La foto di della settimana: Sergio Maiga gran cerimoniere del Sanremo incorona Guido D’Amore

Un momento particolare della storia della gara ligure che non è sfuggito al reporter saluzzese. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SANREMO (IM), 27 giugnoSergio Maiga è stato il rallista che questa settimana ha affrontato le prove speciali di www.kaleidosweb.com. Dal 1978 nello staff che organizza la gara, Sergio Maiga da quasi vent’anni ne ha preso il timone traghettandolo attraverso che le tempeste rallistiche che hanno imperversato in queste due decadi.

Ma l’architetto di Sanremo di soddisfazioni se ne è prese molte. E sicuramente Maiga era molto soddisfatto quando nel 2014 consegnò la targa del vincitore all’imperiese Guido D’Amore, che aveva dettato le note a Umberto Scandola sulla Škoda Fabia, tornando a dare la vittoria a un concorrente ligure, fatto che non accadeva dal 1972 quando a vincere fu Amilcare Ballestrieri. E ovviamente Elio Magnano ha immortalato l’evento (del 2014, perché non sappiamo se nel 1972 fosse a Sanremo.)

 

Test Monteu Roero flashback

Test Monteu Roero flashback

Test Monteu Roero flashback

Test Monteu Roero flashback

Test Monteu Roero flashback

Test Monteu Roero flash-back

Test Monteu Roero flashback

La foto di Elio Magnano: Sergio Biancolli, un fotografo al volante

Una vita passata sulle prove speciali dietro la macchina fotografica. Ma quando la passione chiama, anche il reporter torinese non sa resistere e lascia la camera a casa e passa alla guida. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 26 giugno – Capita che un fotografo abbandoni la macchina fotografi per lanciarsi nella polvere della prova speciale dentro l’abitacolo. Non sfugge a questa attrazione Sergio Biancolli. Amante dei rally d’antan, che ha lasciato poche volte il bordo strada, ma lo ha sempre fatto per manifestazioni particolari in cui lo spettacolo fosse il principale ingrediente e con vetture rigorosamente a trazione posteriore. Come l’Opel Manta GT/E o la Ford Escort RS. Così, dopo qualche sporadica uscita nelle gare di casa a inizio anni Novanta con il coupé tedesco, dopo 15 anni nel 2008, prese la via della terra di Rallylegend, affiancato da Alessio Freilone per esaltare ed esaltarsi sulle prove speciali della Romagna. Dando l’opportunità ai colleghi fotografi di realizzare immagini particolarmente spettacolari, come questo scatto di Elio Magnano, che sono finite nella bacheca dei suoi ricordi.

Buon compleanno Tommi

PUUPPOLA (Finlandia), 26 giugno – Se non nasci finlandese, non puoi sperare di indossare quattro corone iridate. Se poi nasci in un villaggio nelle vicinanze di Jyväskylä (cuore del Mille Laghi), le ambizioni iridate diventano concrete. E le ha realizzate Tommi Mäkinen, che è l’unico pilota ad avere vinto quattro mondiali consecutivi con la stessa vettura (la Mitsubishi Lancer nelle sue varie declinazioni), prima che l’avvento dei francesi monopolizzasse il trono ridato. Tommi vinse la sua prima gara mondiale, il suo Mille Laghi, nel 1994 con una Ford Escort. Quella vittoria lo fece approdare alla corte della Mitsubishi, squadra con la quale conquistò 22 delle sue 24 vittorie iridate (cui vanno aggiunti altri cinque successi al di fuori del campionato del mondo), l’ultima delle quali fu il Monte-Carlo del 2002 al volante della Subaru Impreza. Nel corso della sua lunga carriera, 139 rally iridati disputati, oltre 170 in totale, ha condiviso vettura e successi principalmente vettura e successi con Seppo Harjanne, al suo fianco dal 1990 al 1997 e Risto Mannisenmäki (1998-2001) con i quali è salito sul gradino più alto del podio 23 volte, dividendo la vittoria di Monte-Carlo con Kaj Lindstrøm.

La sua galleria di successi comprende quattro vittorie al Mille Laghi (1994, 1996, 1997, 1998) e Monte-Carlo (1999, 2000, 2001, 2002) tre vittorie in Argentina (1996, 1997, 1998) e Svezia (1996, 1998, 1999) due successi al Safari (1996, 2001) in Australia (1996, 1998), Portogallo (1997, 2001) e Sanremo (1998, 1999) una al Catalunya (1997) e Nuova Zelanda (1999).

I numeri della sua carriera mondiale dicono che nelle 139 gare disputate ha conquistato la vittoria 24 volte, è salito sul podio 45, vinto 362 prove speciali e conquistato 544 punti, gli ultimi dei quali conquistati in Galles del 2003, tredici anni dopo averli marcati la prima volta in Nuova Zelanda del 1990.

Nel mondiale si è ritirato 56 volte, una delle quali in Corsica 2001 quando la sua Mitsubishi si trovò la strada sbarrata da una mucca, colpita in pieno che mandò la Lancer fuori strada facendola precipitare in un burrone. Nonostante lo spettacolare incidente a forte velocità né Mäkinen né Mannisenmäki riportarono danni. Un altro incidente caratterizzò la carriera di Tommi Mäkinen, l’uscita di strada con relativo capottamento in Argentina l’anno successivo uscita di strada che convinse il finlandese ad appendere il casco al chiodo, dopo il Rally del Galles 2003, che rappresentò anche la sua ultima conquista di un podio.

Tommi Mäkinen è vincente anche come team manager. Dopo aver fondato nel 2004 il Tommi Mäkinen Racing per la distribuzione di vetture da rally Subaru e dal 2017 è il team manager di Toyota Gazoo Racing, vincitrice lo scorso anno del campionato del mondo con Ott Tänak.

Auguri a Fabrizia Pons

TORINO, 26 giugno – Oggi grande giorno per le ralliste che festeggiano il compleanno di Fabrizia Pons, che faceva parte di quel dream team che conquistò la prima vittoria di un equipaggio al femminile nel mondiale (Sanremo 1981) e sfiorò il titolo iridato l’anno successivo. Una navigatrice vincente da sempre. Anche oggi,

“Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena” riapre le porte dei musei automobilistici

Di Tommaso M. Valinotti

CUNEO, 25 giugno – La presentazione stampa non virtuale, ma con le persone in carne e ossa (con o senza mascherina, in questo periodo non si capisce più nulla), di ““Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena” ha di fatto riaperto la stagione delle mostre dedicate alle auto (il Museo dell’Automobile di Torino ha aperto i battenti alcune settimane fa).

È stata l’ultima mostra a essere annullata e la prima a ripartire” ha commentato alla presentazione l’architetto Benedetto Camerana, presidente del Museo dell’Auto, ritornando con la memoria a inizio marzo, quando la mostra avrebbe dovuto aprire i battenti nel complesso museale San Francesco di Cuneo.

Una mostra che evidenzia il tocca di classe degli allestimenti del Museo dell’Auto, lasciando grandi spazi di respiro piuttosto che ammonticchiare vetture su vettura, oggetti su oggetti, come i banchetti dei mercatini domenicali. E bastano tre vetture (svariati milioni di euro di valore, non dimentichiamocelo) per fare di questa mostra un momento di culto. Ma anche se le due Alfa Romeo e la Bugatti esposte sono pezzi di un valore storico, economico ed estetico elevatissimo, sono le fotografie di Adriano Scoffone le vere protagoniste della mostra, documentando un evento che novant’anni fa vide le gesta di piloti come Tazio Nuvolari, vincitore e recordman della corsa rimasto imbattuto che ebbe la meglio su piloti del calibro di Hans Stuck, Giuseppe Campari, l’eterno rivale Achille Varzi. E per documentare quella giornata di festa del 29 giugno 1930 (saranno novant’anni lunedì) usò una macchina fotografica che oggi, nell’era digitale e della miniaturizzazione, ci fa sorridere, ma allora era sicuramente il massimo della tecnologia. Come l’Alfa Romeo P2, che Nuvolari condusse alla vittoria.

Nuvolari, Varzi, Campari e gli altri “temerari delle strade bianche” tornano a Cuneo con le fotografie di Adriano Scoffone

Foto Mailander

Dal 26 giugno al 29 settembre a Cuneo. Una grande mostra, tra lo Spazio Museale di San Francesco e il MAUTO, racconta gli anni ’20 e ‘30 della Provincia Granda e i grandi piloti della Cuneo – Colle della Maddalena.  Dopo 90 anni al via la digitalizzazione dell’immenso patrimonio, tra automobili leggendarie e grandi scenografie, in una banca dati online aperta a pubblico, scuola e ricercatori

Cuneo, 25 giugno 2020. Quante sono 39.221 lastre fotografiche? Quanto spazio occupano? Come si fa ad estrarle, una ad una, dalle buste di velina gialla, riposte in duemila scatole di cartone? Ma, soprattutto, quanto tempo occorrerà per capire, per davvero, cosa c’è dentro? La Città di Cuneo riscopre dopo novant’anni una miniera di memoria, l’archivio del fotografo Adriano Scoffone e lo celebra con la grande mostra “Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena”. La mostra, un’esperienza immersiva tra fotografia, automobili leggendarie, grandi scenografie e un poema musicale composto per l’occasione, è un progetto di Giosuè Boetto Cohen. L’esposizione, realizzata dalla Città di Cuneo e dal MAUTO – Museo nazionale dell’Automobile di Torino con il sostegno della casa orologiera Eberhard & Co, si apre domani allo Spazio Museale di San Francesco (fino al 29 settembre, il giorno di San Michele, Festa Patronale a Cuneo) e arriverà a Torino al MAUTO nel 2021.

“L’amministrazione della Città di Cuneo è orgogliosa di presentare al pubblico la mostra ‘Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo Colle della Maddalena’, che si svolgerà nella sede del nostro monumento nazionale, il Complesso Monumentale di San Francesco, dal 26 giugno al 29 settembre 2020 – afferma Cristina Clerico, Assessore alla Cultura della Città di Cuneo -.  L’evento è realizzato in stretta collaborazione con il Museo dell’Automobile di Torino e valorizza, in grandezza e risoluzione ottimizzate, i preziosi fotogrammi dell’archivio cuneese del fotografo Adriano Scoffone (1891-1980) e relativi alle edizioni 1925, ‘26, ‘27 e ‘30 della storica sfida automobilistica, in cui furono protagonisti i migliori piloti dell’epoca. L’opera di Scoffone, straordinaria per quantità e stato di conservazione dei materiali fotografici, è uno dei fondi caratterizzanti la città di Cuneo e il Museo civico. Grazie a questa mostra, un patrimonio culturale e storico di eccezionale rilievo viene riportato sotto i riflettori, prima a Cuneo e poi a Torino, in uno dei più importanti Musei motoristici del mondo. Invitiamo pertanto i Cuneesi e tutti gli interessati a visitare un allestimento curato e innovativo, che comprende l’esposizione di autoveicoli d’epoca, filmati, ambientazioni scenografiche e musiche espressamente realizzate per l’occasione”.

La “riscoperta” dell’archivio del fotografo Adriano Scoffone presenta i fotogrammi chiave dell’edizione 1930 della Cuneo-Colle della Maddalena e dei suoi celebri protagonisti (insieme ad alcune immagini del triennio 1925-1927). Ottanta foto che pure non rappresentano che un modesto campione del tesoro nascosto, che copre i temi, le pagine, i ritratti più diversi della Provincia Granda. In realtà il fondo di Adriano Scoffone non è affatto sconosciuto. Almeno non ai cuneesi, che iniziarono a catalogarlo nel 1980 e ristamparono duecento scatti per allestire tre piccole mostre. Negli anni successivi, la raccolta ha alimentato alcune pubblicazioni ed eventi locali ma, di fatto, la mostra “Quei temerari delle strade bianche” è la prima occasione di ampio respiro pubblico e di collaborazione con uno dei più importanti musei motoristici del mondo. Con l’esposizione prende avvio la digitalizzazione del Fondo Adriano Scoffone e la sua custodia in una banca di immagini online, aperta al pubblico, alla scuola e ai ricercatori. Un primo passo di un grande progetto di valorizzazione storica, realizzata con il supporto tecnico del Museo nazionale dell’Automobile.

La mostra, come suggerisce il titolo, parte da un fatto cruciale, ma non chiaro a molti: le corse automobilistiche di novant’anni fa si svolgevano su strade completamente diverse da quelle di oggi. E l’automobilismo sportivo fu una delle motivazioni che portarono, negli anni ’30, alla costruzione di una rete viabile più moderna. L’audacia – di uomini e mezzi – le medie orarie, i record diventano ancora più incredibili se si immagina correttamente lo scenario in cui furono raggiunti. Quindi ‘le strade bianche’ sono insieme alle vetture, ai campioni e alla folla, le protagoniste dell’esposizione. Un complesso impianto scenografico, e una colonna sonora originale, sono state realizzate proprio per enfatizzarne il ruolo” così Giosuè Boetto Cohen, giornalista e regista, per molti anni de “La Storia siamo noi” alla RAI, introduce la mostra da lui curata.

Il percorso espositivo di “Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena” va aldilà dei documenti fotografici messi in cornice. È costituito da complesse scenografie, a cui ha contribuito anche Angelo Sala, per molti anni direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano. Insieme alle musiche originali e alle stampe giganti, esse abbracciano tre automobili straordinarie. Una è proprio l’Alfa Romeo 1500 MMS con cui, nel 1930, il pilota Emilio Gola tentò la scalata alla Maddalena e che dopo novant’anni torna a Cuneo al volante dell’attuale proprietario, Federico Göttsche Bebert. Le altre non sono da meno: un’Alfa Romeo P2 identica a quella con cui vinse Nuvolari e una preziosa Bugatti 35, uguale a quella con cui Avattaneo si ribaltò durante la gara. Entrambe appartengono alla collezione del MAUTO.

“Questa mostra è un magnifico viaggio nel tempo che ci permette di rivivere quasi in diretta l’atmosfera, il coraggio e l’entusiasmo di una corsa come la Cuneo – Colle della Maddalena. Le straordinarie fotografie storiche di Scoffone ci restituiscono con realismo di cronaca i folli sovrasterzi dei “temerari” sui bianchi tornanti alpini. Non dimentichiamo che non lontano da Cuneo molti anni prima, nel 1895, si tenne la prima Torino – Asti -Torino, la prima corsa automobilistica italiana. Con ben altre auto però, perché sulla strada del Colle salivano invece auto possenti e invincibili come la leggendaria Alfa Romeo P2 qui in mostra, proveniente dalla collezione del Museo Nazionale dell’Automobile, identica a quella sulla quale Nuvolari trionfò alla Maddalena. Una conferma che il MAUTO è il fulcro della storia del pionierismo automobilistico italiano, sia per l’inarrivabile collezione che per il Centro di documentazione con il suo straordinario patrimonio storico. Anche per questo siamo felici di collaborare alla riscoperta di un fondo storico cruciale come l’Archivio Scoffone e alla sua viva e preziosa testimonianza di un periodo fondamentale della storia automobilistica italiana” commenta Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO – Museo nazionale dell’Automobile di Torino.

Tra le navate di San Francesco, le automobili dialogano con i negativi di Adriano Scoffone, le fotografie che raccontano la sfida per il Colle della Maddalena e il costume del primo Novecento. La gara è, per difficoltà e lunghezza, una delle più ardite. Lo si capisce dalle fughe nei rettilinei e dalle sbandate nel polverone prima dei tornanti. Il “circo” della competizione è poca cosa se paragonato al gigantismo di oggi, ma l’emozione è anche superiore, perché nel 1930, in Italia – è bene ricordarlo – circola un’automobile ogni duecento abitanti. Fissano l’obbiettivo (qualcuno con aria truce), i semidei del volante: il tedesco Stuck che sembra Lawrence d’Arabia, gli italiani Varzi, Marinoni e Maserati, sotto gli occhi di un impettito Campari. Ma anche la tripletta della scuderia Fiat in un angolo di piazza Vittorio (oggi piazza Galimberti) fa la sua figura. O la squadra (piccola, ma sceltissima) dei meccanici e collaudatori. Nuvolari, il vincitore del 1930, è più nero e legnoso che mai (causa anche dell’emulsione) e in uno degli scatti, praticamente inedito, è fermo davanti a un portone del Piemonte rurale. Intorno al palco c’è un tramestio di autorità, la Principessa di Savoia, il podestà con la tuba, una pletora di notabili e donne elegantissime. Ma le facce più interessanti, alcune da cinema, sono nel pubblico sorridente, tra i portici, la piazza e i picnic. Adriano Scoffone corre, non si sa come, al lago della Maddalena. E ancora più su. I visitatori della mostra potranno immaginarlo dall’alto del nostro tempo, interconnesso e viziato da Photoshop, mentre per strada riesce a catturare ancora una Bugatti ribaltata, e poi controsterzi, gli allunghi e i voli d’uccello, manco avesse il drone.

La musica è un altro elemento fondamentale del percorso di “Quei temerari delle strade bianche”; il “tappeto musicale”, di Marco Robino e degli Architorti, è diventato una suite tutta da ascoltare, una complessa partitura di 11 minuti. Marco Robino ha lavorato molto con il regista Peter Greenaway, per il quale ha composto nel cinema, sul Cenacolo Vinciano e alla Venaria Reale. Ma ha composto in più occasioni anche con gli autori di questa mostra, a Villa Giulia a Roma, a Palazzo Pepoli a Bologna, al Museo Accorsi-Ometto di Torino e alla Castiglia di Saluzzo, per l’installazione “La scelta di Giulio”. Per la mostra di Adriano Scoffone, Robino ha creato un poema inebriante, che narra di motori, velocità, polvere e grandi paesaggi. Anche in omaggio al luogo, la ex chiesa di San Francesco, sarà eseguito con organo e orchestra.

  • Il costo del biglietto d’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto di ingresso al Complesso Monumentale di San Francesco, acquistabile anche on line. Per acquistare on line i biglietti: http://www.comune.cuneo.it/cultura/museo-civico-di-cuneo/visite-e-servizi/biglietti.html Il servizio di vendita on line è attivo a partire dal 23 giugno 2020.
  • Quei temerari delle strade bianche-Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo- Colle della Maddalena
  • Cuneo – Spazio Museale di San Francesco 25 giugno – 29 settembre 2020
  • realizzata con il sostegno di Eberhard & Co.
  • un progetto di Giosuè Boetto Cohen
  • sulle immagini del fondo Adriano Scoffone – Museo Civico di Cuneo
  • musiche originali di Marco Robino – Architorti
  • consulenza alla scenografia Angelo Sala
  • ricerche storiche Gianni Cancellieri e Alessandro Silva
  • allestimento a cura di Alessandro Zillio
  • Orari mostra: Martedì – Domenica, 15.30 – 18.30
  • Su prenotazione e in altri orari: 0171 634175 | e-mail: museo@comune.cuneo.it

Le automobili in mostra “Nuvolari, Varzi, Campari e gli altri “temerari delle strade bianche”a Cuneo

Foto Mailander

CUNEO, 25 giugno – Bozzetti di Alessandro Zillio e Giosuè Boetto Cohen per i fondali delle vetture Alfa 1500 MM e Bugatti 35 B. Per la vettura di Emilio Gola si è pensato ad una ricostruzione al vero del pubblico, da uno scatto di Scoffone. Per la Bugatti è stato realizzato invece un fondale a doppio scorrimento (colline e montagne), ispirato alla tela futurista “Forze ascensionali” di Gerardo Dottori.

Alfa Romeo P2. È la versione modificata della “P2” da corsa progettata da Vittorio Jano, che al suo esordio nel 1924, pilotata da Antonio Ascari, vinse la 200 Miglia del II Circuito di Cremona, prima di una lunga serie di vittorie tra cui il G. P. d’Italia con Ascari, due G. P. d’Europa con Giuseppe Campari e Ascari, il primo Campionato del Mondo con Gastone Brilli Peri, il G. P. di Monza e la settima edizione del Circuito d’Alessandria (denominato Circuito Pietro Bordino) con Achille Varzi. Il tipo modificato nel 1930 si affermò, fra l’altro, al Circuito di Alessandria e alla Targa Florio di quell’anno, ancora con Achille Varzi. Il modello “P2” è considerato il capostipite di tutte le celebri Alfa Romeo da corsa.

  • Motore: 8 cilindri sovralimentato
  • Cilindrata: 1987 cc
  • Potenza: 175 CV a 5500 giri/min.
  • Velocità: 225 km/h
  • Peso: 780 kg
  • Dono di Alfa Romeo spa, Milano

ALFA ROMEO 6C 1500 Mille Miglia Speciale. Il primo modello della Serie 6C fu la 1500 Normale, con un motore sei cilindri a un solo albero a camme in testa, seguita dalla 6C 1500 Sport munita di testa a due alberi a camme, smontabile.

Nel 1928 la 1500 Normale e la 1500 Sport vennero affiancate da una piccola serie di 1500 MMS (Mille Miglia Speciale). Era un esperimento interessante: il motore, spostato indietro di 200mm, faceva posto a un compressore tipo Roots davanti al propulsore. Il serbatoio del carburante, maggiorato a 95 litri, venne posizionato dietro i sedili invece che sulla parte posteriore del telaio. Questo nuovo modello, riservato alle competizioni, debuttò alla Mille Miglia del 1928 condotta da Campari e Ramponi, che vinsero alla guida di una versione con compressore.

La vettura esposta, una di tre esemplari rimasti, partecipò alla Cuneo – Colle della Maddalena del 1930 nelle abili mani di Emilio Gola, oltre che a numerose corse in salita.

  • Italia 1928
  • Motore: 6 cilindri sovralimentato con compressore tipo “Roots”
  • Cilindrata: 1487cc
  • Potenza: 78cv a 4800 giri/min
  • Velocità: 140 km/h
  • Peso: 845 kg
  • Collezione del MAUTO- Museo nazionale dell’Automobile, Torino

BUGATTI 35 B. Ettore Bugatti, geniale tecnico e poi anche costruttore di automobili, milanese di nascita trasferitosi in Francia, a Molsheim (Alsazia), dove apriva una fabbrica presto diventata famosa nel mondo, deve parte della sua celebrità alle macchine da corsa costruite nel primo dopoguerra. Probabilmente la più classica di queste vetture è il modello “35 B” a 8 cilindri, con una meccanica ammirevole per disegno ed esecuzione, e grande protagonista sui circuiti negli anni dal 1925 al 1930, con innumerevoli vittorie, tra cui ben cinque Targhe Florio consecutive ed i Gran Premi di Roma, d’Italia, di Spagna, di Monaco e di Germania.

Collezione del MAUTO- Museo nazionale dell’Automobile, Torino

Francia 1929

Motore: 8 cilindri

Cilindrata: 2292 cc

Potenza: 135 CV a 5300 giri/min.

Velocità: 160 km/h

Matteo Giordano-Manuela Siragusa. Presenti al Test Day di sabato 27 giugno a Montemale

Penso di non aver mai avuto così tanta voglia di tornare al volante!“.

Matteo Giordano è tanto diretto quanto sincero nell’annunciare la partecipazione, insieme alla moglie Manuela Siragusa, al Test Day di sabato 27 giugno che si svolgerà a Montemale (a pochi km da Cuneo) organizzato da Sport Rally Team.
Si tratta del primo evento motoristico del 2020 nella Granda, finora rimasta nel più totale silenzio motoristico a causa della pandemia, capitata proprio quando la stagione delle gare stava per sbocciare.
Patrocinato da Michelin Motorsport, il Test Day si svolgerà tra il Santuario della Madonna di Ripoli e Montemale, circa dieci km complessivi di tratto guidato (tutto su asfalto), noto a molti piloti ed appassionati per essere teatro del Valli Cuneesi.
Giordano-Siragusa affronteranno il test a bordo di una Peugeot 106 Maxi, ultima arrivata in casa FR New Motors (in collaborazione con Alma Racing e Winners Rally Team), di proprietà di Mauro Zappettini.
Cercheremo di fare più passaggi possibili per mettere a punto l’assetto della vettura e valutare il grip degli pneumatici in questo tratto di strada molto guidato” precisa Giordano “con la grande gioia di vivere, dopo tantissimi mesi di inattività, una giornata da piloti veri“.

La Scuderia Project Team punta la Coppa Rally Aci Sport

Nella settima zona, impegno per l’esperto driver pugliese Bartolomeo Solitro (Skoda Fabia R5), in coppia con Alberto Porzio. Analogo programma sportivo per il giovane figlio d’arte Fabio Solitro

VIESTE (FG), 25 giugno 2020 – Con l’avvicinarsi della riapertura della stagione sportiva 2020, dopo lo stop dovuto all’emergenza epidemiologica, fervono i preparativi in casa Project Team. La scuderia presieduta dal siciliano Luigi Bruccoleri, infatti, sarà nuovamente al fianco del “veterano” Bartolomeo Solitro, prossimo all’impegno nella Coppa Rally ACI Sport di 7^ zona (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria). L’esperto pilota di Vieste, classe 1964 e con circa 300 gare all’attivo, si affiderà nuovamente alla performante Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five Motorsport, nonché sempre navigato dal fido Alberto Porzio.

«Ad oggi, saranno tre le partecipazioni certe: nell’ordine ‘Pico’, dal quale manco dall’edizione 2009, il casalingo ‘Porta del Gargano’ e il ‘Molise’. Inoltre, sempre nell’ambito della ‘Coppa’, sarò in lizza, altresì, nei neo istituiti R Italian Trophy e Trofeo Pirelli – Accademia» – ha raccontato Solitro – «Detto questo, se si dovessero creare i giusti presupposti, non nascondo che mi piacerebbe anche essere al via della finalissima di Como. Trasferta fattibile, però, solo se compatibile con futuri impegni professionali, vedremo».

Un programma che, per filo e per segno (fatta eccezione per la presenza a Pico), dovrebbe essere ricalcato anche dal ventiduenne figlio d’arte Fabio Solitro, reduce da una recente sessione di test presso il Circuito del Sele, in coppia con l’altro giovane pugliese Francesco Sansone. Ancora da definire, invece, la vettura da utilizzare.

Calendario Coppa Rally ACI Sport 2020 – 7^ zona

42° Rally di Pico (24/25 luglio); 10° Rally Porta del Gargano (6 settembre); 25° Rally del Molise (4 ottobre).  39° Trofeo Aci Como – Finale Nazionale (7 novembre)

La scuderia RO Racing presente al Test Rally Sicilia

Dopo lo stop forzato legato all’epidemia da Coronavirus, cominciano a rombare nuovamente i motori in vista della ripresa della stagione. La scuderia RO racing, sabato 27 e domenica 28 giugno sarà presente con Angelo e Mauro Lombardo e Matteo Adragna al Test Rally Sicilia che si svolgerà sulle Madonie.

Si scaldano nuovamente i motori dopo la pausa forzata dovuta all’epidemia da Coronavirus. Questo fine settimana, nel rispetto del protocollo di prevenzione dettato da Acisport, quindi in totale assenza di pubblico, si svolgerà sulle Madonie una sessione di test che verrà utilizzata dai piloti della scuderia RO racing per mettere a punto le vetture in vista della ripresa dei campionati, prevista per il prossimo mese di luglio.

A prendere parte alla sessione di prove, in rappresentanza del sodalizio di Cianciana ci saranno: il campione italiano rally autostoriche, Angelo Lombardo, che testerà la sua abituale Porsche 911 del Terzo raggruppamento in vista della sua partecipazione al Ciras che prenderà il via a fine luglio con il Vallate Aretine. Mauro Lombardo che dovrebbe disputare con la stessa vettura del figlio alcune gare del Trz e Matteo Adragna che, con la stessa vettura dei compagni di scuderia, ma del Secondo raggruppamento, disputerà invece il Civsa, massima serie nazionale della velocità in salita.

“Sarà una stagione monca quella che ci accingiamo a disputare – ha detto Angelo Lombardo – proveremo insieme al team a riconfermare il titolo dello scorso, il campionato è molto breve e sarà importante non commettere passi falsi”.

Molto motivato anche Mauro Lombardo: “Il programma di mio figlio Angelo è prioritario rispetto ai miei impegni, mirerò comunque a fare bella figura nelle gare dove sarò presente, se sarà necessario gli farò da scudiero al Rally dell’Elba”.

“La voglia di ripartire è tanta – ha detto Matteo Adragna – purtroppo con tutte le incertezze, ancora non abbiamo la concretezza di date per il CIVSA, serie a cui intendevo partecipare con la mia nuova scuderia. Sabato avrò modo di incontrare, dopo parecchio tempo, i fratelli Balletti, miei amici e preparatori, che mi daranno la possibilità di mettere a punto la mia vettura”.

Le 127 scaldano i motori in attesa di un’adrenalinica estate

VERONA. Dopo la triste parentesi dell’emergenza dovuta al coronavirus che ha causato molti lutti e costretto al lockdown l’intera nazione, con la ripresa delle competizioni motoristiche ritornano a scaldare i motori anche le berlinette torinesi partecipanti alla Coppa 127 Pro Energy Motorsport organizzata dall’omonimo sodalizio veneto. La scuderia veronese, sotto la spinta dell’appassionato ed ideatore della coppa Vittorio Policante, ha dovuto, purtroppo, modificare il calendario gare originario, nel rispetto delle decisioni prese fra organizzatori e Aci Sport, dovendo rinunciare sia alla trasferta piemontese del Rally Storico del Cuneese che a quella friulana dell’Alpi Orientali. La scuderia presieduta da Emanuele Bosco, nell’intento di mantenere quattro competizioni valide per la coppa dedicata alle berlinette torinesi, ha deciso di inserire il Rally storico di Salsomaggiore come seconda gara, in programma l’1 e 2 agosto 2020 con cuore pulsante nella graziosa cittadina termale di Salsomaggiore, e il prestigioso Rally storico di San Martino di Castrozza come terza tappa, previsto per il 4 e 5 settembre fra le mitiche prove speciali a ridosso delle Dolomiti. Le due new entry, Salsomaggiore e San Martino di Castrozza, vanno a completare il calendario della Coppa 127, iniziata sulle strade scaligere del Lessinia Historic a metà febbraio e terminerà il 24 e 25 ottobre in terra ligure col Giro dei Monti Savonesi Storico. “Abbiamo lavorato molto in questi mesi – ha affermato Vittorio Policante – per farci trovare pronti qualora ci fosse stata una ripresa delle attività motoristiche. Ci dispiace per gli organizzatori del Cuneesi e dell’Alpi Orientali, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione. Ciò nonostante siamo soddisfatti del lavoro fatto, garantendo ai partecipanti alla Coppa 127 lo stesso numero di gare previsto inizialmente, ben distanziate temporalmente nonostante la riorganizzazione dei calendari dovuta all’epidemia, permettendo a tutti gli iscritti di potersela giocare fino in fondo su prove speciali tecnicamente interessanti e di grande fascino”.

 

Al via la Stella Alpina 2020: primo evento automobilistico di regolarità classica dopo il lockdown

70 gli equipaggi di appassionati pronti a prendere parte all’entusiasmante gara di regolarità nelle Dolomiti a bordo di auto storiche e moderne. 26-28 giugno 2020: la 35a rievocazione storica della Stella Alpina riaccende i motori della passione nell’incantevole cornice delle Dolomiti. La gara di regolarità farà vivere ai partecipanti tre giornate indimenticabili, immersi in paesaggi naturali mozzafiato. Tanta la voglia di tornare sulle strade a bordo dei gioielli a quattro ruote dopo la lunga pausa forzata.

Dopo tre mesi di duro lockdown, è finalmente possibile tornare a correre sulle strade delle proprie passioni.

Grande è stato l’interesse mostrato dagli appassionati verso la nuova edizione ormai al via. Sarà un’ottima occasione per ricominciare e la Stella Alpina avrà l’onore di essere la prima gara di regolarità ad avere luogo nella fase post Covid-19, ovviamente sempre con grande attenzione alla sicurezza dei partecipanti che verranno accolti con il consueto sorriso, anche se nascosto dalla mascherina, seguendo il protocollo di sicurezza sanitario previsto.

Si tratta di un’edizione speciale e le iscrizioni all’esperienza automobilistica nei più bei paesaggi delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità, sono state chiuse quest’anno per overbooking. A sole due settimane dalla conferma ufficiale del mantenimento delle date, la quota fissata a 40 iscritti è stata infatti ampiamente superata e gli organizzatori di Scuderia Trentina e Canossa Events, per accogliere gli entusiasti appassionati che desideravano partecipare, hanno esteso il numero di ammessi a 70.

La nuova edizione si svolge dal 26 al 28 giugno tra i meravigliosi paesaggi del Trentino e propone tre giornate all’insegna dello sport e dell’adrenalina, ma anche del divertimento e convivialità. Per gli appassionati della competizione, la gara di regolarità sarà avvincente grazie a 46 prove cronometrate e a 6 prove di media. Quest’anno è stata però molto apprezzata anche la speciale formula non competitiva, creata per tutti quelli che desiderano godersi il fascino del percorso sulla propria Ferrari o auto d’epoca immersi nella magnificenza delle Dolomiti, senza preoccuparsi dei pressostati, ma solo con la voglia di riprendere a partecipare ad entusiasmanti eventi godendo l’ebrezza del vento tra i capelli a bordo di gioielli storici e moderni.

Il via verrà dato venerdì 26 giugno dall’Aeroporto Caproni di Trento con la partenza della prima tappa, che porterà gli appassionati nel cuore delle Dolomiti di Brenta e si concluderà per la prima volta a Madonna di Campiglio, Perla delle Dolomiti.

Il sabato ci si immergerà nella natura più incontaminata e si guiderà su sfidanti e suggestivi passi alpini come il Passo della Mendola o il Passo di Lavazé. La giornata si concluderà in quota con una serata al Rifugio Boch da cui si potrà ammirare il tramonto sulle vette.

La domenica si partirà alla volta dell’incantevole lago di Tenno e, dopo un passaggio a Riva del Garda, l’arrivo è previsto a Trento per le premiazioni conclusive nella bella cornice di Villa Bortolazzi all’Acquaviva, collocata nella suggestiva Valle all’Adige.

Stella Alpina e l’attenzione al sociale. In questo periodo di particolare emergenza sanitaria e sociale, Scuderia Trentina e Canossa Events hanno scelto di rivolgere una particolare attenzione alle persone più bisognose. Per questo motivo la Stella Alpina quest’anno sostiene la Fondazione Trentina per l’Autismo Onlus contribuendo ai preziosi progetti di solidarietà educativa svolti nel territorio. La Fondazione Trentina per l’Autismo Onlus, attraverso Casa Sebastiano, svolge un ruolo centrale nell’offrire servizi di accoglienza, di formazione, di tipo sanitario e nel creare attività di crescita educative e stimolanti. Il team organizzativo devolverà alla Fondazione buona parte del budget normalmente dedicato agli omaggi, certi di avere in questa scelta l’approvazione e il sostegno di tutti i partecipanti.

Al via la rivoluzione della mobilità elettrica Targata Leasys: installate le prime colonnine di ricarica rapida al Mobility Store di Torino Caselle

  • FCA Bank e la sua controllata Leasys si confermano promotrici della rivoluzione italiana della mobilità elettrica e sostenibile, con un significativo programma di investimenti in infrastrutture, flotta e servizi.
  • Installati presso il Leasys Mobility Store di Torino Caselle i primi 8 punti di ricarica da 22 KW dedicati ai clienti di Leasys, con il supporto di Enel X.
  • Previsto, entro il 2020, un totale di 1.200 punti di ricarica presso i 400 Mobility Store distribuiti su tutto il territorio nazionale.
  • L’obiettivo di Leasys è quello di raggiungere, entro il 2021, il 60% della propria flotta composto da veicoli ibridi o elettrici.

Torino, 25 giugno 2020. Parte oggi la rivoluzione italiana della mobilità sostenibile realizzata da FCA Bank e dalla sua controllata Leasys. Una nuova fase che viene inaugurata con la presentazione del primo Leasys Mobility Store completamente elettrificato a Torino, culla dell’automotive italiano e luogo in cui il nostro Paese affonda le proprie radici industriali.

FCA Bank e Leasys, fedeli alla loro natura di pionieri della mobilità, contribuiranno a diffondere la cultura della mobilità elettrica e ibrida tramite la presenza capillare di infrastrutture su tutto il territorio nazionale.

Un percorso iniziato con l’installazione dei primi 8 punti di ricarica da 22 Kw presso il nuovo Leasys Mobility Store dell’aeroporto di Torino Caselle, il primo a essere totalmente elettrificato degli oltre 300 già distribuiti in maniera capillare presso tutti i principali centri urbani, aeroporti, porti e stazioni del Paese. Entro la fine del 2020 il numero degli store salirà a 400, tutti elettrificati, per un totale di 1.200 nuovi punti di ricarica, installati con il supporto di Enel X, partner di Leasys in questo progetto. Già da luglio i principali centri cittadini, stazioni e aeroporti d’Italia saranno dotati di charging point per i clienti di Leasys, tra cui Torino, con oltre 100, e a seguire Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo, per citarne alcune.

L’elettrificazione dei Leasys Mobility Store è il primo passo nel percorso verso una mobilità sempre più sostenibile. Nei prossimi mesi, infatti, è prevista l’elettrificazione della flotta di Leasys, grazie alla nuova gamma di veicoli FCA, tra i quali la Nuova Fiat 500 elettrica nonché i modelli ibridi plug-in Jeep Renegade e Compass 4xe. L’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2021 una flotta composta per il 60% da veicoli elettrici o ibridi, ottenendo in questo modo un’importante riduzione delle emissioni di CO2.

I nuovi Leasys Mobility Store saranno sempre più il luogo in cui prende forma il concetto di Living Mobility, il sistema di mobilità integrata progettato da Leasys per fornire servizi da un’ora a una vita intera” ha affermato Marcella Merli, Head of Sales & Marketing di FCA Bank, aggiungendo “Qui i nostri clienti possono trovare una soluzione per qualsiasi esigenza di mobilità: noleggio a breve, medio e lungo termine, car sharing, acquisto veicoli d’occasione, assistenza, servizi finanziari e assicurativi, e da oggi anche i servizi per la mobilità elettrica”.

 

La terza fase del percorso verso una mobilità più sostenibile prevede lo sviluppo di formule di noleggio e mobilità che comprendano la disponibilità alternata di vetture elettriche e a combustione tradizionale. Guidare elettrico non garantirà vantaggi unicamente sulla sostenibilità ma anche sulla libertà di movimento, consentendo di accedere alle zone a traffico limitato delle grandi città.