550€ per la versione Active 2WD. Un prezzo che scende a 29.950€ grazie agli Hybrid bonus, il contributo di Toyota in collaborazione con i Concessionari di 4.600€ in caso di permuta o rottamazione, per chi passa al Full Hybrid Electric di Toyota. L’Hybrid Bonus rappresenta l’esempio concreto dell’impegno di Toyota per il rinnovamento del parco auto italiano.

Il nuovo RAV4 Hybrid è disponibile con il nuovo programma Hybrid Service che prevede l’estensione della garanzia per le vetture Full Hybrid Electric fino a 10 anni sia sulle parti elettriche che quelle meccaniche. La garanzia commerciale rinnovabile ogni anno se il cliente effettua regolarmente la manutenzione presso la rete ufficiale Toyota affidandosi a un team di tecnici qualificati per garantire sempre il massimo livello di efficienza della vettura.

 

Nissan e.dams porta la Formula E in Sud America

La capitale del Cile è pronta a svelare il nuovo circuito

SANTIAGO, CILE, 23 gennaio – Questa settimana Nissan e.dams arriva in Sud America per il terzo turno del campionato ABB FIA Formula E ed è pronta a gareggiare nel nuovo circuito di Parque O’Higgins di Santiago. Il nuovo tracciato è lungo 2,4 chilometri ed è stato allestito nel parco di 74 ettari della capitale cilena che ospita per la seconda volta il campionato.

La Formula E per Nissan rappresenta la piattaforma ideale per rafforzare la Nissan Intelligent Mobility, la roadmap strategica che si propone di ridefinire il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società.

Nissan è leader mondiale delle vendite di veicoli elettrici e negli ultimi mesi ha introdotto diverse novità a livello globale tra cui la presentazione della nuova Nissan LEAF e+. In America Latina Nissan ha lanciato nel 2018 la nuova LEAF, con il debutto al Motor Show di San Paolo e al Motor Show Internazionale di Bogotà. Attualmente esiste un programma di pre-vendita esclusivo di Nissan LEAF disponibile per Cile, Colombia, Brasile e Argentina. Il team Nissan e.dams ha iniziato con buoni risultati nelle prime due gare disputate. L’ex campione della serie Sebastien Buemi è il pilota che si è classificato meglio in questa stagione, dopo aver iniziato terzo e quarto nei primi due turni. Il compagno di squadra Oliver Rowland è stato il debuttante con le migliori performance nel round di apertura, rimontando dal quattordicesimo posto in griglia al settimo posto. Nell’ultima gara di Marrakesh, in Marocco, Buemi è stato costretto a prendere una curva larga, per evitare un altro veicolo, passando dal terzo al 13° posto nel primo giro. Tuttavia ha rimontato nuovamente fino a tagliare il traguardo in ottava posizione. In questo tentativo di recupero, ha registrato il secondo giro più veloce della corsa.

“A Marrakech abbiamo tenuto il giusto ritmo, ma la fortuna non ci ha assistiti”, ha detto Michael Carcamo, direttore mondiale dei motorsports di Nissan. “Tutti i membri del team Nissan e.dams non vedono l’ora di trasformare quel ritmo in risultati in Cile.

“Partecipando al campionato, sapevamo che il livello della competizione sarebbe stato intenso. Abbiamo tenuto un buon ritmo e se non fosse stato per il brutto episodio alla prima curva di Marrakesh, saremmo potuti salire sul podio.

“Ogni giro è un processo di apprendimento per noi. In Cile cercheremo ulteriori miglioramenti nei nostri sistemi di gestione dell’energia e nelle prestazioni generali del veicolo.”

Nissan e.dams ha completato un chilometraggio importante alla prova degli esordienti di Formula E di Marrakesh tenutosi domenica dopo il secondo round. Il pilota ufficiale della fase di test e pilota di riserva Mitsunori Takaboshi e il simulator driver Jann Mardenborough sono entrambi scesi in pista.

“Dopo Marrakesh, Nissan e.dams, Nissan e NISMO hanno continuato a lavorare a stretto contatto per esaminare i dati del weekend e lavorare per stabilire uno schema di riferimento per Santiago”, ha detto Jean-Paul Driot, team principal di Nissan e.dams.

“Questo è un circuito nuovo per il campionato e Sebastien e Oliver hanno già completato molte miglia virtuali di preparazione per questo fine settimana. La prova degli esordienti con Mitsunori e Jann la scorsa settimana ci ha fornito dati importanti per continuare a perfezionare il nostro programma di simulazione”.

Il nuovo formato di gara della quinta stagione di Formula E continua ad entusiasmare i fan di tutto il mondo, anche attraverso l’Attack Mode che consente ai piloti di utilizzare una potenza extra per un breve periodo di gara al fine di ottenere un vantaggio.

I fan possono inoltre aiutare il loro pilota preferito a ottenere potenza extra twittando o pubblicando su Instagram post con gli hashtag #FANBOOST e #sebastienbuemi o #oliverrowland. Questo ha aiutato Buemi durante la sua rimonta a Marrakesh. I cinque piloti che ricevono il maggior numero di voti dai fan ottengono una potenza extra di cinque secondi da utilizzare durante la gara.

Le auto entreranno in pista per la prima volta alle 15:00 di venerdì ora locale (19:00 ora italiana) per la sessione di collaudo dell’e-Prix di Santiago. La giornata di sabato inizia alle 8:00 (12:00 ora italiana) con la gara di 45 minuti (più un giro) programmata per le 16:04 (20:04 ora italiana).

Nuova Kia PROCEED: #boldmove La #bellamossa diventa audace

Lo spazio e la versatilità di una station wagon, l’eleganza di una coupé, il piacere di guida di una gran turismo. Il design unico si ispira alla concept presentata a Francoforte nel 2017. – Passaporto UE: ideata, sviluppata e prodotta in Europa (e per l’Europa). Con un bagagliaio da 594 litri, tanto spazio unito all’eleganza di una coupé. Motori: dal 1.6 T-GDi per i modelli GT all’ampia scelta di benzina e diesel per le versioni GT Line. PROCEED e PROCEED GT, assetti dedicati per un handling unico su strada. Come ogni Kia, anche per Proceed garanzia 7anni o 150.000 km. In vendita da Febbraio 2019

 BARCELLONA (Spagna), 17 Gennaio 2019 – La nuova Kia PROCEED, la prima shooting brake targata Kia e destinata ad arricchire la famiglia CEED, unisce un design straordinario con lo spazio e la versatilità di una wagon. Il tutto racchiuso nel corpo elegante di una coupé a cinque porte. Presentata al pubblico in occasione del “Mondial de l’Auto” 2018 di Parigi, la nuova PROCEED sarà in vendita nei concessionari a partire da Febbraio 2019.

“Ad oggi sono oltre 1,3 milioni gli esemplari della gamma CEED venduti in Europa dal 2006, un dato che rende questo modello uno dei best sellers Kia. PROCEED, ampliando e rafforzando l’attrattività dell’intera gamma CEED, rappresenta un importante strumento di crescita e conquista per Kia all’interno di un segmento sempre più affollato e complesso, che nonostante le difficoltà suscita ancora grande interesse  –  spiega l’amministratore delegato di Kia Motors Company Italy, Giuseppe Bitti, che aggiunge: “Ideata, sviluppata e prodotta in Europa (e per l’Europa), PROCEED eredita il nome dalla seconda generazione della coupé tre porte pro_cee’d e nasce dal team europeo di ricerca e sviluppo Kia a Francoforte. Il nuovo modello viene prodotto nello stabilimento di Žilina, in Slovacchia, accanto a CEED 5 porte e CEED Sportswagon, introdotte nel quarto trimestre del 2018”.

Design. Carattere e sportività per la prima shooting brake targata Kia. Familiare, ma con un tocco di sportività e innovazione tipico del DNA Kia, PROCEED la shooting brake di Kia rappresenta un’alternativa attraente alle tradizionali Sportwagon, conservando nelle sue equilibrate proporzioni ingombri compatti che lasciano intuire la grande agilità. Più bassa e più lunga sia della versione a cinque porte, sia della Sportswagon, PROCEED con le sue inedite proporzioni sottolinea il DNA da coupé, combinando una sorprendente presenza visiva con grande versatilità. Un mix di elementi che gli conferisce una silhouette unica, fortemente distintiva e diversa da qualsiasi altra proposta nel segmento.

Il merito di un risultato stilistico così unico va al Centro di design europeo di Kia a Francoforte, guidato da Gregory Guillaume, European Head of Design, e da Peter Schreyer, President of Design and Chief Design Officer. PROCEED sarà disponibile unicamente nell’allestimento GT Line o nella variante high performance GT, una scelta che ha permesso ai team di progettazione europei Kia di creare un design forte e sportivo per il terzo modello della famiglia CEED.

Bassa, snella e sinuosa, la linea è caratterizzata da proporzioni inedite, pur condividendo il cofano e parte dell’anteriore con la cinque porte. Ogni altra componente della carrozzeria è inedita e denota uno stile e un carattere unici nella gamma. Eppure, PROCEED conserva molti dei tratti stilistici propri del design Kia, a partire dall’iconico frontale “tiger-nose”, immediatamente riconoscibile. Così come riconoscibili sono l’ampia presa d’aria inferiore, la forma del parabrezza e l’inimitabile mix di linee tese e curve tipiche del marchio. Insomma, PROCEED reinterpreta il DNA Kia in chiave contemporanea.

Come accade già per CEED, anche PROCEED propone un frontale costruito attorno a forme nette e lineari, con luci diurne a LED “Ice Cube” di serie che riprendono il look della versione GT Line e un inedito paraurti anteriore. In termini di dimensioni, il nuovo modello mantiene la stessa larghezza (1.800 mm) della versione a cinque porte.  Vista di profilo, la nuova vettura evidenzia un design chiaramente ispirato alla Kia Proceed Concept presentata a Francoforte nel 2017, con una linea del tetto inclinata che scorre elegantemente verso il posteriore. Le linee tese corrono lungo tutta la lunghezza della vettura, dall’anteriore fino al portellone a prolungarne idealmente lo slancio. Anche la linee delle superfici vetrate propongono un chiaro richiamo alla Proceed Concept, incluso il caratteristico “Sharkblade” cromato all’altezza del montante C che crea un design unico ed iconico.

Altro carattere fortemente distintivo della PROCEED è l’inclinazione del suo lunotto posteriore, elemento stilistico che la rende unica all’interno della gamma, ma anche distintiva rispetto alle concorrenti. Se infatti il lunotto della versione Sportswagon ha un’inclinazione di 50,9°, e quello della cinque porte di 52,4°, sulla PROCEED tale inclinazione è molto più orizzontale (64,2°) contribuendo così allo slancio della linea, ispirata a quella delle coupé.

Con una lunghezza di 4.605 mm, PROCEED è di 5 mm più lunga della Sportswagon, con uno sbalzo anteriore aumentato a 885 mm. Con un’altezza di 1.422 mm, il tetto è più basso di 43 mm rispetto a quello della Sportswagon, mentre l’altezza da terra si riduce di 5 mm, a 135 mm; rispetto a CEED l’assetto delle sospensioni risulta ribassato di 10 mm per entrambi i modelli GT e GT Line, riduzione in parte compensata dall’adozione di ruote di maggiore dimensione. Costruita sulla stessa piattaforma ‘K2’ comune agli altri modelli della gamma, il passo di 2.650 mm rimane invariato anche su questa nuova versione.

Come già evidenziato, è soprattutto la parte posteriore della vettura a differenziarla completamente dagli altri modelli della gamma CEED. Grazie alla combinazione di alcuni nuovi elementi, come l’altezza complessivamente ridotta, il nuovo paraurti posteriore e i doppi scarichi ereditati dai modelli GT e GT Line, PROCEED offre visivamente un maggior senso di dinamismo e sportività. Il nome del modello è scritto in lettere maiuscole al centro del portellone, al di sotto dei fari posteriori a LED che si estendono per tutta la larghezza, conferendo alla vettura una firma luminosa unica e molto riconoscibile. Dal lancio, nuova PROCEED sarà disponibile in 10 colori per la carrozzeria. Su entrambe le versioni sono disponibili cerchi in lega da 18 pollici.

Interni. Spazio e versatilità sono quelli di una station wagon. All’interno PROCEED ripropone la stessa cura nell’ergonomia e nei materiali comune alla gamma. Nella plancia prevale l’andamento orizzontale, con il cruscotto rivolto verso il guidatore suddiviso in una zona superiore, dominata dal sistema di infotainment “floating” touchscreen da 8 pollici al centro e da una zona inferiore, dove si concentrano i controlli del sistema audio e della climatizzazione. I materiali offrono larghe superfici soft-touch per un ambiente raffinato e confortevole e le finiture cromate aggiungono eleganza.

La PROCEED si differenzia dagli altri modelli della famiglia Kia con una serie di modifiche progettate per rendere l’abitacolo più sportivo. In particolare, il cielo normalmente grigio qui è sostituito con un rivestimento in tessuto nero che crea un effetto più avvolgente per i passeggeri, mentre i pannelli porta si arricchiscono di nuove finiture metalliche. Il volante ha una forma a “D” di intonazione più sportiva. Per i modelli equipaggiati con cambio DCT a doppia frizione il volante è completato da nuovi paddles in lega metallica. PROCEED offre una gamma di nuove sedute anteriori dedicate. In particolare, le versioni GT adottano nuovi sedili anteriori sportivi, con fianchi più larghi e rigidi per aumentare il contenimento del corpo in curva. Rifiniti in pelle nera e pelle scamosciata, sulla GT i sedili sono sempre arricchiti con cuciture rosse e logo GT. Per le versioni GT Line, i sedili anteriori presentano una maggior larghezza con rivestimenti in tessuto nero e pelle sintetica grigia chiara.

La capacità di carico è superiore a quella di molte wagon compatte del segmento C, a volte anche rispetto a modelli delle classi superiori. Con una capacità di 594 litri (VDA), il vano di carico di PROCEED offre il 50% in più di spazio rispetto alla versione a cinque porte. Inoltre, grazie all’assenza di “scalini” d’accesso e alla soglia più bassa da terra, le operazioni di carico e scarico risultano facilitate. Rispetto alla Sportswagon, PROCEED offre caratteristiche di versatilità identiche, il che la rende una delle auto più pratiche nella sua categoria. A sedili ripiegati, il pianale del bagagliaio risulta perfettamente piatto. Un’area di stoccaggio è disponibile sotto il piano di carico, utile per contenere piccoli oggetti. Comodi anche il pratico gancio per le borse e il sistema di guide per il carico. Fra le dotazioni di serie è disponibile anche l’apertura automatica del portellone Smart Power Tailgate.

Agilità e maneggevolezza. Sicura e divertente, sviluppata in Europa, è fatta su misura per le strade europee. PROCEED è stata progettata e sviluppata esclusivamente per le strade europee, pensando al piacere di guida e ai gusti degli automobilisti europei. L’Europa è caratterizzata più di qualsiasi altro continente dalla sua diversità e da condizioni di guida estremamente varie: dalle autostrade ad alta velocità alle strade di montagna ricche di curve e tornanti, dai centri urbani congestionati alle tortuose e imprevedibili strade di campagna. Per questo Kia ha sviluppato la nuova PROCEED per affrontare tutte queste situazioni con il maggiore dinamismo, coinvolgimento del pilota, sicurezza e comfort.

Tutte caratteristiche di guida e maneggevolezza messe a punto per incrementare i livelli di piacevolezza e dinamismo alla guida. Le sospensioni indipendenti, multi-link sull’asse posteriore, consentono di offrire un comportamento su strada agile e immediato, assicurando il medesimo comfort e piacevolezza di guida sul misto comuni a tutta la famiglia CEED. Molle e ammortizzatori sono stati adeguati in modo da adattarsi alle modifiche della carrozzeria nella parte posteriore; in particolare – per entrambi i modelli GT e GT Line – l’assetto risulta ribassato di 10 mm, a vantaggio di un baricentro più basso.

Anche se lo schema delle sospensioni, completamente indipendente, è comune al resto della gamma, un’ulteriore messa a punto della geometria ha conferito a PROCEED un carattere unico. Lo sviluppo dell’handling si è concentrato sul miglioramento dell’agilità e della reattività delle sospensioni e sul contenimento del rollio, pur mantenendo il comfort che ci si aspetta da una shooting brake adatta al turismo e ai lunghi viaggi. Le sospensioni della GT Line, in particolare, sono state modificate per adattarsi alla maggiore lunghezza e alle nuove dimensioni posteriori dell’abitacolo: le molle posteriori sono più rigide del 22% rispetto a CEED, mentre la barra antirollio posteriore è più rigida del 3%, modifiche che assicurano alla nuova PROCEED una guida più coinvolgente sul misto, pur conservando un elevato comfort in autostrada .

Nel caso della versione più performante GT, sotto la direzione di Albert Biermann, Head of Research and Development Hyundai Motor Group, e grazie a sei mesi di test aggiuntivi, è stato possibile migliorare ulteriormente l’agilità in curva e il comportamento di imbardata, incrementando reattività dello sterzo e trazione a terra. Ciò è stato possibile grazie all’adozione di molle più rigide (del 13% per quelle anteriori e del 44% per quelle posteriori) per un miglior controllo nei trasferimenti di carico. La barra antirollio anteriore mantiene le stesse caratteristiche di CEED, conservando così l’ottimale trazione e aderenza, mentre le barre antirollio posteriori sono state irrigidite del 6%, per una risposta di guida più pronta, un’aumentata agilità sul misto e una riduzione del sottosterzo.

 

Tutti miglioramenti che si riflettono sul piacere di guida e che consentono a PROCEED GT di essere ancora più efficiente e reattiva, coniugando lo spirito tipico da “gran turismo” e l’usabilità quotidiana che accomuna tutti i modelli Kia GT. Il servosterzo, di tipo elettrico, ha un rapporto di 12,7:1 e assicura una risposta veloce e precisa, richiedendo solo 2,44 giri per una sterzata completa. Sia le versioni PROCEED GT che GT LINE sono equipaggiate di serie con pneumatici Michelin Pilot Sport 4 che consentono il massimo delle performance e un handling ancora più appagante. La tecnologia su PROCEED gioca anche un ruolo nel migliorare sia il divertimento di guida sia la sicurezza, con l’Electronic Stability Control (ESC) e il Vehicle Stability Management (VSM) offerti di serie. Di serie anche il sistema Torque Vectoring by Braking per la gestione selettiva della frenata e il controllo del sottosterzo in curva. In questo modo la tecnologia rende PROCEED più piacevole e divertente da guidare su tutti i tipi di percorso.

Motorizzazioni. Solo motori turbo, per soddisfare i gusti esigenti degli europei. PROCEED è equipaggiabile con un’ampia offerta di motorizzazioni, per soddisfare le aspettative dei clienti europei, che più di altri apprezzano la velocità, l’accelerazione e la generosa coppia offerta dei motori turbo.

PROCEED GT Line è disponibile con tre motorizzazioni, sviluppate per soddisfare le più diverse esigenze. La motorizzazione più potente per gli allestimenti GT Line è il nuovo “Kappa” 4 cilindri T-GDi da 1,4 litri e 140 CV. In questo caso la coppia è di 242 Nm disponibile a un regime fra 1.500 e 3.200 giri/minuto per una pronta risposta in tutte le condizioni di guida. In questo caso l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 9,1 secondi (con la trasmissione manuale a 6 rapporti), con emissioni di CO2 da 130 g/km (ciclo combinato WLTP e ruote da 17 pollici). Per i modelli equipaggiati con il 4 cilindri T-GDi e dotati della trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti opzionale l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 9,4 secondi, con emissioni da 125 g/km (ciclo “combinato” WLTP e ruote da 17 pollici).

Tutte le motorizzazioni a benzina (incluso l’1.6 T-GDi che equipaggia le versioni GT), sono dotate di un filtro antiparticolato per ridurre le emissioni che garantisce il rispetto dei requisiti Euro 6d TEMP. Di serie una trasmissione manuale a 6 marce, disponibile a richiesta il cambio DTC automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Come diesel è invece disponibile il nuovo common rail a iniezione diretta CRDi da 1.6 litri, un diesel progettato per rispondere ai più severi limiti sulle emissioni Euro 6d TEMP, il motore diesel più virtuoso mai costruito da Kia, con le minori emissioni di anidride carbonica, particolato e NOx. La filosofia Kia che sta alla base della progettazione del gruppo propulsore Smartstream mira a migliorare l’efficienza e le prestazioni, contenendo le emissioni. Si tratta infatti di un motore sviluppato con una struttura e un design ottimizzati grazie a componenti compatti e leggeri.

Il diesel 1.6 CRDi, disponibile unicamente nella versione da 136 CV, è accreditato di una coppia di 280 Nm nella versione con cambio manuale a 6 marce o di 320 Nm nel caso del cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Nella versione equipaggiata con la trasmissione manuale la coppia disponibile è pari a 280 Nm, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h di 10,4 secondi ed emissioni di 104 g/km nel ciclo combinato WLTP (con ruote da 17 pollici). Per le versioni equipaggiate con la trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti (opzionale), il motore 1.6 CRDi dispone di 320 Nm di coppia, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,1 secondi; in questo caso le emissioni sono pari a 109 g/km (ciclo combinato WLTP e ruote da 17 pollici).

Al vertice della gamma, PROCEED GT è equipaggiata con l’1.6 T-GDi da 204 CV e 265 Nm di coppia, il motore più potente fra quelli disponibili. Questa versione è disponibile per la prima volta con il cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti con paddle al volante. Equipaggiata con la trasmissione manuale a 6 marce, PROCEED GT accelera da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi, raggiungendo una velocità massima di 230 km/h; nelle versioni dotate di trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti, l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,5 secondi, con una velocità massima di 225 km/h. Le emissioni della versione GT sono pari a 155 g/km di CO2 nel caso della versione equipaggiata con cambio manuale e di 142 g/km per quella con trasmissione a doppia frizione.

Tecnologia e sicurezza. Innovazioni per rendere la vita più facile, più comoda e più sicura. Come tutta la gamma la CEED, anche sulla nuova PROCEED la tecnologia supporta l’utente grazie a una serie di innovazioni progettate per rendere la vita in viaggio più facile, più confortevole e più sicura. L’apprezzato sistema di infotainment “floating” è disponibile nella versione che include il sistema di navigazione con schermo da 8 pollici e i Kia Connected Services offerti da TomTom. Il sistema consente l’integrazione completa dello smartphone con Apple CarPlay (per iPhone 5 e successivi) e Android Auto (per telefoni Android con 5.0 o successivi). Sulla versione GT, di serie un potente impianto audio JBL Premium con tecnologia Clari-Fi in grado di ripristinare la qualità audio che si perde nel corso del processo di compressione digitale del suono. Fra le dotazioni sempre disponibili su PROCEED anche il Bluetooth per l’integrazione completa dello smartphone con i sistemi di bordo, le luci automatiche e il sistema keyless Smart Key.

Su PROCEED, per i modelli dotati di cambio a doppia frizione a 7 marce, il sistema Drive Mode Select consente di adattare il comportamento dell’auto in funzione del proprio stile di guida. Attraverso le modalità Normal e Sport è possibile agire sulla sensibilità dello sterzo e sulla reattività del motore. In particolare nella modalità Normal a essere privilegiati sono l’efficienza dei consumi e il comfort nella guida, mentre la modalità Sport agisce sulla risposta del motore, consente accelerazioni più rapide e adatta lo sterzo alla guida sportiva, rendendolo più sensibile e preciso. Di serie su GT Line anche il caricatore wireless per lo smartphone, i sedili anteriori e il volante riscaldati. Di serie su GT troviamo anche i sedili ventilati e quelli posteriori riscaldabili.

Oltre ai sei airbag offerti di serie, le tecnologie avanzate di assistenza alla guida migliorano la protezione degli occupanti, utilizzando sistemi di sicurezza attivi per mitigare il rischio di collisioni. Le dotazioni standard comprendono High Beam Assist, Driver Attention Warning, Lane Keeping Assist con Forward Collision-Avoidance Assist. PROCEED può essere equipaggiata con il Lane Following Assist, una tecnologia che rientra nei sistemi di guida autonoma di Livello 2; attraverso una serie di sensori esterni il sistema è in grado di monitorare il traffico, di verificare la posizione degli altri veicoli rendendo possibili i cambi di corsia in totale sicurezza e la guida nel traffico più fluida. Il sistema agisce su sterzo e acceleratore, controllando anche il mantenimento di corsia ed è attivo in un range di velocità da 0 e 180 km/h. Oltre al Lane Following Assist sono disponibili numerose tecnologie di guida assistita Kia che contribuiscono a eliminare o a ridurre molti dei pericoli di guida sulle strade: Smart Cruise Control con Stop & Go, Blind Spot Collision Warning, Rear Cross-Traffic Collision Warning.

Debutto e commercializzazione. Un’offerta finanziaria innovativa per una vettura d’avanguardia. Per poter entrare nel mondo audace di PROCEED non si dovrà attendere il debutto commerciale di febbraio 2019. Grazie alla creazione di una piattaforma web dedicata e ad un sofisticato piano di comunicazione social, già da lunedì 21 gennaio si potrà diventare membri della Bold Society, il club esclusivo dedicato a tutti coloro che non temono di osare. Ma non è tutto: per i membri della Bold Society, Kia Motors Italy sta elaborando e riserverà un’offerta finanziaria innovativa e audace in vero stile PROCEED, con una formula di long test drive che permetterà di far provare la vettura al cliente per sei mesi trascorsi i quali, potrà decidere se continuare a guidarla iniziando a sostenere il pagamento delle rate mensili o restituirla al concessionario.

Coppa Milano-Sanremo e AC Milano insieme nel segno del motorsport internazionale

Continuano le iscrizioni per la gara più antica d’Italia Numerose le novità di questa XI Rievocazione Storica

MILANO, 23 gennaio – Mancano poco più di due mesi alla partenza della leggendaria Coppa Milano – Sanremo, la gara più antica d’Italia. Sono numerosi gli equipaggi italiani e stranieri che si stanno iscrivendo alla “Signora” delle gare, che si correrà dal 28 al 30 marzo 2019 con il medesimo spirito di sempre e la stessa passione dei “gentlemen drivers” che la idearono nel 1906, ma con numerose novità logistiche e sportive.

Lungo un percorso di quasi 700 chilometri, la manifestazione si snoderà tra Lombardia, Piemonte e Liguria, per terminare nel Principato di Monaco, toccando città e paesaggi dal fascino intramontabile. La partecipazione alla corsa sarà, come sempre, a numero chiuso: saranno ammesse al massimo 100 auto, costruite tra il 1906 e il 1976, munite di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti ad un registro di marca. Nell’ambito di questa undicesima Rievocazione Storica si terrà anche, come da tradizione, la prestigiosa “Coppa delle Dame” concepita, per la prima volta agli inizi dello secolo scorso, grazie all’intuito degli organizzatori della Coppa Milano- Sanremo.

Accanto alla tradizione, come dicevamo, saranno numerose le novità che caratterizzeranno questa Rievocazione Storica. Prima fra tutte il percorso, rinnovato rispetto allo scorso anno con l’attraversamento di molti più centri abitati, tra cui Vigevano, Alessandria, Novi Ligure (con un esclusivo passaggio presso il Museo dei Campionissimi in occasione del centenario dalla nascita di Fausto Coppi), Finale Ligure, Albenga e Loano, così da dare modo ad appassionati e curiosi di vedere da vicino i “bolidi di ieri” che hanno entusiasmato intere generazioni.

Competizione e spettacolarità non mancheranno: quest’anno gli equipaggi potranno infatti confrontarsi in un maggior numero di prove cronometrate, ben 90, oltre alle 6 prove di media con rilevamenti intermedi. Altra importante novità di questa nuova edizione è l’inserimento della classe di regolarità turistica, aperta a vetture di interesse storico costruite fino al 1990, che si svolgerà lungo lo stesso percorso ma con un totale di 50 prove cronometrate complessive, così da non abbandonare lo spirito originario dei gentlemen drivers che fin dalle sue origini ha animato la competizione. Dopo molti anni Milano torna quindi a splendere nell’olimpo del motorsport internazionale. Venerdì 1 febbraio la città ospiterà infatti una delle tappe di avvicinamento al Rallye Monte-Carlo Historique. In occasione del suo 115° anniversario, l’Automobile Club Milano organizzerà un tribute riservato alle auto che hanno fatto la storia di questa gara così da rafforzare il suo legame di lungo corso con l’Automobile Club di Monaco.

In quest’ottica, e al fine di conferire alla competizione un’allure internazionale ancora maggiore, quest’anno la Coppa Milano-Sanremo, dopo l’arrivo nella Città dei Fiori, si trasferirà a Montecarlo per il gala dinner e la cerimonia finale di premiazione. Si realizza così una sorta di gemellaggio virtuale fra l’Autodromo di Monza e il Principato di Monaco: i due luoghi simbolo del motorsport internazionale. Il passaggio della Coppa Milano – Sanremo per le strade del Principato rappresenterà dunque la punta di diamante delle celebrazioni per i 115 anni di storia dell’AC Milano insieme alla partenza della gara dalla sede storica di Corso Venezia, come accadeva nei gloriosi anni ’50 e ’60.

La manifestazione prenderà il via giovedì 28 marzo 2019 con il ritrovo degli equipaggi presso l’Autodromo di Monza dove si disputeranno le verifiche tecniche e sportive, i giri liberi in pista e la parata inaugurale delle vetture. Presso l’Autodromo si svolgerà anche un Tribute alla Coppa Milano – Sanremo riservato a circa 50 vetture di interesse storico costruite tra il 1906 e il 1976. Dopo un passaggio nel centro di Monza, le auto partiranno alla volta di Milano per il tradizionale “défilé” nel cuore del Quadrilatero della moda, lungo via Montenapoleone, dove le vetture saranno ufficialmente presentate al pubblico. Venerdì 29 marzo, dal centro cittadino, gli equipaggi si presenteranno ai nastri di partenza per i quasi 700 chilometri di gara previsti con l’obiettivo di onorare sportivamente una delle più antiche e prestigiose competizioni automobilistiche. La prima giornata di corsa terminerà, come da tradizione, a Rapallo, dopo aver attraversato paesaggi straordinari del suggestivo entroterra ligure, lombardo e piemontese, luoghi da sempre preferiti dagli appassionati delle corse d’epoca, amanti della regolarità classica e del turismo lento e dolce. Il 30 marzo sarà il giorno della sfida definitiva: da Rapallo a Sanremo gli equipaggi affronteranno le ultime prove speciali in vista del traguardo che dovrebbe essere raggiunto dalle prime vetture a metà pomeriggio del sabato.

Tanti, dunque, gli elementi del passato da cui attingere per una manifestazione esclusiva, unica e in grado di ridare ai concorrenti l’opportunità di misurarsi al volante delle proprie vetture, sia in pista (come da tradizione presso il mitico Autodromo di Monza), che lungo il percorso con le prove cronometrate che, unitamente alla suggestiva partenza dal centro di Milano e ai défilé nelle splendide cornici di Rapallo, Sanremo e Montecarlo, contribuiranno a rievocare il fascino della Milano-Sanremo.

Le iscrizioni alla Milano-Sanremo sono aperte fino al 1 marzo 2019.

Peccenini premiato dal VdeV per il terzo titolo Gentleman Driver

Il pilota milanese ha partecipato alla cerimonia finale a Parigi, dove gli organizzatori della serie internazionale gli hanno consegnato il trofeo 2018 conquistato sulla F.Renault 2.0 della TS Corse dopo quelli 2015 e 2016 al termine di una stagione di successi per tutta la scuderia lombarda

Milano, 23 gennaio 2019. E’ in pieno fermento il 2019 di Pietro Peccenini, al lavoro sui programmi sportivi della nuova stagione, ma per il pilota milanese è arrivato anche il momento di “gustarsi” definitivamente le vittorie 2018. Il portacolori classe 1973 della TS Corse ha partecipato alla Cerimonia di Premiazione dei campionati VdeV e a Parigi ha ricevuto dai promotori della serie internazionale quel trofeo Gentleman Driver conquistato a suon di vittorie e podi nel Challenge Monoplace al volante della F.Renault 2.0 della scuderia lombarda. A coronamento di un’annata dalle mille battaglie e risoltasi in pista soltanto all’ultima gara disputata a Estoril nel novembre scorso, Peccenini ha infatti vinto il trofeo per la terza volta in carriera dopo i titoli che aveva già messo in carniere nel 2015 e nel 2016. Ancora una volta il driver milanese ha lottato ai vertici senza mai arrendersi; sempre fiero di confrontarsi sia con i diretti rivali della categoria sia con i migliori giovani che puntano alla Formula 1, nel 2018 ha pure messo a segno la prima vittoria assoluta nel VdeV, festeggiata sotto la pioggia di Barcellona al termine di una gara caratterizzata dal diluvio. I prestigiosi successi di Pietro, vincitore del trofeo Gentleman Driver e quarto assoluto nella graduatoria finale, hanno permesso alla TS Corse, capitanata da Stefano Turchetto, presente anche lui a Parigi insieme all’ingegnere Giampaolo Vanni, di segnare uno storico en plein, completato dal titolo assoluto vinto dal 20enne argentino Nicolas Varrone.

Peccenini commenta così dopo la cerimonia parigina che ha ospitato tutti i vincitori dei vari campionati VdeV (monoposto, prototipi e GT): “Siamo tornati sul gradino più alto al termine di un 2018 durissimo ed equilibrato, per questo ricevere il premio di Gentleman Driver dal VdeV quest’anno ha un sapore davvero particolare. Una serata speciale durante la quale ci hanno anche riservato degli applausi esclusivi riconoscendo pieno merito a me e alla squadra. Con tutto il team abbiamo vinto le sfide più difficili e personalmente devo un ringraziamento ulteriore a tutti coloro che ci supportano e in particolare in questa occasione un pensiero lo riservo a mio padre, il mio primo fan. Chiuso il 2018 ora si aprono le porte di una nuova stagione. Stiamo programmando le prossime mosse e tra qualche settimana contiamo di poter annunciare quali sfide ci riserverà il 2019”.