Biella 4 Racing, inizia un febbraio impegnativo

Dopo corso e Neve-Ghiaccio ora tocca al Canavese.

BIELLA – È un febbraio decisamente impegnativo quello in casa Biella 4 Racing, con gli appuntamenti che si susseguono incessanti uno dietro l’altro. Si è conclusa con la prova pratica di domenica 18 febbraio la seconda edizione del corso navigatori – corso regolarità organizzato dalla Scuderia Biellese e valido per l’ottenimento dell’attestato necessario al rilascio della cosiddetta prima licenza rallistica.

“Siamo decisamente soddisfatti”, è il commento dei portacolori B4R, “dopo il successo della passata edizione con venti corsisti, siamo riusciti a ripeterci con diciotto partecipanti, un numero di tutto rispetto e che sicuramente non ci aspettavamo. Domenica scorsa poi, quindici di loro hanno affrontato la prova pratica, dove hanno potuto mettere su strada gli insegnamenti che gli erano stati impartiti, con risultati molto soddisfacenti. Ora la nostra speranza è quella che molti di loro restino a frequentare e ad animare la vita sociale della Scuderia, come accaduto in occasione della prima edizione”.

Sabato 17, invece, si è svolta la terza edizione del Trofeo Neve e Ghiaccio Storico, gara di regolarità turistica a cui si aggiunge anche la regolarità sugli sci in slalom gigante, per un genere di manifestazione molto particolare ed avvincente.

Con i colori Biella 4 Racing era presente l’equipaggio formato da Federico Buratti ed Alberto Caligaris, dove, il direttore sportivo nonché vice presidente, ha disputato anche la prova fra le porte colorate.

Per loro un ventunesimo posto finale, terzi di 9° raggruppamento, con la loro ammiratissima Lancia Delta 4WD ex ufficiale in livrea Martini Racing.

“È andata bene”, commenta il DS, “con una gara bella e divertente nel format. La neve non è mancata, ma neanche il brutto tempo, con condizioni davvero proibitive specie nella prova sugli sci. Da parte nostra ci siamo molto divertiti ed il nostro è stato sicuramente uno fra i mezzi più ammirati. Un ringraziamento a Federico per avermi voluto al suo fianco”.

Sabato 24 e domenica 25 si svolgerà la tredicesima edizione del Rally Ronde del Canavese, tradizionale gara di apertura della stagione rallistica piemontese, dove la Scuderia Laniera sarà presente con due equipaggi interamente griffati B4R.

I primi a prendere il via nella giornata di domenica da Rivarolo per spostarsi in direzione Cuorgnè per l’assistenza mattutina e poi verso Pratiglione per il primo dei quattro passaggi previsti sulla prova speciale, saranno Luca Colongo e Mara Zublena, che tornano alla guida della loro Renault Clio Williams di classe Prod S3 con il numero 40 sulle fiancate.

“Siamo contenti di tornare al via della gara Canavesana”, commenta la coppia da corsa, “dove cercheremo di mettere a frutto i progressi e l’esperienza maturata durante il nostro primo anno di gare. L’obiettivo resta sempre quello di arrivare in fondo e di divertirci, gli avversari in classe non mancano, ma noi ce la metteremo tutta per ben figurare”.

Con il numero 51, invece, prenderà il via l’inedito equipaggio formato da Ilvo Rosso, per la prima volta sul sedile di sinistra, e Ornella Blanco Malerba, a bordo di una Peugeot 105 di classe Prod E5.

“Per noi sarà la prima gara assieme, con un feeling tutto da scoprire ed affinare”, commentano i due portacolori Biella 4 Racing. “L’obiettivo sarà sicuramente quello di portare all’arrivo la nostra vettura e di divertici, tempo permettendo, visto quanto preannunciano le previsioni in questi giorni. Cercheremo di dare il meglio di noi e tutto quello che ne verrà fuori sarà ben accetto”.

Un in bocca al lupo a tutti dunque, e visto l’annunciato meteo, forse non ci può essere augurio più azzeccato!

Linari-Arena concludono soddisfatti il Rally di Svezia

Riuscendo a fare un’ottima esperienza con la Ford Fiesta R5 della GB Motors con cui debuttava.

TORSBY (Svezia) 22 febbraio 2018 – Il gentleman driver fiorentino Gianluca Linari è rientrato alle corse dopo una lunga assenza che durava dalla vittoria nel Campionato Mondiale Produzione Rally nel 2015. Il rientro è stata una sfida duplice, il debutto alla guida con la nuova Ford Fiesta R5 della GB Motors e in una gara di alto livello come il secondo appuntamento del Campionato del Mondo Rally, il Rally di Svezia.  Quindi un debutto con la nuova vettura sulle strade innevate svedesi con una concorrenza agguerrita ma che aveva principalmente lo scopo di prendere confidenza e macinare chilometri in ottica di campionato WRC2.

Nella prima giornata di gara Linari, come sempre coadiuvato dall’esperto Nicola Arena ha pagato lo scotto del noviziato nel secondo tratto cronometrato per una innocua uscita di strada innevandosi. Questo lo ha costretto, dopo essere ripartito, a fermarsi per togliere la neve che aveva otturato il radiatore e fatto salire la temperatura mandando in protezione il motore. Dopo la nuova partenza  è stato raggiunto da un concorrente che mentre lo stava sorpassando ha sbandato e centrandolo lo ha buttato fuori strada in una zona dove non era presente alcun spettatore che poteva rimetterlo in strada costringendolo al ritiro. Ripartito nella seconda giornata, pur con una pesante penalità, il pilota fiorentino non si è perso d’animo e ha continuato la sua fase di apprendistato con la Ford Fiesta R5. Oltretutto il  suo team, la GB Motors, ha effettuato un grande lavoro all’assistenza sostituendo, nei 45 minuti consentiti, la frizione che si era surriscaldata durante il  tentativo di ritornare in strada dopo l’uscita di strada della prima tappa. Ma le insidie della gara svedese non sono finite e quando il duo Linari-Arena stava recuperando posizioni e migliorando passaggio dopo passaggio in una curva molto stretta è di nuovo uscito di strada. Fortunatamente senza danni e con l’aiuto di alcuni spettatori che lo hanno rimesso in strada Linari ha potuto proseguire e concludere la gara pur avendo perso numerose posizioni. “E’ stata una gara difficile “ha detto il pilota fiorentino ed ha proseguito “ho dovuto fare i conti con la mancanza di allenamento e un po’ di ruggine. Inoltre con la neve è tutto più complicato, ci siamo però divertiti e abbiamo dei riferimenti con la nuova vettura che la GB Motors ci ha fornito. L’assistenza è stata eccezionale a metterci nelle condizioni ottimali per correre, ora attendiamo il Rally d’Italia Sardegna dove puntiamo a guadagnare i primi punti del mondiale WRC2.”

La consapevolezza di aver fatto un buon lavoro e soprattutto per aver preso confidenza su un fondo affascinante, ma complicato, come quello innevato sono una buona base per Gianluca Linari e Nicola Arena per affrontare questa nuova stagione di sfide che li vedrà protagonisti nelle principali gare del Campionato Mondiale Rally.

L’8°Historic Rally Delle Vallate Aretine (9/10 Marzo) importante appuntamento sportivo e per il territorio

AREZZO. Toccherà ancora all’Historic Rally Vallate Aretine, in programma il 9 e 10 marzo prossimo, l’onore di inaugurare il Campionato Italiano Rally Auto Storiche, la serie riservata alle regine dei rally “d’antan”, e frequentata da campioni celebrati e forti piloti, con la passione per le macchine e i rombi di motore di qualche anno fa. Giunto all’ottavo anno di vita, il “Vallate Aretine” ha conquistato un posto fisso tra le gare “top” della categoria, richiamando ogni anno un numero consistente, vicino al centinaio, di vetture e equipaggi. Confermandosi anche importante motore economico e di promozione del territorio. “Un valore – spiega Loriano Norcini, “anima” del rally, con lo staff della scuderia Etruria – che spero venga sempre più apprezzato dalle Autorità locali e dalle Associazioni economiche. Eventi come il rally significano per Arezzo e provincia grande visibilità, portando inoltre varie centinaia di persone a soggiornare in città per almeno tre/quattro giorni, con indubbi benefici di ricaduta economica. Non solo un evento sportivo, quindi, ma una vera risorsa a 360°”.

L’ 8° Historic Rally Vallate Aretine andrà in scena il 9 e 10 marzo prossimi, e si articolerà su otto prove speciali, quattro da ripetere due volte, “Ponte alla Piera”, La Verna”, “Portole” e Rassinata, con due riordinamenti a Bibbiena e Castiglion Fiorentino. Arezzo sarà il cuore dell’evento, con le verifiche presso l’Hotel Etrusco e la Direzione Gara presso l’Hotel Continentale. La splendida Piazza Grande di Arezzo sarà la sede di partenza e arrivo del rally.

Le validità del “Vallate Aretine”. L’ 8° Historic Rally Vallate Aretine sarà valido, oltreché per il CIR Autostoriche, anche per il Trofeo Rally di Zona, per la Michelin Historic Rally Cup e per il 7° Memory Nino Fornaca. Al “Vallate Aretine” anche il compito e l’onore di aprire l’agguerrito Trofeo A112 Abarth – Yokohama, organizzato dal Team Bassano.

L’Historic Rally delle Vallate Aretine ricorda, come ogni anno, Andrea Ulivi, medico sportivo, navigatore di spessore, nonché preziosa risorsa del rallismo aretino. Un Trofeo in sua memoria andrà, come ogni anno, a premiare il navigatore primo classificato.

“Lucky” Battistolli: “Ho un forte legame con il Vallate Aretine e con Arezzo”

AREZZO – Campione nello sport e nella vita professionale. Con un legame speciale con l’Historic Rally Vallate Aretine, che ha vinto due volte, l’ultima lo scorso anno, e sarà al via, tra i favoriti anche nella edizione 2018. Legame forte anche con la città di Arezzo e la sua provincia. Così potremmo sintetizzare il profilo di “Lucky”, pseudonimo da rally di Luigi Battistolli. Grande campione di rally sia in gioventù, quando negli anni settanta e ottanta era uno dei più veloci driver in Italia e in Europa, già pilota ufficiale Opel Italia, sia ai giorni nostri, quasi imbattibile con due titoli Europei e due Italiani nei campionati per Auto Storiche. Anche nella vita professionale Battistolli è un numero uno, con la presidenza del gruppo Battistolli Main Company, che raggruppa le società più importanti nei settori del trasporto valori, della sicurezza e della vigilanza privata, ma anche dell’Automobile Club Vicenza, del Panathlon cittadino e con la vice presidenza del Rangers Rugby Vicenza.

Del suo legame con la città di Arezzo ci parla lui stesso. “Ho conosciuto Arezzo per motivi di lavoro a metà degli anni settanta – spiega “Lucky”, nome “di battaglia” preso da Lucky Luke, il personaggio dei fumetti, famoso per la mira infallibile – per la sua importanza nel settore orafo. Nel tempo ho trovato molti amici nella città toscana ed ho imparato ad apprezzare le qualità di questa bella città storica e d’arte. Da otto anni a questa parte, poi, l’Historic Rally Vallate Aretine è per me appuntamento a cui cerco di non mancare: l’ho disputato cinque volte e l’ho vinto due volte, nel 2013 con la Ferrari 308 GTB e lo scorso anno con la Lancia Delta Integrale, e Fabrizia Pons alle note. Andando a podio un altro paio di volte. Aldilà dei risultati, la ritengo una della gare più belle d’Italia, con un percorso di altissimo livello, facile da provare, inserito in scenari suggestivi e ottimamente organizzato dai ragazzi della scuderia Etruria”. Arezzo, per Luigi Battistolli, significa anche non poter dimenticare due grandi personaggi e amici.

Piero Comanducci e Andrea Ulivi sono due amici che mi mancano, due persone stupende e due grandi nel loro settore. Bellissimi i filmati di Piero, apprezzati in tutto il mondo, mentre Andrea è stato anche medico sportivo del team Opel, dove io ero pilota ufficiale”. La stagione tricolore di “Lucky” inizierà dunque al “Vallate Aretine”, e sarà al via, poi, anche del rally Costa Brava, in Spagna, che aprirà la stagione europea. “Compatibilmente con i miei pressanti impegni di lavoro – conferma – cercherò di dare la caccia ai due titoli, con Lancia Delta, mentre altre apparizioni vorrei farle con la Lancia 037 e la Ferrari 308 GTB. Inoltre voglio seguire anche mio figlio Alberto, che ha fatto vedere cose buone, nel 2017, nei rally storici, con la Fiat 131 Abarth, sulla quale il team K-Sport, che segue anche le mie macchine, ha fatto un profondo lavoro, alla ricerca di maggiore competitività. E ovviamente anche Alberto, con l’esperto Lugi Cazzaro alle note, sarà al via del prossimo Vallate Aretine”.

Automobili Lamborghini rinnova due certificazioni del TÜV

Sant’Agata Bolognese, 22 Febbraio 2018 – Automobili Lamborghini ha rinnovato la certificazione dall’ente TÜV per il servizio di riparazione delle vetture in fibra di carbonio sull’intera gamma prodotto e esteso la certificazione ISO 9001 di Lamborghini Squadra Corse. Il servizio “Flying Doctor” è una particolarità del customer care di Lamborghini ed è costituito da un team di figure professionali specializzate e dedicate all’attività di repair sul carbonio. I “Flying Doctors” possono raggiungere il cliente per eseguire direttamente on-site le ispezioni o effettuare attività di repair su scocche in carbonio.

Nel 2014 lo standard di riparazione di vetture in fibra di carbonio è stato definito per la prima volta da Automobili Lamborghini in collaborazione con il TÜV. In seguito Lamborghini ha ottenuto la certificazione come prima azienda Automotive al mondo. L’altra consegna riguarda il certificato per l’estensione del campo di applicazione della certificazione ISO 9001 di Lamborghini Squadra Corse alla progettazione e all’erogazione del programma di selezione, formazione e sviluppo per piloti di competizioni sportive Motorsport.

Lamborghini Squadra Corse nasce nel 2013 all’interno del dipartimento Ricerca e Sviluppo di Automobili Lamborghini, con l’obiettivo di fornire un approccio integrato alle esperienze di guida, partendo da quelle di base fino ad arrivare a quelle che permettono l’ingresso nel mondo delle competizioni sportive.

BRC Racing Team al via del TCR Italia 2018

CHERASCO (CN) – Il BRC Racing Team è pronto a tornare nuovamente in pista nel TCR Italia, la spettacolare serie tricolore riservata alle vetture Turismo fino a due litri turbo. Sulla griglia di partenza dei più affascinanti circuiti nazionali scenderanno in campo, con due Hyundai i30 N TCR, i piloti Federico Paolino ed Eric Scalvini. I giovani driver potranno sfruttare l’importante lavoro di BRC Racing Team che ha testato, per la parte ingegneristica e logistica, la i30 N TCR, a supporto di Hyundai Motorsport Customer Racing. La competenza acquisita in fase di sviluppo, culminata nei tre weekend di gare alla fine del 2017, pone BRC Racing Team in prima fila nell’imminente stagione del TCR Italia.

“Non vedo l’ora di iniziare questa stagione nel TCR, che sarà sicuramente di apprendimento per me, al primo anno alla guida di una TCR” commenta Federico Paolino “Anche per questo motivo ho voluto puntare sul BRC Racing Team di Cherasco che vanta una grande esperienza ed un’elevata professionalità.  Ho avuto modo di provare la i30 N TCR lo scorso autunno e le impressioni sono state positive sin da subito. Ad Alzenau ho potuto confrontarmi con Gabriele Tarquini e spero che la stagione mi porti ad imparare molto da lui nei test che faremo assieme. Aspetto con trepidazione di poter salire in macchina nella gara di esordio ad Imola”.

Commenta Eric Scalvini; “Questa nuova sfida mi attira e sono entusiasta sia per la nuova vettura sia per il nuovo ambiente in cui lavorerò. Collaborare con BRC Racing Team, che conosco ed ammiro da tanto tempo, è per me motivo di orgoglio. Profonderò il massimo impegno per ripetere i risultati dello scorso anno e per lottare per il titolo. La i30 N TCR mi ha colpito in maniera positiva ed ho intenzione di provarla il più possibile per approfondire le mie conoscenze. Spero di aver l’opportunità di confrontarmi con Tarquini e Michelisz che, con lo stesso team, saranno impegnati nel WTCR”.

La i30 N TCR è la prima vettura prodotta da Hyundai Motorsport Customer Racing, progettata per le gare su circuito. Basata sulla i30 N stradale, ha fatto il suo debutto competitivo nel TCR International Series con il BRC Racing Team in Cina, conquistando la vittoria alla prima apparizione. Su un totale di sei gare con l’i30 N TCR, il Team ha ottenuto due vittorie, tre podi, una pole position e tre giri veloci. Il TCR Italia 2018 si articolerà lungo una stagione di sette tappe, tutte su doppia gara da 25 minuti + 1 giro, con prove libere e ufficiali in turno unico rispettivamente da 40 e 20 minuti. Diversi i titoli tricolore in palio. Accanto a quello di Campione Italiano riservato ai Piloti, al Trofeo Nazionale TCR Italy Under 25 ed al Trofeo Nazionale TCR Italy Team/Costruttore sono ora indetti da questa stagione il Trofeo Nazionale TCR Italy DSG, ed il Trofeo Nazionale TCR Italy Conduttori AM, riservato ai conduttori non prioritari.

Commenta il direttore generale di BRC, Massimiliano Fissore. “Sarà un anno molto intenso che avremo modo di presentare al pubblico in un’apposita diretta streaming che andrà on line sui nostri canali social il prossimo 10 marzo. Dopo aver annunciato il nostro impegno nella nuova serie WTCR 2018 aggiungo che, anche se le sorprese non sono finite, siamo pronti a raccogliere questa nuova sfida tricolore”.

 

Calendario 2018

  1. 29 aprile 2018 Imola Autodromo Enzo e Dino Ferrari
  2. 13 maggio 2018 Le Castellet (F) Circuit Paul Ricard
  3. 17 giugno 2018  Misano World Circuit Marco Simoncelli
  4. 15 luglio 2018 Autodromo Internazionale del Mugello
  5. 29 luglio 2018 Imola Autodromo Enzo e Dino Ferrari
  6. 16 settembre 2018  Vallelunga Autodromo Piero Taruffi
  7. 7 ottobre 2018 Monza Eni Circuit

Team Bassano protagonista alle premiazioni Acisport a Roma

Ricco bottino di Coppe e Trofei per la scuderia dall’ovale azzurro alla cerimonia delle premiazioni della stagione 2017

Roma, 22 febbraio 2018 – E’ stata la sede centrale dell’Automobile Club d’Italia a Roma ad ospitare, lo scorso 18 febbraio, la cerimonia delle premiazioni dei Campionati e Trofei dell’automobilismo della stagione 2017. Nel settore dei rally auto storiche, incetta di premi per il Team Bassano che ha lasciato il segno soprattutto nella prima edizione del Trofeo Rally acquisendo titoli in tre delle quattro Zone.

Sugli scudi, innanzitutto, il vicentino Pierluigi Zanetti che oltre al Trofeo assoluto conduttori della Seconda, si è aggiudicato con l’Opel Ascona SR quello di classe 2-2000 del 3° Raggruppamento e la Coppa “Over 60”. Soddisfazione anche per Giorgio Costenaro e Sergio Marchi che si sono aggiudicati il titolo del 2° Raggruppamento oltre a quello della “4 oltre 2000” con la Lancia Stratos; coppe di classe anche per Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro con la Porsche 911 SC, primi nella “4 oltre 2000” del 3° Raggruppamento. Altri tre titoli tra le “due litri” per Gianfranco Pianezzola e Mirko Tinazzo con l’Alfa Romeo Alfetta GTV del 2° Raggruppamento, per Lorenzo Scaffidi in Gruppo J1A Classe 2000 con la Fiat Uno Turbo e per Filippo Baron bravo ad aggiudicarsi la Gruppo J2A Classe 2000 e l’Under 30 alla guida della Peugeot 205 GTI. La prima zona, quella geograficamente posta a nord-ovest vede il successo nel 2° Raggruppamento e in classe “4-1600” per Fabrizio Vaccani e Andrea Fegatelli con la Lancia Fulvia HF 1.6, mentre il sigillo del Team Bassano è presente anche nella terza grazie a Graziano Muccioli il quale, con la Porsche 911 RS, fa sua la Coppa di 2° Raggruppamento e quella della corrispondente classe.

Due, infine, le Coppe Scuderie: nella seconda zona, quella del Triveneto e nella terza che comprende le regioni del centro Italia.

A questi titoli si aggiunge anche la Coppa del Gruppo 2-2000 del 2° Raggruppamento vinta nel Campionato Italiano 2017 da Rino Righi e Mauro Iacolutti con la Ford Escort RS.

Il Duca e la Duchessa di Cambridge a bordo della nuova Nissan LEAF

SUNDERLAND, Regno Unito – Il Duca e la Duchessa di Cambridge hanno attraversato il nuovo ponte Northern Spire sul fiume Wear a Sunderland a bordo della Nuova Nissan LEAF a zero emissioni fabbricata localmente. Il nuovo modello del veicolo 100% elettrico più venduto al mondo che ha trasportato i Reali è stato infatti realizzato presso lo stabilimento di Nissan a Sunderland, che ha aperto nel 1986 e produce anche Nissan Qashqai e Nissan Juke.

Durante la visita il Duca e la Duchessa hanno conosciuto da vicino i dipendenti dell’impianto produttivo di Nissan che oggi supera 9 milioni di unità prodotte, con l’80% dei veicoli esportati in oltre 100 mercati mondiali. Il nuovo ponte Northern Spire contribuirà ad accrescere i benefici economici e sociali di Sunderland.

Nissan nel Regno Unito. Nello stabilimento Nissan di Sunderland si producono le vetture Nissan Qashqai, Juke, Infiniti Q30 e il veicolo 100% elettrico Nissan LEAF. La produzione delle batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici ha avuto inizio nel 2012. Gli investimenti totali annunciati e realizzati in questa sede superano i 4 miliardi di sterline. Le unità costruite nel 2016 presso lo stabilimento di Sunderland ammontavano a 507.436. Nissan occupa nel Regno Unito 8.000 persone che lavorano direttamente per l’azienda e che sono distribuite fra il centro di design (Paddington, Londra), il centro tecnico (Cranfield, Bedfordshire), l’impianto produttivo (Sunderland, Tyne and Wear) e le attività di vendita e marketing (Maple Cross, Hertfordshire). Con i 28.000 posti di lavoro nell’indotto e altri 4.000 nella rete di concessionarie, l’organico totale di Nissan in Gran Bretagna supera oggi le 40.000 persone.

Nuova Nissan LEAF premiata con 5 stelle per la sicurezza

L’icona della Nissan Intelligent Mobility riceve il punteggio più alto dal Japan New Car Assessment Program

YOKOHAMA, Giappone – La Nuova Nissan LEAF ha ottenuto un punteggio di 5 stelle per la sicurezza, il più alto possibile, dal JNCAP (Japan New Car Assessment Program). In particolare la nuova LEAF 100% elettrica con tecnologie di guida autonoma ProPILOT ha accumulato 94,8 punti sui 100 totali previsti per la sicurezza degli occupanti in caso di incidente.

Il programma è gestito dal Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo giapponese in collaborazione con la National Agency for Automotive Safety and Victims’ Aid. Icona della filosofia Nissan Intelligent Mobility, la nuova Nissan LEAF è provvista di numerose funzioni di sicurezza avanzate. L’auto a zero emissioni è stata lanciata in Giappone nell’ottobre del 2017 e sarà commercializzata nel 2018 in oltre 60 mercati in tutto il mondo tra cui l’Italia dove arriverà presso le concessionarie a partire da Aprile 2018.

Tra le dotazioni di sicurezza che hanno contribuito alla valutazione positiva di Nissan LEAF rientrano la struttura della scocca altamente rigida, i sei airbag SRS, i sedili con poggiatesta e schienali rinforzati e le cinture di sicurezza con pretensionatori e limitatori di carico per i sedili anteriori e posteriori esterni.

 

 

 

Inoltre, la Nuova LEAF ha superato anche la prova del Japan New Car Assessment Program riservata alla protezione anti-shock, che stabilisce fino a che punto i veicoli elettrici sono in grado di salvaguardare gli occupanti dal rischio di folgorazione in caso di incidente. In virtù del solido alloggiamento della batteria, alla configurazione e alla struttura del telaio, l’auto impedisce qualsiasi contatto tra gli occupanti e le parti in alta tensione. Se si verifica una collisione, inoltre, la corrente viene interrotta da un dispositivo dedicato.

Lanciata nel 2010, Nissan LEAF è l’auto 100% elettrica più venduta al mondo. La nuova versione offre numerose tecnologie all’avanguardia, tra cui ProPILOT, il sistema di guida autonoma pensato per l’utilizzo in autostrada all’interno della singola corsia, e ProPILOT Park, il sistema di parcheggio autonomo. A questi si aggiunge e-Pedal, che permette al conducente di accelerare e frenare solo con il pedale dell’acceleratore.

Nissan è costantemente impegnata nello sviluppo di veicoli elettrici e tecnologie di guida autonoma destinati a migliorare la sicurezza e il comfort degli automobilisti. Un obiettivo pienamente in linea con la roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility, che si propone di ridefinire il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società.

Mauro Beltramo alla Ronde del Canavese per non perdere l’abitudine

Esordio stagionale portacolori della Meteco Corse che in attesa di prendere il volante della sua Fiesta R5 si mantiene in forma con la Clio R3C della Gima. Prima della gara canavesana il pilota saluzzese affonda nei ricordi della piovosa edizione 2013 e racconta il suo difficile rapporto con le bialere e la bellezza della prova speciale. di Tommaso M. Valinotti; hanno collaborato per le immagini Action Race, Elio Magnano, Valter Toso

SALUZZO (CN) – Gravosi impegni di lavoro, ma una passione rallistica ancor più grande. Mauro Beltramo si destreggia fra un appuntamento lavorativo nella sua azienda di revisione veicoli e una prova speciale con la leggerezza di un trapezista, ritagliandosi quegli spazi che rappresentano la sua grande passione. “Correrò il Rally Ronde del Canavese, navigato dal canavesano Pier Carlo Sala, al volante di una Clio R3C per riprendere confidenza con le prove speciali e poi impegnarmi maggiormente nei prossimi mesi con un programma più articolato. Con tutta la confusione che c’è sui regolamenti in merito ai serbatoi e i tempi biblici con i quali vengono consegnati, non potrò schierarmi con la mia Fiesta R5, e dovrò approfittare dell’amicizia con Diego Parodi della Gima che mi ha fornito la sua Clio R3C”.

Una vettura che Mauro Beltramo ha già usato al Rally di Vesime dell’estate scorsa, affiancato dal canavesano Pier Carlo Sala. “Una vettura molto bella e competitiva. A Vesime abbiamo esagerato noi. A metà gara eravamo 17 esimi assoluti, primi di classe ed avevamo appena siglato il dodicesimo tempo assoluto. Ci siamo fatti ingolosire, volevamo risalire la classifica assoluta e nella terribile Madonna della Neve siamo finiti in una bialera. Incredibile che in un rally con tanto pubblico noi siamo riusciti ad uscire di strada nell’unico punto in cui non c’era pubblico e lì siamo rimasti”. Un rapporto difficile con le bialere per il pilota saluzzese.

Anche la mia unica esperienza con la Ronde del Canavese è finita in una bialera. Nel 2013 presi parte alla gara con una Clio RS di Classe N3 con Massimo Moncalvo al mio fianco. Di quella gara ricordo soprattutto la pioggia che scendeva copiosa ed entrava nelle ossa. Nella prima prova siglammo il 24° tempo assoluto, su 85 partenti, e secondo di classe. Nel successivo passaggio esagerammo e finimmo fuoristrada. Lì la compagnia della spinta c’era ed era pure tanta, ma il fango era così pesante e vischioso che non riuscirono a ributtarci sull’asfalto”.

Nonostante questi precedenti Mauro Beltramo è estremamente fiducioso sul suo futuro alla Ronde del Canavese. “La gara è bellissima e mi piace moltissimo. Non a caso la prova di Pratiglione è definita ‘l’università dei rally’. Negli undici chilometri di percorso si cambia ritmo almeno tre volte. Si incontrano tratti molto veloci, dove bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, spezzati da tornanti e dossi in cui dare spettacolo, inseriti in tratti misti in cui le traiettorie diventano fondamentali. Io affronterò la gara con la massima circospezione. La Clio R3C mi è stata ‘prestata’ da Diego della Gima ed è fondamentale per me non fare danni e riportargliela sana e salva. La prima prova del mattino sarà poi molto difficile. Le temperature saranno vicine allo zero e la strada sarà ricoperta dall’umidità della notte, anche se è previsto il sole. Il vantaggio sarà che l’asfalto si sporcherà poco nei tagli perché il fango a bordo strada sarà ghiacciato. Quindi gomme morbide e molta attenzione. Nelle prove successive si potrà aumentare il ritmo, ma sempre prestando la massima attenzione continuando ad usare gomme morbide”.

Se Mauro Beltramo fosse uno spettatore dove andrebbe a posizionarsi per godere del grande spettacolo della Ronde del Canavese? “Un punto molto tecnico è il tratto appena sotto il paese di Pratiglione, un misto velocissimo dove chi ha il cuore farà la differenza in classifica. Ovviamente la curva da stadio, con il pieno di gente, sarà nell’inversione in centro paese, dove è obbligatorio fare il gesto di freno a mano, sperando che ti riesca per essere applaudito e non fischiato dalla torcida. La prova finisce con una serie di dossi veloci sui quali si salta e il pubblico ammira la capacità di controllo dei piloti. Non bisogna dimentica il passaggio del ponticello sul torrente Gallenca, la bialera incriminata. E lì presterò la massima attenzione” afferma determinato il pilota saluzzese.

Automotoretrò 2018, la fabbrica dei sogni

Di Tommaso M. Valinotti, foto di Marco Ferrero

TORINO – Non è assolutamente necessario avere un portafoglio gonfio gonfio per realizzare i propri sogni in occasione di Automotoretrò. Dipende da che sogni si hanno. Modesti, realizzabili, impegnativi, irraggiungibili, folli. Questi sono i cinque livelli di una scala onirica per chi varca i padiglioni di Lingotto Fiere in occasione della grande manifestazione automotoristica torinese.

Se il terzo Padiglione è totalmente dedicato ai ricambi (con i suoi fedelissimi appassionati), il secondo Padiglione (quello centrale) fa venire l’acquolina in bocca a chiunque durante l’infanzia abbia giocato con le automobiline almeno per cinque minuti, con i suoi club e le associazioni che espongono vetture da far palpitare il cuore, mentre il primo Padiglione, quello dedicato al mercato, rischia di far saltare il conto in banca anche a chi ha una reputazione finanziaria piuttosto solida.

Kaleidosweb, in compagnia del suo reporter Marco Ferrero, ripercorre i due padiglioni passando in rassegna alle vetture più affascianti che ha suddiviso in grandi settori per omogeneità di marca o di affinità di nascita. Dalle Alfa Romeo alle americane, dalle ancetres (le auto che hanno almeno un secolo) alle automobiline di Legno, Autobianchi, Citroën, Ferrari; dalle Fiat alle Jaguar, Lancia, Lotus, NSU, Triumph, Volkswagen, fino alla stranissima Mini marchiata Wolsley.

Qual è l’auto più bella? La Plymouth dello stand del Circolo Nino Farina, affascina con le sue pinne e le sue cromature, le auto di inizio secolo hanno un appeal incredibile; e che dire della splendida Dino Ferrari o delle imponenti Lancia Astura, una talmente signorile da finire addirittura sul manifesto della rassegna. Senza dimenticare le Fiat, che hanno motorizzato l’Italia, lavorando sodo come quella 1100 camioncino, o portando a spasso un’allegra coppia di innamorati come la Topolino Cabriolet o affrontando le strade della Mille Miglia come la Balilla Coppa d’Oro; e per chi ha il mito dei dolci anni Sessanta non c’è nulla di meglio della sinuosa Jaguar E. alla fine, però, la vettura più è bella quella che ci si può comprare. E se non si riesce a comprare nulla, allora non c’è limite al sogno.

Kaleidosweb saluta gli occupanti del podio di The Ice Challenge

Di Tommaso M. Valinotti, Foto di Marco Boccardi

PRAGELATO (TO) – Quando finisce una corsa automobilistica? Quando i più veloci scendono dal podio dei vincitori, si ripongono le coppe nei bagagliai delle vetture e via tutta sulla strada di casa.

La cerimonia di premiazione troppo spesso viene snobbata da fotografi e giornalisti, tifosi e meccanici, che hanno spesso fretta di non farsi intruppare nell’intasamento che spesso si forma al termine di una gara o di una manifestazione in genere e prendono immediatamente il largo appena si spengono i motori.

Marco Boccardi, in occasione della gara di Pragelato di fine gennaio è rimasto sino a quando l’ultima goccia di spumante non ha toccato la neve, immortalando la felicità di chi è salito sul podio e non importa su quale gradino, stringendo sportivamente la mano a chi aveva lottato sportello contro sportello fino a quel momento.

Ne è venuto fuori un quadretto interessante che ci ha fatto conoscere i volti dei protagonisti di questa edizione di The Ice Challenge che troppo spesso vediamo nascosti dalle carrozzerie delle loro vetture e dai caschi integrali che trasformano i piloti in cavalieri del terzo millennio.

E per condire il tutto ancora alcune foto di quattro sbandate dei kart cross e dei drifter Davide Bannò e Graziano Rossi che della guida di traverso sono dei veri e propri maestri. Tutto ciò mentre la sabbia nella clessidra che segna il momento di avvio della quarta gara di The Ice Challenge si fa sempre più fine in attesa di vedere i motori accendersi.

Provincia Granda Rally Club: tutti in R2B alla Ronde Val Merula

Foto Barbara Garulla-Filvio Ferraro, Danilo Ninotto, Stefano Romeo

ANDORA (SV) – Si è svolta domenica 18, la quinta edizione della Ronde Val Merula, prima gara della stagione 2018 sul territorio italiano, con partenza ed arrivo ad Andora (SV). Quattro i tratti cronometrati previsti sugli oltre dieci chilometri della prova speciale “Passo del Ginestro”. Al via, fra ben 94 partenti, due equipaggi del Provincia Granda Rally Club, entrambi in Classe R2B su Peugeot 208.

Trentaquattresimo posto assoluto, sesto di classe e 21° di Gruppo R per Danilo Baravalle, in coppia con Enrico Ghietti. Gara un po’ sottono per il pilota monregalese, tradizionalmente molto veloce sulle tortuose strade dell’entroterra ligure, ma che in questa occasione non è riuscito ad esprimersi ai suoi consueti livelli.

Ottimo esordio sulla Peugeot 208 per Alessandro Multari, navigato da Roberta Brizzolara. Dopo un avvio cauto sul primo passaggio, aumentava notevolmente il passo sulle restanti prove; dopo una bella lotta con Tamagnini, riusciva a prevalere, centrando il secondo posto di classe, dietro all’imprendibile Arzà, concludendo la gara al 17° posto assoluto e 14° di Gruppo R.

 

La vittoria della Hyundai di Neuville-Colsoul in 16 immagini

TORSBY (Svezia) – Fedelissimo alla marca Hyundai, di cui difende i colori dalla stagione 2014, il non ancora trentenne belga Thierry Neuville, affiancato dal connazionale Gil Cousoul (con cui condivide l’abitacolo dal MonteCarlo 2014, sua prima gara al volante della berlinetta coreana), ha conquistato in Svezia il suo settimo successo in carriera (tutti su Hyundai, tutti con Cousoul) dando una spallata verso l’alto alle sue ambizioni mondiali, che insegue dal 2012 da quando iniziò a calcare costantemente le speciali ridate con la Citroën DS3 WRC dello Junior Citroën Qatar Rally Team. Un titolo che ha già sfiorato più volte, con il secondo posto dello scorso anno che fa il bis con il risultato del 2016. Ora in testa alla classifica del mondiale c’è lui, come Hyundai è al comando della classifica costruttori.

Per festeggiare l’avvenimento Hyundai Motorsport ha diffuso una serie di spettacolari immagini della gara svedese, associate a due scatti del finlandese Vaakuna Rally, che si è svolto negli stessi giorni dello Svezia e che ha visto Jari Ketomaa grande protagonista sempre con la Hyundai i20 Coupe ufficiale.

Ronde del Canavese, VM Motor Team risponde presente

Fabio Becuti ed Igino Diamanti pronti per la prima gara piemontese del 2018

VALENZA (AL) – Dopo l’ottimo weekend ligure della Ronde Val Merula, il VM Motor Team si prepara a schierare un equipaggio al primo appuntamento piemontese del 2018 rallistico. La Ronde del Canavese, che aprirà la lunga stagione del Nord Ovest, vedrà al via la Peugeot 106 di Fabio Becuti ed Igino Diamanti, che prenderanno il via alla sfida di Rivarolo Canavese (TO) nella classe E6 della nuova categoria Produzione Evo, raggruppamento che comprende le vetture conformi allo standard della classe A6 fino allo scorso anno.

Sono molto contento di tornare in macchina dopo la pausa invernale. La stagione 2017 è andata bene, ma si è conclusa con un piccolo errore, sarà fondamentale partire con il piede giusto e prendere subito il ritmo gara. Spero di trovare buone condizioni meteo, anche se per ora le previsioni non sembrano molto confortanti. Il mio obiettivo è comunque quello di fare chilometri per arrivare preparato alla gara di casa di Canelli del 25 marzo” – ha dichiarato Becuti nel pieno dei preparativi per la Ronde.

Appuntamento a Rivarolo Canavese nel tardo pomeriggio di sabato 24 febbraio, per una sfilata con presentazione degli equipaggi, mentre la gara scatterà alle 8 di domenica 25, con arrivo previsto dalle 17:15.

Rally del Canavese, tempo di debutti per la AM Sport

CANALE D’ALBA (CN) – Anche quest’anno la Ronde del canavese aprirà la stagione rallistica piemontese regalando due giorni di intense emozioni ai suoi appassionati. Emozioni che Antonio Marchio e la AM Sport, anche loro al debutto stagionale, condivideranno con Paolo Terrando e Gabriele Bellini. Il primo al volante di una Fiat Cinquecento Trofeo con l’inseparabile Raffaele Corollo alle note; il secondo, insieme a Francesco Nari, alla prima uscita assoluta sulla sua Fiat Seicento Kit curata dalla AM Sport che, domenica 25 febbraio, debutterà in gara sulla Pratiglione: oltre dieci chilometri contro il tempo che conservano, intatti, il carisma di “università dei rally” e fanno della prova una delle speciali fra le più antiche e spettacolari del nostro panorama rallistico.

Domenica il cronometro scatta alle ore 8.01 con la partenza dall’Urban Center di Rivarolo. Gli equipaggi in gara si dirigeranno poi a Prascorsano dove, alle ore 8.57, si accenderà il semaforo verde per il primo dei quattro passaggi sulla speciale di Pratiglione. Gli altri passaggi saranno alle ore 11.25, alle ore 13.54 e alle ore 16.23. L’arrivo dei concorrenti è previsto alle ore 17,09 con a seguire le premiazioni presso l’Allea di Corso Indipendenza a Rivarolo.  Quattro i parchi assistenza allestiti a Cuorgné dove, ad attendere Paolo Terrando, Raffaele Corollo, Gabriele Bellini, Francesco Nari e le due “piccole” Fiat, ci saranno Antonio Marchio e i suoi collaboratori: tutti insieme sotto le tre lune azzurre della AM Sport e un cielo che, ad oggi, le previsioni meteo annunciano molto nuvoloso con possibile nevischio.

Hyundai Kite: il dune buggy rinasce con IED

L’Istituto Europeo di Design presenta in anteprima mondiale al Salone di Ginevra la concept car ispirata a praticità e divertimento realizzata con lo European Design Center Hyundai

Torino, 20 febbraio 2018 – L’Istituto Europeo di Design torna per il quindicesimo anno consecutivo al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra presentando la Hyundai Kite, ultima e inedita concept car realizzata dall’Istituto in collaborazione con lo European Design Center Hyundai. Il modello di stile, che sarà presentato in anteprima mondiale, è il risultato del progetto di tesi del gruppo internazionale di giovani designer del Master biennale in Transportation Design IED Torino, progetto che negli ultimi mesi è stato finalizzato seguendo i processi come in un design centre automotive.

Ai car designer IED è stato chiesto di progettare un veicolo fun and functional, in grado di conciliare praticità e divertimento per i due passeggeri. Il punto di partenza è stato lo storico dune buggy, icona degli anni Sessanta e Settanta che ha interpretato il sogno di libertà, di divertimento e di off road non impegnativo, ma che ha anche avuto applicazioni nel settore militare e professionale. A distanza di cinquant’anni, ci si è interrogati su come attualizzare una tipologia di veicolo che reinterpreti valori intramontabili in una formula e in una architettura tra le più caratterizzate. Dopo mesi di lavoro intenso, ha preso forma la Hyundai Kite, che racchiude due veicoli in uno, un dune buggy che diventa jet-ski monoposto: un veicolo “libero” che corre su terra e acqua e che porta il nome dell’aria. Un veicolo che avvicina i tre elementi e mette l’esperienza di essi al centro di forme e funzioni.

HYUNDAI KITE (lunghezza 3745mm – larghezza 2235mm – altezza 1455mm – interasse 2580mm) è costituito da una vasca monoscocca, frutto del disegno che parte simultaneamente sia dagli interni sia dagli esterni del veicolo, che è anche elemento strutturale e meccanico della concept. Le linee sono pensate per restituire una idea di galleggiamento e libertà, concetti e desideri di chiunque si proietti nella dimensione di tempo libero vicino all’acqua. Il linguaggio formale si è evoluto eliminando le consuete barriere fra interno, esterno e fra gli elementi che li definiscono, come portiere, montanti, tetto e parabrezza: le superfici si inseguono creando un continuum generato da torsioni e intersezioni inaspettate. La propulsione di entrambi i moduli (dune buggy e jet-ski) è elettrica: per quello terrestre sono previsti quattro motori brush-less nelle ruote, mentre per il jet-ski la propulsione avviene tramite sistema a turbina acqua jet. La Hyundai Kite prevede un’interazione uomo-macchina intuitiva e “amichevole” in modo da delegare tutti i controlli al telefono mobile personale: una flessibilità che svincola anche le tradizionali posizioni di guida e di passeggero, rendendole interscambiabili e dando la possibilità di riposizionare volante e mobile-pad a seconda delle esigenze dell’utente, dello stile di guida, del Paese.

In Hyundai lavoriamo costantemente sull’evoluzione del design, che nel tempo è divenuto il principale driver di crescita sia per il brand sia per i volumi in Europa” – dichiara Thomas Bürkle, Chief Designer

European Design Center Hyundai. “Allo stesso modo, investiamo anche nel futuro del design dell’auto, attraverso iniziative come questa: essere ancora una volta partner di IED significa contribuire alla formazione di quelli che saranno i designer del futuro. È un progetto che ci rende molto orgogliosi e non vediamo l’ora di assistere alla presentazione della concept Hyundai Kite al Salone di Ginevra” .

“IED in questi quindici anni ha abituato il pubblico di Ginevra a riflessioni e provocazioni progettuali” – dichiara Riccardo Balbo, Direttore accademico IED Italia. “È il senso della partecipazione di un network mondiale nella formazione al design a un evento importante come questo: liberare energia giovane e irriverente, ricomporla sotto la guida di grandi nomi, produrre visioni ed educare designer di prospettiva e abilità” .

Dato il tipo di veicolo e i contenuti progettuali, per la concept car sono stati realizzati anche gli interni. Il lavoro di progettazione in team fra gli studenti dei Corsi di Transportation Design e Product Design IED Torino ha portato alla creazione del comando cambio della Hyundai Kite grazie all’importante partnership con il Gruppo Sila, global player italiano che sviluppa e produce componenti automotive . Il Gruppo Sila sarà presente sullo stand anche con due ulteriori proposte di cambio full by-wire , a loro volta progettate dagli studenti. La partnership tecnica con Sabelt ha invece portato allo sviluppo delle sedute e delle cinture di sicurezza di Hyundai Kite, che in uno spazio dedicato all’interno dello stand IED potrà essere “vissuta” anche attraverso un’esperienza di realtà virtuale progettata in collaborazione con Protocube Reply.

Hyundai Kite è stata progettata all’interno di IED mobility lab , laboratorio di innovazione e sviluppo transdisciplinare legato ai temi della mobilità, guidato da Luca Borgogno, ex-studente IED la cui esperienza, sviluppata in venti anni di attività culminati in Pininfarina e Lamborghini, si è sempre concentrata nella ricerca sulla mobilità del futuro. Obiettivo di IED mobility lab è infatti allargare la visione dei giovani designer dando loro una profondità di pensiero progettuale che risponda nel migliore dei modi ai grandi cambiamenti e alle sfide che il mondo sta vivendo.

Questo è il modus operandi con cui i quindici studenti del Master IED, sotto la supervisione del Coordinatore Alessandro Cipolli e guidati da Nicola Danza, ex-studente IED oggi Design Manager Hyundai, hanno realizzato il progetto Kite, risultato di un percorso scandito da tempi e modi dei grandi automotive design centre , per formare i designer di domani a confrontarsi con la realtà professionale. A tutti gli studenti, infatti, è stata richiesta una proposta che rispondesse al brief iniziale preparato da European Design Center Hyundai: le migliori sono state selezionate e via via sintetizzate fino a coagularsi nella versione finale del buggy, che nasce quindi da un lavoro corale portato a termine dal gruppo.

L’Istituto Europeo di Design ringrazia lo European Design Center Hyundai per la proficua collaborazione condotta con passione ed entusiasmo.

Hyundai Kite è stata progettata da: Nicholas Luke Cho (Gran Bretagna); Priankar Dasgupta (India); Jiabin Dong (Cina); Nithyanandhan Emmanuel (India); Ulises Esquivel Balderas (Messico); Nishank Grover (India); Jin Kim (Corea del Sud); Sai Sandeep Pentakota (India); Luis Rodrigo Rodrìguez Mèndez (Guatemala); Aditya Saraf (India); Alexandru-Calin Ticarat (Romania); Prashanth Vantimitta (India); Leonardo Vitale (Italia); José Andrés Yanes Belmonte (Venezuela) e Wu Zhengcui (Cina), studenti del Master in Transportation Design IED Torino a.a. 2016/17.

Il Master in Transportation Design IED Torino è coordinato da Alessandro Cipolli con la collaborazione di Davide Tealdi, docente IED, e sotto la supervisione di Luca Borgogno, a capo di IED mobility lab.

La show car è stata realizzata da NCS | NewCast Services Srl, che ha collaborato al fianco di IED nei processi di prototipazione, insieme agli sponsor tecnici: AM Costruzione Modelli Srl, Freeland.car Srl, OZ Racing, Clinic Car Italia.

  • Partner: Gruppo Sila
  • Technical partner: Protocube Reply, Sabelt
  • Hyundai Kite è stata realizzata da NCS | NewCast Services Srl
  • Technical sponsor: AM Costruzione Modelli Srl, Freeland.car Srl, OZ Racing, Clinic Car Italia

Il 4° Rally “Colline Metallifere e della Val di Cornia” si riconferma a Piombino

In programma per il 7/8 aprile, proporrà lo stesso percorso della passata edizione con alcuni ritocchi alla logistica. Saranno interessati i territori dei comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto  e Sassetta. Due le Prove Speciali da ripetere tre volte, per 36 chilometri di distanza competitiva, sul totale di 201,650. Riconfermato il “Memorial Leonardo Tucci”

Follonica (Grosseto), 21 febbraio 2018 – Tutto pronto, per la quarta edizione del Rally “Colline Metallifere e della Val di Cornia”, che l’organizzazione Maremmacorse 2.0 proporrà per il 7-8 aprile, terza gara dell’anno in Toscana. Dopo le tre precedenti edizioni ricche di contenuti e di grande agonismo, l’organizzazione conferma il format visto lo scorso anno, quando venne operata una radicale inversione di rotta sulla logistica e sul percorso. Piombino sarà sempre il quartier generale dell’evento, con interessati i comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto  e Sassetta.

Non cambierà il percorso, che sarà uguale alla passata edizione e verrà riproposta la cerimonia di partenza a Piombino, in Corso Italia (sede anche dell’arrivo), alle ore 20,00 del sabato, iniziativa che appunto nel 2017 riscosse ampi consensi sia dagli attori della gara sia dall’intera città, la quale conobbe un notevole afflusso di appassionati ed addetti ai lavori. Due le Prove Speciali previste, da ripetere tre volte, per 36 chilometri di distanza competitiva, sul totale di 201,650. Saranno la “Campiglia” di 5,00 chilometri e la celebre “Sassetta”, di 7,00 chilometri. Due percorsi di grande contenuto tecnico che già lo scorso anno produssero momenti di grande agonismo e spettacolo, certamente attesi anche quest’anno.

Sarà inoltre riproposto il “Memorial Leonardo Tucci”, in ricordo del grande pilota livornese scomparso prematuramente sei anni fa, con premi riservati ai concorrenti.

Cambia parte della logistica, per rendere la gara ancora più snella, per non creare disagio ai concorrenti ed alle squadre: le verifiche sportive e tecniche pre gara saranno in centro a Piombino, in Via Ferrer ed il Parco Assistenza sarà a Venturina, all’interno della Fiera, un luogo certamente adatto ad accogliere i mezzi delle squadre.

La Ronde di Sperlonga è “la più bella d’Italia”

Lo scorso fine settimana, alla premiazione “Volanti d’oro” di Cefalù, la gara pontina ha ricevuto il grande riconoscimento quale “Ronde più bella d’Italia” da parte dei rallisti siciliani. Un premio certamente alla passione ed al lavoro svolto sino dalla sua prima edizione coniugando sport e territorio.

SPERLONGA (Latina), 21 febbraio 2018 – Questa prima parte dell’anno, con la stagione sportiva che sta muovendo i primi passi, per la Ronde di Sperlonga è stata di grande soddisfazione. Non appena spenta l’eco della passata edizione, la nona dello scorso dicembre, nel fine settimana appena trascorso, Sperlonga Racing ha raccolto una gratificazione importante, quella conferita alla premiazione dei Volanti d’Oro di Cefalù, in Sicilia. Alla Ronde di Sperlonga è stato dato il premio per essere stata definita, dai rallisti siciliani “la ronde più bella d’Italia”. Un premio inaspettato, vista la grande e qualificata concorrenza di gare italiane ed allo stesso tempo estremamente gratificante, segno che il lavoro iniziato con la prima edizione del 2009, mosso dalla passione per il motorsport, ha subito segnato una traccia importante nel contesto nazionale. Un grande impegno che ha guardato al bene dello sport ed ad un sostegno all’immagine del territorio.

Il premio, infatti, è arrivato sulla base delle tante manifestazioni di stima e simpatia da parte di piloti, addetti ai lavori ed appassionati, andando a confermare il forte rapporto di amicizia che la Ronde di Sperlonga ha con tutti quanti, unito ad avere una cornice esclusiva come la Riviera di Ulisse, affascinante anche d’inverno.

Il significato del premio è molto profondo, essendo stato ricevuto in Sicilia, dove praticamente le corse su strada sono state inventate più di 100 anni fa,  quindi in una  terra ricca di tradizione rallistica rende ancora più felici ed orgogliosi tutti coloro che compongono Sperlonga Racing. Sarà certamente il propellente per lavorare con forti stimoli all’allestimento dell’edizione del decennale, prevista per il 15 e 16 dicembre.

La scuderia Alfa Romeo Sauber F1 ha presentato la C37

La nuova vettura che parteciperà al campionato di Formula 1 2018.

HINWIL (Svizzera), 20 febbraio 2018 – La monoposto appare diversa rispetto alla C36 dello scorso anno; ciò è dovuto in parte alle nuove disposizioni del regolamento tecnico e in parte al nuovo approccio tecnico del team.

A un mese dall’inizio della stagione 2018, il Team Principal Frédéric Vasseur afferma: “Non vedo l’ora che la stagione abbia inizio e sono impaziente di vedere Marcus (Ericsson) e Charles (Leclerc) in pista. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato duramente allo sviluppo della C37, con l’impiego di molte risorse, ed è fantastico poterla presentare oggi. Sono convinto che Marcus e Charles formino una coppia di piloti perfetta, essendo il primo un pilota esperto e il secondo un rookie promettente. Per Marcus si tratterà della quarta stagione con noi. È un elemento importante della squadra, e grazie alla sua esperienza fornisce feedback tecnici molto precisi. Per quanto riguarda Charles, ha dimostrato di avere talento nelle categorie minori e merita di essere al via di questa stagione di Formula 1.”

“Il nostro obiettivo per il 2018 è chiaro: vogliamo recuperare il gap rispetto agli altri team e migliorare le nostre prestazioni nel corso della stagione. Abbiamo messo molto impegno ed energia nello sviluppo della C37. Voglio ringraziare i nostri partner e i nostri tifosi per il supporto continuo. Il ritorno di Alfa Romeo in Formula 1 rappresenta un’altra pietra miliare nella storia del team, e sono orgoglioso che un marchio storico così importante abbia scelto noi per riproporsi nel nostro sport. Siamo impazienti di iniziare la stagione 2018 con le insegne della scuderia Alfa Romeo Sauber F1”, prosegue Vasseur.

Il ritorno di Alfa Romeo, uno dei grandi marchi che hanno fatto la storia del massimo campionato automobilistico Formula 1, riporta in circuito il “Quadrifoglio”, il leggendario simbolo che dal 1923 identifica le più performanti realizzazioni firmate Alfa Romeo da gara. Posto sul modulo “engine cover” della nuova C37, il noto portafortuna vanta una storia affascinante che affonda le proprie radici nel mondo delle corse. La prima vettura Alfa Romeo ornata con il Quadrifoglio fu la “RL” di Ugo Sivocci che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Lo stesso emblema appare nel 1925 sulla “P2” di Brilli Peri che trionfa nel primo “Campionato Mondiale di corse automobilistiche”, il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall’Alfa Romeo, e nel 1950 e nel 1951 quando Giuseppe “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le celebri “Alfetta”, al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1. E oggi il leggendario simbolo ritorna nel massimo campionato automobilistico mostrando al mondo intero quanto sia ancora forte e vincente la filosofia Alfa Romeo, ovvero quella costante ricerca dell’eccellenza applicata alle competizioni  che poi viene trasferita in toto sulle vetture di produzione. La leggenda continua.

Il direttore tecnico Jörg Zander spiega: “È bellissimo svelare finalmente la C37. La vettura per il campionato 2018 è il risultato del duro lavoro che ha impegnato tutto il personale in fabbrica negli ultimi mesi. La filosofia alla base della C37 si discosta in modo significativo da quella su cui si fondava la C36. L’aerodinamica è notevolmente diversa, e la C37 presenta inoltre varie novità rispetto alla monoposto precedente. Siamo sicuri che questa nuova concezione offra maggiori opportunità e ci consentirà di migliorare nel corso della stagione. Anche il motore Ferrari 2018 contribuirà al miglioramento delle prestazioni. Speriamo che con la C37 riusciremo a fare dei progressi e ad essere più competitivi rispetto al 2017.”

La C37 compirà i primi giri ufficiali in occasione dei test invernali che si svolgeranno sul Circuit de Catalunya, nei pressi di Barcellona, dal 26 febbraio al 1° marzo 2018.