Le sei serie dell’Aurelia B20 protagoniste di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B20 I Serie, telaio 1404 (1951) Coupé due porte destinata a soddisfare il nascente segmento di mercato delle “Gran Turismo”. La vettura era quasi imbattibile soprattutto nelle corse in salita, grazie alla notevole coppia del suo motore sei cilindri. Realizzata in 498 esemplari tra il 1951 e il 1952. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1991 cc. 75 CV)

AURELIA B20 II Serie, telaio 1768 (1952). L’auto subisce modifiche alla carrozzeria e il cruscotto ridisegnato ospita ora il contagiri. La linea della fiancata culmina ora in un terminale a pinna più pronunciato. Viene inoltre incrementata la potenza, con l’aumento del rapporto di compressione. Realizzata in 673 esemplari tra il 1952 e il 1953. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1991 cc. 80 CV)

AURELIA B20 II Serie, telaio 1877 (1952) L’auto esposta ha partecipato alla Mille Miglia del 1953 nella configurazione attuale. La carrozzeria ha subito un aggiornamento anche nei paraurti, che sono adesso privi dei rostri presenti nella serie precedente. In questa versione i freni vengono maggiorati. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1991 cc. 80 CV)

AURELIA B20 III Serie, telaio 2660 (1953) Nel 1953 è presentata la nuova coupé, con sostanziali modifiche alla carrozzeria. La meccanica subisce importanti variazioni, con aumento della corsa e alesaggio; sono novità anche il profilo dell’albero a cammes, il carburatore e le fusioni del blocco motore e delle testate. Viene allungato il rapporto al ponte, consentendole una velocità massima di 185 km/h. realizzata in 7209 esemplari tra il 1953 e il 1954. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 2451 cc. 118 CV)

AURELIA B20S IV Serie, telaio 1218 (1954). Vengono eseguite lievi modifiche esterne, come l’inserimento del faro di retromarcia e dello spruzza vetri. Nuova è la sospensione posteriore, ora a ruote semi indipendenti tipo “De Dion”. Dal 1955 sono presenti i cristalli polarizzati ed è disponibile la guida a sinistra. Le vetture così equipaggiate sono identificate dal suffisso “S” che precede il numero del telaio. Realizzata in 1.000 esemplari tra il 1954 e il 1955. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 2451 cc. 118 CV)

AURELIA B20 V Serie, telaio 3745 (1956) La carrozzeria rimane inalterata, è differente la colorazione del cruscotto e vengono introdotti nuovi strumenti Jaeger. Scompare il faro di retromarcia. Cambiano i coprimozzi delle ruote. Il motore viene depotenziato, con la riduzione della velocità massima. I ceppi dei freni sono più grandi; il comando della frizione è idraulico. Realizzata in 299 esemplari nel 1956. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 2451 cc. 118 CV)

AURELIA B20 VI Serie, telaio 1772 (1957) Si aggiungono i deflettori ai vetri laterali, viene eliminato il baffo cromato al centro del cofano. La meccanica rimane sostanzialmente invariata, ma vengono rafforzate le balestre posteriori e vengono apportate nuove modifiche ai frani anteriori. Realizzata in 621 esemplari tra il 1957 e il 1958. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 2451 cc. 118 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti. Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

WRC: Toyota vince in Messico con Sébastien Ogier

Prima vittoria per Sébastien Ogier e il copilota Julien Ingrassia con la TOYOTA YARIS WRC, portando a casa il suo sesto trionfo al Rally del Messico. La gara è stata anche la prima vittoria per la Toyota Yaris WRC sul difficile evento su ghiaia.

Il Rally del Messico è stato interrotto con un giorno d’anticipo rispetto a quello che era il programma, a causa delle restrizioni per contrastare la rapida evoluzione della pandemia da Covid-19.

Nella sua terza gara con la Toyota – la prima su ghiaia – Ogier ha dominato sin da subito, prendendo il comando nella seconda tappa di venerdì. La giornata di sabato è iniziata con un vantaggio di 13,2 secondi, consolidato poi dalla vittoria nella tappa SS13 Guanajuatito che lo ha portato alla vittoria finale chiudendo con 27,8 secondi di vantaggio.

Con la sua sesta vittoria in Messico in otto anni – al volante di quattro vetture diverse – Ogier passa in testa al campionato piloti davanti al compagno di squadra Elfyn Evans, classificatosi in quarta posizione con il copilota Scott Martin.

Kalle Rovanperä classificatosi al quinto posto, contribuisce a scalare la classifica costruttori che vede ora il team TOYOTA GAZOO RACING in testa alla classifica con 21 punti di vantaggio. Risultato ottimo per la Toyota che con la sua nuova squadra di piloti ha ottenuto due vittorie nei suoi primi tre eventi.

Akio Toyoda (Team Chairman). “Abbiamo finalmente vinto il Rally del Messico, in cui abbiamo incontrato sempre qualche difficoltà da quando siamo tornati nel WRC. Congratulazioni e grazie, Sebastien e Julien!

I primi due anni in Messico, non abbiamo potuto gareggiare al meglio a causa del surriscaldamento del motore. Ma i nostri ingegneri hanno fatto molti sforzi per migliorare il sistema di raffreddamento e alla fine abbiamo raggiunto la vetta del podio. Ringrazio anche la loro perseveranza e determinazione nell’apportare questi miglioramenti.

Ho sentito come sia stato fatto un grande lavoro dall’organizzatore e dalla gente del posto per tenere questa gara in condizioni di sicurezza. Voglio esprimere il mio apprezzamento a loro per il loro duro lavoro nel permettere ai fan di assistere all’evento. Voglio anche condividere il mio apprezzamento ai piloti per aver cercato di dare il massimo in tali circostanze.

Anche se il prossimo round, il Rally Argentina, sarà posticipato, spero davvero che il giorno in cui i fan potranno rivedere la Yaris WRC gareggiare arrivi il più presto possibile ”.

 

Hyundai conquista il secondo posto al Rally del Messico

Hyundai Motorsport si è assicurata il terzo podio nel Mondiale Rally (WRC) 2020, con l’appuntamento messicano terminato in anticipo sabato sera. Ott Tanak ha ottenuto il secondo piazzamento d’onore consecutivo grazie a un’altra performance brillante con la Hyundai i20 Coupe WRC. Thierry Neuville ha recuperato alcuni punti per la squadra in ottica costruttori dopo aver ripreso la corsa a seguito di problemi elettrici

16 marzo 2020 – Hyundai Motorsport ha conquistato il terzo podio consecutivo nel Mondiale Rally 2020 in un Rally del Messico chiuso in anticipo al termine del programma di sabato.

Gli organizzatori hanno infatti deciso di anticipare la fine della gara a fronte della rapida evoluzione delle restrizioni di viaggio legate all’epidemia globale di coronavirus, una decisione pienamente sostenuta da Hyundai Motorsport. Con 20 prove speciali completate sulle 24 previste da giovedì – la PS8 (Ortega 2) è stata annullata venerdì – tutti i punti validi per il campionato sono stati assegnati.

Ott Tanak e Martin Jarveoja hanno conquistato il secondo piazzamento d’onore consecutivo per Hyundai Motorsport, in occasione del primo evento su ghiaia con la Hyundai i20 Coupe WRC. L’equipaggio estone ha dimostrato un ritmo impressionante nel corso del fine settimana – conquistando sei speciali – e sarebbe stato quasi certamente in lizza per la vittoria se non fosse incappato in un piccolo errore venerdì mattina.

Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul sono stati invece costretti a rinunciare alla battaglia per il podio a causa di problemi elettrici sulla vettura. Simili difficoltà sono state registrate durante la prova di apertura nella giornata di sabato, ma la coppia belga hanno lottato valorosamente con l’obiettivo di assicurare più punti possibile alla squadra.

Gli equipaggi Hyundai Motorsport hanno conquistato numerose vittorie di speciale, firmando diverse “doppiette”: Neuville-Tanak nella PS14 (Alfaro 1) e nella PS19/SS20 (Autodromo Shell V-Power), Tanak-Neuville davanti a tutti nella PS17 (Alfaro) e nella PS18 (Derramadero). In totale, Hyundai ha conquistato 15 speciali in Messico questo fine settimana, sottolineando il potenziale della squadra per puntare alla vittoria.

Il risultato finale vede Hyundai Motorsport consolidare il secondo posto nella classifica costruttori con 89 punti, con Neuville e Tanak rispettivamente terzo e quinto nella classifica piloti.

Il Team Principal Andrea Adamo ha dichiarato: “Non possiamo negare che è stato un rally difficile e complicato da molti punti di vista. Avremmo dovuto terminare in posizioni migliori, e non siamo stati in grado di gestire quello che descrivo come un miglioramento delle prestazioni della vettura. Se è abbastanza non lo so, ma dobbiamo analizzare a fondo i nostri errori per essere sicuri di evitarli in futuro, e massimizzare il nostro ritorno a migliori risultati da qui in avanti. La stagione è ancora lunga. Senza l’errore di venerdì, sono sicuro che Ott sarebbe stato coinvolto in una bagarre per la vittoria molto più serrata; è stato comunque in grado di ottenere il secondo posto, un risultato prezioso per la nostra squadra. Anche Thierry ha avuto un fine settimana fantastico e purtroppo non è riuscito a portare a casa un risultato indicativo a causa di nostro errore, non quello che si meritava.”

Ottimi risultati nel WRC2. Gli equipaggi Hyundai Motorsport impegnati nel WRC2 hanno conquistato in Messico il loro miglior risultato stagionale, con Nikolay Gryazin e Ole Christian Veiby rispettivamente al secondo e terzo posto di categoria (settimo e decimo in classifica generale). Il risultato consente al team Hyundai Motorsport N di portarsi al comando della classifica costruttori nel WRC2, mentre Gryazin occupa la seconda posizione della relativa classifica piloti.

Il prossimo Rally. A seguito degli sviluppi globali riguardanti il coronavirus (Covid-19), il Rally di Argentina, quarto round del Mondiale in programma originariamente dal 23 al 26 aprile, è stato posticipato. Allo stato attuale, il prossimo appuntamento del campionato sarà il Rally di Portogallo, dal 21 al 24 maggio.

Continuano i lavori per la messa a punto del Rally Italia Sardegna

Ormai strutturata la gara si lavora ora sugli ultimi dettagli in vista del rush finale. Messe a punto le azioni a favore degli appassionati che hanno acquistato o stanno per acquistare i Gold Pass, nel caso di slittamento della data della gara.

I lavori di organizzazione del Rally Italia Sardegna procedono decisi e con forza per offrire quest’anno un evento sportivo ancora più appassionante e coinvolgente. Stiamo lavorando intensamente per migliorarci sempre più ed offrire agli appassionati spettatori uno spettacolo di altissimo livello.

Relativamente alla situazione legata alla crisi Epidemiologica – Covid 19, ACI Sport informa che, nel caso la data della competizione dovesse variare, a tutti gli appassionati già in possesso o che volessero acquistare Gold Pass, sarà data la possibilità di usufruire del rimborso o, in alternativa, di poter usare quanto acquistato nella nuova data prescelta per la effettuazione della gara.

Motorsport Academy Peugeot. Il successo di una formula vincente

PEUGEOT Sport è la divisione sportiva della casa del Leone  che realizza da molti anni versioni da competizione derivate dalle versioni più sportive delle proprie auto di serie, con l’obiettivo di permettere ai piloti di tutto il mondo di cimentarsi nei vari campionati nazionali ed internazionali.

La filiale italiana della Casa del Leone ha voluto sviluppare ancor più questo concetto e per aiutare ancor più i giovani piloti iscritti al trofeo promozionale PEUGEOT Competition (giunto alla 41esima edizione) ha deciso di realizzare alcuni corsi di formazione loro dedicati, sotto il cappello della Motorsport Academy PEUGEOT.

Sono stati quasi 50 i giovani piloti che hanno approfittato dell’opportunità di ricevere insegnamenti da un pluricampione di rally come Paolo Andreucci, affiancato dalla fidata navigatrice Anna Andreussi. 6 giornate di formazione a titolo gratuito che si sono declinate tra sessioni teoriche in aula e pratiche a bordo di vetture PEUGEOT per mettere subito a frutto gli insegnamenti ricevuti.

Da molti anni PEUGEOT Sport Italia punta fortemente sulle nuove generazioni di piloti che corrrono con auto del Leone nel trofeo promozionale PEUGEOT Competition, giunto quest’anno alla 41esima edizione. La filiale italiana della Casa lo scorso anno ha deciso di aggiungere un tassello molto importante in termini di servizio messo a loro disposizione e ha dato il via ad un piano di formazione sotto il cappello della Motorsport Academy Peugeot.

Forte della disponibilità di un 11 volte campione italiano di rally come Paolo Andreucci, la filiale italiana della Casa del Leone ha deciso di realizzare una serie di corsi di formazione totalmente gratuiti e dedicati alle nuove leve del rally italiano allo scopo di aiutarli a migliorarsi e a crescere professionalmente. Corsi di formazione teorica e pratica che si sono svolti durante la scorsa stagione e che verranno riproposti anche per la stagione 2020, compatibilmente con gli impegni del campione toscano impegnato nel CIR 2020. Ad affiancare Paolo in queste sessioni di formazione c’è stata la fidata Anna Andreussi, fondamentale coprotagonista dei successi del campione toscano.

Una formula semplice ma quanto mai efficace che ha condensato in una giornata attività in aula con spiegazione della teoria, dai concetti di sicurezza, all’impostazione della guida, fino all’analisi dello stile di guida di tutti i partecipanti. Sessioni in aula che sono poi state seguite da sessioni di guida per mettere in pratica gli insegnamenti appresi.

Nella stagione 2019 la Motorsport Academy PEUGEOT ha realizzato 6 sessioni, a ridosso di appuntamenti di campionato, così da ottimizzare gli spostamenti dei piloti che vi hanno partecipato: due sessioni in Sicilia, tre al Ciocco ed una a Udine per cercare di comprire un po’ tutte le zone d’Italia.

Come si sono svolti i corsi? Paolo e Anna hanno sempre avviato la formazione introducendo il concetto di sicurezza, partendo dai dispositivi che si trovano a bordo dell’auto; gps per l’allerta, uso corretto di impianto di estinzione, collare Hans, casco, posizione di guida, corretto uso delle cinture, modalità soccorso, interventi in auto, uso del radar, delle bandiere etc..

Fatta questa importante introduzione sugli aspetti relativi alla sicurezza, il programma della giornata prevedeva la teoria in aula con il supporto di slide e filmati, toccando tutti gli aspetti relativi alla gara: traiettorie, uso del cambio e dei freni, uso dello sterzo, corretta lettura delle note, delle regolazioni dell’auto, del rapporto con il navigatore e con la squadra. Il  come rapportarsi con altre persone è un elemento molto utile in tutti gli ambienti, ma il self control diventa determinante nelle occasioni in cui la tensione è sempre alta, come nei rally. Per agevolare il confronto e l’analisi degli stili di guida dei piloti intervenuti, è stato chiesto loro di portare il proprio filmato cameracar in modo da esaminarne il comportamento tenuto in gara e stimolare la discussione ed il confronto tra i partecipanti. Un aspetto molto apprezzato da tutti perché i consigli di un campione come Andreucci sono molto preziosi.

Durante la parte teorica è stato coinvolto anche il Dott. Russo, medico che da anni collabora con Formula Medicine (segue tutti i migliori piloti di F1) per dare informazioni su alimentazione e preparazione fisica e mentale. Nulla è stato lasciato al caso.

Finita la teoria si è potuto passare alla sessione pratica, grazie alla disponibilità di alcune vetture PEUGEOT in ogni sessione, specie 308 GTi by PEUGEOT Sport. E’ stata una sorta di prova del nove di quanto appreso in aula, permettendo così l’attuazione degli insegnamenti ricevuti in aula.

Peugeot 508 BlueHDi 160 EAT8. L’arte del viaggiare

Non è necessario attraversare un oceano per fare un viaggio coast-to-coast, a volte l’avventura può essere più vicina. Il nostro Paese offre l’opportunità di attraversare paesaggi incredibili, poco noti, senza percorrere migliaia di chilometri.

Un’occhiata alla cartina geografica e l’idea di fare il coast-to-coast è immediata, specie quando si ha a disposizione una grande stradista come l’ammiraglia della Casa del Leone, la PEUGEOT 508.

Dal Tirreno allo Jonio, o viceversa, nel punto più stretto dell’Italia. La costa calabrese tra Sant’Eufemia/Lamezia Terme e Catanzaro Lido è il coast-to-coast italiano da percorrere nell’arco di poco più di un’ora.

Sono meno di cento chilometri con la E848, oppure in un paio di giorni volendo attardarsi in un viaggio senza fretta per ammirare i panorami della costa e dell’entroterra, gustando con lentezza le comodità che la fastback PEUGEOT garantisce ai suoi occupanti, coccolandoli in un abitacolo da quale non si vorrebbe mai scendere.

La scarsa densità abitativa rispetto ad altre regioni regala l’esperienza di un viaggio non solo fisico, ma anche mentale, permettendo al viaggiatore di allontanarsi spiritualmente dal quotidiano. Un viaggio facilitato in questo dal grande confort e dalla dinamica di marcia di gran pregio dell’ammiraglia transalpina, qui, nelle immagini in versione fastback e spinta dal motore 2 litri BlueHDi 160 che trasmette a terra potenza e coppia attraverso un efficiente e moderno cambio automatico ad 8 rapporti, chiamato EAT8. Una motorizzazione che fa dell’equilibrio una delle sue migliori caratteristiche, bilanciando sapientemente prestazioni, consumi ed emisisoni, con un livello tecnologico che può vantare anche la presenza dell’innovativo sistema Night Vision per elevare lo standard di sicurezza alla guida.

Grazie alle sue doti da grande viaggiatrice, rincorrere da una costa all’altra i due principali oggetti astronomici del nostro sistema planetario è un gioco da ragazzi… due albe e due tramonti su due coste diverse, Luna e Sole, Sole e Luna…

Nuove Peugeot e-208 E SUV e-2008. 10 ottimi motivi per passare all’elettrico

Le nuove PEUGEOT e-208 ed e-2008 rappresentano un nuovo modo di vivere l’auto elettrica grazie alle loro caratteristiche tecnologiche innovative ed alla nuova gamma di servizi con cui PEUGEOT vuole accompagnare i suoi Clienti nella transizione energetica.

Entrambi i modelli offrono risposte adeguate ai dubbi che i Clienti si possono porre di fronte all’acquisto di un’auto elettrica. Autonomia, modalità di ricarica, durata, spazio a bordo, guida… Con le loro tecnologie ed i servizi ed applicazioni all’avanguardia la transizione energetica è una grande opportunità per tutti. Ecco 10 ottime ragioni per passare al 100% elettrico di PEUGEOT.

Le Nuove PEUGEOT e-208 ed e-2008 100% elettriche nascono per offrire al Cliente la libertà di scegliere una motorizzazione aggiuntiva rispetto a benzina e Diesel per interpretare in maniera innovativa e rispettosa dell’ambiente le proprie esigenze di mobilità. Prendersi cura del pianeta e dell’aria che respiriamo non significa rinunciare al design, allo spazio, alle emozioni o alla praticità quotidiana. Queste sono le chiavi per un nuovo modo di vivere l’auto elettrica.

L’autonomia non è più un problema. Le nuove PEUGEOT e-208 e SUV e-2008 sono dotate di una batteria ad alta capacità da 50 kWh, che consente loro di offrire un’autonomia di oltre 300 chilometri in base al protocollo di omologazione WLTP (Worldwide harmonized Light Vehicles Test Procedures). Questo tipo di autonomia garantisce la tranquillità nell’uso quotidiano e soddisfa le esigenze della maggior parte degli utenti.

Nuova PEUGEOT e-208 nello specifico dispone di un’autonomia fino a 340 km mentre il SUV 2008 in versione 100% elettrica 320 km, in entrambi i casi WLTP.

Maggiore durata e minore deprezzamento. La durata della batteria e il deprezzamento delle auto elettriche sono un’altra fonte di preoccupazione per i potenziali acquirenti. Grazie alla sua qualità costruttiva e al suo sistema di raffreddamento a liquido, la batteria delle nuove PEUGEOT e-208 ed e-2008 ha una maggiore vita utile e PEUGEOT offre una garanzia di 8 anni o 160.000 km per il 70% della sua capacità di carica. Questa garanzia, inoltre, rimane valida in caso di rivendita del veicolo. Inoltre, PEUGEOT certifica lo stato di salute della batteria per rendere più facile l’eventuale rivendita dell’auto.

Facilitare la ricarica a casa. La soluzione ideale (come tempi e costi) per ricaricare un’auto elettrica è di farlo a casa, mentre non la si utilizza. La notte è quindi il momento ideale, esattamente come facciamo con lo smartphone. Il servizio Easy-Charge di PEUGEOT facilita questo processo, offrendo consulenza per individuare la soluzione ideale di ricarica. Grazie alla partnership con Enel X, un incaricato andrà al domicilio del Cliente per verificare l’impianto elettrico su cui poter installare una wallbox, ad esempio.

Installando una wallbox a casa, è possibile ottenere una ricarica completa tra 7 ed 8 ore, in funzione della capacità installata. Inoltre, qualora non si disponesse di wallbox, è pur possibile ricaricare una e-208 o e-2008 con la normale presa di corrente Schuko, ma i tempi si triplicano.

I nuovi veicoli elettrici di PEUGEOT consentono, inoltre, di programmare la ricarica, sia dal touchscreen dell’auto sia dal proprio smartphone, grazie all’applicazione MyPEUGEOT®. Questo sistema permette anche di verificare a distanza il livello di carica, e di avviare o interrompere la ricarica in qualsiasi momento.

Ricarica rapida nei luoghi pubblici. Uno dei dubbi che attanaglia chi si avvicina per la prima volta alla mobilità elettrica è il lungo tempo di ricarica, specie quando si deve affrontare un viaggio. Grazie alla loro sofisticata batteria al litio con raffreddamento a liquido, le nuove PEUGEOT e-208 e SUV e-2008 possono ricaricarsi dalle colonnine ultra fast da ben 100kWh e questo permette loro di ricaricare l’80% della capacità della batteria in appena 30 minuti.

I Clienti dispongono di un pratico strumento per la pianificazione e l’organizzazione di lunghi viaggi che si chiama “Trip Planner” e calcola i percorsi tenendo conto dell’autonomia e dell’ubicazione delle colonnine di ricarica lungo la strada. Inoltre, il percorso può essere inviato al navigatore dell’auto in modo tale che questo aspetto si integri perfettamente all’auto e l’utente debba solo seguire le sue istruzioni.

Localizzazione dei punti di ricarica con un unico pass. Attraverso Free2Move Services, PEUGEOT intende inoltre offrire un unico pass che dà accesso alla rete delle colonnine pubbliche di Enel X rendendo facile il processo di ricarica. Il sistema effettua una preselezione dei terminali di ricarica elettrica in funzione della distanza, la velocità e del prezzo della ricarica. E la navigazione connessa guida il conducente fino al punto di ricarica prescelto.

Guida collegata alle emozioni. Il guidatore può adattare le prestazioni delle nuove PEUGEOT e-208 e SUV e-2008 ai suoi gusti e alle sue esigenze grazie alle tre diverse modalità di guida. Ideale nei lunghi percorsi, la modalità Eco dà la priorità assoluta all’ottimizzazione dell’autonomia. Nella guida di tutti i giorni, la modalità Normal offre il massimo comfort ed un livello intermedio di prestazioni. La modalità Sport offre infine maggiori sensazioni e dinamismo grazie all’erogazione del massimo della potenza disponibile.

Inoltre, dalla leva del cambio, è possibile accedere a due modalità di recupero dell’energia in frenata. La modalità Drive (“D”) ha un recupero standard con una guida simile a quella di un veicolo a benzina o Diesel. La modalità Brake (“B”), attiva da quando la batteria non è completamente carica, genera una maggiore decelerazione nel momento in cui si toglie il piede dall’acceleratore, riducendo il ricorso al pedale del freno.

La guida e l’autonomia possono essere ottimizzate anche con i consigli dello strumento E-Coaching dell’applicazione MyPEUGEOT.

Con la massima sicurezza. Basate sulla nuova piattaforma CMP di Groupe PSA, queste due auto acquistabili anche in versione 100% elettrica sono equipaggiate con funzioni di aiuto alla guida ADAS finora riservate ai modelli dei segmenti superiori; elementi che aprono la strada alla guida semi-autonoma di livello 2, il massimo oggi concesso dalla legge.

Grande piacere di guida. Le nuove PEUGEOT e-208 ed e-2008 beneficiano di un set up sospensivo con una specifica messa a punto. Se si aggiunge la distribuzione ottimale dei pesi e il baricentro basso più basso rispetto ad un’auto tradizionale grazie alla presenza delle batterie nel pianale, si ottiene un’esperienza di guida davvero appagante. Le loro prestazioni sono notevoli e si caratterizzano per la grande reattività ai comandi che esalta ancor più l’agilità dei due modelli: la e-208, ad esempio, accelera da 0 a 100 Km/h in appena 8,1 secondi e senza vibrazioni e soluzioni di continuità. In grande silenzio.

Stesso spazio e capacità di carico, La nuova piattaforma CMP di Groupe PSA è modulare e multienergia, il che significa che è stata progettata fin dall’inizio per essere utilizzata come base per diversi modelli, con motori a combustione interna (benzina o Diesel) ed elettrici. Pertanto, le nuove PEUGEOT e-208 e SUV e-2008 non richiedono nessun adattamento per alloggiare le loro batterie, perché vengono distribuite sotto il pianale e sfruttano tutto lo spazio disponibile loro dedicato. Di conseguenza, non vi è differenza di abitabilità o di bagagliaio tra le versioni benzina, Diesel o 100% elettrica delle nuove nate di Casa PEUGEOT.

Tutto il comfort che una PEUGEOT deve avere. Nei nuovi veicoli 100% elettrici PEUGEOT non cambia nulla quando si deve riscaldare o raffreddare l’abitacolo. Entrambi i nuovi modelli presentano un sistema con pompa di calore elemento riscaldante ad alta potenza (5 kW), alimentato dalla batteria ad alto voltaggio, una pompa di calore e un sistema di controllo automatico della temperatura dell’abitacolo che forniscono lo stesso livello di comfort dei veicoli a propulsione termica. L’autonomia è ottimizzata grazie alla maggiore efficienza energetica.

Inoltre, offrono un sistema di pre-condizionamento termico, programmabile dal touchscreen o a distanza mediante l’applicazione MyPEUGEOT®. Questa funzionalità permette di raffrescare o riscaldare l’auto poco prima di scollegarla dalla fonte di ricarica così da non consumare l’energia accumulata nella batteria.

ASI accende i motori della solidarietà per l’emergenza Coronavirus

Parte la raccolta fondi “insieme per fermare il covid”. Iniziativa congiunta di ASI e ANCI coordinata dalla cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il mondo del motorismo storico nel quale opera l’Automotoclub Storico Italiano è animato da passione e valori positivi. Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria dovuta alla gestione dell’epidemia del Covid 19 ASI ha avviato la raccolta fondi “INSIEME PER FERMARE IL COVID”, iniziativa promossa insieme ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e coordinata dalla Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo di supporto tecnico-scientifico al Presidente del Consiglio nell’ambito delle politiche per il benessere del Paese e della qualità della vita dei cittadini, che opera in stretta collaborazione con i Ministeri, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali.

I fondi raccolti da ASI e ANCI saranno destinati sia ad interventi locali con carattere d’urgenza – come ad esempio l’acquisto di respiratori per le terapie intensive – sia ad attività centralizzate: i progetti saranno identificati in un tavolo di lavoro coordinato dalla Cabina di regia “Benessere Italia”, del quale faranno parte ANCI – in collegamento con il Comitato Operativo della Protezione Civile – e ASI.

Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione alla raccolta fondi “INSIEME PER FERMARE IL COVID” (compresa la donazione on line) si troveranno sul sito www.fermiamoilcovid.it.

Questo impegno di solidarietà condiviso da ASI con la Cabina di regia “Benessere Italia” e ANCI proseguirà nel tempo ed è volontà comune costituire una base di collaborazione più ampia, stabile e duratura. ASI è entrata a far parte della piattaforma “Benessere Italia” perché rappresenta un modello di associazionismo che sostiene un settore, quello del motorismo storico, motore di economia, promozione culturale e turistica del nostro Paese. Un settore in cui anche la formazione è importantissima per mantenere vive le attività ad esso legate, compresa la filiera degli artigiani. L’obbiettivo è di collaborare con molti stakeholder, italiani e stranieri, su temi di interesse nazionale e su normative di specifica attinenza.

“Ci mettiamo in moto per spegnere il virus – sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI – perché una realtà come l’Automotoclub Storico Italiano non può restare ferma in questa difficile situazione. Con le iniziative coordinate da ASI Solidale vogliamo esprimere il nostro senso di responsabilità e di vicinanza alle Istituzioni con azioni sociali concrete attuate in sinergia con realtà dell’importanza della Cabina di Regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di ANCI. ASI, grazie anche alla sensibilità dei propri Club federati presenti in tutta Italia e dei tanti appassionati di motorismo storico, contribuirà in modo concreto: sono molte le iniziative di promozione del motorismo storico che abbiamo dovuto annullare e i fondi ad esse destinati saranno devoluti a “INSIEME PER FERMARE IL COVID”. Voglio ringraziare Antonio Durso, responsabile di ASI Solidale, per l’impegno e la determinazione con cui sta seguendo la realizzazione di questo progetto.”

“Sono molto felice – dichiara Filomena Maggino, presidente della Cabina di Regia Benessere Italia – che in questo momento così delicato stiamo ricevendo da parte di molti stakeholder tante richieste di sostegno alle istituzioni e soprattutto al nostro Paese. Un esempio sono ASI e ANCI, che hanno avviato un’importante iniziativa di raccolta fondi che vedrà il pieno sostegno della Cabina di Regia Benessere Italia.”

“Stiamo fronteggiando, con ogni mezzo, una situazione senza precedenti – sono le parole di Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari – con il timore di un contagio di difficile gestione e le limitazioni per arginarlo che ci disorientano, perché incidono sulle nostre quotidiane abitudini di vita. I sindaci, come tutti i rappresentanti delle istituzioni, sono responsabilmente impegnati contro l’emergenza sanitaria che sta vivendo il Paese. A nome di tutti loro, da presidente dell’ANCI, ho aderito convintamente alla raccolta di fondi proposta dall’ASI. Sono certo che, come sempre davanti alle difficoltà, gli italiani manifesteranno tutta la loro capacità di essere solidali e generosi.”

Corrado Pinzano nel CIWRC 2020

Il biellese correrà la seconda stagione nel Campionato Italiano World Rally Car sempre nella categoria R5.

Protagonista della passata stagione nella classe R5, Corrado Pinzano conferma la sua presenza nel Campionato Italiano WRC 2020. Due parole con il driver biellese che l’anno scorso ha saputo centrare il successo di categoria con una gara di anticipo nella Classe R5 e poi vincere la Finale Nazionale  di Como.

Obiettivi 2020? Nel 2019 sono riuscito, con qualche fatica, ad incastrare le gare agli impegni familiari e di lavoro, riuscendo a partecipare a tutto il campionato dall’inizio alla fine. Per il 2020 è prevista la partecipazione nuovamante al CiWrc, per cercare di bissare il successo della passata stagione.

Skoda Fabia o Volkswagen Polo R5? Principalmente correrò con la Polo considerando il buon feeling che ho instaurato sin da subito, ma non è detto che alternerò con Skoda

Chi sarà il tuo navigatore?  Al mio fianco ci sarà Marco Zegna

Le gare del 2019 erano tutte nuove per te. Come affronterai questa stagione?  Le gare sono tutte belle, ognuna con la sua caratteristica, pertanto è difficile sceglierne una in particolare. Cercherò di sfruttare al massimo l’esperienza dell’anno acquisita. 

Parlando della Finale Nazionale a Como che hai disputato la passata edizione. Al di là della vittoria ottenuta, posso evidenziarne solo gli aspetti positivi: vedere tanta qualità in un solo rally è davvero stimolante, il contesto è super e, i premi in palio rendono il tutto ancora più stimolante

Hai disputato anche diverse edizioni del Rally Lana Storico, gara di casa. Hai mai pensato di correre nelle “storiche”? In realtà no, le vetture moderne mi si addicono di più. Continuerò a correre nel Ciwrc e, impegni permettendo parteciperò nuovamente al Lana storico.

Movisport al Rally del Messico: Gryazin, missione compiuta

Il pilota russo, con la Hyundai i20 R5 del programma ufficiale, ha conquistato un importante secondo posto in WRC-2, dando continuità alle prestazioni ottenute a Monte Carlo ed in Svezia.

Il rally messicano ha regalato anche la seconda posizione provvisoria di campionato alle spalle del norvegese Ostberg. La gara è stata interrotta alla seconda tappa per le difficoltà dovute alla pandemia da COVID-19 e permettere il rientro agevole  a coloro provenienti dall’Europa.

Reggio Emilia, 15 marzo 2020. Buona, decisamente buona anche la terza. La terza uscita stagionale di Movisport nel Mondiale Rally, in Messico, tra giovedì e la giornata di sabato, con la seconda posizione finale nella serie “WRC-2” ottenuta dai russi Nikolay Gryazin e Yaroslav Fedorov con la Hyundai i20 WRC del programma ufficiale.

Una gara decisamente tattica, quella di Gryazin, terzo in classifica alla vigilia dell’appuntamento di Guanajuato, che aveva da sfruttare al meglio l’assenza sia del primo che del secondo in classifica  (il norvegese Ostberg ed il francese Formaux), per tentare di progredire nel ranking. La missione è compiuta, con un poderoso balzo in avanti, piazzandosi al secondo posto provvisorio con soli nove punti dalla vetta, occupata da Ostberg.

Gara tattica ed accorta insieme, per Gryazin ed il suo fedele Copilota Fedorov, nella quale hanno cercato di limitare al massimo possibili i rischi di un tracciato insidioso, oltre che anche le condizioni del correre costantemente vicino ai duemila metri di altitudine, con evidenti problematiche sia nel fisico che nel rendimento della vettura. Unico momento di “panico” la foratura sofferta nella seconda tappa, che pur causando danni, non ha comunque impedito all’equipaggio di accarezzare la bandiera a scacchi.

“È stata molto difficile. Le strade messicane sono sconnesse – commenta Gryazin – e la gara si svolge ad alta quota, quindi il motore perde parte della sua potenza. Ma siamo felici di essere arrivati al traguardo e soddisfatti delle nostre prestazioni in tutta la gara. Abbiamo avuto alcuni problemi, una foratura sulla 16^ prova speciale, e alcuni danni che comunque non ci hanno precluso l’arrivo. Abbiamo cercato di spingere, abbiamo imparato molto, ma è ovvio che abbiamo ancora margini di miglioramento con la macchina, con la quale mi sto davvero adattando bene.

Il Rally del Messico ci ha sorpreso per la straordinaria atmosfera che abbiamo respirato. Non abbiamo mai visto un numero così elevato di spettatori prima, è stato grandioso. Grazie mille al nostro team ed a tutti i nostri fan, alla prossima!”.

Il Rally del Messico ha vista cancellata la terza ed ultima tappa a causa dell’emergenza pandemia da COVID-19. La gara è stata stoppata per anticipare la partenza delle squadre e dei piloti, tecnici ed addetti ai lavori provenienti dall’Europa, in considerazione delle molte restrizioni in essere sui voli internazionali. Proprio per il problema sanitario globale, il calendario del Mondale rally 2020 potrebbe subite variazioni e/o cancellazioni di eventi.

 

L’Aurelia B12 protagonista di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B12, telaio 2374 (1954) Nasce la nuova berlina B12. La carrozzeria viene rivisitata e la meccanica rinnovata, con aumento della cilindrata. Sono novità anche la fusione del blocco cilindri, i supporti dell’albero motore e il filtro dell’olio. Sul frontale compaiono i fendinebbia e la parte posteriore si fa pronunciata. Realizzata in 2400 esemplari fra il 1954 e il 1955. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 2266 cc. 87 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti. Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

Il Rally di Roma Capitale sostiene l’INMI Lazzaro Spallanzani per la lotta contro il Covid-19 Coronavirus

14.03.2020 – Fare squadra per vincere insieme, in prova speciale come nella vita di tutti i giorni. Anche il Rally di Roma Capitale scende in campo per vincere la battaglia contro il Covid-19 Coronavirus, con una donazione all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, struttura simbolo dell’emergenza epidemiologica che sta interessando l’Italia.

L’evento capitanato da Max Rendina ha voluto così lanciare un messaggio forte ed importante, quello di non arrendersi e di proseguire uniti verso l’obiettivo, forse come mai prima d’ora. Il contributo sarà utilizzato per aiutare il personale sanitario a fronteggiare l’emergenza, in uno dei suoi momenti più critici dove anche i piccoli gesti potrebbero fare una grande differenza.

“Abbiamo voluto contribuire direttamente – ha commentato Max Rendina, patron del Rally di Roma Capitale, – per dimostrare la nostra vicinanza e il nostro sostegno al personale dello Spallanzani e a tutti i medici e paramedici che in tutta Italia sono impegnati in prima linea. Mai come in questo momento ci viene richiesto di dimostrare unità e vicinanza, perché una sfida come questa possiamo vincerla solo insieme. Il nostro pensiero va a tutti gli operatori che giorno e notte fronteggiano questa emergenza, perché possano continuare con coraggio nel loro fondamentale lavoro”.

 

 

MINI Full Electric celebra i 100 anni di Federico Fellini

In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, MINI Full Electric realizza un tour attraverso i principali luoghi di Rimini a lui cari e racconta la storia del famoso regista italiano in un podcast intitolato “La prima svolta di Federico Fellini”.

Milano. Il legame di MINI con il cinema è sempre stato forte. Molte sono le attività che MINI sposa in ambito cinematografico e, in un anno di importanti festeggiamenti per il cinema italiano, MINI non poteva che scegliere di celebrare, in un modo tutto personale, i 100 anni della nascita di uno dei registi italiani più famosi al mondo.

Il 20 gennaio 1920, a Rimini nasceva Federico Fellini, regista che ha reso l’Italia famosa come il paese della Dolce Vita, raccontando la realtà del suo tempo. La Rimini di Fellini, «Nulla si sa e tutto si immagina» è stata celebrata, attraverso i suoi ricordi di giovinezza, come la città del sogno.

Nel centenario dalla nascita del maestro del cinema, che grazie alle sue sue pellicole ha regalato al mondo un’immagine unica di Rimini, il comune romagnolo ha organizzato numerose iniziative per riscoprire insieme i luoghi in cui ha vissuto e a lui cari.

Mai come quest’anno il legame tra la città e Federico si è fortificato. A 100 anni dalla nascita del grande cineasta, Rimini lo omaggia con eventi, proiezioni e la bellissima mostra “Fellini 100 Genio immortale. La mostra” ospite nel castello Sismondo, in attesa dell’apertura del museo prevista a dicembre 2020.

Anche MINI, nel suo stile inconfondibile, ha scelto di celebrare il maestro riminese con un tour ad emissioni zero a bordo della Nuova MINI Full Electric, andando alla scoperta dei luoghi della città romagnola che ricordano il regista scomparso 25 anni fa.

Partendo da Piazza Cavour, importante luogo di incontro ne “I Vitelloni”, il tour della Nuova MINI Full Electric, prosegue con una tappa al Cinema Fulgor, dove da bambino Fellini si innamora del grande schermo, per poi dare uno sguardo al Grand Hotel Rimini, il luogo dell’immaginifico, del sogno, e della magia. Attraversando Borgo San Giuliano, celebrato in “Amarcord”, e ammirando i bellissimi murales dipinti sulle pareti esterne delle case ispirati ai capolavori felliniani e ai suoi immortali personaggi, si arriva infine al Ponte di Tiberio, progetto dall’imperatore Augusto nel 14 d.C. e terminato sette anni dopo dal suo successore Tiberio.

Il brand britannico ha scelto di raccontare questo viaggio realizzando anche un podcast, il primo della serie 2020, intitolato: “La prima svolta di Federico Fellini”, disponibile su Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast: gopod.me/MINI-fellini

Ancora una volta, MINI sorprende con una comunicazione unconventional, oltrepassando i classici formati della radio e dei video, per creare un elettrizzante contenuto audio, in grado di raccontare una storia fuori dai canoni, quella di Federico Fellini.

La Nuova MINI Cooper SE

La Nuova MINI Cooper SE è alimentata da un motore elettrico da 135 kW / 184 CV che compie lo scatto da 0 a 60 km / h in 3,9 secondi e da zero a 100 km / h in 7,3 secondi. La sua batteria agli ioni di litio ad alta tensione salvaspazio, che si trova nel pianale del veicolo, consente un’autonomia compresa tra 235 e 270 chilometri. Per la ricarica è sufficiente una presa domestica convenzionale, in alternativa è disponibile la MINI ELECTRIC Wallbox. Per velocizzare la ricarica, è possibile utilizzare stazioni di ricarica rapida con una capacità fino a 50 kW.

Trent’anni fa debuttava la Mercedes-Benz 190 E 2.5-16 Evolution II

Oggi le sue eredi sono la Classe A Sedan e la CLA 45S firmate Mercedes-AMG

Nel marzo del 1990, in occasione del Salone dell’automobile di Ginevra, faceva il suo debutto la Mercedes-Benz 190 E 2.5-16 Evolution II, lo step più evoluto e potente della prima ‘Baby Benz’ high performance della Stella. Un modello che trova molte analogie e si rispecchia, per dimensioni e stile, nella versione più potente della CLA e della Classe A Sedan, firmate Mercedes-AMG. La EVO II, come venne subito ribattezzata dagli appassionati, fu realizzata in soli 502 esemplari con livrea blu-nero metallizzato e poteva contare sul più potente quattro cilindri con la Stella dell’epoca, da ben 173 kW (235 CV) che rappresentava la base per le auto da corsa che furono impiegate nel DTM. Un’auto leggendaria, con un’importante valore storico: segnava, infatti, il passaggio di testimone tra il reparto sviluppo motori di Mercedes-Benz e la factory di Affalterbach, cui da allora venne affidato il DNA sportivo delle Stelle di Stoccarda. A raccogliere questa importante eredità nell’attuale gamma Mercedes-AMG sono la CLA è la nuova A Sedan, che riscoprono il piacere di guidare una berlina sportiva, in due diverse declinazioni, grazie anche al quattro cilindri turbo più potente mai costruito per la produzione in grande serie, disponibile in due livelli di potenza: 387 e 421 cavalli nella versione S. Due super car che offrono un’ulteriore offerta d’ingresso con le versioni 35 AMG da 306 CV.

Nel 1990, Mercedes-Benz lanciava la 190 E 2.5-16 Evolution II della serie 201. La berlina sportiva ad alte prestazioni era la versione ‘street legal’ dell’omonima vettura da corsa DTM. Prodotta in sole 502 vetture e sempre rifinita in metallo blu-nero, si riconosceva al primo sguardo grazie all’imponente alettone posteriore che richiamava direttamente al mondo del motorsport.

Auto sportiva compatta: la 190 E 2.5-16 Evolution II con 173 kW (235 CV) ridefiniva l’immagine della ‘Baby Benz’. Questa sport car, ribattezzata dai suoi fan semplicemente come la “EVO II”, sanciva il successo della serie 201 tra le vetture ad alte prestazioni del proprio segmento. Il suo status era evidente anche nel prezzo: i clienti con ambizioni sportive dovevano spendere circa 130.000.000 di Lire per un EVO II, secondo il listino di allora. In confronto, la 190 E 1.8 (80 kW/ 109 CV), nata per conquistare un target molto più giovane rispetto a quello tradizionale della Stella, aveva circa la metà dei cavalli e costava meno di un terzo della EVO II.

Il debutto al Motor Show di Ginevra: la EVO II fece gran scalpore al Salone dell’Automobile di Ginevra nel marzo 1990. Un anno prima, Mercedes-Benz aveva presentato la 190 E 2.5-16 Evolution (“EVO I”), progettata anche in versione ‘street legal’ per l’impiego nelle gare del DTM. Per soddisfare le specifiche, era necessario realizzare almeno 500 unità. La sportiva 190 E 2.3-16, lanciata nel 1984, fu la base dello sviluppo di quella Supercar.

Power Pack: Il quattro cilindri M 102 da 173 kW (235 CV) fu ulteriormente sviluppato sulla base della versione EVO I sotto la direzione del dottor Jörg Abthoff, Responsabile dello sviluppo del motore, e dei suoi colleghi Rüdiger Herzog, Dag-Harald Hüttebräucker e Rudolf Thom. Quel motore superquadro aveva una corsa più corta (82,8 millimetri) e un alesaggio maggiore (97,3 millimetri) rispetto al motore della serie 190 E 2.5-16. Due convertitori catalitici metallici erano ora equipaggiamenti standard nell’EVO II. Il regime di rotazione del propulsore raggiungeva i 7.700 giri/min, grazie, tra l’altro, alla  riduzione del peso delle bielle, a quattro invece di otto contrappesi dell’albero motore e ad una catena di distribuzione Duplex.

Ala posteriore: l’imponente alettone posteriore rese la EVO II probabilmente una delle vetture di serie Mercedes-Benz più accattivanti dall’epoca della 300 SL “Gullwing” (W 198) del 1954. Fu sviluppato dall’ingegnere aerodinamico Rudiger Faul (Mercedes-Benz Development a Sindelfingen) insieme al professor Richard Läpple dell’Università di Stoccarda. Per ottimizzare la deportanza stabilizzante sull’asse posteriore, l’alettone aveva un lembo retrattile sulla traversa superiore. Nella parte posteriore inferiore, l’ala poteva essere inclinata e lo spoiler anteriore era regolabile longitudinalmente in due posizioni.

Pacchetto sportivo: Tra le modifiche introdotte, l’EVO II era dotata di ulteriori irrigidimenti per la carrozzeria e ruote più grandi da 17 pollici in vista dell’impegno in DTM. Le modifiche aerodinamiche fornirono ulteriore deportanza rispetto all’EVO I: grazie all’alettone e allo spoiler anteriore, la deportanza massima dell’asse posteriore dell’EVO II arrivava fino a 57,1 chilogrammi, fino a 21,2, sull’asse anteriore,

L’ultimo race engine firmato Mercedes-Benz: i motori per l’impiego nel DTM sono derivati dai quattro cilindri in linea utilizzati nei veicoli di produzione. Tuttavia, la potenza è stata incrementata da 173 kW (235 CV) nella produzione EVO II fino a 274 kW (373 CV). Quello della EVO II è l’ultimo motore DTM progettato nel reparto di sviluppo dei motori di Mercedes-Benz: da allora in poi, AMG ha assunto questo compito di sviluppo.

Il plauso della stampa: l’EVO II incontrò il favore della stampa specializzata. ‘Automobil Revue’ scrisse entusiasta il 23 agosto 1990: “Anche quando si raggiunge il limite critico, questa sportiva a quattro porte ha un sovrasterzo quasi nullo e caratteristiche di sottosterzo che sono difficilmente influenzate dai trasferimenti di carico. Se volutamente portata al limite, l’EVO II ha sovrasterzo ben controllabile.” ‘Auto motor und sport’, nel numero 15/1990, scrisse: “La 190 E 2.5-16 è una vera e propria ‘g-machine’ della miglior razza e di gran lunga la Mercedes più agile e maneggevole. Le sospensioni offrono un livello di comfort in linea con gli standard cui ci ha abituati Mercedes ed è sorprendente per una berlina costruita per la guida sportiva.” Anche ‘Quattroruote’ espresse giudizi molto lusinghieri su questo ‘mostro’ dell’epoca.

Successi sportivi: le vetture da corsa DTM derivate dalla 190 E 2.5-16 Evolution II rispettarono pienamente le aspettative che il loro vistoso design prometteva. L’EVO II debuttava per la prima volta in una gara il 16 giugno 1990 sul Nordschleife del Nürburgring. Per l’ultima gara DTM della stagione, il 15 ottobre 1990 all’Hockenheimring, tutti i team piloti adottarono l’EVO II. Kurt Thiim ottenne la prima vittoria per la vettura il 5 agosto 1990 nella prima gara della gara sul tracciato di Diepholz. Nel 1991, Klaus Ludwig fu secondo a bordo della EVO II, e nel 1992 vinse il campionato piloti DTM davanti a Kurt Thiim e Bernd Schneider. Nella stagione 1992, i piloti Mercedes-Benz vinsero ben 16 su un totale di 24 gare DTM con la EVO II.

LORAN: non solo rally, ma anche beneficenza

Amici amanti dei rally e non, la nostra intera comunità si ritrova a fronteggiare la gravissima emergenza sanitaria causata dal COVID-19. Un virus nuovo e che gli enti competenti stanno compiendo numerosi sforzi per combatterlo e sconfiggerlo.

Per questo chiediamo a tutti i nostri concittadini della provincia di FROSINONE  di supportare la nostra iniziativa benefica, sostenendo nelle vostre possibilità la RACCOLTA FONDI che verrà devoluta all’OSPEDALE FABRIZIO SPAZIANI. La nostra società sportiva, con sede appunto nella provincia suddetta, ha donato 2000€ e spera possa aver acceso il motore di una macchina solidale che oggi come non mai ha bisogno di tanto carburante.

L’aiuto di tutti sarà di rilevante importanza per far fronte alle difficoltà che, con grande forza e professionalità, l’equipe medica sta affrontando quotidianamente. Di seguito troverete le indicazioni operative che, per esigenze organizzative, vi chiediamo di seguire come indicato. Vi aggiorneremo costantemente e nel mentre iniziamo a ringraziare tutti coloro che aderiranno all’iniziativa.

 

IBAN: IT18A0200814804000400002537

CAUSALE: DONAZIONE CORONAVIRUS 19.

Il design di Nissan Ariya si ispira ai cavalieri

Il concept apre la strada alla nuova era dei veicoli elettrici, una vera e propria rinascita per la tecnologia e il design

Per oltre un secolo, gli elementi fondamentali delle auto sono rimasti praticamente invariati, ma con l’imminente diffusione su vasta scala dei veicoli elettrici si aprono nuove opportunità per reinventare la struttura e la forma delle auto, per un’integrazione con gli stili di vita attuali.

La rivoluzione dei veicoli elettrici sta anche cambiando il linguaggio del settore, proprio come ha fatto Nissan presentando lo scorso ottobre al Tokyo Motor Show il concept Ariya, con la sua estetica moderna, semplice e al contempo potente, chiamata Timeless Japanese Futurism, “futurismo giapponese senza tempo”, e l’elemento “shield” frontale.

Il concept Ariya è il primo esempio del nuovo approccio adottato da Nissan nel design dei veicoli. L’abitacolo è spazioso e ricercato, completo delle tecnologie più avanzate, mentre la carrozzeria esprime tutta la purezza e l’efficienza delle auto elettriche. Queste ultime infatti non hanno bisogno della tradizionale griglia aperta per il raffreddamento del motore e ciò ha permesso ai designer di sperimentare l’esclusivo design V-motion del concept, creando una struttura chiamata “shield”, letteralmente “scudo”.

Gli scudi tradizionali usati dai cavalieri in battaglia univano funzionalità ed estetica, impiegando materiali resistenti e decorazioni, elaborate sinonimo di forza e prestigio. Fedele a questo principio, la calandra “shield” del concept Ariya è molto più di un semplice componente estetico in sostituzione della griglia. L’aspetto finale e l’applicazione infatti non si limitano allo straordinario impatto visivo, ma permettono all’avanzata tecnologia dietro allo “shield” di operare attraverso gli elementi di design senza interferenze.

“Sostituendo la griglia convenzionale con questo “scudo tecnologico” – dotato di un’innovativa texture 3D le cui funzioni vanno oltre l’estetica – volevamo dare risalto alla tecnologia del veicolo, oltre la superficie,” ha spiegato Alfonso Albaisa, Senior Vice President of Global Design di Nissan. “In questo caso, si tratta di tecnologie evolute che aiutano il concept Ariya a leggere la strada e a visualizzare ciò che il conducente non è in grado di vedere, rendendo visibile l’invisibile.”

La tecnologia più avanzata incontra il design giapponese senza tempo

Il concept Ariya è la massima espressione della libertà di progettazione. La piattaforma 100% elettrica del veicolo ha permesso di elaborare in modo diverso i componenti esistenti, eliminando alcuni limiti.

Negli anni le tradizionali griglie dei veicoli a combustione interna sono state declinate in varie forme e versioni, ma dovevano mantenere un certo grado di ventilazione per il sistema di raffreddamento del motore del veicolo ed essere abbastanza resistenti da sopportare l’impatto con eventuali sassi sollevati dal fondo stradale. Questi aspetti funzionali limitano da sempre il design e l’aspetto del componente.

Il concept Ariya invece, essendo privo di motore tradizionale, non ha bisogno di questo tipo di griglia. I designer hanno deciso di reinventare questo spazio aggiungendo un nuovo tipo di elemento frontale. La calandra “shield” è costituita da un singolo pezzo composto al suo interno da un pattern geometrico tradizionale giapponese, per una nuova espressione EV che enfatizza il J-DNA di Nissan.

“La superficie non ha aperture,” ha spiegato Giovanny Arroba, Program Design Director di Nissan. “È liscia come uno specchio d’acqua silenzioso, con il pattern kumiko visibile appena sotto la superficie.”

Dare forma a questa idea di quiete non è stato semplice. Arroba e il team di progettazione hanno testato lo “shield” in ogni suo aspetto, dallo spessore del materiale alla quantità di lamelle metalliche da inserire nella vernice per far emergere il pattern kumiko nella sua versione reinventata per l’era dei veicoli elettrici.

Per proteggere la calandra e la tecnologia in essa contenuta dagli agenti atmosferici più aggressivi e dai detriti stradali, i designer hanno usato lo stesso tipo di policarbonato impiegato per i fari. L’idea è quella di creare un elemento non solo resistente e funzionale, ma anche esteticamente impeccabile, con proporzioni aerodinamiche ottimali e in grado di comunicare il nuovo stile Timeless Japanese Futurism di Nissan.

“Ovviamente trattandosi di un concept avremmo potuto adottare altri approcci più diretti,” ha aggiunto Arroba. “Ma volevamo trovare un equilibrio autentico tra l’intenzione stilistica e i requisiti meccanici.”

Un concept radicato nella realtà di domani

Il concept Ariya incarna la visione Nissan Intelligent Mobility, con tecnologie elettriche e opzioni smart in grado di offrire esperienze di mobilità adattiva e fluida, prive di rischi o di emissioni nocive. La nuova filosofia del design di Nissan supporta questo approccio attraverso la fusione delle tecnologie più all’avanguardia, applicate alla sicurezza, alla connettività e alle interfacce uomo-macchina, con l’impronta minimalista tipica dello stile giapponese che si integra perfettamente con lo stile di vita dei clienti.

Lo shield del concept Ariya è stato uno dei principali elementi implementabili anche nel mondo reale su cui si sono concentrati i designer. Il veicolo sembra pronto a percorrere le strade di Tokyo, Londra o qualsiasi metropoli globale. Caratteristiche come il premiato sistema di assistenza alla guida avanzato ProPILOT 2.0, l’e-Pedal e il sistema di controllo del doppio motore a trazione integrale e-4ORCE sono già in fase di sperimentazione.

Le concept car sono da sempre uno strumento fondamentale per visualizzare il futuro, ma Ariya è anche un chiaro esempio delle potenziali prestazioni reali dei veicoli Nissan di domani.

Stefano Albertini, protagonista della foto della settimana di Kaleidosweb

L’immagine del pilota bresciano mentre racconta la sua gara come apertura di un’intervista pubblicata da Kaleidosweb lunedì scorso.

CARMAGNOLA (TO), 14 marzo – Sembra passata un’eternità eppure sono trascorse solo cinque settimane, per l’esattezza trentaquattro giorni, da quando questa foto è stata scattata. Forse per questo è stata scelta dalla redazione di Kaleidosweb quale immagine di un passato (recente) che speriamo torni a essere presente quanto prima.

È l’immagine del vincitore del Rally Ronde della Val Merula, Stefano Albertini, che viene intervistato dal giornalista Giuseppe Sciortino di PrimoCanale Motori prima di salire in pedana e festeggiare il suo successo. Ed è stata anche l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con il pilota bresciano, che aveva raccontato a Kaleidosweb le sue speranze e i suoi obiettivi per il 2020. Che per forza di cose sono diventati necessariamente diversi. Speriamo solo di poco.

 

Il CIR Costruttori 2020 è aperto a tutti

Il Campionato quest’anno non prevede l’iscrizione per concorrere al titolo italiano Costruttori Assoluto e Costruttori Due Ruote Motrici

Tra le novità del Campionato Italiano Rally 2020 c’è anche un cambiamento sostanziale per quanto riguarda la corsa ai due titoli Costruttori. Per questa stagione infatti non è prevista l’iscrizione alla competizione dedicata alle case automobilistiche per ambire al titolo italiano. Quindi ogni marchio potrà inserirsi nella lotta per la classifica Costruttori Assoluto e Costruttori Due Ruote Motrici. Diversamente dal passato inoltre, come già noto, si potranno sommare due risultati senza il vincolo di età per il secondo concorrente classificato.

L’assegnazione dei punteggi rimane invece invariata:

–        I rally valevoli saranno tutti quelli indicati nel calendario del CIR

–        I Costruttori concorreranno per l’Assoluto con le vetture delle seguenti classi: Gruppo N-Prod S, Gruppo A-Prod E fino a 2000 cc, Gruppo R, Super 1600, Super 2000 (2.0 atmosferico; 1.6 Turbo), RGT.

–        Per il Costruttori Due Ruote Motrici solamente le classi: Classe R2B/R2C. Classe R3C/R3T. Classe RGT.

–        In ogni gara, in base alla classifica dei Costruttori iscritti al Campionato Italiano Rally Costruttori sarà assegnato il seguente punteggio alla prima vettura di ogni Marca, moltiplicato per il coefficiente di gara: 15, 12, 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1.

–        Qualora, entro i primi dieci della classifica, figurino due vetture della stessa Marca iscritta al campionato, questa potrà sommare i punteggi di entrambe le vetture

–        Al termine della stagione sportiva, ACI-Sport compilerà la classifica finale sommando tutti i risultati acquisiti nelle classifiche finali di ogni gara.

6° Rally Colline Metallifere e Val di Cornia: in cerca di una nuova data definita dalla Federazione

Riprogrammata per il 4 e 5 aprile dalla data originaria del 27 e 28 marzo per effetto delle disposizioni governative emesse per l’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’organizzazione ha chiesto ad ACI Sport la disponibilità di una ulteriore nuova data.

Follonica (Grosseto), 13 marzo 2020  – MaremmaCorse 2.0 dà aggiornamento circa lo svolgimento del 6° Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia.

Riprogrammata per il 4 e 5 aprile dalla data originaria del 27 e 28 marzo per effetto delle disposizioni governative emesse l’emergenza epidemiologica da COVID-19, ad oggi si comunica che non sarà possibile lo svolgimento alla data chiesta per ragioni logistiche e di sicurezza, essendo estremamente e ridosso del possibile (ma non sicuro) termine del periodo di emergenza definito dal Governo, quello cioè del 3 aprile.

Non sarebbe possibile quindi, attenendosi al divieto di muoversi se non per motivi di carattere urgente, procedere nell’allestimento delle prove speciali, nell’organizzazione dei locali di gara ed anche dar seguito al sopralluogo dei giorni antecedenti da parte degli organi preposti, oltre a non sapere chi ed in che numero potrà essere al via dell’evento. Difficoltà che allo stato attuale sono decisamente insormontabili.

In ragione di questo, MaremmaCorse 2.0 ha chiesto alla Direzione dello Sport Automobilistico ACI SPORT di definire una nuova data seguendo i criteri da essa stabiliti nel rimodulare parte del calendario sportivo nazionale e regionale. Tale revisione è però resa complessa dal continuo evolversi delle normative di prevenzione e tutela anti pandemia a favore della popolazione, normative che non si esclude possano divenire ancora più stringenti e per un lasso di tempo lungo.

La Federazione sta lavorando, la volontà è quella del trovare la giusta, coerente e fattibile collocazione per la gara, allo stato attuale delle cose serve solo avere pazienza e continuare il dialogo costruttivo finalizzato alla definizione della nuova data che, non appena sarà definita, verrà comunicata mediante un comunicato stampa.

ELMS, rinviata la 4 Ore di Monza 

Posticipati i test ufficiali del campionato e le prime due gare

A causa dell’escalation del Covid-19 (Coronavirus), e dopo aver consultato le autorità locali competenti e lo staff del Circuit de Barcelona-Catalunya e dell’Autodromo Nazionale Monza, la European Le Mans Series ha preso la decisione di posticipare i test ufficiali e la tappa inaugurale del campionato 2020 a Barcellona il 4 e 5 aprile, e la 4 Ore di Monza il 9 e 10 maggio.

Le nuove date della 4 Ore di Barcellona e della 4 Ore di Monza saranno comunicate a tempo debito. Gli organizzatori dell’ELMS continueranno a monitorare da vicino la situazione e a fornire aggiornamenti in merito se e quando necessario.

Gérard Neveu, CEO della European Le Mans Series, dichiara: “Questa decisione non è stata presa con leggerezza, ma è una scelta appropriata e responsabile. Non abbiamo avuto altra scelta se non quella di rimandare i nostri eventi. Il benessere delle nostre squadre, dei membri del paddock e dei tifosi deve rimanere la nostra priorità. Stiamo lavorando a un calendario rivisto e lo comunicheremo nei prossimi giorni”.

Pietro Benvenuti, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza, spiega: “La drammatica epidemia che sta colpendo il mondo, ha spinto il Promoter della 4 Ore di Monza (9-10 maggio) a riconsiderare le date in cui era stato programmato l’evento. Stiamo valutando delle possibili soluzioni alternative nel calendario. Rimarrà sempre per noi prioritaria la salute degli spettatori e del personale operativo”.