Pionieri: la lunga tradizione delle auto elettriche Opel. Specialiste di autonomia: Opel Ampera con dispositivo di estensione dell’autonomia

RÜSSELSHEIM (Germania), 7 maggio –Contemporaneamente Opel procedeva anche allo sviluppo di veicoli a batteria e presentò l’innovativa Flextreme Concept al Salone Internazionale dell’Automobile 2007 di Francoforte, dotata di propulsione elettrica Voltec ad autonomia estesa. La Flextreme GT/E Concept, presentata al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel 2010, mostrava come fosse possibile integrare questo tipo di trazione anche in una vettura media.

La trazione elettrica con dispositivo di estensione dell’autonomia raggiunse la produzione di serie nel 2011 con la Opel Ampera, la prima auto elettrica per quattro persone totalmente adatta all’uso quotidiano e ai viaggi. L’energia per distanze comprese tra 40 e 80 chilometri (in base alle condizioni di guida) veniva fornita dalla batteria agli ioni di litio da 16 kWh, che alimentava il motore elettrico da 111 kW/150 CV. Se il livello di carica della batteria raggiungeva un minimo definito, il motore a benzina da 63 kW/86 CV si inseriva automaticamente e alimentava un generatore che dava potenza al motore elettrico. Questo tipo di alimentazione continua di energia garantisce una guida rilassata, senza stazioni di ricarica e con autonomie di svariate centinaia di chilometri.

ReStart – L’Hackathon online di Bosch rivolto ai giovani universitari italiani

Ripartire insieme con nuove proposte e soluzioni per affrontare il dopo emergenza Covid-19

  • Studenti di differenti facoltà italiane impegnati nella proposta di nuove soluzioni per affrontare al meglio gli scenari futuri
  • Dal 18 al 21 maggio gli appuntamenti web di #ReStart
  • Ai vincitori la possibilità di svolgere uno stage presso Bosch Italia
  • Milano – Con #ReStart Bosch Italia lancia una sfida ai giovani universitari italiani: proporre, attraverso un Hackathon online, idee e soluzioni innovative per affrontare i nuovi scenari possibili, dopo l’emergenza Covid-19.
    #ReStart vuole essere un’occasione per rispondere in modo efficiente e sostenibile ai molti interrogativi che ci troveremo ad affrontare e ai comportamenti che dovremo adottare nella nostra nuova vita di tutti i giorni.
    “Ripartiamo” proprio dalla situazione particolare che stiamo vivendo e che ci vede impegnati a reinventarci anche nel mondo del lavoro.
  • L’Hackathon vedrà coinvolti gli studenti universitari italiani che si cimenteranno in quattro differenti sfide, nelle aree: Mobilità; Processi Produttivi; Socialità; Tracking post-emergenza e diagnosi precoce. L’iniziativa è rivolta agli studenti iscritti ai seguenti corsi di laurea: Ingegneria (meccanica, elettronica, biomedica, meccatronica, gestionale, industriale, informatica, artificial intelligence), Architettura, Fisica, Biotecnologie, Economia e Business Administration, Giurisprudenza, Risorse Umane e Psicologia.
  • L’Hackathon si svolgerà dal 19 al 21 maggio 2020, attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Nel pomeriggio di lunedì 18 maggio saranno fornite ulteriori specifiche in merito alle tematiche delle singole categorie. Gli studenti potranno unirsi in team, composti al massimo da 5 persone, scambiarsi e sviluppare idee ed esporre i propri progetti il 21 maggio, tramite una presentazione sempre via web. Una giuria di esperti valuterà i lavori e decreterà l’idea vincente per ogni categoria. I componenti dei team vincitori avranno la possibilità di svolgere uno stage di sei mesi presso Bosch Italia e sviluppare la proposta emersa durante l’Hackathon.
  • Da sempre per Bosch l’obiettivo è quello di individuare soluzioni che migliorino significativamente la qualità della vita. L’intento di #ReStart è dunque dare un valido contributo per superare l’attuale situazione di crisi combinando tecnologia, formazione, idee e spirito imprenditoriale.

 

Giorgio Bernardi, domani protagonista dell’intervista “Rallisti al tempo del Coronavirus”

Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

MARTINIANA PO (CN), 6 maggio – Sarà Giorgio Bernardi il nuovo protagonista sul palcoscenico di www.kaleidfosweb.com dell’intervista che sarà on line domani, giovedì 7 maggio, e venerdì 8 nell’ambito della rassegna “Rallisti al tempo del Coronavirus” illustrata come sempre dalle immagini di Elio Magnano. Una storia che racconta prodezze e aspettative del funambolico pilota della Valle Po, dai suoi esordi nel 2011 all’ultima gara disputata a Bassano del Grappa. Senza dimenticare le sue esperienze di quando era giovane, molto giovane e la patente era ben la da venire.

Un flashmob virtuale per festeggiare i 70 anni della leggendaria Marmitta Abarth

  • 4 maggio 1950: al trentaduesimo Salone di Torino, esattamente 70 anni fa, il marchio dello Scorpione presenta la Marmitta Abarth, il suo primo sistema di scarico che creò il mito.
  • Tutta la community partecipa a questo anniversario con un flashmob virtuale in perfetto stile Abarth.
  • Con la stessa filosofia costruttiva del suo fondatore sono nati i moderni sistemi di scarico Record Monza e, dal 2008 a oggi, si sono susseguite continue innovazioni, tutti con la stessa costante: l’inconfondibile sound sordo e pieno.

Il 4 maggio del 1950, in occasione del trentaduesimo Salone dell’Automobile di Torino, Carlo Abarth presenta la “Marmitta Abarth”, probabilmente l’accessorio più conosciuto delle famose scatole di trasformazione che hanno reso celebre lo Scorpione nel mondo. E oggi, lo stesso concetto di performance del fondatore, inteso come ricerca e sviluppo di soluzioni innovative, è riscontrabile nei sofisticati sistemi di scarico “Record Monza” montati sulle Abarth di ultima generazione.

Anche sui social, Abarth celebra questo anniversario speciale, invitando la propria community a prendere parte a un vero e proprio flashmob virtuale. Con una chiamata alle armi in stile Abarth, il brand invita la propria community a farsi sentire: gli utenti dovranno realizzare delle Instagram Story simulando il rumore del proprio scarico con la voce, taggando il contenuto con l’hashtag #TheRumbleLipChallenge. Insomma, una sfida per veri Abarthisti.

Ed è proprio la sua community uno dei pilastri del marchio dello Scorpione: ad oggi sono 83 i club ufficiali, quasi il doppio rispetto al 2016, e la community “The Scorpionship” attiva da quattro anni nell’area EMEA conta già 114.000 iscritti. Un gruppo di appassionati e fan che supportano il brand anche in un momento come questo dimostrando che si può rimanere distanti ma uniti.

La marmitta Abarth tra trionfi sportivi e successi commerciali. Nel 1949  Carlo Abarth fonda la Abarth & C. e ha l’intuizione geniale di affiancare all’attività corse l’attenzione per il grande pubblico: nascono così le scatole di trasformazione per vetture di serie che aumentavano potenza, velocità massima e accelerazione.

Elementi distintivi delle famose cassette di trasformazione sono proprio gli impianti di scarico che, nel corso degli anni, diventano una vera icona dello “stile Abarth”. Il debutto ufficiale avviene il 4 maggio a Torino durante il Salone dell’Automobile ed è subito un successo.

I primi prototipi prevedono un sistema semplice ma innovativo, che dà ai suoi prodotti un chiaro vantaggio prestazionale e un inconfondibile rumore sordo e pieno. In pochi anni l’Abarth & C. raggiunge livelli globali: nel 1962 produce 257.000 marmitte con uno staff di 375 persone, il 65% è destinato all’esportazione.

Il successo fu immediato e straordinario. Le prime 50 unità furono realizzate per la Fiat “Topolino”. Saranno diversi i modelli Fiat a poterla montare – dalla 600 alla 1100, dalla 1400 alla 1500 – ma il grande successo arriva con l’icona di casa Fiat: la leggendaria 500. Carlo Abarth se ne innamora e nascono così le prime Fiat-Abarth 595 che cominciano a vincere su tutti i circuiti e, al tempo stesso, le famose “cassette di trasformazione Abarth” per elaborare i “cinquini” diventano l’oggetto del desiderio del grande pubblico.

I nuovi sistemi di scarico “Record Monza” regalano un sound inconfondibile. Fin dal lancio della nuova Abarth 595 nel 2008 il marchio ha riportato in auge la marmitta sportiva Abarth, riproducendo così il classico sound dello Scorpione. In particolare, il doppio terminale cromato riprende il design del sistema adottato dalla versione da gara 595 Assetto Corse, a conferma che il racing sia il laboratorio perfetto per testare soluzioni che possano un giorno essere impiegate dalle vetture stradali.

Con la stessa filosofia progettuale, nel 2009 il marchio Abarth lancia un kit denominato sistema di scarico “Record Monza”, il cui nome è un chiaro tributo al record di velocità ottenuto da Carlo Abarth sullo storico circuito italiano quando nel 1965, all’età di 57 anni, conquistò il primato di accelerazione sul quarto di miglio. Il suono potente è il risultato di una perfetta combinazione tra la tecnologia Dual Mode con quattro terminali, e il design aggressivo. In dettaglio, la tecnologia Dual Mode prevede l’utilizzo di una valvola a due vie a comando meccanico inserita a monte del terminale di scarico a vantaggio della curva di contropressione dello scarico.

Nel 2011 è la volta del kit “Record Modena” la cui caratteristica principale è Il suono potente e aggressivo dato da marmitte altamente prestazionali che si basano sulle migliori tecnologie, come il sistema Dual Mode e su un design accattivante e sportivo. Un sound nettamente più sordo e cupo lo troviamo nel sistema Akrapovič a due uscite e dotato di valvola elettronica attiva azionata tramite il tasto sport.

Nel 2018 fa il debutto la nuova Abarth 595 che porta all’esordio il sistema di scarico “Record Monza Attivo”, la cui peculiarità risiede nella valvola attiva controllata tramite il tasto Sport in plancia: se in precedenza l’apertura della valvola di scarico si basava sulla pressione dei gas di scarico, da questo momento il pilota può agire direttamente e scegliere tra un sound da “gentleman driver” oppure un rombo più cupo e grintoso, tradizionalmente Abarth. Il risultato è un suono potente e aggressivo, una perfetta combinazione tra tecnologia e design. Il sistema di scarico “Record Monza Attivo” è oggi offerto di serie sui modelli 595 Competizione, 595 Pista e 695 70° anniversario.

Vicina al traguardo e vicina a casa: la nuova BMW Serie 4 Coupé

  • La Serie 4 Coupé entra nella fase finale dei test dinamici.
  • Terminato il processo di sviluppo pre-produzione su circuito e in strutture di prova della nuova versione della Coupé a due porte.
  • Gli ultimi accorgimenti vengono ora effettuati su strade extraurbane e sulle autostrade che circondano il Centro di ricerca e innovazione del BMW Group a Monaco.
  • Il concetto generale e il set-up del telaio conferiscono al nuovo modello prestazioni sportive accattivanti.

Monaco. Il piacere di guida sportivo nel segmento delle vetture di medie dimensioni viene ridefinito e sarà presto disponibile nella nuova BMW Serie 4 Coupé. A seguito di una serie di test nella fase di processo di sviluppo preparatorio alla produzione in serie, l’ultima versione del modello a due porte si sta avviando alla fase finale dei test dinamici.

Dopo aver affinato la qualità di guida presso il centro di collaudo invernale di Arjeplog, in Svezia, presso il centro di collaudo del BMW Group a Miramas in Francia, sul circuito Nordschleife del Nürburgring e su varie altre piste, i prototipi stanno tornando alla base: gli ingegneri daranno ora gli ultimi ritocchi alla tecnologia del telaio della nuova BMW Serie 4 Coupé sulle autostrade e sulle strade extraurbane intorno al Centro di ricerca e innovazione del BMW Group a Monaco.

Come il concetto e il design generale del veicolo, la tecnologia del telaio della Coupé Serie 4 è più che mai uno sviluppo indipendente. Le proporzioni, le proprietà aerodinamiche e la distribuzione dei pesi dell’auto a due porte offrono la base ideale per un allestimento del telaio incentrato infallibilmente su prestazioni dinamiche esaltanti. Un confronto diretto con la nuova BMW Serie 3 Berlina evidenzia in modo particolarmente chiaro il profilo unico del nuovo modello. L’impressionante coefficiente di resistenza della berlina, ad esempio, è ulteriormente ridotto di 0,015. Inoltre, la nuova BMW Serie 4 Coupé è più bassa di 57 millimetri rispetto alla sua controparte a quattro porte e al suo baricentro è di conseguenza 21 millimetri più vicino alla strada.

Tutto ciò si combina con un maggior camber negativo alle ruote anteriori e una carreggiata posteriore più larga di 23 millimetri per affinare significativamente le caratteristiche di guida della vettura.

La berlina sportiva vanta già un dinamismo straordinario, ma la nuova BMW Serie 4 Coupé aumenta ulteriormente l’agilità e l’accelerazione laterale di un margine considerevole.

Il team di sviluppo della nuova BMW Serie 4 Coupé ha anche adottato un approccio specifico per integrare la tecnologia del telaio e collegare le sospensioni alla carrozzeria. I frutti delle loro fatiche posizioneranno il nuovo modello a due porte direttamente al vertice del suo segmento in termini di sportività ed esperienza di guida. Allo stesso tempo, la configurazione dell’assale anteriore a doppio snodo e del posteriore a cinque bracci indica che il raggiungimento delle prestazioni dinamiche non è a scapito di un comfort eccellente nell’utilizzo quotidiano e nei lunghi viaggi.

Gli ammortizzatori che hanno fatto il loro debutto nella nuova BMW Serie 3 Berlina e offrono un controllo di smorzamento progressivo e variabile in funzione della corsa della molla, sono stati messi a punto per una guida ancora più sportiva. I montanti frontali specifici e un pannello aggiuntivo sulla paratia frangifiamme ottimizzano la precisione e la risposta dello sterzo, mentre sono stati aggiunti elementi di rinforzo attorno all’assale posteriore per aumentare la rigidità per una migliore stabilità in rettilineo e accelerazione laterale.

La gamma di modelli mostra l’impegno costante della nuova BMW Serie 4 Coupé nei confronti della dinamica di guida ai vertici della categoria. La gamma sarà ora guidata dalla nuova BMW M440i xDrive Coupé. Alimentato da un potente motore a sei cilindri in linea che eroga una potenza massima di 275 kW/374 CV, adatterà anche una tecnologia Mild Hybrid a 48 V, con un generatore di avviamento a 48 V e una seconda batteria impiegata per supportare il carico del motore e agire all’unisono con esso. Oltre a una maggiore efficienza, il vantaggio principale risiede nell’erogazione di potenza più incisiva quando il conducente preme deciso sull’acceleratore. Gli ulteriori 8 kW/11 CV generati dall’effetto boost elettrico sostengono accelerazioni e riprese. La straordinaria potenza erogata dal motore, il concetto di veicolo indipendente e la configurazione specifica della tecnologia del telaio si combinano per dotare la BMW M440i xDrive Coupé di eccezionali credenziali prestazionali.

Sfruttando l’esperienza in pista di BMW M GmbH, i vari elementi sono stati uniti in un pacchetto complessivo di agilità, precisione e equilibrio supremi.

La potenza generata dal motore della nuova BMW M440i xDrive Coupé viene scaricata a terra da una trasmissione Steptronic Sport a otto velocità e il sistema di trazione integrale intelligente dell’auto. Il differenziale M Sport è garantisce che la potenza motrice venga sfruttata in modo ottimale in situazioni di guida impegnative. L’effetto di bloccaggio generato da un motorino elettrico limita la differenza di velocità di rotazione tra la ruota posteriore interna ed esterna in curva, migliorando così la trazione e la stabilità di guida, consentendo al guidatore di percorrere le curve con notevole dinamicità. L’elastocinematica del telaio, i potenti freni M Sport e i cerchi in lega M da 18 pollici con pneumatici differenziati sono anche fattori che contribuiscono alla dinamica della nuova BMW M440i xDrive Coupé.

La fase finale di test sul terreno di casa consentirà agli ingegneri di seguire rapidamente gli ultimi accorgimenti nel processo di messa a punto presso il Centro di ricerca e innovazione. L’obiettivo è garantire che le caratteristiche dinamiche delle prestazioni della nuova BMW Serie 4 Coupé realizzate su circuiti di gara possano essere sperimentate anche in normali condizioni di guida su strade pubbliche. Sia che si sfrecci lungo le tortuose strade intorno a Monaco sia che si passi dal traffico urbano a quello autostradale, la nuova BMW M440i xDrive Coupé incarna in modo inequivocabile la sportività del design e del telaio, il set-up dello sterzo, dei freni e della trazione integrale, il feedback preciso degli ammortizzatori e gli interventi precisi dei sistemi di controllo del telaio che, insieme, offrono piacere di guida da brividi e delizia, giorno dopo giorno.

Renault 5 Turbo: inizia la produzione di serie

Nel maggio del 1980 comincia ufficialmente la produzione di Renault 5 Turbo, un’auto fuori dalla norma a livello di allestimenti, in un primo tempo limitati: modello unico, quasi niente optional e scelta tra due tinte (Blu Olimpo e Rosso Granata). Nelle auto blu gli interni sono rossi e viceversa.

Non si dimentichi che le scocche di Renault 5 sono realizzate a Flins. È da qui che escono e prendono la strada per Cerisay, dove vengono trasformate dal famoso allestitore Heuliez: scocca allungata di 5 centimetri, padiglione e porte in alluminio, installazione della barra antiavvicinamento all’anteriore, ecc. Rispedite in camion presso gli stabilimenti Alpine a Dieppe, è qui che vengono assemblate: parafanghi anteriori, parafanghi posteriori e cofano in poliestere, gruppo motore dotato di turbo Garrett, trasmissione a 5 rapporti, rivestimenti interni, verniciatura. Segue per ogni auto il collaudo su strada nella campagna normanna e un altro controllo qualità. Bisogna fare in fretta, perché le 400 unità in attesa di omologazione devono essere presentate alle istanze della FIA. È così che i dintorni, i viali, le aiuole dello stabilimento Alpine di Avenue de Bréauté sono costellati da Renault 5 Turbo in attesa, pronte per prendere la strada dei concessionari.

Renault 5 Turbo, di cui nel 1980 sono state realizzate 802 unità che recano il marchio di fabbrica 1981, diventerà la “beniamina” degli appassionati di auto sportive francesi che possono scegliere solo tra queste e le Alpine A 310 V6.

L’annata 1982 introduce piccoli cambiamenti tra cui scambiatori più performanti, porte in lamiera – e non più in alluminio – e nuove tinte di carrozzeria. Si noti che di Renault 5 Turbo, impropriamente chiamata Turbo 1 per differenziarla dalla Turbo 2, sono state prodotte 536 unità nel 1981 e 352 unità l’anno successivo.

La produzione di serie: Renault 5 Turbo 2. Al Salone di Parigi del 1982, Renault presenta Renault 5 Turbo 2 che si distingue dal modello precedente innanzitutto per gli interni. È nel 1983 che Renault 5 Turbo cambierà più radicalmente i suoi connotati abbandonando l’abitacolo e i sedili sofisticati firmati Bertone per adottare gli elementi, i sedili e le finiture interne di Renault 5 Alpine Turbo. Le principali caratteristiche tecniche dei due modelli sono quasi identiche, a tal punto da mantenere lo stesso numero: R8220. Se messe a confronto, risulta che la Turbo 2 ha 30 kg in più. Sarà forse più pesante, ma meno cara, in quanto costa, nel 1983, 102.000 franchi invece dei 115.000 franchi del modello precedente.

Alla fine del 1983, è chiaro che il futuro dell’auto sportiva passa da una serie speciale di 200 Renault 5 Turbo con motore di cilindrata superiore che rientra nella classe 2 litri: il modello 8221 è costruito esclusivamente per ottenere l’omologazione sportiva nel Gruppo B del Campionato Mondiale Rally.

Tra il 1982 e il 1986 saranno prodotte 3.167 Renault 5 Turbo.

RC auto: ad aprile premi ancora in calo e nuovo record (-15%)

red toy car on banknotes and coins

closeup euro money with car key

In Campania diminuzione di quasi 100 euro in un solo mese riduzioni percentuali a doppia cifra in tutte le regioni del Paese

Milano, aprile 2020. Non si arresta, e anzi aumenta, il calo del costo dell’RC auto in Italia dovuto in buona parte allo stop determinato dal Covid; se a marzo 2020, come rilevato dall’osservatorio RC auto di Facile.it, le tariffe assicurative hanno iniziato a risentire positivamente del lockdown (-8,05% su base annua), ad aprile 2020 il calo è stato ancor più rilevante, con un eloquente -15,04% rispetto allo stesso mese del 2019. In valori assoluti significa che, lo scorso mese, per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 463,74 euro, vale a dire 82 euro in meno rispetto ad aprile 2019.

Il dato emerge dall’analisi di un campione di oltre 800.000 preventivi raccolti da Facile.it nel corso dei mesi di aprile 2020 e 2019 e delle quotazioni offerte da un panel di compagnie che rappresentano, considerando i premi totali raccolti, circa il 55% del mercato RCA italiano*.

«Come avevamo previsto, il calo rilevato a marzo era solo l’inizio di un trend al ribasso ancora più importante confermato dai dati di aprile», spiega Diego Palano, Managing Director assicurazioni di Facile.it «Tuttavia, con buona probabilità la curva si invertirà presto soprattutto perché, con l’interruzione graduale della quarantena, il numero di veicoli in circolazione – e con esso quello dei sinistri – tornerà ad aumentare.».

Lo straordinario calo dei prezzi, come già evidenziato da Facile.it, è legato al lockdown imposto dal Governo a causa del Covid, che ha portato nei mesi di marzo e aprile ad un drastico calo dei veicoli in circolazione e dei sinistri stradali. Ma con il ritorno alla normalità questi due parametri – fondamentali per il calcolo delle tariffe assicurative da parte delle compagnie – potrebbero tornare a crescere, con inevitabili rincari a scapito degli automobilisti. Ecco perché, spiegano gli esperti del comparatore, il consiglio per tutti coloro che hanno una polizza in scadenza è di rinnovare l’assicurazione ora, anche se il veicolo non viene utilizzato, mettendosi al riparo da futuri aumenti.

Secondo le stime di Facile.it, dal 1° marzo al 30 aprile risultavano in scadenza le coperture Rc di circa 5,3 milioni di vetture per assicurare le quali, quindi, si è aperta una concreta possibilità di spendere notevolmente meno.

L’andamento regionale

L’analisi dei dati a livello territoriale ha rilevato una consistente diminuzione dei prezzi da Nord a Sud, con cali a doppia cifra in tutte le regioni, in una forbice compresa tra il -20,98% rilevato in Toscana e il -10,95% in Basilicata.

La discesa dei premi medi è stata consistente anche in quelle regioni che a marzo 2020 avevano registrato solo un timido miglioramento: in Campania, ad esempio, si è passati dal -1,39% su base annua rilevato a marzo ad un solido -12,52% rilevato ad aprile 2020. In valori assoluti significa che, in soli 30 giorni (da marzo 2020 ad aprile 2020), il premio medio della regione è diminuito di quasi 100 euro, stabilizzandosi a 823,93 euro.

In Calabria si è passati da -2,4% su base annua di marzo 2020 a –11,83% di aprile 2020; vale a dire 62 euro in meno in soli trenta giorni, con un premio medio sceso a 582,78 euro.

Riduzione importante anche in Sicilia; qui si è passati da -5,58% di marzo 2020 a -13,18% di aprile, con un calo quantificabile in 33 euro in un solo mese e un premio medio stabilizzatosi a 477,16 euro.

 

La foto del giorno. La grinta di Massimo Marasso morde l’asfalto del Valli Cuneesi 2019

In coincidenza con la data in cui avrebbe dovuto disputarsi l’edizione 2020 della gara cuneese il reporter saluzzese propone un’immagine di grinta e passione per i rally. Che speriamo di ritrovare presto. Foto Elio Magnano (www.fotomagnano.com)

DRONERO (TO), 7 maggio – Ci vuole coraggio. Ci vogliono nervi d’acciaio. Ma soprattutto servono grinta e determinazione per dominare i 300 e più cavalli di una Škoda Fabia R5 in prova speciale. E da questa foto si vede chiaramente che coraggio, nervi d’acciaio, grinta e determinazione non mancano a Massimo Marasso, qui immortalato giusto un anno fa alla 25esima edizione del Rally Valli Cuneesi che l’enologo di Neive ha concluso sesto assoluto affiancato da Marco Canuto. E grinta e determinazione, oltre a nervi d’acciaio e colpo d’occhio non sono mancati a Elio Magnano per trovare il posto giusto e il momento giusto per fermare nella sua memory card un’immagine che fa spettacolo.

Pionieri: la lunga tradizione delle auto elettriche Opel. Celle a combustibile collaudate per la guida quotidiana: la flotta HydroGen a emissioni zero

RÜSSELSHEIM (Germania), 7 maggio – Nel 2000, lo sviluppo delle celle a combustibile di Opel raggiunse le strade con la HydroGen1, una vettura con la carrozzeria di Zafira. La cella a combustibile alimentata a idrogeno forniva elettricità a un motore asincrono trifase che generava 55 kW/75 CV e una coppia di 251 Nm. Una batteria di scorta copriva i picchi di potenza. Nel 2001 una flotta di 20 modelli HydroGen3 fu affidata ai clienti per un periodo di collaudi. La potenza passò a 60 kW/82 CV per una velocità massima di 160 km/h. Nella Fuel Cell Marathon del 2004 due veicoli HydroGen3 percorsero quasi 10.000 km in tutta Europa, da Hammerfest in Norvegia a Lisbona in Portogallo. Al volante della HydroGen3, Heinz-Harald Frentzen pilota di Formula 1 e dell’Opel DTM, vinse anche il Rally di Montecarlo del 2005 per auto a propulsione alternativa.

Anche la quarta generazione di veicoli con celle a combustibile, HydroGen4, era completamente a emissioni zero, con gli scarichi che producevano solo vapore acqueo. Il set di celle a combustibile era composto da 440 celle connesse in serie, nelle quali l’idrogeno reagisce con l’ossigeno presente nell’aria e garantisce una guida ecologica. Non vi è combustione ma una reazione elettrochimica che genera elettricità. In questo modo è possibile ottenere una potenza continua di 73 kW/100 CV e una potenza di picco di 94 kW/128 CV. Nel 2008 una flotta di veicoli HydroGen4 iniziò a dimostrare di essere adatta all’uso quotidiano in un progetto sponsorizzato dal Ministero Federale dei Trasporti – la Clean Energy Partnership (CEP) – a Berlino e in seguito anche negli stati di Amburgo, Baden-Württemberg, Renania del Nord-Vestfalia e Assia.

BMW Italia è Main Partner dell’edizione 2020 di Parole O_Stili, “Festival della comunicazione non ostile” con Alessandro Baricco e Alessandro Zanardi

Attraverso il programma di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente, BMW Italia supporta Parole O_Stili, il festival che venerdì 8 e sabato 9 maggio porterà in diretta streaming la sua quarta edizione, le cui parole chiave sono: responsabilità, cura e inclusione.

BMW Italia sarà main partner della quarta edizione di Parole_Ostili che avrà luogo venerdì 8 e sabato 9 maggio. Al posto della città che avrebbe dovuto ospitare il festival, Trieste, tutto avverrà online. Non ci saranno palchi, luci e pubblico in sala, ma non mancheranno le voci degli ospiti che daranno vita ai momenti di approfondimento e condivisione.

Responsabilità, cura e inclusione sono i temi cardine scelti per questa edizione, che avrà tra i momenti clou la presentazione del “Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva”. BMW Italia, da sempre legata ai temi della responsabilità e dell’inclusione attraverso i progetti e le iniziative di SpecialMente, il suo articolato programma di responsabilità sociale di impresa, ha deciso di supportare il “Festival della comunicazione non ostile” di Parole O_Stili in qualità di main sponsor.

L’inclusione sociale, insieme a cultura, dialogo interculturale, sicurezza stradale e sostenibilità, è uno dei pilastri della strategia di CSR del BMW Group Italia, per la quale negli anni l’azienda ha sviluppato progetti dedicati e ha partecipato a iniziative in linea con i propri principi, tutte raccontate attraverso il sito specialmente.bmw.it. Di recente il programma SpecialMente ha tagliato l’importante traguardo di aver raggiunto 1 milione di persone, direttamente attraverso la partecipazione alle attività di CSR e indirettamente tramite il loro racconto.

È grazie alla presenza di BMW Italia che troviamo tra i partecipanti a questa edizione lo scrittore e autore Alessandro Baricco e Alessandro Zanardi, pilota e Brand Ambassador BMW. Alessandro Baricco, fondatore di Scuola Holden, che vanta tra i partner proprio BMW Italia da cinque anni, è già stato protagonista di un’iniziativa promossa da SpecialMente nel 2016, quando partecipò come relatore alla “Quarta Giornata Interculturale Bicocca” dal titolo “Building Bridges. Tra le due sponde. L’educazione interculturale all’epoca dei nuovi fondamentalismi”.

Alex Zanardi è coinvolto in numerose attività di BMW Italia sia sociali che di brand. La più recente di queste è la campagna di comunicazione #InsiemePerRipartire, che lo vede protagonista come ideale “modello da seguire” per affrontare le difficoltà e i cambiamenti dettati dall’emergenza sanitaria che ha travolto il nostro mondo e rischia di cambiare per sempre i nostri comportamenti e le nostre abitudini.

Entrambi dotati della sensibilità necessaria a leggere e interpretare le vicende del mondo e capaci di coinvolgere con la loro narrazione, Baricco e Zanardi interverranno in due momenti diversi del festival. Lo scrittore sarà protagonista del momento inaugurale della due giorni, il pilota e atleta paralimpico sarà invece uno dei dieci testimonial della presentazione del “Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva”.

“La comunicazione gioca un ruolo strategico sempre nella vita delle persone – ha dichiarato Roberto Olivi, Direttore delle relazioni istituzionali e comunicazione di BMW Italia – ma soprattutto nella fase storica che stiamo vivendo, le parole assumono un valore ancora più essenziale. Per questo motivo abbiamo deciso di diventare main partner di Parole_Ostili e di contribuire dal punto di vista dei contenuti portando due relatori, Alessandro Baricco e Alessandro Zanardi, che con i loro interventi daranno stimoli importanti alla riflessione del Festival della comunicazione non ostile. Del resto dialogo interculturale e inclusione sociale sono due dei pilastri del nostro programma di responsabilità sociale SpecialMente e quindi è stato per noi naturale e immediato trovare un punto di contatto ed iniziare un percorso insieme”.

“Siamo contenti di avere al nostro fianco un’azienda come BMW, da sempre impegnata nel sociale, ma in modo ancora più evidente durante questo periodo di emergenza globale, dove sono le persone che compongono le strutture a fare la differenza – afferma Rosy Russo, fondatrice di Parole O_stili – Responsabilità, cura e inclusione. Insieme a BMW vogliamo partire da qua, consapevoli che le parole che usiamo sono importanti e ci rappresentano. Con Alex Zanardi inoltre è una storia che continua, perché aveva già partecipato alla stesura del Manifesto dello Sport.”

Il programma dettagliato del festival si trova alla pagina https://paroleostili.it/quarta-edizione-2020/, gli eventi si potranno seguire in diretta streaming dal canale YouTube di Parole O_Stili.

Il nuovo concept Nissan Ariya segna l’inizio di una nuova era per i veicoli elettrici

  • Un concept all’avanguardia che coniuga le innovazioni introdotte da Nissan nei segmenti dei crossover e dei veicoli elettrici con la visione Nissan Intelligent Mobility
  • Nissan Ariya è il concept 100% elettrico che rappresenta una nuova era per Nissan, senza dimenticare la tradizione artigiana giapponese
  • PARIGI, 14 aprile 2020 – Il nuovo concept Nissan Ariya segna l’inizio di una nuova era per i veicoli elettrici di Nissan, promettendo ai clienti un’esperienza integrata, intuitiva e adattabile, anticipando il design della gamma futura.
  • Giovanny Arroba, Senior Design Director di Nissan Motor, ha commentato: “Con il concept Nissan Ariya, abbiamo voluto dare vita a un’esperienza unica a bordo di un’auto elettrica, che lascia intravedere la forma che avrà secondo noi il futuro. Siamo di fronte a un veicolo nuovo e dinamico, pronto a sfidare i limiti del design e della tecnologia per cogliere la vera essenza della mobilità elettrica”.
  • Il nuovo concept unisce l’arte del design giapponese con tecnologie esclusive e all’avanguardia per offrire un’esperienza di guida più esaltante e connessa che mai, in linea con i tre pilastri della Nissan Intelligent Mobility: Intelligent Driving, Intelligent Power e Intelligent Integration.
  • L’ispirazione alla base del nuovo concept Ariya è un mix fra la precisione e i motivi tradizionali degli artigiani giapponesi e una prospettiva giovane e moderna. Gli accenti ramati della linea del tetto e dei cerchi rendono omaggio al colore del sole che irrompe nel buio, inaugurando l’alba di un nuovo giorno.
  • All’interno, l’abitacolo è lussuoso e spazioso per assicurare ai passeggeri il massimo comfort durante il viaggio. Grazie al pianale piatto – reso possibile dalla disposizione del pacco batterie e dall’assenza di un motore a combustione interna – il concept Nissan Ariya trasmette fin da subito un senso di ampiezza e ariosità.
  • Il cuore pulsante del concept Ariya è la tecnologia e-4ORCE di Nissan, formata da due motori elettrici che garantiscono un’erogazione di potenza bilanciata e una manovrabilità precisa, aumentando la stabilità e le prestazioni.
  • Il concept Ariya prevede la tecnologia ProPILOT 2.0, il sistema di assistenza alla guida di Nissan che assiste il guidatore negli spostamenti in autostrada e offre funzioni di guida autonoma sulle strade a singola corsia. Inoltre, il nuovo Virtual Personal Assistant interviene nella ricerca di informazioni e parcheggi per fare in modo che il conducente possa mantenere l’attenzione fissa sulla strada.
  • Helen Perry, Head of Electric Vehicles di Nissan Europe, ha dichiarato: “L’introduzione del concept Nissan Ariya rappresenta una svolta nel percorso di Nissan verso il futuro. Oltre a rappresentare il nostro spirito di innovazione attraverso un design d’impatto e solide collaborazioni ingegneristiche, dimostra tutto il know-how in termini di innovazione maturato nei segmenti dei veicoli elettrici e dei crossover”.

La BMW M8 GTE estende la striscia vincente nella serie iRacing Pro di IMSA a Mid-Ohio – prima vittoria della stagione per Nick Catsburg

Monaco. La BMW M8 GTE ha vinto la terza gara della stagione nella serie IMSA iRacing Pro sul circuito Mid-Ohio (USA), rimanendo imbattuta nella stagione virtuale IMSA dopo i successi a Sebring (USA) e Laguna Seca (USA). Il pilota della BMW Nick Catsburg (NED) ha festeggiato la sua prima vittoria, giungendo in prima posizione davanti a Robby Foley (USA) di Turner Motorsport e ll pilota del Team BMW RLL Connor De Phillippi (USA) in una gara emozionante. Di conseguenza, tre piloti BMW sono saliti sul podio per la terza gara consecutiva. Dopo un errore nelle qualifiche, Philipp Eng (AUT) ha iniziato la gara dalla 46a posizione ma, con una prestazione in rimonta impressionante, ha chiuso al quarto posto per completare il poker BMW.

Dopo essere uscito vittorioso dalle prime due gare, Bruno Spengler (CAN) si è assicurato la pole position nel Mid-Ohio con la sua BMW M8 GTE prima di guidare la gara fino al momento di fare il suo pit stop. Catsburg è poi passato al primo posto, difendendo la posizione contro Spengler e Foley. Spengler ha poi tagliato il traguardo al sesto posto.

Doppietta per la BMW Z4 GT3 sulla Nordschleife virtuale: Bruno Spengler e Philipp Eng hanno dominato il lungo sabato di corse sim

Monaco. Lo scorso sabato è stato ancora una volta dominato dalle corse di sim per diversi piloti della BMW. Bruno Spengler (CAN) e Philipp Eng (AUT) e i loro rispettivi team hanno ottenuto una doppietta per la BMW Z4 GT3 nella quarta gara della Digital Nürburgring Endurance Series powered by VCO. Poco dopo, entrambi i piloti sono passati alle auto formula virtuali per fare la loro apparizione nel primo round di “THE RACE All-Stars Series” in cui competono nella ProCup come il team BMW Motorsport SIM Racing.

Gara 4 della DNLS powered by VCO.

La quarta gara della DNLS powered by VCO, la gara di 3 ore di Eibach sul Nürburgring-Nordschleife (GER), è culminata in un finale drammatico. Le protagoniste principali sono state due BMW Z4 GT3. Dopo tre turbolente ore di gara, piene di azione emozionante e una serie imprevedibile di eventi, gli ultimi chilometri si sono rivelati spettacolari. Con la fine della gara in vista, si trovava in testa la BMW Z4 GT3 #189 della BS+COMPETITION, che era uscita vittoriosa dalla gara iRacing di 24 ore sullo stesso circuito una settimana prima. In quella vettura, i compiti di guida erano condivisi da Eng e dai suoi compagni di squadra Alexander Voß e Laurin Heinrich (entrambi GER), tuttavia la BMW Z4 GT3 n.107, guidata per il Team BMW Bank dai loro compagni di squadra Spengler, Nils Koch e Kay Kaschube (entrambi GER), era spuntato fuori proprio alla fine. L’auto n.107 ha quindi preso il comando.

Le due BMW Z4 GT3 hanno combattuto per il primo posto in un emozionante duello ruota a ruota. Nonostante un contatto che ha causato anche un testacoda della vettura #189, erano ancora abbastanza avanti rispetto allo sfidante più vicino per garantire il risultato di uno-due per la BMW Z4 GT3. La vittoria è andata a Spengler e al Team BMW Bank, con il secondo posto ottenuto da Eng e BS+COMPETITION. Un totale di otto BMW Z4 GT3 hanno partecipato alla quarta gara della DNLS powered by VCO. Gli altri piloti BMW in gara erano Martin Tomczyk, Jens Klingmann (entrambi GER) e Jesse Krohn (FIN), nonché il BMW Junior Team con Max Hesse (GER), Dan Harper (GBR) e Neil Verhagen (USA). Tomczyk e Klingmann hanno condiviso per la prima volta la guida in un’auto dal team BMW H&R Green Hell con Robby Foley (USA).

La prima stagionale di “THE RACE All-Stars-Series”.

Appena due ore dopo il loro successo sul Nürburgring Nordschleife, Spengler ed Eng sono tornati in azione sulla versione digitale del circuito internazionale di Sepang in Malesia, sede del primo round di “THE RACE All-Star-Series” 2020, con un lotto di nomi famosi del motorsport reale e del sim racing. La BMW Motorsport SIM Racing è in competizione con il proprio team nella serie ProCup, con Spengler ed Eng come coppia per la prima stagionale della competizione con auto formula virtuali. Alle qualifiche seguono due gare da 15 minuti, la seconda delle quali inizia con la griglia in ordine inverso.

Le migliaia di fan che guardano eventi in tutto il mondo sul live streaming hanno potuto assistere ad alcune turbolente gare sprint con lotto id 40 partecipanti alla partenza della ProCup. In gara uno, Spengler ha tagliato il traguardo al 23° posto mentre Eng ha dovuto ritirarsi presto. Partendo 14° nella seconda gara, Spengler ha iniziato un inseguimento sensazionale per assicurarsi il secondo posto sul podio dopo sette giri. Anche Eng ha rapidamente raggiunto la top ten dopo essere partito dal 16° posto. Tuttavia, una collisione lo ha spinto indietro di cinque posizioni. Nella seconda parte della gara, Eng ha recuperato gradualmente le posizioni perse e si è classificato al decimo posto.

Le reazioni al lungo sabato di corse sim:

Bruno Spengler: “È stata una giornata folle. La gara sul Nordschleife è stata davvero fantastica. Sono partito dall’ottavo posto e sono riuscito a salire fino al quinto. I miei compagni di squadra, Nils e Kay, hanno fatto un mega lavoro e siamo riusciti a ottenere la vittoria. Siamo contenti della nostra prima vittoria nel DNLS powered by VCO. Subito dopo, è stato tempo di THE RACE. La prima gara non è andata così bene, dato che non ho ancora molta esperienza lì, ma con la griglia in ordine inverso, la seconda gara è stata super e il secondo posto è stato un grande risultato “.

Philipp Eng: “La giornata è iniziata molto bene con il pomeriggio sul Nordschleife. Ho fatto una buona prestazione in qualifica e mi sono assicurato il secondo posto in griglia. La gara è stata grandiosa ed è stato fantastico ottenere una doppietta per la squadra, nonostante qualche contatto nelle ultime curve. Questo genere di cose può succedere solo quando stai lottando per la vittoria. Sfortunatamente, c’erano già stati dei contatti con un’auto TCR all’inizio della gara e questo ci è costato circa mezzo minuto. Senza quello, probabilmente sarebbe stata una vittoria abbastanza rilassata per noi. Non c’è stato molto tempo per allenarmi per THE RACE in seguito, quindi sono contento di essere entrato nella top ten nella seconda gara. È stato sicuramente molto divertente.”

ASI: Il motorismo storico riparte dopo il lockdown

Il settore paga un conto salato per la chiusura forzata dovuta all’emergenza covid-19: attivita’ ridotte del 70% e perdite per oltre mezzo miliardo di euro

Il DPCM del 26 aprile ha stabilito che da oggi, lunedì 4 maggio, possono riaprire anche molte attività connesse al settore del motorismo storico: dalla fabbricazione di articoli in gomma, plastica e metallo alle officine di riparazione; dal commercio di autoveicoli alle segreterie delle associazioni. Una ripartenza molto attesa, perché il sistema automotive è stato duramente colpito dall’emergenza Covid-19 e dal conseguente “lockdown” che dal 9 marzo ha bloccato l’intera filiera. Il motorismo storico rientra in questo comparto con una sua specifica nicchia, che in Italia vale 2,2 miliardi di euro all’anno di indotto economico e che rappresenta, insieme all’alta moda e all’enogastronomia di qualità, una delle eccellenze italiane più apprezzate nel mondo.
L’Automotoclub Storico Italiano ha stimato che, in questi primi mesi del 2020, il settore abbia perso oltre mezzo miliardo di euro di giro d’affari. Il 75% di questo valore – pari a 375 milioni di euro – si riferisce agli operatori del settore come artigiani, commercianti, micro e piccole imprese che si occupano di gestione, manutenzione, restauro e produzione di parti specifiche per i veicoli storici: attività che in regime di “lockdown” hanno ridotto del 70% la loro operatività.
Oltre alla chiusura delle attività si è registrato l’annullamento di tutte le manifestazioni e degli eventi associativi e ricreativi di ogni tipologia – dai raduni di club ai saloni – con ulteriori ricadute negative sull’economia ad essi collegata. Questa rappresenta il restante 25% dell’indotto complessivo generato ogni anno dal motorismo storico, con altri 125 milioni di euro che avrebbero alimentano, in particolare, il comparto turistico.
Se solo una minima parte di operatori del settore ha potuto proseguire nella propria attività durante il “lockdown” (ad esempio le officine e i laboratori artigianali connessi ai domicili dei rispettivi titolari, o il commercio online), molti altri hanno dovuto arrendersi: le compravendite di veicoli storici, ad esempio, hanno subìto un arresto pressoché totale.
“Tante famiglie italiane – sottolinea il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Alberto Scuro – vivono di motorismo storico grazie ad attività che operano nel settore, spesso altamente specializzate e tramandate di generazione in generazione. Molte di queste hanno clientela straniera, che si affida al nostro know-how per mantenere in efficienza i propri veicoli storici. Finalmente, con il DPCM del 26 aprile si fa un primo, essenziale passo verso la ripresa: riaprono molte attività e anche le segreterie dei nostri Club federati torneranno ad essere operative rispettando le regole che le autorità competenti hanno fissato. Dovremo aspettare ancora molto tempo per poter tornare a condividere la nostra passione in eventi aggregativi, ma nel frattempo è importante riavviare il motore economico del comparto che permette la sussistenza di migliaia di persone.”

Rallisti ai tempi del Coronavirus. Stefano Bertuccioli: “I rally torneranno alla normalità, un passo alla volta”

Il giornalista genovese (nella foto di apertura insieme ad Agostino Orsino sul palco del Rally della Lanterna 2019) è pronto a ritornare in campo nel mondo dei rally, sia a seguire le sue moltissime passioni. Anche se, secondo lui, ci vorrà del tempo. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CERANESI (GE) – La strada verso il ritorno alla normalità sarà percorsa a gradini, un passo dopo l’altro. È questa l’opinione di Stefano Bertuccioli, giornalista e addetto stampa genovese che si prepara a un ritorno alle gare, anche se con moltissime limitazioni. “I rally senza pubblico sono tristi e avranno difficoltà ad attirare gli sponsor. Ma è necessario ripartire, perché i rally non sono solo divertimento, ma anche fonte di lavoro e sostentamento per moltissime famiglie”. Nel periodo di reclusione casalinga Stefano Bertuccioli è diventato un cuoco provetto, afferma che la sua focaccia genovese e il suo pesto sono imbattibili, ed è pronto a tornare in sella alla sua bici e alla sua moto. Magari per una cena a Camogli con la compagna Ilaria. Senza chiudere nel cassetto il suo sogno proibito: prendere il brevetto di volo.

Qual è stata l’ultima manifestazione cui hai partecipato? – “Come addetto stampa l’ultima gara è stata la Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, che si è svolta a Casale Monferrato nel primo settimana di novembre, organizzata dal VM Motor Team di Moreno Voltan. La gara è stata un successo, perché dopo dieci anni un rally tornava in città. E lo ha fatto nel migliore dei modi, con passerella delle vetture il sabato sera e pedana finale nel cuore cittadino con premiazioni alla presenza del sindaco. Il VM Motor Team è la seconda scuderia con la quale collaboro oltre alla Lanterna Corse di Marco Gallo. Una collaborazione iniziata nel 2016 e che prosegue nel migliore dei modi. Come giornalista ero presente alla Ronde della Val Merula di inizio febbraio assieme ai colleghi di PrimoCanale Motori, un’avventura iniziata a gennaio e che mi stava entusiasmando. Ora non ci resta che aspettare la ripartenza delle gare”.

Quali sono state le manifestazioni cui hai rinunciato? – “Per ora, come giornalista, ho dovuto rinunciare alla trasferta al Sanremo Rally Storico di inizio aprile, gara che sarebbe stata seguita in diretta da PrimoCanale Motori, con servizi ad ampio raggio dalle prove speciali e dai parchi assistenza. Il mio primo impegno stagionale come addetto stampa di un rally era il Rally Vigneti Monferrini organizzato dal VM Motor Team a Canelli in programma il 14 e 15 marzo. È rinviato a data da destinarsi. Marco Gallo e lo staff della Lanterna Corse stanno lavorando alla preparazione del 14° Rally dei Poeti, in programma a Brugnato (SP) il 27 e 28 giugno. Secondo me è l’atteggiamento giusto, perché se si dovesse sbloccare la situazione, gli organizzatori sarebbero pronti a mandare in scena l’evento. Ho qualche speranza in più per il Rally della Lanterna del 5-6 settembre che gli organizzatori genovesi hanno iniziato a pianificare da tempo. Insomma, viviamo tutti alla giornata perché non sappiamo cosa si potrà fare in campo rallistico e quando potremo tornare in piena attività. Temo che le restrizioni alla presenza del pubblico siano molto dannose per la specialità. I rally senza il pubblico sono molto tristi e sicuramente sono poco appetibili per gli sponsor. I rally, come tutti gli spettacoli, non sono solo divertimento, ma sono anche fonte di lavoro e sostentamento per moltissime famiglie”.

Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “Come addetto stampa seguire i piloti di Lanterna Rally Team e VM Motor Team nelle loro prestazioni sui campi di gara e gestire la comunicazione dei quattro rally organizzati dalle sue scuderie: Vigneti Monferrini e Colli del Monferrato con Moreno Voltan; Golfo dei Poeti e Rally della Lanterna con Marco Gallo. Oltre alla collaborazione giornalistica con l’emittente PrimoCanale Motori che dovrebbe seguire in diretta tutte le gare liguri”.

Quando si ripartirà, cosa farai? – “La Liguria ha vissuto una Fase che possiamo definire 1,5 a partire dal 27 aprile scorso e immediatamente avevo programmato un lungo e rilassante giro in bicicletta. Ovviamente i primi tre giorni di libertà hanno coinciso con tre giorni di pioggia e la bicicletta è rimasta in garage”.

A cosa hai dovuto rinunciare per l’emergenza Coronavirus? – “Sia io, sia la mia compagna Ilaria siamo iper-attivi. Prima dell’emergenza Coronavirus raramente cenavamo a casa ed eravamo costantemente in attività e in giro. La cosa che ho più sofferto nel periodo di reclusione casalinga è stato non avere la libertà di muovermi, non poter salire in moto o in bicicletta e farmi quel bel giretto di 70/80 chilometri che mi distende i nervi”.

Che cosa hai fatto in questo periodo? – “Ammettiamolo: a casa si sta bene. Ho continuato a lavorare in remoto per 4GUIMP, visto che l’azienda ha una febbrile attività di commercio on line. Ho dato fondo alla pila di libri che da anni accumulavo e che non ero mai riuscito a leggere e mi sono dedicato alla cucina. La mia focaccia è ormai competitiva con le migliori focaccerie genovesi e il mio pesto non ha più paura di nessuno. Nei primi tre o quattro giorni di reclusione seguivo spasmodicamente l’andamento dei contagi, controllavo le notizie; poi ho staccato la spina. Non potevo farci nulla se non crearmi ansia. Non era il caso ”.

Come festeggerai il ritorno alla normalità? – “Credo che il ritorno avverrà per gradi, uno scalino dietro l’altro. Ho già fatto qualche giretto in bicicletta, seguendo scrupolosamente le regole, anche perché c’erano parecchi controlli. Appena riusciremo io e Ilaria andremo a cena a Camogli, un paesino splendido dove abitavano i suoi nonni che per noi è un punto d’incontro speciale”.

Qual è il sogno nel cassetto? – “Come se non bastassero tutte le mie passioni, voglio prendere il brevetto di volo. Non è facile sia per l’impegno di tempo che richiede sia per quello economico. È un obiettivo che mi sono posto. Alcuni amici hanno tentato di coinvolgermi con il parapendio. Sto cercando di starne distante. Se mi parte l’embolo della passione non smetto più”.

Loran cerca(va) il tris con Giandomenico Basso

Il campione italiano in carica e la scuderia laziale programmavano un nuovo assalto al tricolore. Era tutto pronto e il programma stava per essere presentato a stampa, sponsor e addetti ai lavori. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CASTRO DEI VOLSCI (FR), 5 maggio – “Non c’è il due senza il tre”. Ed erano in tre a confidare che l’antico proverbio fosse rispettato: Lorella Rinna, Andrea Minchella e Giandomenico Basso. Che a inizio marzo erano pronti ad annunciare il loro rinnovato impegno insieme nel Campionato Italiano Rally, c he lo scorso anno aveva fruttato al team frusinate il secondo scudetto tricolore e al pilota di Cavaso del Tomba il terzo titolo nazionale.

Tutto era definito nei dettagli e Giandomenico Basso-Lorenzo Granai avrebbero dovuto portare le insegne di Loran nelle prove speciali del Campionato Italiano Rally con una vettura del Team HK, vettura che doveva essere svelata il 10 marzo a Reggio Emilia. Ripetendo così la fantastica stagione del 2019 che ha portato Basso-Granai sul gradino più alto del podio tricolore grazie a tre successi perentori (Ciocco, RomaCapitale e Tuscan Rewind) e quattro piazzamenti a podio. Sufficienti per essere i numeri 1.

Loran, Ucci-Ussi, terzetto vincente

Il primo titolo per la formazione frusinate ha coinciso nel 2018 con l’ultimo (per ora) del blasonato pilota garfagnino. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CASTRO DEI VOLSCI (FR), 5 maggio – Per essere vincenti occorre mettere in squadra i più forti. Seguendo questa filosofia Lorella Rinna e Andrea Minchella, desiderosi di portare la loro giovane Loran ai vertici del rallismo italiano, per la stagione 2018 hanno puntato su un terzetto vincente che anche in quella stagione si è rivelato imbattibile: Paolo Andreucci. Anna Andreussi e la Peugeot 208 T16. E mai scelta fu più felice con il garfagnino capace di navigare a vele spiegate verso il suo undicesimo titolo italiano assoluto, primo per Loran, grazie alla vittoria conquistata al casalingo “Il Ciocco” seguita a quelle di Sanremo e Isola d’Elba. Che hanno posto re paolo per l’ennesima volta sul gradino più alto dei rally italiani, per l’occasione affiancato da Loran.

Marcello Razzini, a caccia di conferme con i colori di Loran

Una prima annata insieme per tastare il terreno e raccogliere soddisfazioni. E quest’anno era previsto l’assalto all’IRC. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CASTRO DEI VOLSCI (FR), 5 maggio – Una stagione 2019 proficua, quella del 2020 poteva essere meglio. Marcello Razzini ha vestito i panni dell’alfiere Loran nella scorsa stagione riuscendo a conquistare il podio per ben due volte con la Škoda Fabia R5 al Rally 4 Regioni, dove ha chiuso secondo e al Rally Città di Modena che ha terminato terzo, sempre affiancato da Virginia Lenzi.

Dopo simili risultati il trentaseienne pilota emiliano aveva programmato la sua prossima stagione nell’IRC sempre gestito da Loran con una vettura di HK svelando la scelta fra Škoda Fabia o Volkswagen Polo nella presentazione che sarebbe dovuto avvenire a Reggio Emilia il 10 marzo, Il Coronavirus ha per ora fermato tutto, ma non ha spento la voglia di Loran e Razzini di tornare quanto prima sulle prove speciali.

Renault 5 Turbo: Il progetto N. 822: largo agli ingegneri, anche italiani

Tra il 1976 e il Salone di Parigi del 1978, Michel Têtu e gli ingegneri del Berex a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel frattempo, Bertone in Italia, il Centro Stile Renault a Rueil-Malmaison, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano tutti instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822.

Sarà un’auto di color nero, ideata a Dieppe e pilotata da Guy Fréquelin, che sarà svelata al pubblico dalla stampa a novembre 1978. La rivelazione di questo prototipo che corre sul circuito di Lédenon, praticamente un mese dopo essere stato presentato al Salone di Parigi, lascia tutti a bocca aperta. Altri prototipi saranno realizzati a Dieppe: 822-01, 822-02 e 822-03. Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al volante al Giro d’Italia del 1979. L’evento si conclude con un ritiro, per rottura del motore, ma nonostante i temibili concorrenti, la piccola “bomba” della Régie Renault ha avuto tutto il tempo di impressionare spettatori e giornalisti.

Nulla scoraggia il piccolo team di Dieppe, dove Alain Serpaggi percorre migliaia di chilometri per mettere a punto questa temibile macchina. Piloterà, peraltro, i vari prototipi che saranno elaborati. Sarà lui a mettere definitivamente a punto Renault 5 Turbo. Ma per ottenere le omologazioni per le gare, la “Turbo” deve essere commercializzata e sarà quindi prodotta in serie.

Fiat 500 e Panda Hybrid con D-Fence Pack: più attenzione all’ambiente e all’igiene dell’abitacolo

Il pacchetto D-Fence by Mopar composto da filtro abitacolo ad alta pressione, purificatore d’aria e lampada UV aiuta ad igienizzare l’interno dell’auto in 3 step: migliora la qualità dell’aria proveniente dall’esterno, purifica quella già all’interno dall’abitacolo ed elimina fino al 99% dei batteri.

  1. Step – Il filtro abitacolo ad alta pressione filtra l’aria prima che entri nella auto. È il “confine” tra interno ed esterno, posizionato tra la presa d’aria e l’abitacolo il filtro trattiene il particolato e il 100% degli allergeni provenienti dall’esterno.
  2. Step – L’air-purifier interviene sull’aria che è già all’interno dell’abitacolo: la purifica attraverso il filtro HEPA che trattiene le micro-particelle, quali il polline e i batteri. È può essere anche portato a casa.
  3. Step – La lampada a raggi UV elimina fino al 99% dei batteri presenti sulle superfici. La luce UV infatti, aiuta ad igienizzare tutte le superfici che più frequentemente tocchiamo come il volante, il cambio e i sedili.

Più attenzione all’igiene ma anche, al portafogli e alla mobilità democratica. Fiat in collaborazione con FCA Bank propone il prodotto finanziario #partileggero: Panda a partire da 3 euro al giorno e Panda e 500 Hybrid da 4 euro (esclusi costi di gestione). “L’alternativa” a due corse in metro in una qualsiasi capitale europea.

Fiat offre mobilità sostenibile e riparte proprio dalle sue icone Panda e 500 Hybrid che emettono, rispetto ad un motore benzina, fino al 30% di CO2 in meno nell’ambiente: perché l’aria che respiriamo all’aperto è importante quanto quella che vogliamo respirare quando siamo alla guida.

Oggi è un giorno memorabile per l’Italia che “riaccende i motori”, uomini e donne hanno dimostrato essere il motore di un’intera nazione. Ora, tutti insieme, ripartiamo dall’Italia e dai prodotti italiani. Fiat è pronta a contribuire alla ripartenza con ciò che sa fare meglio: offrire una mobilità democratica e con sempre maggiore attenzione al benessere del guidatore.

«Fiat vuole essere parte attiva e propositiva di questa fase attraverso le sue auto più iconiche e vendute, Panda e 500, con cui portare bellezza, colore ed energia positiva su tutte le strade del nostro Bel paese – ha dichiarato Olivier François, President Fiat Brand Global and Chief Marketing Officer FCA, durante la conferenza stampa on line tenutasi questo pomeriggio -. E ora abbiamo deciso di fare un passo ulteriore, offrendo due nuovi prodotti: il pacchetto D-Fence selezionato da Mopar e uno speciale finanziamento studiato con FCA Bank. Perché l’auto saprà, ancora più di prima, essere attenta al benessere di chi la utilizza, e continuerà ad essere ancora più protagonista nella mobilità urbana di domani».

Pacchetto D-Fence – Maggiore attenzione al benessere individuale del guidatore. Il nuovo pacchetto D-Fence – il cui nome nasce unendo la lettera “D”, che sta per “Drive”, con la parola “Fence” che, in inglese, significa “recinto” – disponibile sull’intera gamma Fiat, risponde alla più attuale necessità dell’automobilista di prestare attenzione, in maniera attiva e in ogni situazione, al proprio benessere. Il pacchetto D-Fence infatti aiuta ad igienizzare l’abitacolo dell’auto, per una mobilità confortevole.

Il pacchetto è composto da tre dispositivi – selezionati da Mopar, il brand del FCA Group dedicato ad assistenza, ricambi e supporto al cliente per i veicoli FCA – che nel loro utilizzo combinato aiutano l’igienizzazione dell’abitacolo.

  • Il primo è il filtro abitacolo ad alta pressione e che aiuta a trattenere le impurità provenienti dall’esterno: blocca il particolato e il 100% degli allergeni, oltre a ridurre del 98% la formazione di muffe e batteri. Posto tra la presa d’aria e l’abitacolo, il dispositivo filtra l’aria esterna che viene utilizzata dal sistema di conzionamento e ventilazione, prima che venga immessa nell’abitacolo.
  • Il secondo dispositivo è un air purifier, da installare all’interno delll’auto, ma che può essere anche asportato e utiizzato in casa, dotato di filtro HEPA che purifica l’aria dell’abitacolo filtrando e trattenendo le micro-particelle, quali il polline, e i batteri.
  • Il terzo elemento del pacchetto D-Fence include una piccola ed efficace lampada a raggi UV che elimina fino al 99% dei batteri presenti sulle superfici e aiuta a igienizzare tutte le superfici che tocchiamo in macchina, il volante, il cambio, i sedili.

Maggiore attenzione al bilancio familiare. Fiat in questa fase di ripartenza è ancora più vicina agli italiani, e per rendere ancora più democratica la sua proposta di mobilità (che per molti potrà essere una alternativa ai mezzi pubblici), in collaborazione con FCA Bank offre un nuovo prodotto finanziario che prevede (esclusi i costi di gestione) Panda a partire da 3 euro al giorno oppure una 500 Hybrid o una Panda Hybrid a partire da 4 euro. Insomma, un costo pari a due biglietti dell’autobus a Roma oppure della metro di Parigi o una corsa a Madrid, che si può utilizzare 24 ore su 24 ore, senza limiti. Il finanziamento prevede inoltre anticipo 0 e prima rata posticipata al prossimo anno. Ovviamente, incluso nella rata, vi è il pacchetto D-Fence. Anche questo è un modo concreto, in perfetto stile Fiat, di essere al fianco degli italiani

Maggiore attenzione verso l’ambiente. Per rispondere alla necessità di mobilità sempre più sostenibile, Fiat riparte dalle sue vetture più rappresentative e vendute nel segmento delle city car: la Panda, best seller in Italia, e la 500, la vettura FCA più venduta in Europa. Protagoniste della ripartenza sono le versioni più nuove Panda e 5oo Hybrid che, grazie alla tecnologia Mild Hybrid, contribuiscono ad ottenere un abbattimento fino al 30% dei consumi e delle emissioni di CO2, rispetto alle versioni benzina e che potrebbero offrire vantaggi fiscali e nella circolazione urbana.

“Popolo di Panda” e “Reasons”, due spot evocativi per la ripartenza dell’Italia e dell’Europa. Il pacchetto D-Fence è lanciato attraverso una campagna di comunicazione composta da una serie di video evocativi che mostrano come gli italiani, insieme a tutti gli europei, sono pronti a rimettersi in cammino, più forti e determinati di prima. Il primo dei filmati, visibile su YouTube e sugli altri canali social di Fiat, è stato pensato per il mercato italiano ed è dedicato al “Popolo di Panda”, la grande comunità di appassionati che quest’anno celebra i primi 40 anni dell’icona Fiat, un’auto che ha saputo accompagnare gli italiani e il Bel paese in tanti momenti, sia quelli belli che quelli difficili, rimanendo al passo con i tempi. Oggi più che mai, grazie alle versioni Hybrid e al pacchetto D-Fence, lo spot invita a ripartire tutti insieme, come sottolinea il messaggio finale: Ripartiamo dall’Italia, Ripartiamo dai prodotti italiani”.

Il secondo spot “Reasons”, dal respiro più europeo, vede protagoniste le iconiche 500 e Panda che, entrambe dotate di tecnologia ibrida e pacchetto D-Fence, offriranno di ripartire con un maggiore interesse al benessere e al portafoglio del consumatore.

La campagna di comunicazione è dell’agenzia creativa Leo Burnett Torino, con la collaborazione della casa di produzione Prodigious Torino e la pianificazione dell’agenzia media Starcom.