23° Rally Adriatico: vittoria-poker per Scandola-D’Amore (Škoda)

L’equipaggio della Škoda Ufficiale ha preso il comando dal primo impegno cronometrato di ieri, senza più lasciarlo. Ai posti d’onore sono finiti Campedelli-Fappani (Ford Fiesta LDI) e Colombini/Zanella (Skoda Fabia R5). Fuori dal podio finale sia il Campione in carica Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5), che Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5). Il Trofeo Terra è andato in mano allo svizzero Della Casa (Ford Fiesta RRC), la Junior” al molisano Testa ed il “Due Ruote Motrici” al toscano Panzani (Citroën DS3 R3).

Umberto Scandola, Guido Damore (Skoda Fabia R5 #3, Scuderia Car Racing Ssd)

Umberto Scandola, Guido Damore (Skoda Fabia R5 #3, Scuderia Car Racing Ssd)

CINGOLI (MC, 29 maggio 2016) – Poker di successi al Rally Adriatico per il veronese Umberto Scandola, in coppia con il sanremese Guido D’Amore, che oggi pomeriggio ha vinto la 23^ edizione della gara al volante della Škoda Fabia R5 ufficiale. Dopo gli allori delle ultime tre edizioni, Scandola ha messo in tasca anche il successo assoluto del quarto atto del Campionato Italiano (la gara era valida anche come secondo del Trofeo Rally Terra), passando al secondo posto (da terzo che era alla vigilia della gara) rimettendosi bene in corsa per il titolo 2016.  Ai posti d’onore, con la somma delle due tappe, si sono piazzati l’equipaggio romagnolo/bresciano composto da Campedelli-Fappani (Ford Fiesta R5 LDI a GPL con cui erano al debutto) e Colombini/Zanella (Škoda Fabia R5).

Umberto Scandola (Skoda Fabia R5 #3, Scuderia Car Racing Ssd)

Umberto Scandola (Skoda Fabia R5 #3, Scuderia Car Racing Ssd)

Scandola aveva già terminato al comando la prima tappa – sei prove speciali – davanti all’equipaggio romagnolo/bresciano composto da Campedelli-Fappani ed Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5), in pratica dominando la scena dall’inizio, e nella giornata odierna – altre sei prove speciali – ha tenuto salda in mano la situazione pur dovendo arginare ripetuti attacchi da parte della concorrenza. Questa seconda tappa (altri sei tratti cronometrati) è stata caratterizzata da un alto ritmo e da momenti altamente adrenalinici, elevando sia Simone Campedelli, che soprattutto il sammarinese Denis Colombini, sulla Skoda Fabia R5. Proprio quest’ultimo è stato il vero mattatore del confronto, ingaggiando un acceso duello con Scandola per il successo di giornata. Scandola ha poi vinto con il classico colpo di reni per l’inezia di 1”1.

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R R5 #2, Sc Movisport Srl)

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R R5 #2, Sc Movisport Srl)

Fuori dal podio finale sia il Campione in carica Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5), che Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5). La quarta posizione è andata a Giandomenico Basso, in coppia con Lorenzo Granai, alla loro prima gara con la Ford Fiesta R5 a benzina, limitati certamente dal dover conoscere la vettura e solo quinto Paolo Andreucci, con Anna Andreussi sul sedile di destra. Una gara, in questo caso, limitata dal fatto di partire sempre per primo sulla strada, per l’ufficiale Peugeot, oltre che da un feeling mai raggiunto a dovere con le strade bianche maceratesi.

Nel Trofeo Rally Terra, il successo lo ha incamerato lo svizzero Federico Della Casa, in coppia con Pozzi su una Ford Fiesta versione RRC. Aveva già in mano il primato con la prima giornata di gara, il transalpino e con le sfide odierne ha saputo incrementare sulla concorrenza ed allo stesso tempo di essa arginarne gli attacchi. Al secondo posto si è piazzato il sammarinese Daniele Ceccoli, affiancato da Piercarlo Capolongo su una Škoda Fabia S2000, autore di una concreta prestazione generale che gli ha consentito di passare alla classifica. Completa il podio degli specialisti delle strade bianche, terzo, Niccolò Marchioro, su una Peugeot 207 S2000, assecondato da Marchetti. Autore, ieri, di un esaltante rush finale di tappa duellando con i compagni di squadra Andrea Dalmazzini-Giacomo Ciucci (Peugeot 207 S2000 anche per loro), il veneto oggi ha saputo allungare a piccoli passi sugli altri confermandosi pilota di vertice della serie. Più lontano, in quinta posizione finale, il bresciano Luigi Ricci, con una Subaru Impreza Gruppo N, afflitto ieri da problemi ai freni ed oggi al cambio. Tra i ritiri illustri, si è registrato quello del campione in carica Mauro Trentin, già nelle prime battute di gara di ieri, per la rottura del cambio, conseguenza di un’uscita di strada.

Giuseppe Testa, Daniele Mangiarotti (Peugeot 208 VTI R R2B #43)

Giuseppe Testa, Daniele Mangiarotti (Peugeot 208 VTI R R2B #43)

Tra le due ruote motrici doppietta del toscano di Lucca Luca Panzani, in coppia con Sara Baldacci sulla Citroën DS3 R3. Dopo aver vinto per un’inezia la prima tappa, caratterizzata da strade molto veloci, sul reggiano Ivan Ferrarotti (Renault Clio R3C), oggi ha sfruttato al meglio la motricità della vettura del “doppio chevron” in un percorso decisamente più nervoso, terminando con un vantaggio importante, acquisendo punti rilevanti per la corsa al titolo di categoria. Nella corsa riservata agli Junior ha vinto agevolmente il molisano Giuseppe Testa, con la Peugeot 208 R2 ufficiale. Ieri aveva primeggiato sul piemontese Giorgio Bernardi ed il siciliano Marco Pollara, (anche loro su Peugeot 208 R2) ed oggi la defezione di entrambi i rivali per incidente gli ha spianato la strada verso il bis, importante anche per l’economia di classifica. Trevisani-Romano hanno vinto la prova del Trofeo Renault Twingo e Coppe-Simioni hanno incamerato l primato del Suzuki Rally Trophy.

La gara valida per il Campionato Regionale, disputata nella sola prima tappa, ha visto il sicuro successo di Andrea e Mauro Balletti, con una Mitsubishi Lancer Evo VI gruppo N, davanti a Passarelli-Grilli, con una Subaru Impreza.