Giornata di spettacolo e di brividi, sui tornanti di Brondello

Per l’ottava stagione consecutiva va in scena la giornata di test rallistici promossa dallo Sport Rally team di Pierluigi Capello. Un momento ricco di spettacolo ed emozione in piena sicurezza sui quattro chilometri che da Brondello portano alla Colletta. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Alessio Bert, Elio Magnano e Tommaso M. Valinotti

DSC_9347 (Custom)BRONDELLO (CN) – Non basta la crisi e la proliferazioni di rally e manifestazioni più o meno simili a rendere meno appetitosa l’ottava edizione della giornata di test a Brondello, che ha portato una buona pattuglia di piloti e numerosissimi spettatori sulla strada che parte appena fuori l’abitacolo di Brondello per salire lungo quattro chilometri di tornanti sino alla Colletta. Ancora una volta la formula si è dimostrata particolarmente indovinata ed il test probante, visto che i partecipanti hanno potuto sperimentare motore, assetto freni delle loro vetture, oltre alle loro capacità sulla Strada Provinciale 180 percorsa prima in salita e poi in discesa. La giornata di test ha portato alla ribalta una lunga serie di storie di chi era in preparazione del prossimo Rally Valli Cuneesi, che si svolgerà esattamente fra cinque settimane. Un test perfettamente riuscito per Alessandro Gino e Marco Ravera che hanno usato la loro Mini Countryman WRC per tutta una serie di velocissimi passaggi sull’asfalto di Brondello prima di fermare la quattro porte inglese e dare appuntamento ai tifosi ed agli avversari sulla prova speciale della Ronde d’Estate del prossimo fine settimana.

Test11Non altrettanto fortunata è stata la mattinata di Brondello per Gianfranco Vedelago, che dopo aver compiuto una salita e discesa di ricognizione per controllare le note prese lo scorso anno, si è lanciato sui quattro chilometri della salita che portano alla Cappelletta con la consueta determinazione, senza però riuscire ad arrivarci, visto che il motore della sua Mitsubishi Lancer EVO R4 ha ceduto di schianto. “Meglio qui a Brondello che a Dronero al Valli Cuneesi di settembre” ha commentato con massima filosofia il carmagnolese che ha caricato la berlinona giapponese sul camion per riportarla in officina, lasciando con gli occhi pieni di delusione i suoi numerosi tifosi che non vedevano l’ora di gustarsi i funambolismi dello spettacolare driver della Mitsubishi.

DSCN5553 (Custom)Intensa giornata di test, quasi uno stage da corsa, per Luca Pazielli, il popolare producer della rubrica “Crono-Tempo di Motori” su Tele-Montecarlo (degli anni d’oro), nonché navigatore di Amedeo Gerbino sulla Kadett GT/E sul finire degli anni Settanta, team manager della Tre Gazzelle. Per festeggiare i suoi primi 65 anni Luca Pazielli si regala la partecipazione al Rally Valli Cuneesi del prossimo settembre con la Subaru Impreza R4 curata da Natale Bertino. “Nel mondo dei rally ho fatto di tutto, dal navigatore al team manager, all’uomo della televisione all’organizzatore, ma non ho mai fatto il pilota. Mi sembra giunto il momento giusto per cominciare” ha comunicato il futuro pilota di Bordighera (IM). E la giornata di test è stata sfruttata fondo e con molta professionalità. A fianco di Pazielli si sono alternati il suo navigatore, l’esperto Maurizio Barone, che gli detterà le note al Valli Cuneesi, ed il saluzzese Enrico Brazzoli, che ha usato la Subaru di Bertino in Portogallo ed al Rally d’Italia iridati. Brazzoli si è messo anche al volante, mostrando traiettorie e punti di staccata Pazielli, che alla fine della giornata ha completato il suo programma di test ed è ora pronto a sfidare uno dei piloti che nel passato ha avuto in scuderia: Gabriele “Odeon” Noberasco. E per farlo al meglio ha chiamato a dirigere le operazioni Claudio Berro, che dopo aver navigato Federico Ormezzano, è stato team manager in Abarth Ferrari ed in Lotus F1. Un vero blue team.

DSCN5554 (Custom)L’obiettivo non era affinare le armi in vista del Valli Cuneesi, ma prendere sempre più confidenza con la loro Opel Ascona S2000 in allestimento Gruppo 2 del 1979 per l’equipaggio dell’Alta Langa formato da Andrea Tassara ed Enrico Massa. “Stiamo muovendo i primi passi con questa vettura spettacolare” commentano all’unisono Tassara e Massa, dopo essersi alternati al volante e sul sedile del navigatore. “L’abbiamo acquistata lo scorso anno da pilota corso e l’abbiamo portata da Bruno Destefanis di Lequio Tanara, uno dei più famosi preparatori di Opel da corsa. L’obiettivo è prendere sempre più feeling con questa blasonata vettura e magari presentarci al via del Rally di Dogliani di fine anno”. Non ha avuto altrettanta fortuna l’altra Opel storica presenta a Brondello, l’Opel Manta di Daniele Tanzi, finita fuori strada nelle prime battute della mattinata e portata via mestamente sul carro attrezzi, mentre è stata una giornata di puro divertimento per il locale Massimo Arnaudo, affiancato da Ivan Giordanino, che ha potuto sfogare la sua voglia di rally sulla Clio R3C della FR New Motors usata abitualmente da Matteo Giordano-Manuela Siragusa (presenti a Brondello in veste di spettatori interessati), Ivan Fino e Simone Martina che si sono divertiti con la loro Peugeot 106 di Classe N2, Tiziano Favaglioni-Antonio Fiumanò con la Clio RS in versione N3, mentre Pierluigi Muò ed Elena Giovenale hanno testato la Clio Williams di Classe A7 con cui meditano un’apparizione al Valli Cuneesi di settembre; presenti anche Giulio Sandrone ed Ivo Isaia con la scattante Citroën C2 e Mauro Allais-Davide Belotti che hanno trascorso una bella giornata di sport con la loro Citroën Saxo N2. Una gran bella giornata di sport e divertimento rallistico, promossa dallo Sport Rally Team di Pierluigi Capello in piena sicurezza con tanto di ambulanza e medico di rianimazione (rimasti fortunatamente inattivi tutto il giorno) commissari di percorso e carro-attrezzi. Insomma, per essere una vera prova speciale mancavano solo i cronometristi (ma questo è vietato dal regolamento); in compenso c’era tanto pubblico, proprio quello delle grandi occasioni.

La gallery del test di Brondello di Alessio Bert

La gallery del test di Brondello di Tommaso M. Valinotti