Project Team porta Campedelli alla Step Five Motorsport

Alla vigilia del San Marino Rally, secondo atto del CIRT, cambio vettura per il talento romagnolo che vira sulla Volkswagen Polo R5 della struttura di Marco Perniconi, su indicazioni di Luigi Bruccoleri, presidente della scuderia. Sugli ostici sterrati sammarinesi, impegno anche per Francesco Fanari (Skoda Fabia R5) che ritrova al suo fianco, per l’occasione, Pietro Elia Ometto

Serravalle (RSM), 25 agosto 2020 – Prosegue a ritmi serrati l’intensa stagione sportiva della scuderia Project Team che, il prossimo fine settimana, sarà presente altresì al 48° San Marino Rally, secondo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), con tre equipaggi al via. Per il sodalizio presieduto da Luigi Bruccoleri, l’impegno sugli sterrati della Repubblica del Titano offrirà ulteriori stimoli nonché alcune novità di rilievo. Reduce dal secondo gradino del podio conquistato al “Valtiberina”, appuntamento inaugurale della serie tricolore, al volante della Ford Fiesta R5 MKII della GB Motors, il portacolori Simone Campedelli, sempre in coppia con la fida Tania Canton, esordirà, infatti, con la Volkswagen Polo R5 gommata Michelin e messagli a disposizione dalla Step Five Motorsport. Un cambio di programma sul quale ha pesato fortemente lo stesso Bruccoleri.

«Non è certo un mistero che al ‘Città di Arezzo’, al di là dell’ottimo risultato conseguito, Simone non sia riuscito ad esprimersi al meglio riscontrando diversi problemi sulla nuova Fiesta» – ha spiegato il pilota presidente siciliano – «Così, vista la brevità del campionato, articolato su soli quattro round, gli ho proposto una soluzione alternativa, che io considero estremamente valida, per il prosieguo della stagione. Soluzione che il pilota romagnolo ha accolto con favore, visto che già da tempo aveva mostrato particolare curiosità nei confronti della Polo; in più, e anche questo non è un segreto, ha inciso non poco  il duplice rapporto d’amicizia e professionale che mi lega al team manager Marco Perniconi (patron Step Five ndr) il quale, ovviamente, ha manifestato grande entusiasmo all’idea di accogliere tra le proprie file un professionista del calibro di Campedelli».

 

Sarà della partita anche Francesco Fanari, in cerca di rivalsa dopo la nona piazza assoluta centrata in Toscana e che tornerà a calcare le strade bianche sammarinesi dopo un’assenza protrattasi per ben due lustri. Per l’occasione, il conduttore umbro, alla guida della Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five, ritroverà alle note, per l’occasione, il valido Pietro Ometto, col quale ha già condiviso l’abitacolo, seppur per la prima volta, al Nido dell’Aquila 2019. «La mia ultima partecipazione al ‘San Marino’ risale all’edizione 2009» – ha commentato Fanari alla vigilia – «Detto questo, l’intenzione è sicuramente quella di far meglio rispetto al ‘Valtiberina’ il cui esito ha disatteso le mie aspettative. Impossibile fare pronostici in merito ad una gara che, per me, di fatto sarà nuova, a differenza di quasi tutti i miei diretti e blasonati avversari; particolare non di poco conto, alla luce di un percorso caratterizzato da molti tratti stretti e tortuosi che, come da tradizione, metteranno a dura prova tanto il fisico quanto gomme e meccanica delle auto. L’augurio è quello di poter essere competitivo sin dall’avvio e di poter mantetenere un buon passo fino alla bandiera a scacchi, vedremo». Lo schieramento, infine, sarà completato dal gentleman driver Maurizio Morato (Skoda Fabia R5 – Step Five), affiancato da Enrico Gallinaro. L’evento, in scena sabato 29 agosto, sarà articolato su nove prove speciali, la “Terra di San Marino”, la “Monte Rocca” e la “Lunano-Piandimeleto” da percorrere tre volte ciascuna; saranno, invece, 65,22 i chilometri prettamente interessati dal cronometro, escludendo i trasferimenti.

Classifica provvisoria CIRT 2020

  1. Paolo Andreucci punti 15; 2. Campedelli 12; 3. Costenaro 10; 4. Ceccoli 8; 5. Gamba 6; 6. Marchioro 5; 7. Bettega 4; 8. Novak 3; 9. Fanari 2; 10. Hoebling 1.

Calendario Campionato Italiano Rally Terra 2020

14° Rally Città di Arezzo – Crete Senesi e Valtiberina (8/9 agosto);  48° San Marino Rally (29 agosto); 27° Rally Adriatico (26/27 settembre); 11° Tuscan Rewind (20/22 novembre).

Successo e leadership al Ciocco per Simone Rivia nella Suzuki Rally Cup

Il driver parmense si porta a casa la vittoria nel trofeo insieme al primato nella classifica generale. Prestazione eccellente sulla Swift Sport R1, che lo gratifica anche con la vittoria nel Campionato Italiano R1. Grandi protagoniste le scattanti Swift e Baleno, con la Hybrid di Simone Goldoni in evidenza, seconda di R1 al traguardo. Secondo posto di coppa per Giorgio Fichera (Baleno RS), terzo sul podio Andrea Scalzotto (Swift R1).

Colpo grosso per Simone Rivia ed Andrea Dresti, vincitori al 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio nel secondo appuntamento della Suzuki Rally Cup. Non poteva sperare di meglio il pilota emiliano che, con la splendida prestazione messa in mostra sui 375 chilometri di asfalti toscani, al cospetto dei migliori driver e vetture in circolazione considerata la presenza del Campionato Italiano Rally, si porta a casa una prima vittoria stagionale nel trofeo firmato da Suzuki Italia e organizzato Emmetre Racing, che equivale al primo posto nella gara valida per il Campionato Italiano R1. Non finisce qui, perché questo risultato sommato al secondo posto nel Rally Alba, round d’apertura per la Suzuki Rally Cup, vale a Rivia la leadership solitaria nel trofeo.

“Felicissimi per questo grande risultato – spiega Simone Rivia, visibilmente soddisfatto a fine gara – anche perché arrivato in un contesto d’eccezione. La gara è stata difficile per tutti noi, ma la nostra Swift si è comportata nel migliore dei modi e siamo riusciti a portare a casa la massima posta in palio. Importante per noi anche il risultato in R1, dato che la vettura ha fatto vedere che le evoluzioni tecniche, in particolare il passaggio ai cerchi da 16’’, ci stanno permettendo di essere sempre competitivi nella lotta di classe.”

Vittoria quindi meritata per l’equipaggio Rivia-Dresti dato che, risultati alla mano, la loro Suzuki Swift Boosterjet R1, la vettura che si dimostrata più performate tra le 15, tutte gommate Toyo Tyres, della flotta giapponese. È stata la migliore su 8 delle 10 prove speciali affrontate, compresa la lunga Power Stage “Tereglio 2”.

Appena 3.9’’ alle loro spalle chiude un’altra grande performance sulle strade dei rally tricolore la Suzuki Swift Hybrid R1, vettura ancora completamente di serie a disposizione di Simone Goldoni ed Eric Macori per lo sviluppo sul campo di gara. Il giovane driver aostano si prende la seconda posizione tra le R1 al Ciocco che, nel suo caso, significa primo posto nella classifica assoluta del Campionato Italiano R1 dopo il doppio punteggio acquisito nel Rally di Roma.

“Siamo molto soddisfatti del risultato – spiega Simone Goldoni – perché frutto del lavoro della squadra e della prestazione della vettura. Ora speriamo di mettere a frutto al più presto alcune migliorie che vorremmo sviluppare in vista dei prossimi appuntamenti.”

Sul fronte Suzuki Rally Cup Il Ciocco è stata una vera battaglia che ha riguardato la maggior parte degli equipaggi. Tra questi ancora una volta Giorgio Fichera. Il driver siciliano ha ribadito al meglio la prestazione nella gara d’esordio in Piemonte e anche in questo caso, sempre in coppia con Alessandro Mazzocchi, la sua Suzuki Baleno ha chiuso al secondo posto della Suzuki Rally Cup e prima per la classe Racing Start. A completare il podio gialloblu di Suzuki la Swift R1 del vicentino Andrea Scalzotto affiancato da Daniele Cazzador, sempre costante ad ogni tratto cronometrato del Ciocco, capace di riscattare così il ritiro patito nel Rally Alba.

 

Primi punti nella Cup anche per uno dei più attesi sugli asfalti del Ciocco come Stefano Martinelli. Il driver di Barga aveva a che fare con le strade di casa e al rientro tra le fila del trofeo ha alternato strappi importanti a qualche difficoltà di troppo, riuscendo così a chiudere a 16’’ dal podio in quarta posizione insieme a Fabio Menchini, secondi solo a Giorgio Fichera tra le Racing Start. Stessa vettura per il trentino Roberto Pellé, quinto al traguardo insieme alla navigatrice Giulia Liraschi, seguito dal padovano Nicola Schileo ed Alessandro Cervi al sesto posto per un distacco di 9.6’’.

Settima piazza per Christian Mantoet e Stefano Beltramello, anche loro su Swift R1 alla seconda apparizione stagionale come il giovane U25 Giovanni Pelosi, alle note Tiziano Pieri. Completa la classifica utile per la Suzuki Rally Cup nel Rally Il Ciocco lo svizzero Lorenzo Albertolli affiancato da Sara Castelli.

Tra i classificati del rally disputato nella mediavalle toscana non figura invece l’altro driver elvetico Ivan Cominelli. Era subito partito alla grande vincendo la breve prova speciale d’apertura “Il Ciocco 1” prima di piazzarsi in scia dei primi due nelle prove successive. Poi la sfortunata rottura del mozzo sulla PS4 ha scritto la parola fine sulla sua gara. Stessa sorte, quella del ritiro, per due U25 come Mattia Zanin (classe 01) autore di un errore dopo un gran tempo nella prova iniziale e Igor Iani (classe 00) che si è dovuto fermare al rientro in assistenza, nonostante una prestazione eccellente ed il terzo posto del trofeo, a causa di problemi alla trasmissione. Termina con il ritiro anche il rally di Simone Borgato dopo la Prova Speciale 2, primo passaggio sulla “Tereglio” e per Simone Calcagno dopo la PS 4 “Careggine”.

 

Il prossimo appuntamento con la Suzuki Rally Cup è quindi fissato a Palermo per il 12 settembre prossimo, con una gara di livello internazionale. Si tratta della 104^ edizione della Targa Florio, un rally che non ha bisogno di presentazione e che varrà come terzo appuntamento del trofeo, sempre al fianco del Campionato Italiano Rally.

 

CLASSIFICA DI GARA AL CIOCCO – SUZUKI RALLY CUP: 1.Rivia-Dresti (Suzuki Swift R1) in 1:19’49.4; 2. Fichera-Mazzocchi (Suzuki Baleno) a 1’29.1; 3. Scalzotto-Cazzador (Suzuki Swift R1) a 2’02.8; 4. Martinelli-Menchini (Suzuki Swift R1) a 2’18.8; 5. Pelle’-Luraschi (Suzuki Swift R1) a 3’03.1; 6. Schileo-Cervi (Suzuki Swift R1) a 3’12.7; 7. Mantoet-Beltramello (Suzuki Swift R1) a 4’39.8; 8. Pelosi-Pieri (Suzuki Swift R1) a 4’45.8; 9. Albertolli-Castelli (Suzuki Swift R1) a 10’15.3;

 

CLASSIFICA SUZUKI RALLY CUP: Rivia Simone 28pt; 2. Fichera Giorgio 25 pt; 3. Cominelli    Ivan 17 pt; 4. Schileo Nicola 13pt; 5. Pelle’ Roberto 11pt; 6. Scalzotto Andrea 10pt; 7. Martinelli Stefano 9pt; 8. Iani Igor 8pt; 9. Mantoet Cristian 6pt; 10. Zanin Mattia 4pt; 11. Longo Marco – Vallino Claudio – Albertolli Lorenzo – Pelosi Giovanni 3 pt;

Leadership “tricolore” per Movisport: al Ciocco ancora prima tra le scuderie

Bissata, in lucchesia, la performance di Roma, portandosi in vetta alla classifica con 40 punti tra i sodalizi nel Campionato Italiano Rally. Ottime performance per Scattolon e Tosi, sfortunato Michelini, comunque sempre leader tra i protagonisti “asfalto” e terzo nella generale. Questo fine settimana riflettori puntati sul rally  di san Marino, con il ritorno di Umberto Scandola, con la voglia di riscatto per Tonelli nella parte “historic” e con il debutto su strada bianca per Roberto Vellani, in cerca di punti pesanti per la Coppa di V zona.

Reggio Emilia, 25 agosto 2020 – Grandi conferme, per Movisport, anche alla seconda tornata del Campionato Italiano Rally, lo scorso week-end, al Rally del Ciocco edizione numero 43. Grazie alle prestazioni dei suoi portacolori, la scuderia reggiana ha bissato il successo nella Coppa Aci Sport riservata alle scuderie ottenuto a Roma lo scorso mese, consolidando il primato con 40 punti, quattro più della diretta inseguitrice. E’ una costante, quella di Movisport sempre in vetta alle classifiche riservate ai sodalizi, avendo vinto il titolo svariate volte, certamente stimolo per ripeterlo anche quest’anno.

 

Al via, in lucchesia, con le “star” Michelini, Scattolon e Tosi pronte a lasciare la loro firma in una gara rivelatasi avvincente quanto anche dura e con qualche punta di sfortuna, pur se dai singoli sono arrivate conferme importanti. Miglior risultato generale è stato quello ottenuto da Giacomo Scattolon, affiancato da Giovanni Bernacchini, finiti in sesta posizione assoluta, dopo essere gravitati sempre a ridosso del podio assoluto. Prestazione di spessore, per il pavese, confermatosi uomo di vertice pur con meno test pre gara rispetto ai colleghi.

 

Aveva la fascia da “capitano”, Rudy Michelini, chiamato insieme a Michele Perna a difendere la leadership nella serie “Asfalto” (“CIRA”) conquistata a Roma ed il lucchese, che ha gareggiato quindi in casa con la VolkWagen Polo R5 non ha trovato il risultato che voleva, pur riuscendo a mantenere il comando della classifica del CIRA ed anche il terzo posto nell’assoluta. Vincolanti per il risultato non appagante, settimo assoluto, un “lungo” durante la prima occasione di “Tereglio” per poi soffrire ancora nel secondo passaggio della stessa prova, per una foratura.

Gianluca Tosi (con Alessandro Del Barba), per il quale il Ciocco è appuntamento irrinunciabile, utile per misurarsi con i protagonisti del Campionato Italiano, ha finito di nuovo in decima posizione assoluta, la stessa del 2019, con la soddisfazione di aver visto il proprio valore paragonato ai migliori d’Italia, utile stimolo e training per la ripresa delle ostilità dell’IRCup a Bassano il mese prossimo. Entrambi avranno a disposizione una Skoda Fabia R5, con la quale si pongono di diritto tra coloro che puntano in alto in classifica assoluta.

Al via “griffati” Movisport, c’erano anche anche Gualandi-Palù (Skoda Fabia R5), 43esimi assoluti, Bonini-Costi (Renault Clio R3) che hanno infilato una notevole vittoria di classe R3C ed Incerti-Debbi (Citroen DS3 R3) arrivati al traguardo da soli in classe R3T nella gara per la Coppa di Zona, al termine di una giornata sofferta. Con una Suzuki Swift R1B, invece, la “new entry” Simone Lamanna si è fermato dopo due prove, sempre nella gara regionale.

ARRIVA DI NUOVO LA TERRA, QUELLA DI SAN MARINO

Non si ferma l’attività ad alto livello di Movisport: questo fine settimana il sodalizio sarà al fianco al 48° Rally di San Marino, seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra, dove saranno al via altri “nomi”: si parte da Umberto Scandola, in coppia ovviamente con Guido D’Amore sulla Hyundai I20 R5 ufficiale, pronti a gettarsi nella mischia e magari uscirne vincenti, visto il grande feeling con le strade bianche che il veronese ed il ligure hanno. Si tenta dunque il successo assoluto, ma si guarda anche con grande attenzione alla presenza di Roberto Vellani, in coppia con Silvia Maletti sulla Skoda Fabia R5. Per il forte pilota reggiano di Quattro Castella si tratta del debutto assoluto sulle strade bianche, cercando punti pesanti per la Coppa Rally di Zona ACI Sport. Dopo il Rally Salsomaggiore ecco quindi una nuova sfida a coefficiente 1,5 per lui proseguire il percorso di qualificazione verso la Finale Nazionale, che si disputerà nel Trofeo ACI Como nel primo weekend di novembre.

Anche nella parte “historic”, valida per il tricolore della specialità, grandi aspettative per  Andrea Tonelli-Roberto Debbi su Ford Escort RS, desiderosi di rivalsa dopo lo stop per una “toccata” al “Valtiberina di inizio mese quando erano sopra il podio assoluto.

Il Rally San Marino prevede lo stesso programma e itinerario per tutte le validità e competizioni al suo interno. Il percorso complessivo è di 346,08 km, dei quali 65,94 divisi sulle 9 prove speciali previste. Venerdì 28 agosto i preliminari con le ricognizioni seguite dallo shakedown in località Piandavello a Domagnano a partire dalle ore 15.30. La gara si svolgerà tutta sabato 29 agosto, con tre loop sulle tre piesse “Terre di San Marino” (4,74 km), “Monte Rocca” (11,96 km) e “Lunano-Piandimeleto” (5,28km) intervallate da una sola assistenza. Primo crono alle 7.57, arrivo previsto a partire dalle ore in Piazza Bertoldi a Serravalle.

Maranello Corse: ecco come è andato il Rally del Ciocco!

Ottimi risultati per  Paperini e Pierotti, 3° e 5° assoluti della gara Crz,  e Perna, a podio di R2. Sfortuna per Nicelli che incappa in una giornata no e perde parecchio tempo anche a causa di una foratura.

Maranello (MO) – Si è concluso il Rally del Ciocco, secondo rally del campionato tricolore valevole anche per la Coppa Rally di Zona a coefficiente 1.5.

Anche in questo appuntamento la scuderia  Maranello Corse si è ben distinta in un contesto molto affollato di concorrenti piazzando in posizioni di rilievo i suoi portacolori.

Nella gara valevole per il CIR, Davide Nicelli ed Alessandro Mattioda hanno pagato il pegno di una classica “giornata no” cominciata con un testacoda e finita con una foratura. Al termine il risultato non può soddisfare il driver pavese che è in lizza per il titolo nazionale dedicato alle 2 Ruote Motrici nonché al Trofeo Peugeot: “Purtroppo non sempre le gare vanno come si vuole. Il nostro rally era già compromesso dopo esserci girati in Ps1 e dopo aver faticato con uno scarso grip durante il resto della giornata; la foratura finale ci ha tolto anche quel poco di buono, in termini di piazzamento e punti che poteva farci risollevare il morale. Non ci abbattiamo e ripartiremo più grintosi che mail al prossimo appuntamento!” ha sentenziato Nicelli Jr.

Nella gara valevole per la Coppa Rally di Zona Thomas Paperini ha fatto faville con la Skoda Fabia R5. Insieme a Simone Fruini, il pistioese della Maranello Corse ha conquistato un podio assoluto – il primo in carriera – frutto di una prestazione veloce, costante e progressiva che gli ha consentito di classificarsi sul podio assoluto di una corsa davvero impegnativa. Nella stessa classe di appartenenza l’attesissimo Luca Pierotti è arrivato quinto assoluto al debutto con la Citroen C3. L’ultima arrivata tra le vetture di categoria R5 ha messo alla prova il pur bravo Pierotti che ha faticato un po’ prima di capirne segreti e peculiarità: lui e la compagna Milli sono riusciti comunque a concludere in un onorevole posizione assoluta  che gli permette, grazie ai sei punti conquistati, di mantenere la leadership della Coppa Rally di Zona 6 con 18 punti.

Un’altra coppa in seno alla Maranello Corse è arrivata grazie a Giuseppe Perna ed il fido Alessio Magnani: sulla piccola ma scattante Peugeot 208 i due toscani hanno trovato un podio di classe R2 che non può che soddisfare visto le numerose insidie che la gara nascondeva.

Tutti gli equipaggi citati hanno gareggiato con vetture del team MM Motorsport.

Ford Racing: un Campanaro XXL incrocia i guantoni della sfida con Andreucci

Il Campionato Italiano Rally manda in scena il suo terzo round sulle strade del rally Ciocco, una gara da mandare giù tutta di un fiato che ha esaltato Daniele Campanaro, l’equipaggio di punta FORD Racing al volante della nuova FORD Fiesta Rally4. Autore di una grande prova in crescendo in una sfida dal sapore tricolore con Daniele campione in carica CIR R1, appena promosso nella classe Rally4 e l’undici volte campione Italiano assoluto Paolo Andreucci portabandiera del guanto di sfida raccolto dalla concorrenza. Il pilota toscano ha dimostrato di avere raggiunto in appena due gare un ottimo feeling con la sua FORD Fiesta Rally4, scalando speciale dopo speciale la vetta della classifica riservata alle due ruote motrici. Un podio importante anche per le coperture Hankook by ERTS dimostratesi all’altezza della situazione anche in condizioni di grande caldo e asfalto scivoloso. Gettano la spugna in vista del traguardo Davide Porta e Andrea Segir autori di una bella partenza a ridosso della top five della classifica CIR R1.

La prova di Daniele Campanaro è stata un piccolo capolavoro, esaltata dal valore di una concorrenza indiscussa, un bel bottino di punti per la classifica del CIR 2 Ruote Motrici “Sono estremamente soddisfatto per il risultato in se ma anche per l’andamento della gara. Credo di non avere nessun rimpianto, sapevamo che Paolo avrebbe fatto gara a se, ma la lista della concorrenza era davvero lunga e sono partiti tutti senza risparmiarsi nulla sin dai primi metri di gara. Nelle prime prove non sono solito partire a palla ed ho preso le misure agli avversari, adattando il mio passo cercando di non andare a prendere rischi inutili. Le sensazioni al volante con le modifiche apportate dalla TH Motorsport dopo la prima di Roma si sono dimostrate azzeccate, almeno per quanto riguardava queste strade. Un’iniezione di fiducia in vista del Targa Florio che è già dietro la porta. Tutto è andato liscio a cominciare dalle gomme dove abbiamo operato una scelta azzardata che però ha pagato su questo genere di asfalto che andava anche oltre i cinquanta gradi.”

Alessio Profeta con Sergio Raccuia trasferta sfortunata in Toscana

Alessio Profeta “Un errore di valutazione di una curva ci ha fatto perdere ogni chance di rientrare in gara, adesso puntiamo alla Targa”

L’equipaggio siciliano portacolori della Island Motorsport al Rally Il Ciocco e Valle del Serchio ha dovuto arrendersi ad una triplice foratura causata da un errore commesso in una curva destra, nel corso della Bagni di Lucca 1, terza prova speciale di giornata.

Finita prima del previsto la seconda gara del Campionato Italiano Rally per Alessio Profeta e Sergio Raccuia, che nel corso dello shakedown del venerdì avevano dimostrato di avere un ottimo passo a bordo della performante e curata Skoda Fabia R5, confermando tempi a ridosso della top ten nelle due prime prove speciali del sabato.

 

“Sono molto amareggiato per l’uscita di strada nella terza prova speciale, che ha compromesso irrimediabilmente la nostra gara – ha commentato il pilota siciliano Alessio Profeta-. Con Sergio avevamo svolto un ottimo lavoro in fase di preparazione gara ed i tempi dello shakedown e delle prime prove speciali ci avevano dato ragione. Con le Pirelli ho trovato subito il giusto compromesso, peccato per l’errore di valutazione della curva, perché anche in questo rally avremmo potuto ottenere punti preziosi, ma l’errore ci è costato caro e con tre gomme giù non abbiamo potuto continuare la nostra gara. Mi resta come consolazione, che nelle prove disputate, così come nello shakedown, abbiamo migliorato i nostri tempi rispetto ai primi, anche in riferimento alla passata stagione. Stiamo migliorando il nostro passo gara chilometro dopo chilometro e l’esperienza aumenta.

Voglio ringraziare il Team, Aci Team Italia, lo sponsor PrOli e la scuderia Island MotorSport e tutti quelli che mi seguono, con la promessa -conclude Alessio Profeta– di rivederci a settembre con la gara di casa, più agguerriti che mai.

Balletti Motorsport: da Gubbio a Popoli

Buona prestazione per Adragna su Porsche 911 che vince il 2° Raggruppamento al Trofeo Fagioli di Gubbio e nel prossimo fine settimana  sarà impegnato alle Svolte di Popoli in Abruzzo

Nizza Monferrato (AT), 25 agosto 2020 Prosegue all’insegna delle cronoscalate il mese di agosto della Balletti Motorsport, reduce dalla partecipazione al Trofeo Luigi Fagioli, svoltosi a Gubbio nel celebre tratto di strada che porta alla Madonna della Cima.

Abbinata alla gara delle auto moderne con validità CIVM e TIVM, la cronoscalata umbra ha visto al via anche trentina di storiche tra le quali la Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Matteo Adragna.

Per il gentleman driver siciliano si è trattato della prima uscita stagionale nella quale ha ripreso confidenza con la competizione, dopo una lunga sosta.

Dopo la prima salita di prova del sabato, nella seconda si è registrato un sensibile miglioramento della prestazione e nelle due manches di gara i tempi si sono ulteriormente abbassati consentendo ad Adragna di chiudere in quinta posizione assoluta con la soddisfazione della vittoria nel 2° Raggruppamento.

E nel prossimo fine settimana, ancora un impegno con la disputa della Cronoscalata Svolte di Popoli in provincia di Pescara dove Adragna sarà nuovamente in gara con la Porsche 911 RSR

Il Giro d’Italia Giovani Under 23 2020 sceglie Suzuki come Sponsor e Auto Ufficiale

Suzuki è presente accanto all’Organizzazione del Giro d’Italia Giovani Under 23 2020, la più importante corsa internazionale a tappe dedicata ai campioni emergenti del ciclismo; L’Organizzazione avrà a disposizione vetture Suzuki a supporto di tutte le attività legate alla manifestazione; Nel ciclismo trovano espressione alcuni valori fondanti di Suzuki, scelta anche dalla Federazione Ciclistica Italiana;

Suzuki è pronta a sostenere il mondo dello sport nel suo ritorno alla normalità dopo l’emergenza sanitaria globale ed è protagonista dell’edizione 2020 del Giro d’Italia Giovani Under 23, in programma dal 29 agosto al 5 settembre prossimi.

La Casa di Hamamatsu è stata scelta in qualità di Gold Sponsor e Auto Ufficiale della manifestazione, che rappresenta la più importante corsa a tappe dedicata ai talenti emergenti del ciclismo internazionale. Suzuki fornirà all’Organizzazione una flotta di dieci vetture dotate di una speciale livrea con il logo della gara, che lo Staff utilizzerà durante le varie tappe, nei trasferimenti e per tutte le esigenze logistiche legate all’evento.

Questa partnership conferma il legame tra Suzuki e il ciclismo che da settembre 2016 vede la Federazione Ciclistica Italiana viaggiare su Suzuki con l’orgoglio della S rossa sulle maglie degli atleti della Nazionale.

Il ciclismo è sport di resistenza e fatica, incarna lo spirito di sfida ai propri limiti senza arrendersi. In un mondo che lotta per sconfiggere la pandemia, Suzuki conferma il suo supporto al mondo del pedale per esprimere la sua determinazione a ripartire e a sostenere tutti coloro che puntano a raggiungere nuovi ambiziosi traguardi, superando le avversità. – ha commentato Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, che ha poi aggiunto – Suzuki è di casa dove la passione spinge ogni giorno gli atleti a migliorarsi e dove la tenacia e l’agonismo convivono con il rispetto delle regole e degli avversari.”.

Dieci… e lode!

Il Team del Giro d’Italia Giovani Under 23 avrà in dotazione, per tutta la durata della manifestazione, otto esemplari di S-CROSS e due di VITARA, quanto di meglio propone il listino interamente Hybrid di Suzuki per spostarsi in modo comodo e rispettoso dell’ambiente lungo un percorso variegato come quello del Giro d’Italia Under 23. Agilità, brillantezza, silenziosità ed emissioni ridotte definiscono l’identikit di S-CROSS e VITARA e ne fanno le auto ideali per seguire da vicino una corsa ciclistica, oltre che per soddisfare le esigenze di mobilità quotidiana di un pubblico ampio e trasversale.

Grazie alla tecnologia Suzuki Hybrid, S-CROSS e VITARA beneficiano in questo periodo di vantaggiosi incentivi e possono essere acquistate fino alla fine dell’anno a condizioni eccezionali.

Un evento unico e irrinunciabile

Il Giro d’Italia Giovani Under 23 2020 avrebbe dovuto svolgersi a giugno. L’organizzazione, affidata alla Nuova Ciclistica Placci 2013, ha compiuto un grande sforzo per posticipare la corsa, senza rassegnarsi all’idea di doverla cancellare definitivamente. Il Giro d’Italia Giovani Under 23 è tornato nel 2017 sulla scena ciclistica mondiale dopo anni di assenza e ha riacquistato subito il ruolo di vetrina principale per i migliori atleti del panorama giovanile mondiale. Un appuntamento dunque irrinunciabile nel calendario internazionale, che in questa edizione vedrà al via ben 31 squadre, 18 italiane e 13 straniere, provenienti complessivamente da 11 paesi, con tutti i più forti atleti emergenti in circolazione. Non è un caso che Davide Cassani, Commissario Tecnico della Nazionale, sostenga da sempre il Giro Under 23 e lo consideri un passaggio fondamentale per la crescita e la maturazione delle giovani promesse azzurre.

Una sfida in otto atti

Il Giro d’Italia Giovani Under 23 si svolgerà dal 29 agosto al 5 settembre 2020 e si articolerà su otto tappe, che toccheranno quattro Regioni. Il percorso è stato leggermente alleggerito, visto che tanti atleti hanno alle spalle alcuni mesi di inattività, ma con i suoi dislivelli permetterà comunque agli scalatori più promettenti di mettersi in luce. La partenza avverrà da Urbino, dove sono atto le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande artista Raffaello Sanzio. La corsa ripartirà poi dall’incantevole borgo medievale di Gradara e giungerà in Emilia-Romagna, con traguardi dapprima a Riccione e quindi a Mordano. La carovana del Giro si sposterà in seguito in Veneto per la quarta frazione, da Bonferraro di Sorgà a Bolca, località sui Monti Lessini candidata a patrimonio Unesco per i suoi reperti fossili. La quinta tappa, da Marostica a Rosà, costringerà i corridori ad affrontare più volte la storica salita della Rosina. Il gran finale sarà invece in Lombardia. La sesta tappa avrà partenza e arrivo a Colico, dove gli atleti torneranno dopo aver compiuto in senso antiorario il suggestivo giro completo del Lago di Como. La settima frazione porterà il gruppo da Lecco e Montespluga, toccando tre valli (Valsassina, Valtellina e Valchiavenna) prima dell’arrivo in salita, fissato a 1.900 metri di quota. L’epilogo sarà infine costituito dall’anello Aprica-Aprica, che avrà il suo momento clou nella scalata del leggendario Mortirolo.

Buon compleanno Henri

JYVÄSKYLÄ (Finlandia), 25 agosto – Gli eroi sono tutti giovani e belli.

Mai definizione fu più adatta per un personaggio come Henri Toivonen, morto non ancora trentenne il 2 maggio 1986 sul Col d’Ominanda in Corsica, insieme al suo fedele scudiero Sergio Cresto, a cavallo del destriero che amava di più e che gli aveva dato maggior fama e gloria: Delta S4.

Predestinato a diventare una stella del rallismo avendo per padre quel Pauli Toivonen (campione europeo del 1968 su Porsche 911 e vincitore del Mille Laghi del 1962 e Montecarlo 1966 su Citroën DS, Sanremo 1968 e Acropolis 1969 su Porsche 911) Henri era nato il 25 agosto 1956 a Jyväskylä cuore pulsante del Mille Laghi. Il piccolo Henri non poteva che sognare di diventare una stella del firmamento rallistico. Vivendo in una terra dove la neve copre la terra per molti mesi l’anno, Henri Toivonen ha iniziato la sua carriera non ancora ventenne con una Simca Rallye nelle gare locali su ghiaccio. Henri, però, sa che per raggiungere quell’Olimpo che sogna deve correre all’estero e nel 1978 si presenta con un’imponente Citroën CX GTI (in fondo le più belle vittorie suo padre le aveva ottenute con la Citroën DS) in Portogallo e all’Acropolis, gare su fondi sterrati dove i Flying Finns la fanno da padroni. Le due trasferte non vanno benne e il 22enne Henri Toivonen si ritira, ma il ghiaccio è rotto, e al successivo RAC Rally, che si corre nel fango delle foreste gallesi, Henri si presenta con una Talbot Sunbeam e per la prima volta entra fra i primi dieci della classifica assoluta chiudendo nono. È tempo di trasferirsi in Inghilterra, incubatrice di campioni e il giovane finlandese lascia le terre artiche per andare a correre il campionato inglese, non prima di aver conquistato la sua prima vittoria assoluta all’Aland Rally finlandese su Talbot Sunbeam. In Inghilterra si alterna al volante di una Ford Escort RS Gruppo 4 e di una 131 Abarth ufficiale affidatagli da Cesare Fiorio, grande cacciatore di talenti. La sua carriera è avviata e nel 1980 è pilota ufficiale Chrysler nel mondiale avendo a disposizione una Sunbeam Talbot Lotus, affiancato da Guy Frénquelin, ottenendo due successi all’Artic Rally (valido per il Campionato Europeo) e al RAC di fine stagione divenendo il più giovane pilota a vincere una gara iridata a 24 anni 3 mesi e 24 giorni.

Dal Montecarlo 1981 inizia il suo sodalizio con Fred Gallagher. I due non parlano la stessa lingua, ma individuano tre termini per definire le curve (cattive, veloci e medie) e tanto basta per spingere forte. Insieme conquistano il secondo posto in Portogallo, nella stagione vincono 18 prove speciali iridate e chiudono settimi nel mondiale, prendendosi la soddisfazione di vincere il Pace Petroleum National Rally con la loro Talbot Sunbeam Lotus. Nei due anni successivi gareggia ancora nel mondiale e in Inghilterra con il Team Rothmans che gli mette a disposizione la Opel Ascona 400 Gruppo 4 nel 1982 (settimo nel mondiale con 44 prove speciali vinte e il successo assoluto nel francese Rallye des 1000 Pistes) e Manta 400 Gruppo B nel 1983 (14 nel mondiale, 23 speciali vittorie e un’unica vittoria al Rothmans Manx International Rally inglese, valido per il Campionato Europeo). In quella stagione corre anche il Rally di San Marino con una Ferrari 308 GTB Gruppo B affiancato da Juha Piironen dovendosi ritirare per la rottura della scatola dello sterzo.

L’anno successivo abbandona il mondiale per dare l’assalto all’europeo con una Porsche 911 a trazione integrale, sempre per i colori Rothmans con la quale chiude secondo nella serie continentale, vincendo tre gare (Costa Smeralda, corso muovendosi con le stampelle, per un incidente accadutogli nei giorni precedente in una gara di karting, Ypres e Madeira, segnando il miglior tempo in 61 prove speciali), alternate a tre uscite con Lancia 037 nel mondiale dove finisce 16° assoluto con 13 prove vinte e un unico arrivo al Mille Laghi che conclude terzo, oltre a bissare la vittoria al Rallye des Mille Pistes con la Porsche.

Il 1985 è un anno di transizione perché Henri Toivonen (con Juha Piironen a fianco) non segue un programma di spicco, ma entra stabilmente nella galassia del Martini Racing, fortemente voluto da Cesare Fiorio che gli mette a disposizione la ormai superata Lancia 037 (a due sole ruote motrici); facendogli intravedere la possibilità di salire quanto prima sulla nuova arma della Casa torinese: la Delta S4. Un mostro a quattro ruote motrici, con una potenza stimata attorno a seicento cavalli, spinta da un quattro cilindri sovralimentato da un compressore turbo e volumetrico. La stagione inizia con un buon sesto a Montecarlo, poi nel successivo Costa Smeralda Henri Toivonen esce di strada infortunandosi alle vertebre e dovendo rimanere fermo per due mesi. Ritorna nel suo Mille Laghi, dove ottiene un incredibile quarto posto con la 037, poi è terzo a Sanremo, ritirato al Catalunya.

Infine arriva il RAC, ultima gara della stagione e con esso la Delta S4. Affiancato da Neil Wilson, Henri Toivonen vince la gara con 56” di vantaggio sul compagno di squadra Markku Alén, accendendo le speranze di squadra e tifosi per la stagione successiva. E l’inizio del 1986 è fulminante con il successo a Montecarlo, affiancato dal suo nuovo compagno di avventura, Sergio Cresto, che i due portacolori del Martini Racing concludono con oltre quattro minuti di vantaggio sulla Peugeot 205 Turbo 16 di Timo Salonen.

Seguono due ritiri: in Svezia per una rottura di una valvola mentre era al comando e in Portogallo, per la fermata dei piloti a seguito dell’incidente della Ford RS 200 di Joaquin Santos che travolse e uccise tre spettatori. Quindi una perentoria vittoria in Costa Smeralda, valida per il Campionato Europeo e gara di grande interesse per lo sponsor Martini, nonostante problemi al compressore volumetrico che precedeva il fatale Tour de Corse.

Anche nell’isola napoleonica Toivonen-Cresto fecero il vuoto dietro di sé, arrivando ad avere 2’45” sul più vicino inseguitore, Bruno Saby, prima di uscire di strada nella diciottesima prova speciale, il Col d’Ominanda, finire in una scarpata e morire nell’incendio della loro Lancia Delta S4.

Nella sua breve ma splendente carriera Henri Toivonen ha disputato 128 rally vincendone 16, con 40 presenze nel mondiale, tre vittorie, nove podi, 184 prove speciali vinte e 194 punti conquistati.

Un palmares incredibile, conquistato in meno di sei anni di gare. Ma soprattutto la capacità di far sognare i tifosi. Che è proprio ciò che sanno fare gli eroi.

33° Rally Lana, Classe A5: il colpo di reni di Viotti-Colombaro sorpassa Ferrotto-Barbin

L’equipaggio astigiano fa sua la classe con un’ultima prova al fulmicotone ribaltando a suo favore la classifica allora condotta da Ferrotto-Barbin. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Grande battaglia in Classe A5, con continui capovolgimenti di fronte, quattro dei sei equipaggi al via capaci di imporsi in speciale e risolta solo nell’ultima prova. Si comincia con la Rosazza e a svettare sono Daniele Ferrotto e Dario Barbin che mettono la loro vecchia, ma efficiente Peugeot 205 Rallye per 9”4 davanti alla MG ZR 105 di Mario Viotti ed Enzo Colombaro costretti a manovrare nei tornanti e con problemi di interfono. E di 24” netti davanti alla Peugeot 106 XSI dell’Under Gioiele Romito affiancato da Nicolò Bottega che danneggiano un semiasse ma riescono a concludere senza problemi seguiti da Daniele Bissacca-Thomas Tamburrano che pagano 34”5 a Ferrotto per problemi di freno a mano (molto utile nei tornanti) alla loro Peugeot 106. Molto lenti Renato Paganini-Carmen Razza che vengono raggiunti in prova dai due equipaggi che li seguono. Nella successiva Tracciolino, più fluida nel ritmo, a svettare, tanto per rimescolare le carte sono Bissacca-Tamburrano che lasciano a 3”4 Romito, a 3”7 Viotti e a 6”3 Ferrotto. Si torna a Biella per il primo riordino parco assistenza e si riparte per il giro della notte profonda con Viotti al comando per 3”2 su Ferrotto, 14”3 su Romito e 21”4 su Bissacca. Fuori dai giochi Claudio Leonardi-Aniello Dura (Peugeot 205 Rallye) in ritardo di 1’02”7 e Paganini-Razza che pagano al pilota astigiano 3’23”3.

Questa volta Rosazza vede emergere Viotti che chiude la speciale con 8”7 su Ferrotto (con qualche problema di carburazione), nonostante il pilota della MG debba nuovamente superare la vettura gemella di Paganini, quindi  Romito a 13”1 e Bissacca a 42”8 a dimostrazione che Rosazza non è la sua speciale, mentre non terminano la speciale Leonardi-Dura. La profonda notte del Lana termina con il secondo passaggio su Tracciolino, prova in cui non entrano Paganini-Razza. La speciale va a Ferrotto che fa meglio di Viotti per 16”2, con Romito a 17”8, mentre esce di strada Bissacca e si ritira. Si va al riposo con Ferrotto-Barbin al comando nonostante una penalità di 10” per ritardo al C.O. di ingresso a Tracciolino, con Viotti a 4”3 e Romito staccato 33”3 dalla vetta.

Alla luce del sole Viotti si impone nel primo passaggio sulla Curino recuperando 3”3 a Ferrotto che rimane al comando delle operazioni, mentre Romito insegue a 7”6 facendo conoscenza con la vettura che usa per la prima volta. Il passaggio successivo vede Romito mettere a frutto l’esperienza acquisita nel passaggio precedente, siglare il miglior tempo di classe (61esimo assoluto) e precedere di 4”9 Ferrotto vittima di un testacoda e Viotti che non trova il ritmo e alza il suo tempo di 2”9 rispetto al passaggio precedente.

Quando manca un solo passaggio sulla Curino, 9,2 chilometri, sono 1”4 i secondi che dividono Ferrotto da Viotti che si preparano a una sfida al calor bianco, con Romito fuori dai giochi a 32”7. E Viotti compie il miracolo, siglando il suo miglior passaggio sulla Curino staccando il 44esimo tempo assoluto rifilando 7”7 a Ferrotto e 14”2 a Romito. “Ho cambiato le gomme prima dell’ultima speciale, montandone un treno di nuove e i risultati si sono visti, capovolgendo la situazione a mio favore” descrive il pilota astigiano che conclude 47° assoluto con un vantaggio di 6”3 su Ferrotto che può recriminare sui 10” di penalità pagati nella prima giornata e 45”5 su Romito-Bottega, soddisfatti del loro esordio sulla Peugeot 106 XSI.

  • Iscritti 6, verificati 6, classificati 3, ritirati 3.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Viotti-Colombaro (3, 5, 7): 2 Ferrotto-Barbin (1, 4); 1 Bissacca-Tamburrano (2); 1 Romito-Bottega (6)
  • Leader di classifica: 1 Ferrotto-Barbin; 2-3 Viotti-Colombaro; 4-6 Ferrotto-Barbin; 7 Viotti-Colombaro

Lanterna Corse Rally Team, sfortuna per Gianluca Caserza al Ciocco 

Ritiro ma buone sensazioni al debutto con la Renault Clio Rally 5 

Si è purtroppo conclusa con un ritiro l’esperienza al Rally del Ciocco di Gianluca Caserza e Paolo Rocca, che hanno debuttato sulle strade toscane con la nuova Renault Clio Rally 5.
L’equipaggio genovese della Lanterna Corse Rally Team, dopo le ottime sensazioni dello Shakedown, è partito con il piede giusto e si trovava al comando sia della classifica di classe che di quella del Renault Clio Trophy riservato alle nuove vetture francesi. Dopo quattro prove speciali Caserza è però stato costretto al ritiro per un banale inconveniente meccanico, che ha di fatto stoppato la sua marcia regolare verso la vittoria.
“La macchina mi ha stupito, è molto divertente e ho impiegato poco tempo a recuperare gli automatisimi, merito anche di Paolo Rocca che è un grande professionista. Spero di potermi rifare al Rally della Lanterna sulle strade di casa” – ha dichiarato Caserza deluso ma allo stesso tempo soddisfatto dopo la trasferta in Garfagnana.

Al Rally del Ciocco era in gara anche Alessandro Cervi, che ha letto le note a Nicola Schileo, raggiungendo la sesta posizione tra i partecipanti alla Suzuki Rally Cup a bordo di una Swift R1.

CIVM, il Trofeo “Luigi Fagioli” non appaga Roberto Malvasio

Prosegue, in seno al CIVM (Campionato Italiano Velocità Montagna) 2020, il percorso formativo di Roberto Malvasio al volante della Osella 2000 PA21 Evo della Catapano Corse. Dopo il debutto stagionale all’“Alpe del Nevegal”, il pilota di Ronco Scrivia  ha partecipato in Umbria al 55° Trofeo “Luigi Fagioli”, chiudendo l’esperienza in 48^ posizione assoluta, su 163 piloti classificati, ed al 6° posto in Classe CN2000.

“Nelle qualifiche – osserva il portacolori della Winners Rally Team – sono partito cauto perché quella umbra è una gara molto veloce e non ti perdona errori: ho migliorato un po’ tra la prima e la seconda salita ma i tempi sono stati decisamente alti. Nella prima manche di gara ci ho messo troppa foga ed ho commesso un paio di errori che hanno compromesso lo scratch; nella seconda ho resettato tutto: ho fatto una salita ad un ritmo più basso ma pulita, senza fare errori, ed ho messo a segno una prestazione accettabile”.

“Questo dimostra – conclude Roberto Malvasio – che non ho ancora trovato il giusto feeling  con la vettura, che può fare prestazioni ben migliori. Nel complesso posso dire di essere abbastanza soddisfatto e sono sicuro di poter migliorare ancora: tutto dipenderà dagli  sviluppi del mio programma, ad oggi condizionato da troppi fattori”.

 

Scandola-D’Amore affiancano Ceccoli-Capolongo al San Marino Rally

Hyundai Rally Team Italia raddoppia l’impegno nel Campionato Italiano Rally Terra. Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo con grandi ambizioni nella gara di casa.

Umberto Scandola e Guido D’Amore al rientro sulla terra dopo 10 mesi d’assenza Foto Bettiol

Settimo di Pescantina (Vr) Da Arezzo a San Marino per affrontare il secondo appuntamento del Campionato Italiano Terra, nel week-end del 28-29 agosto. Hyundai Rally Team Italia conferma l’annunciata presenza di Daniele Ceccoli-Piercarlo Capolongo, affiancati sulla seconda Hyundai i20 R5 da Umberto Scandola-Guido D’Amore.

Sarà una gara ricca di aspettative per la team veronese visto che Ceccoli si è già aggiudicato la gara di casa nel 2018, mentre il Scandola ha firmato l’albo d’oro del rally due volte, nel 2013 e 2017. Entrambi sono poi saliti sul podio più volte a conferma del buon feeling con gli sterrati che confinano con l’Emilia e la Toscana.

Siamo molto concentrati sull’impegno di questo fine settimana perché vogliamo cercare di portare la prima vittoria in un rally di campionato nazionale su terra a Hyundai Italia e a Hyundai Motorsport Customer Racing”, precisa Riccardo Scandola. “Innanzitutto proseguiamo l’impegno nel CIRT con Ceccoli che al debutto con la i20 R5 al Valtiberina ha chiuso al quarto posto. Abbiamo poi deciso di correre a San Marino anche con Umberto perché è parecchio che non corre su questo fondo e coglieremo l’opportunità di provare le ultime novità della vettura, oltre a prendere dimestichezza con i pneumatici Michelin per il proseguo del programma mondiale WRC3. In una stagione condizionato dai noti problemi sanitari, abbiamo spostato l’obiettivo verso la partecipazione a una serie di rally particolarmente tecnici. Questo per migliorare la conoscenza della vettura in previsione di un programma internazionale completo nel 2021”.

Daniele Ceccoli (foto a sinistra): “Attendiamo con piacere le strade di casa che conosciamo molto bene. Spesso correre sotto gli occhi degli amici tifosi può essere anche un peso ma il Rally di San Marino giunge nel momento giusto per dimostrare il buon lavoro fatto con il team. Dopo i primi km fatti al Rally Valtiberina possiamo dire di conoscere meglio la Hyundai i20 e dunque speriamo di poter sfruttare al melio il suo potenziale. Il CIRT 2020 ha subito fatto vedere un livello molto elevato e sarà una bella sfida poter lottare per il podio”.

Umberto Scandola (foto a sinistra): “Sono contento di poter avere una nuova opportunità di guidare la Hyundai sulla terra. L’ultima volta era stato quasi un anno fa al Rally Tuscan, dove siamo stati in lotta per la vittoria fino a pochi km dalla fine. San Marino è una gara molto diversa ma sono convinto che potremmo fare altrettanto bene. Il campionato terra di quest’anno è molto ben frequentato e con un livello altissimo, questo è uno stimolo per dare il 100% anche se la mia è una presenza, che potremmo definire occasionale, fa parte di un piano di sviluppo tecnico per affrontare in maniera sempre più competitiva le gare internazionali della seconda parte dell’anno e a seguire il programma internazionale 2021 che stiamo definendo in queste settimane”.

Il 48° San Marino Rally si sviluppa lungo tre prove speciali da ripetersi tre volte per un totale di 64,72 km con partenza e arrivo dal Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino. Il via è previsto alle ore 08.00 di sabato 29 agosto per la breve prova Terra di San Marino di 4,5 km. Poi ci si sposta in provincia di Arezzo per la PS Monte Rocca di 9.41 Km. 11,96, Lunano-Piandimeleto di 5,28 km e di nuovo la Terra di San Marino. Dopo il riordino a Serravalle si ripetono Monte Rocca, Lunano-Piandimeleto e di nuovo Monte Rocca Lunano-Piandimeleto e Terra di San Marino prima dell’arrivo al Centro Multievento alle 18.45.

Cartoline delle vacanze a bordo di una Peugeot super spaziosa

Allora erano prevalentemente le 204, 304 e 504 break, oggi le nuove 308 SW e 508 SW

Una vecchia foto in bianco e nero con una familiare carica di bagagli fin sopra al tetto, magari con accanto dei bambini che giocano, oppure una pausa nel lungo viaggio per le vacanze…  Chi non conserva in un cassetto tra i vecchi ricordi foto come queste? Ma chi erano le eroine delle nostre vacanze che ci portavano lontano a casa di amici, parenti, in campeggio o, per i più fortunati, una piccola pensione al mare?

Fin dagli esordi l’automobile ha rappresentato un simbolo di evasione, un mezzo con il quale percorrere distanze sempre maggiori alla scoperta del mondo. Ma se inizialmente era un lusso per pochi, con il passare degli anni è diventata sempre più accessibile ad una larga fascia di clientela.

Molti acquistavano l’automobile principalmente per scopi lavorativi; basti pensare ai piccoli artigiani e commercianti che non potevano certamente permettersi una vettura per i giorni di festa e una per lavorare… Fu così che intorno alla metà degli anni venti nacquero le prime vetture strutturate per ricoprire il doppio ruolo. PEUGEOT è da subito in prima linea per offrire una gamma di modelli in grado di affrontare entrambe queste mansioni, senza troppi compromessi. Il risultato fu ben presto apprezzato dalla clientela riuscendo a conquistare un’importante fetta di mercato che non verrà mai più abbandonata.

Le prime PEUGEOT a ricoprire questa duplice mansione furono le 201, ben presto seguite dalle 301 e 401; le denominazioni spaziavano da “torpedo 4 places commercial” a “Coach commerciale 4 places” a “Limousine Commerciales 6 places”.

Con l’arrivo della serie 02 e in particolare con la 402, le capacità di carico in termini di volume e di peso trasportabile crebbero in modo deciso, ma non solo. Si perfezionano anche le soluzioni modulari per aumentare e diminuire con estrema semplicità le possibilità di gestire lo spazio destinato al carico.

La 202 “Limousine Commerciale” a 4 o 6 posti sarà nel 1938 la prima commerciale familiare ad adottare una linea moderna immediatamente riconducibile a quelli che sono ancora oggi gli stereotipi di questi modelli. La 202 break nel dopoguerra con la versione detta “canadienne” per la sua struttura in legno, involontariamente per necessità e non per moda raggiunse delle soluzioni estetiche alquanto interessanti.

Ma è a partire dagli anni cinquanta che le Break o Familiari (a seconda del numero dei posti che variava da 5 a 7) si diffondono con maggiore rapidità: sono gli anni delle 203 e 403 divenute ben presto comuni nel panorama automobilistico europeo. Tutte le PEUGEOT “lunghe” (come spesso vengono chiamate nel gergo le break  o le familiari per distinguerle dalle berline) sono predisposte per montare un portapacchi molto ampio con sei punti di ancoraggio molto utile per caricare i bagagli delle vacanze soprattutto quando all’interno si viaggia in sette.

Negli anni sessanta e settanta con il boom economico PEUGEOT mette a listino una vasta gamma di modelli lunghi dalle 404 Break, Commerciali, Familiari alla piccola 204 Break per passare nel successivo decennio alle 304 Break e alle 504 Break Commerciali e Familiari.

In estate le strade si riempiono di queste simpatiche vetture tuttofare ma le foto non sono più in bianco e nero, ora sono a colori e i parcheggi nelle aree di sosta sulle strade delle vacanze sono spesso pieni.

Oggi in piena era digitale PEUGEOT conserva sempre a listino la sua gamma di versioni “lunghe” anche se non si chiamano più Break o Familiare ma SW. Ma la capacità di portarci in vacanza “con quasi mezza casa al seguito” è ancora fortemente presente. Si chiamano PEUGEOT 308 SW e 508 SW, la prima disponibile da qualche giorno con il nuovo quadro strumenti 100% digitale, la seconda disponibile anche in versione plug-in hybrid, in grado di coniugare i vantaggi della propulsione 100% elettrica con quelli dell’autonomia di una propulsione ibrida.

Vittoria nel 2RM per Paolo Andreucci e Anna Andreussi al Ciocco con la nuova Peugeot Rally 4

Paolo Andreucci: “Non potevamo iniziare in modo migliore il nostro rientro nel CIR. La Peugeot Rally 4 è davvero performante, Anna alle note precisa come sempre.”

Inizia con una vittoria nel 2 ruote motrici per Paolo Andreucci, e la navigatrice Anna Andreussi, il rientro nel Campionato Italiano Rally. Allo start del Rally il Ciocco e Valle del Serchio, il pilota garfagnino ha fatto la sua apparizione a bordo della nuova Peugeot 208 Rally 4 curata da FPF Sport. Sono bastati pochi passaggi nello shakedown per far capire agli avversari che l’undici volte campione italiano rally era tornato più carico che mai.

Già infatti dai primi passaggi, Andreucci ha dimostrato di avere un ottimo passo, anche a discapito di alcune R5 ben più potenti. Lo stile di guida inconfondibile del garfagnino, ha portato la vettura di casa PSA subito nelle prime posizioni già dalle prove dello shakedown di venerdì pomeriggio.

C’era grande attesa per il rientro della coppia più amata dei rally e loro, a bordo della nuova arma di casa Peugeot, la 208 Rally 4 gommata Pirelli, non hanno deluso le aspettative, dominando la 2 ruote motrici.

“Rientrare nel campionato italiano rally e farlo nella gara di casa a bordo della vettura di casa PSA, è stato molto piacevole per noi – ha dichiarato il pilota Paolo Andreucci-. C’erano grandi aspettative per questo rientro, il piacere di rimetterci in gioco in mezzo a tanti giovani che volevano confrontarsi con noi, ma grazie all’ottima vettura messaci a disposizione dal FPF Sport ed alle gomme Pirelli, siamo riusciti a condurre una gara regolare e senza errori. Nel corso del primo giro abbiamo riscontrato solo un piccolo problema di surriscaldamento nella prova speciale Tereglio 2, risolto poi in assistenza. Con Anna il feeling in macchina è quello di sempre, sembra non esserci mai fermati. La nuova Peugeot Rally 4 è molto performante, abbiamo trovato molto sporco in gara, non solo perché partivamo con il numero 32, ma perché davanti avevano tagliato un po’ dappertutto, secondo me anche dove in alcuni tratti non era necessario. Abbiamo voluto condurre una gara senza prenderci troppi rischi, anche per evitare forature alle nostre Pirelli, che ci avrebbero attardato. Con le gomme ci siamo trovati sin da subito, così come con le regolazioni della nostra Peugeot, anche grazie ai test svolti prima del Valtiberina.
Peccato non aver trovato in prova il pubblico di sempre, ma purtroppo in questo momento siamo costretti a queste rigide regole per il contenimento del Covid 19. Apprezzo comunque lo sforzo fatto dalla Federazione e dagli organizzatori, per raggiungere il pubblico tramite tv e social. Anche noi, con le nostre dirette in assistenza e con i video delle ps, oltre che con le foto, proviamo a renderli partecipi il più possibile.”

Prossimo appuntamento per Paolo Andreucci e Anna Andreussi nel campionato Italiano Rally sarà a metà settembre in Sicilia, per la storica Targa Florio, gara alla quale l’equipaggio di casa Peugeot è molto legato con tantissimi tifosi pronti ad aspettarli.

 

Ottime indicazioni dalla Skoda Fabia R5: “Ciocco” soddisfacente per BB Competition e Giuseppe Iacomini

Il portacolori spezzino al centro di una condotta rivolta all’aspetto didattico, al debutto sulla Skoda Fabia R5 in un confronto ricco di contenuti tecnici qualitativi di elevato livello.  Foto AmicoRally

La Spezia, 23 agosto 2020. Fare chilometri su una vettura altamente professionale, da portare all’arrivo di un confronto denso di contenuti tecnici e qualitativi sopra la media. BB Competion ha centrato l’obiettivo grazie a Giuseppe Iacomini, pilota spezzino chiamato al confronto dedicato alla Coppa Rally di Zona sulle strade del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, appuntamento che ha richiamato gli esponenti del panorama nazionale sulle strade di Mediavalle e Garfagnana, nell’intera giornata di sabato.

Al volante della Skoda Fabia R5 messa a disposizione dal team Miele Racing, vettura mai utilizzata in carriera e condivisa con il copilota David Demari, il portacolori spezzino ha mandato in archivio la gara concretizzando, con l’ultima prova speciale, quelle che erano le aspettative della vigilia: accumulare chilometri ed esperienza al volante di una vettura performante, al cospetto dei migliori interpreti del panorama rallistico nazionale. Una condotta valsa la vittoria nel confronto “Over 55”, categoria che ha visto Giuseppe Iacomini primatista anche sulle strade del Rally Coppa Città di Lucca, confronto che – a luglio scorso – ha reso protagonista il sodalizio ligure grazie al podio assoluto conquistato da Claudio Arzà e Simona Righetti, su Citroën C3 R5.

“E’ stato difficile, parliamo di prove speciali da Campionato Italiano – il commento, all’arrivo, di Giuseppe Iacomini – un anno e mezzo fa, proprio su queste strade, avevo provato per la prima volta la Ford Fiesta R5. Una vettura, la Skoda, con un gran potenziale ma l’inattività al volante di una vettura come questa si è fatta sentire. Adesso spero di poter essere al via del Rally Città di Pistoia ma le sensazioni espresse oggi sono positive”.

MM Motorsport nella “top five” della Coppa Rally di Zona al Rally Il Ciocco e Valle del Serchio

Il team lucchese protagonista sulle strade del secondo appuntamento della Coppa Rally di Zona con Thomas Paperini, terzo assoluto, Paolo Moricci, quarto e Luca Pierotti in quinta posizione.  Una foratura occorsa alla Peugeot 208 R2B attarda Davide Nicelli nel format valido come terza manche del Campionato Italiano Rally, contesto affrontato con il supporto di Pirelli.  Foto AmicoRally

Porcari, 23 agosto 2020. E’ un resoconto globale soddisfacente, quello analizzato dai tecnici di MM Motorsport a conclusione del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, terzo appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally e seconda prova della Coppa Rally di Zona VI. Il team capitanato da Cristiano Bianucci, rappresentato da ben nove equipaggi sulle strade di Mediavalle e Garfagnana, è salito sul podio del confronto “regionale” grazie alla performance di Thomas Paperini e Simone Fruini, saliti in terza posizione assoluta sui sedili della Skoda Fabia R5. Una condotta autoritaria, quella dei portacolori pistoiesi di Maranello Corse, protagonisti di una performance crescente al secondo utilizzo della vettura dopo le brillanti conferme riscontrate in occasione del debutto, sulle strade del Rally Coppa Città di Lucca. A garantire ulteriori soddisfazioni al sodalizio porcarese la quarta piazza assoluta conseguita da Paolo Moricci e Paolo Garavaldi – anch’egli su Skoda Fabia R5 – e la presenza nella “top five” di Luca Pierotti e Manuela Milli, consapevoli di aver affrontato la gara su una vettura altamente professionale ed impegnativa di cui hanno voluto, per la prima volta, saggiarne le caratteristiche.

 

Una foratura occorsa alla Peugeot 208 R2B sui chilometri della nona prova speciale ha rallentato la “corsa” di Davide Nicelli, affiancato da Alessandro Mattioda nell’appuntamento tricolore. Una variabile che ha relegato il giovane pilota pavese in settima posizione di classe, posizione che – tuttavia – ha garantito al ventiquattrenne pavese il mantenimento della leadership nella classifica del Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici. Un resoconto dove la sfortuna ha avuto un ruolo primario e che è stato condiviso anche da Andrea Marcucci, affiancato da Richard Gonnella in un confronto che lo ha visto penalizzato da una doppia foratura occorsa alla sua Skoda Fabia nel corso della prima metà di gara ma che ha regalato al gentleman driver locale gran divertimento nell’utilizzo della vettura sulle strade “di casa”.

 

Amaro ritiro per Roberto Tucci e Simone Gabbricci, fuori causa nella decima speciale a causa di un principio d’incendio che ha coinvolto la Peugeot 207 S2000 del team lucchese, occorso nella fase di gara nella quale il driver livornese stava riscontrando sensazioni positive al volante della “francese” a trazione integrale.

A recriminare è anche Vittorio Ceccato, affiancato da Cumerlato e costretto ad alzare bandiera bianca nel corso del trasferimento verso la seconda prova speciale, con la Peugeot 208 T16 coinvolta in un incidente che ha costretto il pilota ad archiviare anzitempo l’impegno. A negare l’entrata di Pierluigi Della Maggiora tra i “primi dieci” della classifica assoluta è stata una foratura, particolare che ha rallentato la Skoda Fabia R5 del driver, affiancato da Massimo Moriconi in una condotta crescente fino a quattro chilometri dalla conclusione, dove ha visto ridimensionarsi una prospettiva molto soddisfacente. Terza posizione di classe per Giuseppe Perna ed Alessio Magnani, con il pilota versiliese soddisfatto di un risultato che ha confermato il gratificante livello di feeling maturato sulla vettura.

 

Jolly Racing Team protagonista al “Ciocco”: vittoria nel “CRZ” con Luca Panzani

Il sodalizio larcianese centra il massimo risultato nel confronto “regionale” con Luca Panzani, alla prima vittoria in carriera. Ottimi, i risultati espressi dai portacolori impegnati nel weekend “tricolore”. Foto AmicoRally

Larciano (PT), 23 agosto 2020. E’ con il brindisi alla vittoria che Jolly Racing Team si è congedata dall’asfalto del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally e per la Coppa Rally di Zona VI. Il sodalizio larcianese ha conquistato la vittoria nel confronto “regionale” grazie alla performance concreta del suo portacolori Luca Panzani, protagonista assoluto al volante della Skoda Fabia R5 condivisa con il copilota Francesco Pinelli. Per Luca Panzani, il Rally Il Ciocco è stata occasione di poter nuovamente saggiare le potenzialità della vettura, esemplare con la quale si era contraddistinto in passato sulle strade della massima espressione rallistica nazionale. Un doppio impegno – nazionale e regionale – che ha regalato alla scuderia valdinievolina l’entrata tra le prime dieci posizioni della classifica assoluta tricolore, grazie all’ottava piazza conquistata da Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella, all’esordio sulla Skoda Fabia R5. Per il pilota fiorentino una condotta priva di sbavature, la prima improntata su asfalto con una vettura a trazione integrale. Contesto, quello “griffato” Campionato Italiano Rally, che ha regalato soddisfazioni anche al montalese Giacomo Martinelli, all’esordio sulla nuova Renault Clio Rally V condivisa con il copilota Andrea Musolesi. Una performance valsa la terza posizione del podio di Campionato Italiano R1 a conferma delle potenzialità espresse dal giovane driver durante l’arco della gara. Sfortunato epilogo per Roberto Tucci e Simone Gabbricci, ritiratisi sui chilometri della decima prova speciale e tornati al volante della Peugeot 207 S2000, vettura con la quale il pilota livornese si è ritagliato ampie soddisfazioni nella precedente stagione sportiva. Soddisfacente il resoconto analizzato da Giuseppe Carli, impegnato con Nicolò Micheletti al volante della Mini Cooper RS e giunto all’arrivo dopo il Rally Coppa Città di Lucca concluso appena un mese fa.

 

Nel confronto dedicato alla Coppa Rally di Zona, Jolly Racing Team – oltre alla vittoria assoluta con Luca Panzani – si è contraddistinta centrando la “top ten” con Emanuele Danesi e Andrea Sarti, decimi nella “generale”, primi di classe R2B con la loro Ford Fiesta Rally 4 terza tra le vetture a due ruote motrici. Un altro primato nella classe N3 per Emanuele Corti ed Arianna Catalano, “primattori” anche nel trofeo dedicato alle Renault Clio RS grazie ad una condotta accorta nella fase conclusiva che ha permesso all’equipaggio di conquistare punteggio in ottica campionato. Categoria che ha garantito soddisfazioni anche a Rossana Gabrielli e Miriana Gelasi, terze su Renault Clio RS e vincitrici nel confronto femminile. Sfortunati ritiri per Gianfranco Masi e Sabrina Cintolesi, a causa di una “toccata” della loro Renault Clio R3C sulla speciale “Careggine”, di Alessandro Scartabelli e Davide Becucci – out con la Peugeot 106 Kit nella quarta prova – e di Gianandrea Pisani e Fabrizio Vecoli, con la loro Seicento fuori causa nel quinto tratto cronometrato. Un doppio confronto che ha visti impegnati anche due copiloti portacolori, Alessio Pellegrini – su Citroen Saxo nel format “CIR” – e Federico Buglisi, all’arrivo su Fiat Seicento nel contesto dedicato alla Coppa Rally di Zona

Podio, con rammarico, per Andrea Pellè al Ciocco

Il pilota trentino chiude la trasferta toscana con un terzo posto di classe, quinto nella Suzuki Rally Cup, con Giulia Luraschi, complice un fuori programma sul finale. Photo Zini

Trento, 24 Agosto 2020 – Sorride a denti stretti Roberto Pellè, al rientro da un Rally del Ciocco e Valle del Serchio che lo ha visto a lungo protagonista, prima di un passo falso sul finale.

Il pilota trentino, assieme a Giulia Luraschi, ha colto una terza posizione di classe e di gruppo, tra le vetture Racing Start, unita ad un’amara quinta posizione finale nella Suzuki Rally Cup.

Pronti, via e dopo le prime tre prove speciali il portacolori di Destra 4 Squadra Corse si insediava al secondo posto di classe e di gruppo, dando vita ad un bel duello con Martinelli.

Sul primo passaggio di “Careggine” Pellè dava un’importante spallata al diretto rivale, guadagnando una decina di secondi, ma rischiando di vanificare il tutto con un jolly giocato sulla ripetizione di “Tereglio”, sporcatasi notevolmente per la seconda tornata.

Il fondo della Tereglio e della Bagni di Lucca era disastroso” – racconta Pellè – “ed abbiamo trovato uno sporco assurdo. Sulla prima ripetizione, dopo aver raggiunto la Ford Fiesta che ci precedeva, ci siamo girati tra i muri, fortunatamente senza far alcun danno. Abbiamo fatto manovra, perdendo tempo utile nella nostra rimonta. Davvero un peccato, stavamo spingendo.”

Nonostante questo il pilota della Suzuki Swift 1.0 turbo in versione Racing Start, curata da A. Bi. Car Racing, passava il giro di boa della giornata al secondo posto di classe e di gruppo nonché ai piedi del podio nella generale della Suzuki Rally Cup.

Annullata la sesta speciale si ritornava a battagliare sulla ripetizione della “Il Ciocco” e Pellè agguantava il terzo posto, nel monomarca della casa giapponese, seppur di un soffio.

Il trentino riusciva a contenere il rientro della concorrenza presentandosi, a due sole prove speciali dal termine, con un vantaggio di 8”1 su Scalzotto, nella Suzuki Rally Cup, e di una decina di secondi su Martinelli, per la lotta in classe ed in gruppo tra le Racing Start.

Fatale si rivelava la seconda tornata su “Bagni di Lucca” con Pellè che, nell’evitare una grossa pietra in strada, andava ad impattare contro un cordolo, danneggiando la propria vettura.

Sulla decima speciale” – aggiunge Pellè – “cercando di evitare un sasso in traiettoria abbiamo preso male il taglia e siamo finiti contro un cordolo. Abbiamo piegato un braccetto anteriore ed il ponte posteriore. Abbiamo deciso di non mollare ed abbiamo percorso in queste condizioni metà speciale oltre ad un trasferimento di un’ora e venti. Non volevamo sprecare questa gara.”

 

Riuscito a presentarsi allo start dell’ultimo impegno di giornata, il terzo passaggio su “Careggine”, Pellè arginava al meglio possibile il danno e, con una Swift malconcia riusciva a concludere l’appuntamento toscano sul podio, tra le Racing Start, e quinto nel monomarca.

 

Grazie al lavoro di Alessandro Bisoffi e di tutto il team” – sottolinea Pellè – “la nostra Swift ora lavora benissimo con le gomme. È stata una gara ad eliminazione, tanti i ritiri. Va bene così.”

San Martino, derapate vintage e un conto in sospeso

Costenaro (Stratos) a caccia del sesto sigillo, ma Nerobutto (Ascona) sogna il suo momento

San Martino di Castrozza, 24 agosto 2020_ Allora, ricapitolando: fin qui dieci edizioni di Historique Rallye San Martino. Cinque le vittorie di Giorgio Costenaro al volante della sua Lancia Stratos Hf, sempre navigato dal fido Sergio Marchi. Se quest’anno gli riuscisse la sesta, sarebbe record assoluto con il marchio San Martino, superando il “Drago” Sandro Munari che vanta sei sigilli tra il 1964 e il 1977, ma uno come navigatore, e Renato Travaglia, artefice di un’altra cinquina con le auto moderne nel periodo 1995-2006. Per il resto, due sigilli “vintage” sono appannaggio del tedesco Michael Stoschek, uno ciascuno Lorenzo Delladio, Agostino Iccolti e “Tony”, ovvero Antonio Fassina. Poi c’è chi ha un conto in sospeso nei confronti della sfida tra le Dolomiti, come Tiziano Nerobutto, arrivato a un passo dalla vetta senza poter ancora piantare la sua bandierina.
“Negli ultimi due anni posso dire che mi è sfuggita la vittoria – racconta il driver della Valsugana – e di avere qualche cosa da recriminare. Perché nel 2018 ero in testa con ampio margine quando sulla Val Malene, penultima prova, sono andato a sbattere per la rottura dei freni, mentre l’anno scorso mi hanno bloccato sul primo Manghen causa incidente e assegnato un tempo imposto di 16’33’’7, più alto di 1’21’’4 rispetto al mio secondo passaggio in 15’12’’3. Se si considera che il distacco finale da “Tony” è stato di 12’’7, ce n’è abbastanza per la delusione di mia figlia Francesca che stavolta non ne vuole sapere. Da parte mia preferisco guardare avanti. Il Rallye è un appuntamento quasi irrinunciabile, con il Manghen è una delle gare più belle del panorama nazionale e ha la “colpa” di avermi regalato la passione per il controsterzo. Spero di riuscire a mettere in strada nuovamente l’Opel Ascona, al momento stoppata in officina per la difficoltà di reperire pezzi di ricambio sempre più rari. Sul sedile di destra, se tutto andrà bene, ci sarà Franco Battisti”.