15° Ronde del Canavese. Michel Giraldo a caccia del podio con la figlia Meryl

Il velocissimo pilota di Annecy, affiancato dalla figlia Meryl, sfiora il podio alla sua prima esperienza italiana e per la prima volta alla guida della Volkswagen Polo R5. Peccato per l’uscita di strada a due chilometri dal termine della gara. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – In Francia non si riesce a correre. E allora andiamo in Italia. È quanto ha pensato il 59 francese di Annecy (punto di contatto francese con il Lago di Ginevra) Michel Giraldo che si è presentato alla Ronde del Canavese per affrontare la prova di Prascorsano con la figlia Meryl.

È la prima volta che vengo a correre in Italia, e poiché da noi non sarà possibile gareggiare per molto tempo sono molto contento di essere qui” ha raccontato il pilota della Volkswagen Polo curata da Roger Tuning.

Ho cominciato a correre nel 1988 affiancato da mia moglie Marielle (anche lei presente a Cuorgné) e da alcuni anni corro con mia figlia Meryl con la quale ho disputato una trentina di rally, che si alterna al mio fianco con sua madre. Correre con la propria figlia è un’esperienza meravigliosa. Fra noi c’è una confidenza assoluta, come ci può essere solo fra padre e figlia”.

Alla loro prima esperienza con la Volkswagen Polo GTI R5 Michel e Meryl Giraldo hanno dimostrato di saperci fare su una prova che hanno scoperto solo nelle ricognizioni.

Sesto tempo nella prima prova speciale a solo 1”3 da Chentre, nella seconda hanno staccato il quinto tempo, per dare la zampata nella terza, quando sono stati preceduti solo da Pizio, Gino e Signor, recuperando a Chentre 1”7 e staccando Pinzano. Con solo 2/10 di ritardo dal podio, i due francesi sono partiti all’attacco nella prova finale, perdendo il controllo della loro Volkswagen Polo a due chilometri dal fine prova, in un sinistra per destra veloce nello stretto, finendo contro il muretto e danneggiando seriamente la loro vettura. Fortunatamente senza danni alle persone, hanno dovuto spegnere i sogni di un podio italiano alla loro prima presenza al di qua delle Alpi.