33° Rally Lana, Classe A5: il colpo di reni di Viotti-Colombaro sorpassa Ferrotto-Barbin

L’equipaggio astigiano fa sua la classe con un’ultima prova al fulmicotone ribaltando a suo favore la classifica allora condotta da Ferrotto-Barbin. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Grande battaglia in Classe A5, con continui capovolgimenti di fronte, quattro dei sei equipaggi al via capaci di imporsi in speciale e risolta solo nell’ultima prova. Si comincia con la Rosazza e a svettare sono Daniele Ferrotto e Dario Barbin che mettono la loro vecchia, ma efficiente Peugeot 205 Rallye per 9”4 davanti alla MG ZR 105 di Mario Viotti ed Enzo Colombaro costretti a manovrare nei tornanti e con problemi di interfono. E di 24” netti davanti alla Peugeot 106 XSI dell’Under Gioiele Romito affiancato da Nicolò Bottega che danneggiano un semiasse ma riescono a concludere senza problemi seguiti da Daniele Bissacca-Thomas Tamburrano che pagano 34”5 a Ferrotto per problemi di freno a mano (molto utile nei tornanti) alla loro Peugeot 106. Molto lenti Renato Paganini-Carmen Razza che vengono raggiunti in prova dai due equipaggi che li seguono. Nella successiva Tracciolino, più fluida nel ritmo, a svettare, tanto per rimescolare le carte sono Bissacca-Tamburrano che lasciano a 3”4 Romito, a 3”7 Viotti e a 6”3 Ferrotto. Si torna a Biella per il primo riordino parco assistenza e si riparte per il giro della notte profonda con Viotti al comando per 3”2 su Ferrotto, 14”3 su Romito e 21”4 su Bissacca. Fuori dai giochi Claudio Leonardi-Aniello Dura (Peugeot 205 Rallye) in ritardo di 1’02”7 e Paganini-Razza che pagano al pilota astigiano 3’23”3.

Questa volta Rosazza vede emergere Viotti che chiude la speciale con 8”7 su Ferrotto (con qualche problema di carburazione), nonostante il pilota della MG debba nuovamente superare la vettura gemella di Paganini, quindi  Romito a 13”1 e Bissacca a 42”8 a dimostrazione che Rosazza non è la sua speciale, mentre non terminano la speciale Leonardi-Dura. La profonda notte del Lana termina con il secondo passaggio su Tracciolino, prova in cui non entrano Paganini-Razza. La speciale va a Ferrotto che fa meglio di Viotti per 16”2, con Romito a 17”8, mentre esce di strada Bissacca e si ritira. Si va al riposo con Ferrotto-Barbin al comando nonostante una penalità di 10” per ritardo al C.O. di ingresso a Tracciolino, con Viotti a 4”3 e Romito staccato 33”3 dalla vetta.

Alla luce del sole Viotti si impone nel primo passaggio sulla Curino recuperando 3”3 a Ferrotto che rimane al comando delle operazioni, mentre Romito insegue a 7”6 facendo conoscenza con la vettura che usa per la prima volta. Il passaggio successivo vede Romito mettere a frutto l’esperienza acquisita nel passaggio precedente, siglare il miglior tempo di classe (61esimo assoluto) e precedere di 4”9 Ferrotto vittima di un testacoda e Viotti che non trova il ritmo e alza il suo tempo di 2”9 rispetto al passaggio precedente.

Quando manca un solo passaggio sulla Curino, 9,2 chilometri, sono 1”4 i secondi che dividono Ferrotto da Viotti che si preparano a una sfida al calor bianco, con Romito fuori dai giochi a 32”7. E Viotti compie il miracolo, siglando il suo miglior passaggio sulla Curino staccando il 44esimo tempo assoluto rifilando 7”7 a Ferrotto e 14”2 a Romito. “Ho cambiato le gomme prima dell’ultima speciale, montandone un treno di nuove e i risultati si sono visti, capovolgendo la situazione a mio favore” descrive il pilota astigiano che conclude 47° assoluto con un vantaggio di 6”3 su Ferrotto che può recriminare sui 10” di penalità pagati nella prima giornata e 45”5 su Romito-Bottega, soddisfatti del loro esordio sulla Peugeot 106 XSI.

  • Iscritti 6, verificati 6, classificati 3, ritirati 3.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Viotti-Colombaro (3, 5, 7): 2 Ferrotto-Barbin (1, 4); 1 Bissacca-Tamburrano (2); 1 Romito-Bottega (6)
  • Leader di classifica: 1 Ferrotto-Barbin; 2-3 Viotti-Colombaro; 4-6 Ferrotto-Barbin; 7 Viotti-Colombaro