Le schegge di Kaleidosweb vanno a Castiglione insieme ad ActionRace

 CASTIGLIONE TORINESE (TO) – Non c’è che dire. Buona la prima. L’edizione di esordio del Rally Day di Castiglione Torinese si conclude con un successo di partecipanti, spettacolo e vigore agonistico. Con una simile premessa non potevano mancare gli obiettivi fotografici di ActionRace che per due giorni ha immortalato tutto quanto doveva passare alla storia e se possibile ancora qualcosa di più. Facendo nascere una rubrica schegge più che mai spettacolare, giusto contributo di Kaleidosweb a Mario Trolese e al suo staff che hanno organizzato un evento che rimarrà negli annali del nostro rallismo.

Monica Caramellino vola nel cielo di Castiglione

Rally impegnativo e divertente per la pilotessa canavesana sui dossi della collina torinese, disputato in una classe R2B numerosissima, con molti piloti top provenienti dalle categorie superiori, impegnati a disputarsi il Trofeo delle Merende, evento benefico all’interno della gara. Dopo aver messo in circolo l’adrenalina con un volo planato nella prova di Casalborgone, e un brivido nella chicane della speciale precedente la portacolori di Turismotor’s, affiancata dalla genovese Giulia Patrone, conclude la giornata con un gran sorriso e il successo nella classifica femminile. Foto di ActionRace

CASTIGLIONE TORINESE (TO) – “Ma quanta gente è iscritta nella mia classe a questa gara?”. È questa la domanda che si è fatta Monica Caramellino scorrendo alla vigilia l’elenco iscritti del primo Rally Day di Castiglione Torinese andato in scena il fine settimana del 25 e 26 novembre, che ha visto 111 equipaggi al via, di cui ben 18 nella Classe R2B- Quella in cui compete la pilotessa canavesana, al volante Peugeot 208 curata dalla Friul Motor, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone. “In realtà mi aspettavo una simile affluenza di piloti, soprattutto nella nostra categoria, visto che era una delle classi nelle quali si sviluppava il ‘Trofeo delle Merende’” afferma Monica Caramellino, facendo riferimento all’evento benefico in programma all’interno del rally che ha lo scopo di raccogliere fondi per l’associazione ‘Io vinco nella ricerca’, Onlus impegnata a finanziare gli studi scientifici per sconfiggere la fibrosi cististica.

Ciò che ha ulteriormente elettrizzato la portacolori della Turismotor’s è stata la possibilità di confrontarsi con alcuni dei top driver che per l’occasione si sono presentati al via della gara della collina torinese nella sua stessa categoria. “Bello partire alla pari con piloti come Luca Cantamessa, Davide Caffoni, Corrado Pinzano e Fabrizio Margaroli, gente che normalmente gareggia per conquistare la vittoria assoluta, oltre a ragazzini velocissimi, come Mattia Targon, che alla fine è risultato il vincitore della nostra classe e del Trofeo delle Merende. Tutto ciò è stato di grande stimolo” prosegue Monica Caramellino. La prova delle due pink ladies è stata lineare e veloce in tutte le cinque speciali regolarmente disputate, portando la Peugeot 208 R2B al traguardo in 57esima posizione assoluta, sedicesima di Classe R2B, chiudendo al vertice della classifica femminile.

È stata una gara bella, interessante e combattuta. Mi sono piaciute moltissimo le prime due prove speciali, la Lauriano e la Casalborgone, mentre ho faticato a digerire la Cordova, anche se è stata la prova dove mi sono classificata meglio”, analizza a fine gara la pilotessa canavesana. “Abbiamo spinto al massimo per tutta la giornata, dal primo all’ultimo metro e sul dosso di Casalborgone ci siano giocati un jolly da paura, in quanto abbiamo saltato molto lungo e nell’atterraggio la Peugeot si è scomposta rischiando di spararci fuori strada. Fortunatamente l’ho controllata e abbiamo proseguito senza perdere nemmeno un attimo. Ma la differenza fra il ‘gesto’ spettacolare e il finire fuori strada è stata minima. Però è stata una scarica di adrenalina tale che è rimasta in circolo per tutto il resto del rally”.

Dopo nove gare senza il minimo graffio alla carrozzeria, una piccola sbavatura c’è stata. “Siamo arrivate ‘lunghe’ a una chicane e siamo finite contro le rotoballe. Nulla di grave e la nostra Peugeot 208 non ha praticamente riportato danni, ma abbiamo perso tempo ed anche alcune posizioni nella classifica assoluta, ritardo che abbiamo in gran parte recuperato nella prova successiva. Ma tutto questo fa parte del gioco. Se non si spinge al massimo si precipita drasticasmente indietro in classifica e a me non piace. Cerco sempre di trovare il mio limite e a volte, in questa ricerca, si fa un passo oltre. A fine giornata posso solo dire di essermi divertita moltissimo, che il risultato è stato positivo, visto che abbiamo lasciato dietre la spalle sia in classe, sia nella classifica assoluta diversi equipaggi. Il feeling con la mia navigatrice è cresciuto parecchio e ora ci intendiamo alla meraviglia. Inoltre sia io sia Giulia ci siamo impegnate al massimo per ottenere il miglior risultato possibile. E nella prossima gara cercheremo, come sempre, di fare ancora meglio. È la mia filosofia di vita” conclude determinata Monica Caramellino.

 

Automotoretrò festeggia i 70 anni della Citroën 2CV

La 36a edizione della rassegna dedicata al motorismo storico scalda i motori: oltre 1000 metri quadri saranno dedicati interamente alle moto, mentre il mondo delle alte prestazioni torna protagonista all’Oval con Automotoracing

 

TORINO – L’originale e indimenticata Citroën 2CV, divenuta leggenda per tutti coloro che negli anni sessanta sono stati studenti, hippies e viaggiatori avventurosi low-cost, festeggerà i suoi primi 70 anni ad Automotoretrò, la grande fiera dedicata al motorismo storico organizzata da Bea S.r.l. in collaborazione con GL events Italia-Lingotto Fiere, dall’1 al 4 febbraio 2018 a Torino presso il Lingotto Fiere di via Nizza 294. Disegnata nel 1948 dal varesino Flaminio Bertoni, già papà della Traction Avant e successivamente autore di altre opere d’arte quali DS e Ami 6, sarà protagonista di una mostra dedicata che celebrerà l’icona di stile francese prodotta in diverse generazioni e innumerevoli declinazioni, che con i suoi colori e il suo ondulare è ancora oggi viva nei ricordi di chi l’ha posseduta.

A due mesi dall’inizio della rassegna, la 36a edizione di Automotoretrò svela le prime novità dell’edizione 2018: oltre 1000 metri quadri del Padiglione 2 saranno dedicati interamente alle moto, mentre il modellismo si riunirà al settore ricambi nel Padiglione 3, andando a formare un’unica grande mostra-scambio. Il meglio delle vetture che hanno fatto la storia del design automobilistico del secolo scorso si accompagnerà anche quest’anno ad Automotoracing, che esplora il mondo delle corse e delle alte prestazioni. Per chi ama l’azione, le piste esterne ospiteranno esibizioni di qualsiasi mezzo su ruote – dai kart alle auto da drifting -, mentre nel grande padiglione dell’Oval dedicato al tuning e all’elaborazione si darà libero sfogo a tutte le sfaccettature della passione per l’auto: dalle scuderie di rally alle personalizzazioni per incrementarne le prestazioni o per migliorarne estetica e funzionalità. Carrozzieri, sellai e installatori potranno inoltre mostrare al pubblico le proprie capacità con spazi allestiti e saranno esposte vetture selezionate, frutto di ore e ore di lavoro di sapienti artigiani.

Per il secondo anno consecutivo, infine, si rinnova la partnership con Pakelo Motor Oil, azienda italiana specializzata nella formulazione, produzione e distribuzione mondiale di lubrificanti, che vanta uno dei laboratori di ricerca e analisi specifiche più sofisticati d’Europa e una lunga esperienza nelle competizioni racing di alto livello.

Al Rally di Castiglione esce la sestina di Due Gi Sport

Foto di ActionRace

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – Lo scorso week alla prima edizione del rally di Castiglione Torinese, abbinato all’8° edizione del trofeo delle Merende, hanno preso il via 111 equipaggi di cui sei portacolori della scuderia torinese Due Gi Sport.

Cresto: esordio su 4 ruote motrici. Alessandro Cresto con alle note Simone Sparvieri al rally di Castiglione Torinese hanno corso per la prima volta su una 4 ruote motrici: una guida tutta da imparare. La prima PS, Franca Fiorina, è servita loro quasi da test, per prendere confidenza con la Mitsubishi Evo IX. Speciale dopo speciale il feeling è aumentato e il cronometro ne è stato la prova. Si sono così classificati 3° di classe N4 e 24° assoluti. Il commento del pilota: “Abbiamo deciso all’ultimo momento di partecipare a questo rally e non avendo mai guidato prima una macchina così, abbiamo dovuto prendere confidenza e non ci siamo potuti preparare bene per la gara. Indipendentemente da tutto ciò ci siamo divertiti molto, grazie ad una buona organizzazione e una buona compagnia di classe. Nel complesso il week end è stato molto positivo”.

Ala – Ponzano: prima volta insieme. Riccardo Ala navigato per la prima volta da Grazia Ponzano da subito hanno dimostrato feeling tra loro. Sulla seconda prova, Felice Pozzo, però sono iniziati i problemi con la frizione, ma l’equipaggio era determinato a portare la Renault Clio fino in assistenza. Così sulla 3° PS, Gaetano Trolese, la partenza in salita li ha penalizzati di un minuto, facendoli così slittare nelle classifiche. L’ottimo lavoro dei meccanici ha permesso ad Ala – Ponzano di riprendere una gara competitiva, ma purtroppo non è stato sufficiente a recuperare il ritardo accumulato. Hanno così tagliato il traguardo in 4° posizione di classe A7 e 50° assoluta. Le parole della navigatrice: “Ci è dispiaciuto moltissimo aver avuto i problemi alla frizione, abbiamo sempre lottato per le prime posizioni ed arrivare quarti ci ha demoralizzato parecchio. È stata però una gara bellissima con delle speciali stupende. Un plauso va all’organizzazione, impeccabile”.

Tavelli – Cottellero…ritorno alle origini non troppo fortunato. Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero, dopo diverso tempo sono tornati a correre nuovamente su una Citroen C2, provata per la prima volta in occasione dello Shakedown di sabato. Un assetto non idoneo e qualche difficoltà nel trovare il giusto set up, hanno penalizzato l’equipaggio che nonostante le difficoltà e un 13° di classe R2B e una 39° posizione assoluta, ha vinto il premio Nonno Gerry per il miglior freno a mano sull’inversione della PS Gaetano Trolese.

Cheney si ritira per problemi alla frizione. Thierry Cheney con alle note per la prima volta Vincenzo Torricelli su Fiat Panda è partito bene sulle prime PS, deciso a lottare per il 2° gradino del podio di classe A5, ma purtroppo, sulla 4° PS, Franca Fiorina, la rottura della frizione lo costringe a consegnare la tabella a fine speciale. Cheney ha così commentato: “Ci stavamo divertendo molto e mi è dispiaciuto dovermi ritirare soprattutto per il mio navigatore, di grande esperienza e professionalità. Vincenzo è davvero bravo e ci siamo da subito trovati bene. Per il 2017 non ho in previsione altre gare; di solito corro nelle storiche ma dopo qualche gara con le moderne, ci sto prendendo gusto… “.

Alessio Bernardi navigato da Alex Genesio su Peugeot 106, ha sbagliato da subito la scelta delle gomme, decisione che ha penalizzato la loro corsa contro il cronometro. Successivamente qualche noia meccanica ha ancor più contribuito al distacco rispetto agli avversari. L’equipaggio della scuderia Due Gi ha così terminato la prima edizione del rally di Castiglione Torinese con una 6° posizione di classe A5 ed una 75° assoluta.

Prematuro ritiro per Lisa – Magnetti. L’equipaggio composto da Carlo Lisa e Flavio Magnetti su Peugeot 106 è partito bene sulla prima prova, Franca Fiorina, cercando di trovare il giusto feeling con le gomme, viste le basse temperature. Sulla seconda PS, Felice Pozzo, è stato però costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico. Magnetti ha così commentato: “Peccato per com’è andata perché avevamo trovato un bel ritmo e le prove speciali erano davvero molto belle”.

Rally Day di Castiglione Torinese positivo per Davide Craviotto

Foto di Gabriele Lavagnini

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – Positiva esperienza al Rally Day di Castiglione Torinese per Davide Craviotto, cui il pilota genovese ha partecipato con una Renault Clio R3C della Gima Auto Sport ed in coppia con la chiavarese Marta De Paoli. Al di là del risultato finale – 21° assoluto e 4° di classe R3C – e del fatto di essere tornato al volante di una vettura molto performante, a soddisfare il portacolori della Racing for Genova Team è stato soprattutto l’essere riuscito a superare, anche se non definitivamente, il blocco psicologico del brutto epilogo del Rally del Rubinetto.

Risalire sulla Clio R3C è stato emozionante – ha rilevato a freddo Davide Craviottoma lo è stato ancor di più arrivare in fondo, anche se non è stato facile perché la brutta esperienza del Rally del Rubinetto si è fatta sentire per tutta la gara. Ad ogni modo, come ha giustamente sottolineato Marta, la mia co-pilota, sempre precisa ed impeccabile, il risultato non conta ma è stato importante averci riprovato insieme. In gara – prosegue Craviottoabbiamo sempre gravitato intorno alla ventesima piazza: con la testa libera dal ricordo dell’incidente, si poteva fare qualcosa di più. Ma, considerata anche la qualità del parco partenti, il piazzamento finale non è disprezzabile. Servirà tempo, però, per rimuovere del tutto quella brutta esperienza ed tornare ai livelli di prima”.

Lanterna Corse al Castiglione Torinese: bene Sforzini, sfortunati Caserza e Verardo

Riccardo Gallo ci prende gusto: sarà al via del Fettunta. Foto Studio Alquati

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – È stato un Rally di Castiglione Torinese a due facce quello della Lanterna Corse Rally Team. Sorridono il presidente Piergiorgio Sforzini e Paolo Rocca; nonostante un po’ di ruggine accumulata in qualche anno di inattività, Sforzini ha trovato un buon ritmo, rovinato solo da un “dritto” sulla terza prova speciale.
Tornare a correre è stato emozionante, quando la passione è così forte è difficile dire di no e stare lontani dall’abitacolo. Siamo partiti bene, ma una piccola disattenzione ci ha fatto perdere più di due minuti, peccato, perché avremmo portato a casa un ottimo risultato” – ha dichiarato uno Sforzini comunque soddisfatto alla fine della gara, terminata in settima posizione di classe R3C con la Renault Clio.

Dalla trasferta piemontese è tornato meno soddisfatto Gianluca Caserza, che ha esordito con Erika Badinelli sulla Renault Clio R3T. Il risultato della giovane coppia genovese è stato, purtroppo, condizionato da una foratura sulla prima prova speciale.  “La foratura nei primi metri di gara ci ha demoralizzati, abbiamo fatto circa quattro km sul cerchio, poi prima della seconda prova abbiamo sostituito la ruota ed è tornato tutto ok. Siamo rimasti condizionati per tutta la gara, ovviamente all’esordio su questa macchina così difficile non ci aspettavamo nulla, però in qualche prova speciale abbiamo capito che si potrebbe fare davvero bene. Andrà sicuramente meglio la prossima volta”. Umiltà e voglia di riscatto, come vuole lo stile di Caserza, che sta vagliando diverse ipotesi per il 2018.

La gara torinese non ha sorriso nemmeno ad Alberto Verardo e Cristina Rinaldis che, dopo aver segnato un paio di ottimi tempi, si sono dovuti arrendere per la rottura di un giunto sulla loro Renault Clio, mentre si trovavano al terzo posto nella affollata classe N3.

Il prossimo weekend vedrà Riccardo Gallo nuovamente impegnato in gara, affiancato come nella precedente occasione dall’esperto Marco Gallizia. Il giovane figlio d’arte, sempre con la Renault Clio N3, parteciperà al RallyDay della Fettunta, classica toscana di fine stagione. Per Gallo, alla seconda esperienza rallistica, l’obiettivo è sempre quello di portare la macchina al traguardo, acquisendo esperienza e cercando di migliorare la conoscenza della vettura.

 

VM Motor Team Rally di Castiglione Torinese, Petracca al top in Classe K10

Bene anche Di Carlo e Caretti, tutte le auto al traguardo

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – Bilancio positivo per il VM Motor Team al Rally Day di Castiglione Torinese, andato in scena lo scorso weekend. Tutti i portacolori della scuderia piemontese hanno raggiunto il traguardo, ottenendo anche ottimi risultati. Marco Petracca, in coppia con Stefano Sandrigo, ha dominato la classe K10 a bordo di una Peugeot 106. Una gara perfetta quella del portacolori VM, che non ha mai dato alcuna possibilità di replica agli avversari, tenuti sempre a debita distanza.
Il driver di Moncalieri regala così al VM Motor Team un’altra perla da aggiungere al ricco palmares stagionale e si conferma un ottimo interprete delle prove speciali piemontesi, nonché specialista delle piccole e potenti vetture a trazione anteriore.
Buona gara anche per Giovanni di Carlo e Massimo Iguera, che con una Renault Clio hanno chiuso quinti in classe R3C, mentre Paolo Caretti e Diego Bonando, su Peugeot 106, si sono classificati quarti in classe A6.

Sport Forever, trasferta positiva a Castiglione Torinese

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – Buoni risultati arrivano in casa Sport Forever dalla prima edizione del Rally di Castiglione Torinese. Alla splendida gara organizzata dall’equipe di Mario Trolese, si registra il secondo posto nell’affollata classe N3 per Giovanni Ferrando ed Jlenia Olivo, sulla consueta Renault Clio RS. Vittoria nel nuovo gruppo Produzione Evo 5 per la Fiat Uno 70 guidata da Capeto-Rosso, mentre Roberto Mollo e Luca Bassignana non riescono a spingere la loro Suzuki Swift Sport oltre ad un comunque onorevole sesto posto di classe N2, impegnati tra l’altro nel Trofeo delle Merende, gara nella gara a scopo benefico in favore della ricerca per la fibrosi cistica.

Tra i navigatori si registra la vittoria in classe R3D per Stefano Demartini, che coadiuvava Sergio Vittorio Rosso sulla bellissima Fiat Grande Punto JTD, mentre è costretta al ritiro Giulia Casellato per noie tecniche.

Sicurezza in auto: ecco le cattive abitudini di cui abbiamo nostalgia

Le cinture di sicurezza ormai sono un’abitudine, ma non se si viaggia nei sedili posteriori. Un italiano su quattro viaggiava in auto sulle gambe dei genitori. Uno su cinque, in moto, schiacciato fra mamma e papà

MILANO, novembre 2017. Oggi, anche grazie a normative legali stringenti e maggiore senso civico, quasi tutti gli italiani sono a conoscenza dei rischi enormi che si corrono nel mettere in atto comportamenti scorretti quando si viaggia in auto o in moto ma, inutile negarlo, la stessa consapevolezza non esisteva negli anni ‘70 e ’80. Facile.it, il principale sito italiano di comparazione del settore assicurativo, ha voluto scoprire non solo quali erano i comportamenti sbagliati di allora e quali sono quelli ancora messi in atto ma, anche, quelli che in tutta onestà…un pochino ci mancano. Ecco i risultati del sondaggio condotto a ottobre 2017.

Le cinture di sicurezza, dopo anni ahinoi… Partendo dal passato, forse non sorprende più di tanto scoprire che il 70% dei rispondenti dichiara che fra gli anni 70 ed 80 nei viaggi in auto con la famiglia nessuno usava le cinture di sicurezza. La legge italiana ne rese obbligatori gli attacchi nel 1976, ma solo nel 1988 anche l’uso effettivo. Da allora, per fortuna, di strada se ne è fatta tanta ed oggi solo il 7% di chi ha risposto al sondaggio afferma di continuare a non allacciare la cintura di sicurezza. La situazione, purtroppo, cambia notevolmente se dai sedili anteriori ci spostiamo a quelli posteriori; in questo caso viaggiano senza cintura addirittura l’86% dei rispondenti.

Quando i bambini viaggiavano in braccio. Papà, mi fai guidare? Mamma posso sedermi davanti con te? Quanti bambini dicevano così negli anni 80? Tanti a giudicare dalle risposte date al questionario di Facile.it. Secondo i dati il 26% dei bambini di allora ha viaggiato in braccio al genitore sul sedile del passeggero ed il seggiolino cui oggi ancoriamo i nostri figli era poco meno di un miraggio, lo usavano meno del 45% dei genitori. Abitudini sbagliate, senza se e senza ma che, però, a molti mancano. Tre intervistati su quattro dichiarano di rimpiangere i viaggi fatti sdraiati sul sedile posteriore senza curarsi delle cinture, poco meno di uno su 3 (37%) quelli in cui, addirittura, ci si sdraiava sulla cappelliera o si giocava con le spalle al finestrino o, nel 12% dei casi ci si faceva trasportare nel bagagliaio e, magari (9%) durante il viaggio si passava con assoluta disinvoltura da lì ai sedili e viceversa.

Il capitolo due ruote. Le cattive abitudini stradali viaggiavano, e tuttora viaggiano, anche su due ruote. Oltre un intervistato su cinque (21%) dichiara che, da bambino, andava in moto tranquillamente con uno dei genitori anche prima di aver compiuto i 5 anni, nel 26% dei casi non usava il casco e, quando era in sella allo scooter con mamma e papà…viaggiava schiacciato fra di loro! (20% del campione). La consapevolezza del pericolo, però, a quanto pare su due ruote viaggia meglio e, fra tutti i comportamenti elencati, l’unico ancora praticato (appena dal 5% dei rispondenti) è quello di portare sullo scooter anche bambini con meno di 5 anni di età.

Facile.it: sono oltre 20.000 gli italiani senza più punti sulla patente

Nella sola Lombardia circa 4.000 patenti arrivate a 0. Napoli la provincia con più patentati che hanno esaurito i punti. Il Friuli Venezia Giulia è la regione con la maggior percentuale di patenti a 0 punti sul totale di quelle attive

MILANO – Era l’1 luglio 2003 e in Italia veniva introdotta una modifica sostanziale al codice della strada; la patente a punti. Si parte da un credito di 20 e ogni infrazione provoca una riduzione di quel tesoretto che però, in caso di buona condotta, ogni 2 anni (1 per i primi tre anni di patente) viene accresciuto fino a raggiungere un massimo di 30. Quanti sono, però, gli automobilisti italiani che non sono stati in grado di amministrare correttamente quel gruzzolo e oggi sono arrivati a 0? Secondo un’analisi di Facile.it, veramente tanti; più di 20.000.

8 le regioni sopra la media nazionale. Il portale specializzato nel confronto di polizze assicurative ha rielaborato dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti risalenti a maggio 2017, evidenziando come siano ben 8 le regioni con percentuali di patentati a 0 punti superiori alla media nazionale (0,053). Mettendo in rapporto il numero totale dei residenti abilitati alla guida con quelli che hanno esaurito i loro 20 punti, la regione che si trova al primo posto in classifica è il Friuli Venezia Giulia (0,070) che precede la Calabria (0,067) e la Campania (0,065). Passando da una lettura percentuale a una in termini assoluti, è invece la Lombardia ad avere il maggior numero di patentati a 0 punti; in regione sono ben 3.991, quasi 1.800 in più di quelli della Campania (seconda con 2.195) e più del doppio di quelli del Piemonte (terzo con 1.793 automobilisti che non hanno più alcun punto sulla patente). Se si guarda ai dati in ottica provinciale, in termini assoluti Napoli è l’area con il maggior numero di automobilisti a 0 punti (1.560) davanti a Milano (1.355) e Roma (1.347), mentre in rapporto al numero dei patentati il primato spetta a Vibo Valentia (0,112) che precede Brescia (0,104) e Reggio Calabria (0.098).

Le differenze di genere. L’analisi di Facile.it ha considerato anche le differenze che, in termini di punti sulla patente, si riscontrano fra uomini e donne; se hanno finito il proprio credito punti lo 0,083% degli automobilisti di sesso maschile, la percentuale crolla allo 0,010% fra le donne; hanno invece raggiunto il massimo credito disponibile, 30 punti, il 47,94% degli uomini ed il 57,80% delle donne al volante.

Quanto incidono i punti della patente sul premio RC auto. Nel nostro Paese vige il sistema del cosiddetto Bonus Malus e, quindi, il comportamento dell’automobilista e la sua “storia” assicurativa in termini di incidenti incidono in maniera notevole sul calcolo del premio RC.

Dai dati dell’Osservatorio Assicurazioni auto di Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni/osservatorio/rc-auto-italia.html) si vede come l’incidentalità registrata nelle diverse regioni sia in stretta relazione con quanto pagano gli automobilisti per circolare. La perdita di punti e, ancora più grave, la sospensione della patente, indicano comportamenti alla guida più pericolosi che possono anche portare a incidenti, con impatti sul premio di assicurazione pagato.

“Cambiare classe di merito», spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato del portale di comparazione, «comporta un aggravio di costo che può essere pari anche ad oltre il 15% del premio precedente. Se consideriamo poi il caso di un automobilista cui negli ultimi 5 anni è stata ritirata la patente o che ha meno di 20 punti su di essa, alcune compagnie applicano maggiorazioni davvero importanti e il best price disponibile aumenta di oltre il 10%; per un automobilista quarantenne in terza classe di merito che guida a Milano un’utilitaria di cilindrata 1.2, passa da 239,43 euro a 264,00 euro”

Dal rave party al fontanino. Miscellanea delle denunce più strane

Ogni anno sono migliaia le denunce di sinistro che giungono alle assicurazioni; non tutte, però, sono uguali. Ecco una carrellata degli incidenti più curiosi raccolta dalla BU assicurazioni Facile.it; tutti sono assolutamente reali, ma per fortuna senza gravi conseguenze.

Il Rave Party – È estate e Laura (nome di fantasia come tutti quelli che troverete da qui in avanti) fresca di patente decide di andare al rave con la macchina della mamma. Si fa tardi e, prima di tornare a casa, schiaccia un pisolino in auto. Una volta sveglia ingrana la prima, parte e…sente un urlo lancinante. Forse in preda i fumi dell’alcool, uno dei partecipanti al rave si era addormentato davanti alle ruote dell’auto di Laura.

Il fontanino – Gita in campagna per una coppia di anziani che, stanchi, si fermano a bere ad un fontanino. L’uomo scende dall’abitacolo per riempire le bottiglie, la donna resta al suo posto ma l’auto, senza freno a mano, è parcheggiata sul limitare di una discesa e, mentre lui è di spalle, la vettura comincia a muoversi acquistando velocità. Richiamato dalle urla della donna che non riesce a bloccare l’auto, il marito le corre dietro, ma inciampa nella fanghiglia e cade, nel frattempo l’auto continua la sua corsa attraverso i campi fino a che un albero la ferma.

La faida – I vicini, un po’ come i parenti, non si possono scegliere e qualche volta non sono quello che vorremmo. Il racconto si svolge in Sardegna dove due famiglie sono ormai ai ferri corti per ragioni di confine. Una notte Mario viene svegliato dall’abbaiare dei suoi cani, affacciatosi alla veranda vede la propria auto circondata dalle fiamme appiccate, a suo dire, dal vicino. Corre giù per le scale, afferra la pompa del giardino e cerca di spegnere l’incendio ma…in Sardegna la siccità è una triste realtà, specie nei mesi estivi. Il comune sta razionando l’acqua e la fornitura è sospesa nelle ore notturne. A Mario non rimane che assistere al triste spettacolo della sua auto in fiamme e compilare la denuncia per l’assicurazione. Per fortuna era coperto anche contro gli atti vandalici.

L’auto volante – A quanto pare le auto non volano solo nei film di Harry Potter, ma anche…nelle strade della Lombardia. Massimo ha 35 anni e sta tornando a casa quando, forse per un colpo di sonno improvviso, sbanda, sale sul marciapiede, abbatte un semaforo che per lui si trasforma in rampa di lancio e atterra…dentro a un negozio distruggendone serranda, vetrina e interni. Per fortuna Massimo ne è uscio spaventato ma senza un graffio e, soprattutto, quello che vi abbiamo raccontato è accaduto di notte, quando il negozio era vuoto.

L’ortofrutta – Marco, pensionato Emiliano, va a comprare la frutta nel suo negozio di fiducia. Una volta finito saluta se ne va e, dopo 30 secondi, rientra nell’ortofrutta passando dalla vetrina. Non aveva disinserito la marcia e, una volta messo in moto l’auto è partita sfondando la vetrina e ritrovandosi nel mezzo di un vero…minestrone!