Roma sorride a XRace Sport e Antonio Rusce

La quinta uscita stagionale tricolore per il pilota reggiano, tornato con la Skoda Fabia R5, ha prodotto una grande soddisfazione sul campo ed un deciso balzo in avanti nel campionato “Asfalto” (CIRA), essendo riusciti a salire al terzo posto.

23 luglio 2019. Ha detto bene, per X Race Sport, il 7° Rally di Roma Capitale, corso nel fine settimana appena passato. Valido sia per il Campionato Europeo Rally che per il “tricolore”, la X rossa era portata in gara da Antonio Rusce e Marco Vozzo, con la Skoda Fabia R5 di HK Racing, in cerca dello stimolo giusto per per cercare di tornare sul podio provvisorio della classifica “asfalto” (riservata ai piloti privati).

Missione compiuta, a Roma, con il secondo posto ottenuto per il CIRA (e noni assoluti), che ha fatto da trampolino di lancio per tornare nei quartieri alti del ranking, al terzo posto da quarti che erano, quando adesso mancano due prove al termine della stagione, le gare di Udine a fine agosto e Verona a metà ottobre.

Il morale era già alto, per la coppia di X Race Sport, dopo le positive sensazioni avute al rally RAAB che hanno vinto a fine giugno e lo è ancora di più dopo la nuova solare esperienza romana, una gara che già lo scorso anno dette grandi soddisfazioni. La gara si è rivelata molto dura e selettiva, sia per il caldo che per le difficoltà date dalla strada, molto difficile da “capire” soprattutto per il set-up giusto da adottare per affrontare sfide molto veloci e per non incappare in errori e forature che potevano evidenziarsi fatali per il risultato che si inseguiva.

“Roma si conferma la “mia gara” – commenta Rusce all’arrivo – eravamo decisi a far bene per rimettersi sotto in classifica e tornare sul podio e ce l’abbiamo fatta, tra l’altro con lo stesso risultato, il nono posto, dell’anno scorso. E’ stata una gara molto dura, il caldo, le difficoltà a trovare il giusto set-up, gli avversari, in due giorni abbiamo davvero dovuto lottare su tanti fronti. Ma ce l’abbiamo fatta”.

Project Team d’argento con Campedelli al Rally di Roma

Il talentuoso pilota romagnolo, in coppia con Tania Canton, conquista una preziosa piazza d’onore nell’appuntamento valido per le serie europea e italiana rally, portando al debutto la nuova Ford Fiesta R5 Di M-Sport

Roma, 22 luglio 2019 – Una due giorni ardua, indubbiamente, ma ricca di emozioni e colpi di scena, quella appena vissuta dalla scuderia Project Team al fianco di Simone Campedelli, reduce quest’ultimo dal preziosissimo argento conquistato al Rally di Roma Capitale, quinto round tanto del Campionato Europeo quanto dell’Italiano Rally, andato in scena lo scorso settimana sui selettivi asfalti del Lazio.  Al talentuoso pilota romagnolo, sempre assistito alle note dalla fida Tania Canton, alla vigilia della competizione era stato demandato l’onore e l’onere di portare all’esordio assoluto la nuova Ford Fiesta R5 2019 di M-Sport, fregiata Orange1 Racing e gommata Pirelli. Dopo un avvio tutto in salita, vuoi per una foratura, vuoi per una continua ricerca del giusto set-up, e con un solo giorno di test alle spalle, perdipiù su fondo bagnato, Campedelli ha proseguito con maggior scioltezza e incisività tanto da salire, come già sottolineato, sul secondo gradino del podio; un piazzamento che gli è valso, altresì, la (ritrovata) leadership provvisoria nella serie tricolore, grazie al gioco degli scarti. «Sapevamo che sarebbe stata dura, ed infatti… è stata davvero dura! Eravamo perfettamente consapevoli che saremmo andati incontro ad un debutto dalle tante incognite ma avevamo una certezza: la nuova vettura rappresenta il futuro ed è destinata, una volta sviluppata, a farci fare un grosso salto in avanti a livello di competitività» – ha commentato Campedelli – «Poi, la gara ha voltato a nostro favore anche grazie agli errori dei nostri rivali e così eccoci qui a festeggiare la testa del campionato, nostra e della Ford nel Costruttori. Ora pensiamo già al prossimo appuntamento, il Rally del Friuli in programma a fine agosto».

Una parentesi sportiva d’eccezione che ha visto anche gli affiatati, tanto nell’abitacolo quanto nella vita, “Mattonen”, al secolo Mario Mattone, e Giulia Taglienti, su Mitsubishi Lancer Evo X curata dalla ML Garage, imporsi ai vertici del Gruppo N, dopo essersi già distinti nella passata edizione. Impegnato nella Suzuki Rally Cup e nel Tricolore R1, è stato della partita, altresì, l’altro portacolori “PinoPic”, alias Giuseppe Picciuca, su Suzuki Swift Sport della Gliese Engineering. Il driver siciliano, all’esordio del prestigioso appuntamento capitolino e affiancato per l’occasione, da Gabriele Clerici, è stato autore di un “lungo” durante il primo passaggio della “Santopadre-Arpino”; rientrato la domenica con la formula del super-rally, ha proseguito l’inedita quanto formativa esperienza spuntando tempi di tutto rispetto.

Facendo un passo indietro, in concomitanza con la prima tappa (sabato) del “Roma Capitale”, si è disputato anche il 41° Rally di Pico, che ha interessato gli analoghi passaggi nel Frusinate seppur su un tracciato più ridotto. Nel match valevole per la Coppa Aci Sport 7^ zona, si sono distinti i ciociari Luca Santoro e Benedetto Parisi che, su Mitsubishi Lancer Evo IX della ML Garage, hanno concluso noni in classifica generale e primi in classe R4. Brutta disavventura, pur senza gravi conseguenze, per fortuna, per l’altro locale e atteso Simone Taglienti, al rientro con la Renault Twingo R2 gestita dalla D’Avelli Racing e già sul podio nel 2018. Il giovane nonché funambolico conduttore picano, sempre in coppia col fidato Alessandro Falasca, infatti, è stato vittima di un’uscita di strada nel corso della quarta prova speciale delle sei previste, dopo aver perso il controllo del mezzo per un’improvvisa foratura alla gomma anteriore sinistra; tanto per non farsi mancare nulla, suo malgrado, lo sfortunato conduttore ha centrato anche la Citroen (spostata fuori dalla sede stradale, in zona di sicurezza) di Luca Rossetti, ritiratosi precedentemente sul medesimo tratto cronometrato.

Obiettivo centrato per MM Motorsport al Rally di Roma Capitale

La struttura lucchese conquista il successo nel Trofeo Peugeot Competition 208 Top grazie ai portacolori di Maranello Corse Giacomo Guglielmini e Simone Giorgio, in gara con la Peugeot 208 R2B. Foto Marco Passaniti

Porcari (LU), 22 luglio 2019 – E’ stato un weekend di soddisfazione per MM Motorsport, impegnato nel contesto europeo del Rally di Roma Capitale. La tappa italiana del Campionato Europeo Rally ha visto il team di Porcari svettare nel Peugeot Competition 208 Top, grazie alla prova eccellente di Giacomo Guglielmini e Simone Giorgio.

Il duo della Maranello Corse, in gara con la Peugeot 208 R2B preparata nell’officina di Porcari, ha svolto una gara concreta, su un percorso duro e che affrontava per la prima volta, mantenendo un passo da podio di categoria per tutto il rally, salvo sulla prova “Pico-Greci”, dove ha scelto di non forzare, in quanto la più insidiosa (e dove in molti hanno chiuso anzitempo o compromesso la propria gara).

Ne è così derivato un ampio successo nel monomarca della casa francese, ed un eccellente quinto posto di classe, chiudendo ad appena 24”0 dal podio di RC4 (equivalente europeo della R2B), un distacco in gran parte accumulato proprio nella prova speciale “incriminata”.

Dichiarazione di Manuela Martinelli: “Grande gara e grande performance del nostro equipaggio. Siamo riusciti a lavorare bene, l’intero pacchetto tecnico ha funzionato al meglio, con la nostra 208 che ha viaggiato come un orologio svizzero. La vittoria tra i trofeisti Peugeot era l’obiettivo primario, ma è molto soddisfacente anche il quinto posto in chiave europea, a poco più di 1 minuto dalla vetta e ad un soffio dal podio, dopo quasi 200 km di una gara massacrante e che Guglielmini non aveva mai disputato. Abbiamo lavorato di squadra, ed il risultato ci ha premiati.”

Rudy Michelini in cerca di riscatto alla Coppa Città di Lucca

Un’uscita di strada sulla terza speciale del “Rally di Roma Capitale” costringe il pilota lucchese ad un prosieguo di gara rivolto esclusivamente al perfezionamento del feeling con i nuovi pneumatici. Pronta, l’occasione del riscatto: con la Skoda Fabia R5 al “via” della Coppa Città di Lucca del prossimo fine settimana.  

Lucca, 22 luglio 2019. E’ stata la  terza “speciale” a costringere Rudy Michelini ad un prosieguo del Rally di Roma Capitale da affrontare senza ambizioni di classifica. Un’uscita di strada, quella occorsa sugli oltre ventuno chilometri della “Santopadre-Arpino”, che non ha evidenziato significative problematiche alla Skoda Fabia R5 del team P.A. Racing ma che non ha permesso al driver lucchese ed al copilota Michele Perna il rientro sulla sede stradale in modo autonomo. Un particolare che ha costretto al ritiro il portacolori della scuderia Movisport, tornato in gara nella giornata conclusiva con l’obiettivo rivolto esclusivamente verso il perfezionamento del feeling con le coperture Michelin, marchio utilizzato dalla precedente “Targa Florio”.

Attardato da una foratura occorsa nella prova inaugurale, Rudy Michelini ha confermato le ambizioni da “top ten” in un appuntamento che – oltre agli abituali competitor del Campionato Italiano Rally – lo ha contrapposto agli esponenti del Campionato Europeo. Una cornice che, prima del ritiro, aveva comunque confermato le ambizioni di alta classifica del leader della serie “asfalto”, confermate dai riscontri forniti dai chilometri della seconda prova speciale. La giornata di gara conclusiva ha, poi, confermato le sensazioni destate durante lo shakedown, con la “boema” di classe R5 presenza costante nelle alte sfere della classifica assoluta.

“L’uscita di strada è stata banale e non ha causato alcun danno alla vettura – il commento di Rudy Michelini – purtroppo, però, è rimasta bloccata in un avvallamento che ha reso vano ogni nostro tentativo di poter proseguire. L’essere rientrati in gara nella giornata conclusiva con una consistente penalità, legata al non aver potuto disputare quattro speciali, ci ha obbligati ad un confronto rivolto in ottica futura. Abbiamo deciso di proseguire cercando di trovare conferma dalle coperture Michelin, senza rischiare. Logico che, da parte nostra, vi sia delusione per come è maturato il ritiro e per l’aver vanificato la leadership provvisoria nel Campionato Italiano Rally Asfalto”.

Per Rudy Michelini è già pronta l’occasione del riscatto: il testimonial di AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla sarà infatti della “partita” alla Coppa Città di Lucca, confronto che andrà in scena nel prossimo fine settimana. Una “classica” che attende il driver nella veste di campione in carica e che vedrà i protagonisti cimentarsi sull’asfalto di “San Rocco”, “Bagni di Lucca” e “Pizzorne”, con partenza al sabato – alle ore 12 – dalla caratteristica cornice del Caffè della Mura, nel cuore di Lucca. L’arrivo, dopo aver affrontato ottantadue chilometri di prove speciali, alle ore 23.20 nella medesima location.

Rudy Michelini sarà per l’occasione affiancato “alle note” da Luca Spinetti, sui sedili della Skoda Fabia R5 con la quale il driver sta continuando a cullare ambizioni  “tricolori” di alto profilo.

Luca Panzani al via a Lucca: obiettivo seconda vittoria “Clio”

Il pilota lucchese, dopo la vibrante vittoria al Rally Abeti il mese scorso questo fine settimana sarà al via nella gara di casa con l’obiettivo del bis di allori nel Trofeo Renault. Al volante della Renault Clio R3 e con Federico Grilli al suo fianco, cercherà una nuova soddisfazione anche per Pavel Group e Jolly Racing Team, i “registi” di questo nuovo programma sportivo per il pilota lucchese.

Lucca, 22 luglio 2019 – E’ pronto per una nuova sfida, di quelle accese, Luca Panzani, nel Trofeo Renault Clio di zona, con la Clio R3C di Pavel Group. Questo fine settimana, infatti, andrà in scena la 54^ Coppa città di Lucca, quindi la gara “di casa”, ed il correre davanti al pubblico amico, per il portacolori di Jolly Racing Team sarà lo stimolo forte per inseguire e cercare di centrare il secondo successo nel monomarca francese dopo l’esordio vincente al Rally Abeti lo scorso giugno.

Affiancato da Federico Grilli, Panzani cercherà di aggiungere un nuovo tassello al puzzle che lo dovrà portare alla finale della Coppa Italia a Como, puntando alla vittoria nel trofeo Renault. Se quella sulla Montagna Pistoiese fu una prestazione di alto profilo, avvalorata anche da un notevole settimo posto assoluto, per Panzani e Grilli, l’appuntamento di Lucca dovrà dunque essere quello della continuità, dovendo far fronte ai sicuri attacchi della concorrenza oltre che al caldo che caratterizzerà il rally creando sicure difficoltà sia sotto l’aspetto fisico che tecnico. Due particolarità contro le quali Panzani è comunque pronto a combattere, oltre che contro i competitor per il monomarca transalpino.

Intervento di Luca Panzani: “Al rally Abeti abbiam detto “buona la prima”! Ed adesso si pensa a questa gara di Lucca, dove certamente gli avversari non verranno per farci sconti ed in più ci sarà da fronteggiare il caldo che sicuramente creerà problemi sia sotto l’aspetto fisico che anche di ordine tecnico, per le gomme, per gli assetti, un po’ per tutto, per via delle previste temperature alte.  Ma sono fiducioso, con Pavel Group in questo mese dopo il Rally Abeti abbiamo lavorato con impegno sulla macchina per farmela “vestire” al meglio e sotto l’aspetto umano siamo davvero in forte sintonia. Ci sarà davvero da divertirsi!”.

Il rally lucchese si presenta quest’anno con tre diverse prove speciali con alcune novità introdotte: la Prova delle Pizzorne, che aprirà e chiuderà le sfide è nel classico disegno ma verrà fatta disputare in senso contrario rispetto agli anni passati ed è anche più corta. Parte dall’abitato di Duomo in direzione di Matraia. La prova speciale di “San Rocco” è nel classico sviluppo, con il famoso “guado” la “Bagni di Lucca” è la più lunga della gara. Non viene disputata da tempo e la maggior parte del suo sviluppo è in salita. Conta un totale di distanza cronometrata di 82,400 chilometri, sui 363 dell’intero percorso.

Il programma di gara prevede le verifiche amministrative e tecniche già dalla sera di venerdì 26 luglio (ore 17,45 – 21,30), per proseguire l’indomani, sabato 27 (ore  08,00 – 09,30), giorno della disputa con sette prove speciali in totale. La partenza della gara sarà alle 12,00 e qui si torna alla tradizione, riproponendo lo scenario dell’Antico Caffè delle Mura, dove i concorrenti faranno ritorno dalle ore 23,20.

Christopher Lucchesi volta pagina: cambio di squadra, di scuderia e di programma

 

A Lucca parte la nuova esperienza.

Il giovane lucchese, deluso dall’esito delle prime tre prove tricolori disputate, condizionate da continue problematiche di ordine tecnico e caratterizzate da due ritiri per noie meccaniche riparte questo fine settimana dalla Coppa Città di Lucca con la Peugeot 208 R2 della GF Racing e con i colori di una nuova scuderia, la siciliana Project Team. A Lucca in gara anche papà Gabriele, con una Clio S1600. Il pilota: “Due ritiri su tre gare è un bilancio fallimentare, un giovane non deve perdere occasioni importanti, altrimenti si perde per strada”.

Lucca, 23 luglio 2019 Cambio di programma sportivo ed anche di team e di scuderia, per Christopher Lucchesi, deluso dalla prima parte di stagione, tre gare e due ritiri nel Campionato Italiano Rally, nel quale il ventenne di Bagni di Lucca aveva programmato la propria presenza per la classifica “Due Ruote Motrici” oltre che per il monomarca Peugeot con la 208 R2 della Rally Experience, portacolori della Scuderia RallyRevolution+1.

Tutte queste problematiche hanno fatto decidere il cambio radicale di squadra, di scuderia e di programma sportivo. Programma che si concentrerà soprattutto guardando alla crescita tecnica del giovane di Bagni di Lucca, orientato a correre la seconda parte di stagione nelle gare su terra.

La squadra individuata è la lombarda GF Racing, con cui Lucchesi ha già collaborato lo scorso anno in occasione del “Nido dell’Aquila”. La vettura sarà sempre una Peugeot 208 R2 sulla quale tornerà al volante questo fine settimana alla 54^ Coppa Città di Lucca, affiancato da un copilota di altissimo livello, David Castiglioni, che andrà a sostituire per questa occasione Marco Pollicino, indisponibile.

Ripercorrendo la prima parte di stagione, si nota purtroppo la carenza di certezze tecniche, quelle chieste per un programma di alto livello. Tre partecipazioni, in coppia con Marco Pollicino, rally del Ciocco, “Sanremo” e “Targa Florio” sfociate in due ritiri per cause meccaniche ed un solo arrivo, a Sanremo, in una gara comunque condizionata da problematiche non imputabili all’equipaggio. Al Ciocco il ritiro fu causato dal cedimento delle colonnette di una ruota fortunatamente avvenuto in un punto non pericoloso, al rally siciliano gli venne consegnata all’ultim’ora una vettura non prevista, una Renault Clio R3 (in luogo della Peugeot 208 R2 non disponibile perché incidentata in una competizione precedente da altro pilota) e dovette ritirarsi poi per rottura del motore. A Sanremo poi riuscì ad infilare l’unico arrivo, con la quinta posizione di categoria, rallentato da una foratura ma lamentando però problemi alla cinghia dei servizi il cui ricambio non era stato fornito all’equipaggio come ricambio, costringendo l’equipaggio a correre il finale della prima giornata di gara, di notte, senza fari supplementari e senza anche l’idroguida.

Il pool di persone che seguono Lucchesi affiancandolo come management e come anche partner nella sua attività sportiva hanno operato anche il cambio di scuderia, che da questa gara sarà la siciliana Project Team e dalla gara “di casa” a Lucca si fa sempre più intensa, forte, la collaborazione con Stefano Salotti e la Cartiera Santa Gemma, proprio nell’ottica di mettere il giovane nelle migliori condizioni di esprimere il proprio potenziale e programmare il suo futuro agonistico.

Alla gara di Lucca correrà anche il papà Gabriele, un rientro dopo quasi un anno di stop con la Renault Clio S1600 della MaremmaCorse, affiancato da Pietro Checchi. Un rientro che certamente sarà molto seguito in quanto Lucchesi senior ha vinto la gara “di casa” per tre volte (l’ultima nel 2016).

Christopher Lucchesi: “Dopo il ritiro della Targa Florio a maggio non ho più corso, volevo capire bene cosa fare e come farlo, con la mia famiglia, con il mio entourage abbiamo maturato la decisione che era giusto e logico cambiare. Erano venute a mancare le certezze soprattutto a livello tecnico, sentivamo che qualcosa con la squadra non andava più ed allora ci siamo guardati intorno. Ci siamo ritrovati con la GF Racing, con la quale ho corso al “nido” l’anno scorso e ci siamo accordati per proseguire il resto del 2019 nell’ottica di farmi crescere tecnicamente e gettare poi le basi per il 2020. Purtroppo questa stagione, nella quale c’erano secondo noi le possibilità di far bene è andata e non per colpa nostra come equipaggio, cerchiamo adesso di salvare il salvabile e prenderla come un’ulteriore occasione per imparare. E’ vero, sono giovane, ma se le stagioni si buttano via così non si va da nessuna parte, poi ti ritrovi “vecchio” senza aver combinato nulla ed a me non va bene. Voltiamo pagina, ripartiamo, motivati più che mai!”.

Historic Racing Motorsport: passo falso in Austria

Una trasferta segnata da problemi prima e durante la gara quella al Rally Weiz, per la Ford Sierra affidata ad Alberto Battistolli il quale ha comunque apprezzato le doti della vettura, sfruttandone velocemente il potenziale nei pochi chilometri percorsi. Foto Max Ponti

Udine, 22 luglio 2019 – Una duplice doccia fredda ha condizionato l’attesa trasferta al Rally Weiz per Historic Racing Motorsport che, nel quinto appuntamento del Campionato Europeo FIA Rally Storici, schierava al via la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A affidandola ad Alberto Battistolli e Luigi Cazzaro.

Una gara con dei problemi inattesi, ma soprattutto inspiegabili, come ha affermato il team manager Paolo Pasutti, presente anch’esso al rally austriaco in veste di pilota; l’esperienza per il giovane Battistolli è iniziata infatti con delle noie al cambio durante il test pre-gara svolto il giorno prima della partenza. Sostituito preventivamente l’elemento della trasmissione, il duo vicentino si è avviato con ottimismo allo start della prima speciale, che è durata lo spazio di qualche minuto a causa della rottura della turbina, elemento nuovo e della rottura del quale è difficile trovare una motivazione.

Ripristinata la vettura per la seconda tappa, da affrontare grazie al “super-rally”, Battistolli e Cazzaro ripartono con entusiasmo e, senza vincoli di classifica, inanellano una sequenza di tempi molto interessanti, ponendosi subito a ridosso dei battistrada. Nel quarto tratto cronometrato della giornata, i riferimenti all’intermedio li davano col miglior tempo ma a negar loro la soddisfazione ci si è messo il concorrente partito prima che, una volta raggiunto, ha concesso strada dopo oltre tre chilometri, rallentando il duo che avrebbe meritato la consolazione dello scratch. Ma il peggio doveva ancora arrivare e la malasorte chi ha rimesso lo zampino nella successiva prova, nella quale la rottura di un tubo dell’olio ha decretato il definitivo stop.

Resta comunque la soddisfazione per H.R.M. di aver affidato la Ford Sierra ad un pilota molto promettente il quale, nonostante gli inconvenienti patiti, è rimasto positivamente impressionato dal potenziale del mezzo sul quale conta di risalire, una volta ripristinato dal rialzo già programmato in vista del Rally Alpi Orientali di fine agosto.

Gabriele Rossi al RAAB, dove tutto iniziò

Il pilota modenese, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel, ritornerà a Castiglione dei Pepoli, evento nel quale ha dato il via, lo scorso anno, alla nuova esperienza tra le auto storiche. Foto Zini

Modena, 22 Luglio 2019 – Come corre veloce il tempo e, in un lampo, il calendario ricorda a Gabriele Rossi che un anno è già passato, dal suo debutto nel mondo delle auto storiche.

Questo fine settimana, più precisamente tra Venerdì 26 e Sabato 27 Luglio, il pilota di Modena tornerà sulla pedana di partenza del Rally Alto Appennino Bolognese, in versione storica.

Un appuntamento molto significativo per il portacolori di GDA Communication, riportando alla mente il Luglio dello scorso anno ed il primo ballo sulla Ford Sierra Cosworth di gruppo A.

Un nuovo capitolo, chiusa la parentesi tra le vetture moderne, che nell’occasione lo ha visto concludere ai piedi del podio assoluto, in quarta posizione, firmando raggruppamento e classe.

Come allora anche questo weekend il sedile di destra, sulla trazione posteriore di casa Ford, sarà occupato dall’adriese Fabrizio Handel, presenza importante dentro e fuori l’abitacolo.

Archiviato un opaco San Marino Rally Show, due settimane fa, il RAAB Historic sarà la giusta occasione per testare le nuove migliorie tecniche, apportate dallo staff di Assoclub Motorsport.

Il RAAB è un evento importante per noi” – racconta Rossi – “perchè, qui un anno fa, abbiamo dato il via alla nostra avventura tra le auto storiche. Dopo tanto tempo che ero fermo ed una lunga preparazione della Ford Sierra Cosworth siamo riusciti a sorprenderci, chiudendo con un ottimo quarto assoluto e vincendo raggruppamento e classe. Un risultato inaspettato che, confermato dal buon Modena, ci ha fatto capire che abbiamo qualcosa da dire in questo ambito. Dopo il San Marino Rally Show abbiamo sostituito il differenziale al posteriore, grazie al lavoro dei ragazzi di Assoclub Motorsport, e non vediamo l’ora di provare la differenza in gara. Al mio fianco avrò sempre Fabrizio Handel. Con lui abbiamo creato un feeling ed un’amicizia che non è soltanto confinata all’abitacolo o al weekend di gara. Abbiamo una sintonia molto importante e riusciamo a capirci al volo. Sappiamo dove possiamo arrivare e vogliamo dare il massimo, con testa, per cercare di crescere, passo dopo passo, per aumentare la nostra competitività.”

Il RAAB Historic 2019 cambia leggermente pelle, rispetto alla passata edizione, ma si conferma gara dura e selettiva, articolata su due frazioni, la prima da disputare totalmente in notturna.

Si aprirà la sfida sulla consueta “Tavianella” (9,30 km), seguita dall’allungata “Valserena” (10,78 km), da percorrere per un solo passaggio in tutto il weekend, e dalla versione corta della “Traserra” (6,46 km), caratterizzata dallo spettacolare passaggio alle porte, del centro storico, di Castiglione dei Pepoli. Sei i tratti cronometrati, da affrontare per due tornate, previsti per il Sabato seguente: la nuova entrata “Sparvo” (7,30 km) precederà la ripetizione di “Tavianella” (9,30 km) e la “Traserra” (12,41 km) in versione allungata.

Il percorso è tecnicamente molto interessante” – aggiunge Rossi – “perchè alterna tratti veloci ad altri più lenti. Sullo sconnesso ci troviamo a nostro agio mentre paghiamo la poca esperienza sul veloce. Non abbiamo ambizioni. Guideremo sul pezzo, concentrati e tranquilli.”

La  città eterna abbraccia la sua gara

La Cerimonia in Campidoglio, la partenza da Castel Sant’Angelo e la passerella per le principali vie in mezzo a migliaia di persone hanno salutato l’inizio del 7° Rally di Roma Capitale. Domani, sabato 20 luglio, le 6 prove speciali della 1^ tappa in Ciociaria per l’evento organizzato da Motorport Italia.

Roma 19 luglio 2019. Partito il 7° Rally di Roma Capitale. Inizio al Campidoglio con la Cerimonia Selection of Start position e conferenza Stampa pre gara, alle 19 i protagonisti del 5° Round di Campionato Europeo e Campionato Italiano Rally sono stati presentati e sono scesi dal palco di partenza a Castel Sant’Angelo e poi hanno attraversato le principali vie della Città Eterna e sfilato davanti ai monumenti più importanti del mondo, salutati da migliaia di spettatori. Affollata la sezione autografi che ha preceduto lo start. Una cornice unica per l’evento ideato da Max Rendina, già Campione mondiale Produzione 2014, al timone dello staff organizzatore  di Motorsport Italia. Domani, sabato 20 luglio le sei prove speciali della prima tappa tutte in Ciociaria. Un terzetto di prove speciali: “Pico-Greci” (19,46 km) [PS1 ore 9:33 | PS4 ore 15:52]; “Roccasecca-Colle San Magno” (13,93 km) [PS2 10:28 | PS5 16:47]; “Santopadre-Arpino” (21,17 km) [PS 11:18 | PS6 17:37] la più lunga del Rally.

A partire per primi sugli asfalti laziali sarà l’equipaggio austriaco Nikolaus Mayr-Melnhof e Poldi Welsersheimb su Ford Fiesta R5 seguiti da i giovani ceki Filip Mares e Jan Hlousek su Skoda Fabia R5, primi italiani il varesino Andre Crugnola e Pietro Ometto anche loro su Skoda Fabia R5 . L’ordine di partenza è stato stabilito in Campidoglio durante la Selection of Start position in base ai tempi ottenuti nella qualifying stage di questa mattina a Fumone ed i migliori 15 equipaggi con hanno successivamente scelto la loro posizione di partenza nella prima tappa.

Alle 21 di oggi Cerimonia di Partenza anche per il 41°Rally di Pico, alla presenza della Sindaca Ornella Carnevale. La gara nella gara vedrà 43 equipaggi sfidarsi per la Coppa Italia 7^ Zona sulle 6 prove della prima tappa del Rally di Campionato Europeo. La Cerimonia si terrà nella piazza centrale del comune ciociaro che alle 19.30 di domani, sabato 20, ospiterà il traguardo.

Sempre domani, sabato 20 luglio, a Ostia si accenderanno i riflettori del Villaggio dei motori, una raffica di iniziative, esibizioni, gare di kart, esposizioni, presenza di grandi personaggi ed intrattenimento che precederanno il gran finale della “Arena ACI Roma” l’attesa super special stage che con i due trascinanti passaggi ad alta adrenalina, si correrà sul litorale domenica 21 a partire dalle 19 prima del traguardo.

Gran bel Lana per Speed Fire Racing

Fine settimana positivo quello del 13 e 14 luglio per la Speed Fire Racing. Al 32esimo “Rally Lana”, gara dal passato illustre e disegnata su sette prove speciali per circa 80 km altamente selettivi, la scuderia borgosesiana si è messa in luce con Gianluca Quaderno e Lara Zanolo, che su Renault New Clio R3C – dopo una bella lotta con l’avversario di classe e campionato Riccardo Tondina (pure lui su una Clio) – si sono classificati secondi di categoria e decimi assoluti. Proprio un gran risultato. Ottima la prestazione sulle strade biellesi di Emilio Melloni e Maurizio Manghera, primi di classe e 37esimi su Suzuki Swift R1B. Vittoria di classe anche per Carlo Desimone e Barbara Nardini, che con la loro Fiat Seicento Sporting si sono aggiudicati l’A0 chiudendo in 62esima posizione assoluta. Più sfortunata l’uscita di Davide Benecchia e Paolo Corinaldesi, i quali su Renault Clio N3 si sono dovuti arrendere per un problema meccanico lungo l’ultima speciale. Il “Lana” 2019 è rimasto aperto sino alla fine, con tre diversi leader e quattro differenti vincitori di prova. Il successo di questa entusiasmante competizione è andato a Elwis Chentre ed Elena Giovenale della PA Racing su Skoda Fabia R5. Nel weekend precedente s’era corso il 22esimo “Rally 4 Regioni” a Stradella (Pavia). Molto bene l’equipaggio Speed Fire formato da Federico Crepaldi ed Eraldo Botto, primi di classe e 21esimi assoluti su Renault New Clio Racing Star.

Un poker di favoriti per il 12° slalom “Favale –  Castello”

Ultimi ritocchi organizzativi per la 12^ edizione dello slalom “Favale –  Castello”, in programma a Favale di Malvaro domani e domenica, con l’organizzazione della scuderia Sport Favale 07 e validità per il Trofeo Centro Nord Slalom, la Coppa Csai Zona 1 ed il Trofeo italiano femminile.

Sono una sessantina i piloti che domenica si daranno battaglia sui 4,000 km della splendida strada provinciale del Passo della Scoglina. A giocarsi la vittoria assoluta saranno quasi sicuramente Davide Piotti (Osella PA8/9 – Altavalle Motorsport), due vetture della Racing for Genova Team, la Predator PC 008 di Marco Boggiano ed il prototipo L.R.01 di Roberto Risso, e la Fiat X 1/9 di Daniele Patete (Altavalle Motorsport). Outsider di lusso, oltre al portacolori della Sport Favale 07 Danilo Mosca (Peugeot 205 Gti), Pasquale Patete (Fiat X 1/9 – Altavalle Motorsport) e altri due piloti della Racing for Genova Team, Alessandro Polini (Polini 01 Bmw), terzo lo scorso anno, e Damiano Furnari (Fiat 126 Honda).

Ben quindici i piloti in lizza con i colori della Sport Favale 07. Per il sodalizio organizzatore, oltre al già citato Mosca, saranno in gara, tra gli altri, i sempre veloci Paolo Bordo (Renault Clio Rs), Gianfranco Vigo (Renault 5 Gt Turbo) e Marco Riboni (Fiat 127), che potrebbero inserirsi nella “top ten” finale della gara, l’interessante Giuliano Bozzo (Fiat 500) e gli under 23 Christian Pedrini (Autobianchi A112 Abarth) e Micael Capanna (Citroën AX Sport).

Il programma della manifestazione prevede domani pomeriggio le verifiche tecnico – sportive dalle 16,30 alle 19.15 e, a seguire, l’apertura degli stand gastronomici a cura della Pro Loco. Sempre domani, a metà pomeriggio, spazio anche per la gara di regolarità non competitiva, riservata ad auto e moto ante 1995, denominata “Aspettando la Favale – Castello”, organizzata con la scuderia Auto Moto Retrò Leivi su un percorso che interesserà l’intera Val Fontanabuona. Domenica, dopo le verifiche mattutine, le ricognizioni ufficiali ed il via allo slalom alle ore 13. Seguiranno premiazione finale e riapertura degli stand gastronomici.

Kevin Gilardoni al Rally di Alba in WRC

Il driver della Movisport non sarà al via del Rally di Roma Capitale ma si presenterà al tanto atteso Rally di Alba su una Hyundai i20 Wrc NG.

Soazza (CH) –La pausa estiva ha portato consiglio ed il pilota Kevin Gilardoni ha preso una decisione: salterà il Rally di Roma Capitale per dedicarsi al tanto atteso Rally di Alba che quest’anno vedrà al via anche le Wrc Plus ed il nove volte campione del mondo Sebastien Loeb.

Nella corsa piemontese, KG si presenterà ai nastri di partenza con una Hyundai i20 Wrc Ng dell’HMI, l’evoluzione dell’auto con la quale Gilardoni ha vinto la scorsa edizione del Rally del Ticino; insieme a lui ci sarà come sempre il navigatore ligure Corrado Bonato.

“L’assegnazione dei punteggi relativa alla gara di Roma in concomitanza con l’Europeo, già ad inizio anno non mi convinceva e mi ha portato ad optare il Rally di Alba che ho già avuto il piacere di affrontare nel 2015: l’alto livello organizzativo ed il fascino di quelle strade, oltre alle tanto attese partecipazioni di big internazionali, mi hanno stimolato nell’essere al via con una vettura al top che utilizzerò ancora altre volte nel corso della stagione” spiega Gilardoni.

Largo dunque alla Wrc “New Generation” della casa coreana per Gilardoni e Bonato che nel fine settimana tra sabato 27 e domenica 28 affronteranno otto prove speciali ed un totale di 105 chilometri cronometrati contro avversari di livello; va ricordato infatti che oltre ai concorrenti del mondiale (Loeb e Veiby su tutti) ci saranno anche i protagonisti del CIWRC visto che la sfida è valevole per il tricolore asfaltato.

Renault: una saga turbo… che dura da 40 anni

Dalla pista alla strada, il turbo secondo Renault. Per festeggiare i 40 anni della vittoria in Formula 1 del primo motore turbo, Renault vi fa scoprire o riscoprire una straordinaria selezione di veicoli a motore turbo. Dalle sportive mitiche ai modelli di serie emblematici, la saga del motore turbo esalta le performance delle auto su pista e su strada da 40 anni.  Il costruttore festeggia così il 40° anniversario della sua prima vittoria in Formula 1, la prima ottenuta da un motore turbo. È l’occasione giusta per scoprire il ruolo fondamentale di Renault in veste di pioniere nell’introduzione e utilizzo del turbo in Formula 1, ma anche nell’adozione di tecnologie provenienti dal mondo delle gare per i suoi modelli di serie.

Per Renault, il motorsport in generale – e la Formula 1 in particolare – rappresentano un laboratorio e una vetrina del suo know-how tecnologico. Oltre alla passione della sfida sportiva e al gusto della vittoria, il mondo delle gare offre un’incredibile opportunità di sviluppare tecnologie d’avanguardia di cui in seguito potranno avvalersi, direttamente o indirettamente, i veicoli di serie.

Dal 1977, l’impegno in Formula 1 ha fatto di Renault un protagonista di questa disciplina, riconosciuto non solo per i titoli conseguiti, ma anche per le innovazioni che hanno portato al successo le sue monoposto e le auto motorizzate dall’azienda. A cominciare dal famoso motore V6 turbo di Renault RS01 che è stato un’assoluta rivoluzione per quei tempi. Superato il momento della novità, i primi guasti e le discussioni, il successo non si fa attendere. Il 1° luglio 1979 segna una svolta nella storia del turbo: Jean-Pierre Jabouille si impone con la sua RS 10 al Gran Premio di Francia sul circuito di Digione e offre a Renault la sua prima vittoria nel Campionato del Mondo di Formula 1. René Arnoux, attestatosi terzo in gara, completa il successo della giovane scuderia, dopo un’epica battaglia con Gilles Villeneuve (Ferrari 312T). Renault ha così rivoluzionato lo sport automobilistico: per la prima volta un motore turbo 1.5 litri si impone davanti ai classici aspirati 3.0 litri che concorrono nella regina delle categorie. Questa vittoria al Gran Premio di Francia del 1979 sarà la prima di una lunga serie per Renault che ad oggi annovera ben 177 vittorie e 507 piazzamenti sul podio nella categoria (telai e motori).

L’eredità di questa grande innovazione che ha rivoluzionato la Formula 1 persiste tuttora, come dimostra il ritorno dei motori V6 turbo ibridi nella disciplina dal 2014: un segno di riconoscimento della visione di Renault. Raccogliendo la sfida della nuova normativa, Renault pone tutta la propria esperienza di costruttore di motori per la F1 al servizio dell’innovazione tecnologica. Un grande vantaggio per i suoi modelli di serie, da 40 anni a questa parte.

 

A110S, la nuova versione ultra sportiva di Alpine

  • Un’esperienza di guida intensamente Alpine
  • Più potenza ( +40 cv) e il telaio più sportivo
  • A partire da €68.200

L’A110S entra nella famiglia Alpine al fianco dell’A110 Pure e dell’A110 Légende. La sua sportività e il suo stile deciso la posizionano al top della gamma A110. L’A110S si distingue dalle altre versioni per una potenza più elevata, per la configurazione specifica del suo telaio e per elementi di design raffinati.

L’A110S è stata progettata per la precisione di guida e la stabilità ad alta velocità. Il suo stile deciso, l’attenzione ai dettagli e l’utilizzo di materiali alto di gamma come i rivestimenti in fibra di carbonio e in Dinamica, accentuano ulteriormente il carattere risoluto del veicolo.

L’A110S è fedele ai principi senza tempo di Alpine: leggerezza, compattezza, agilità e comfort di utilizzo quotidiano, L’A110S è una sportiva biposto con motore in posizione centrale posteriore che eroga 292 cv per un peso contenuto di 1.114 kg. Semplice da guidare, l’A110S assicura un’esperienza di guida piacevole a tutte le velocità.

Con un prezzo a partire da €68.200, è già possibile prenotare l’A110S mediante l’APP Alpine. Dal mese di settembre, sarà possibile finalizzare gli ordini presso gli Alpine Centre. Le prime auto saranno disponibili negli showroom a ottobre e l’inizio delle consegne è previsto entro la fine dell’anno.

Sébastien Erphelin, Direttore Generale Alpine ha commentato: “L’A110S offre un’intensa esperienza di guida Alpine. Fin dagli esordi del progetto Alpine, è stata nostra intenzione offrire diverse versioni dell’A110 con caratteristiche distintive di maneggevolezza e performance. Come tutte le versioni dell’A110, anche questo modello è facile da guidare e utilizzare nella vita quotidiana. L’A110S si adatta a tutti i guidatori, indipendentemente dalle loro competenze di guida”.

 

La storia di Alpine

Alpine deve la sua esistenza a Jean Rédélé. Concessionario di professione e talentuoso pilota di rally, Rédélé crea una sua società di auto nel 1955, scegliendo il nome Alpine per rendere omaggio alla Critérium des Alpes, rally in cui aveva conseguito il suo miglior risultato in gara e che si teneva ogni anno nelle Alpi del Sud della Francia.

Le strade strette e tortuose della regione non danno a Rédélé solo l’idea per il nome della sua azienda, ma anche i principi tecnici fondamentali che sarebbero stati alla base di tutte le auto Alpine. Rédélé si rende conto che non è la potenza assoluta a rendere un veicolo veloce sulle strade tortuose del rally, bensì la leggerezza, la compattezza e l’agilità.

Quando Rédélé introduce la prima auto da strada A110 nel 1962, la sua azienda inizia a decollare. Nel frattempo, Alpine e Renault cominciano una stretta collaborazione: le auto sono vendute e la manutenzione è fornita dai concessionari Renault. Agli inizi degli anni Settanta, Alpine si è già affermata con forza nelle gare di rally di alto livello. Nel 1971 Alpine si aggiudica tutti e tre i gradini del podio al famoso Rally di Montecarlo per la prima volta e una seconda volta nel 1973. Le vittorie proseguono con il conseguimento del titolo del Campionato del Mondo Rally Costruttori quello stesso anno.

Nel frattempo, le vendite delle Alpine da strada continuano a crescere. Rédélé costruisce uno stabilimento dedicato a Dieppe nel 1969 – lo stesso che tuttora produce la nuovissima A110 – e nel 1971 comincia la produzione dell’A310. Due anni dopo, Alpine è acquisita dal Gruppo Renault.

Alpine consegue il suo maggiore successo nel motorsport nel 1978 con la vittoria incontestata alla 24 Ore di Le Mans. Lo stabilimento continua a sfornare auto da strada innovative per tutto il corso degli anni Settanta e Ottanta, tra cui la A310 V6 e la GTA. Alpine cessa la produzione nel 1995. Più di 30.000 Alpine da strada erano state costruite nell’arco di 40 anni, oltre a più di 100 monoposto e prototipi da corsa.

Alpine nel motorsport

Dimostrare la performance, l’agilità e la durabilità delle sue auto sottoponendole alla prova del fuoco del motorsport era di fondamentale importanza per Jean Rédélé. Alpine ha partecipato per decenni a rally e gare su pista di massimo livello, ottenendo una serie di famose vittorie e performance sportive. Con quello stesso spirito ambizioso e determinato, oggi Alpine corre nel Campionato del Mondo Endurance FIA, nonché nel campionato monomarca Alpine Cup, dimostrando la grande agilità e performance dell’A110 anche su pista.

Sebbene Alpine sia soprattutto nota per i suoi exploit nel mondo del rally negli anni Sessanta e Settanta e per aver vinto la 24 ore di Le Mans nel 1978, l’azienda ha partecipato a innumerevoli gare coprendo tutto lo spettro del motorsport. Alpine ha realizzato non meno di 70 monoposto, comprese due Formula 1, e qualcosa come 37 prototipi sportivi per gare di endurance.

È nel 1978 che Alpine registra uno dei suoi più famosi successi nel motorsport. Alla guida del prototipo A442B, Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud vincono la 24 Ore di Le Mans, percorrendo per 369 volte le otto miglia del Circuit de la Sarthe. Verso la metà degli anni Novanta, Alpine si è aggiudicata qualcosa come 26 titoli di rally nazionali e internazionali, quattro campionati di rallycross e sei titoli monoposto.

Servendosi di questi decenni di successi come di un trampolino di lancio, Alpine torna in prima linea nel motorsport nel 2013. Un ritorno nel mondo delle gare che si rivela immediatamente trionfante: il prototipo A450 della marca vince il titolo European Le Mans Series già dal primo tentativo e poi ancora nel 2014.

Da quel momento Alpine passa al Campionato del Mondo Endurance FIA, tornando a competere sulla scena mondiale. Nel 2016 l’A460 vince quattro dei nove appuntamenti garantendo così la vittoria ad Alpine nel Campionato del Mondo Endurance FIA classe LMP2, dove la prova più dura è ancora una volta la vittoria della 24 Ore di Le Mans. Alpine ha ripetuto questo successo a Le Mans vincendo nella classe LMP2 nel 2018.

Inoltre, l’Alpine Europa Cup è ora giunta alla sua seconda stagione. Questo campionato si svolge in alcuni dei circuiti più iconici d’Europa, tra cui Silverstone nel Regno Unito e Spa-Francorchamps in Belgio. Gestita da Signatech, partner di Alpine nel motorsport, l’Alpine Europa Cup dimostra ancora una volta il grande impegno dell’azienda nel motorsport. Nel frattempo, l’A110 GT4 segna il ritorno di Alpine alle gare sportive di cui sono protagoniste le auto da strada insieme ai costruttori di sportive più prestigiosi del mondo. A fine 2018 Alpine si è aggiudicata la GT4 International Cup nel Bahrein.

Alpine e l’A110

L’A110S è la quarta versione del coupé sportivo superleggero firmato Alpine. La prima versione è l’A110 Première Edition, che è stata immessa sul mercato nel 2017 e prodotta in serie limitata a 1.955 unità in tutto il mondo. È con questa versione che Alpine viene rilanciata dal Gruppo Renault, mettendo fine ai due decenni di inattività e segnando il ritorno di uno dei costruttori francesi di auto sportive più famoso.

La rinascita di Alpine comincia nel 2012. Quattro anni dopo la show-car Alpine Vision esordisce pubblicamente nel Principato di Monaco. Nel 2017 l’A110 Première Edition viene presentata al Salone dell’Auto di Ginevra, prima di comparire negli showroom verso la fine di quello stesso anno. Il rilancio di Alpine viene concepito come una business unit indipendente, reattiva e in rapida evoluzione sotto l’egida del Gruppo Renault, con team dedicati a livello di design e ingegneria

Sold out nel giro di soli cinque giorni dall’apertura degli ordini, l’A110 Première Edition viene seguita da altre due versioni dell’A110 nel 2018. Denominate Pure e Légende, le due nuove Alpine sono meccanicamente identiche all’A110 Première Edition e fedeli agli stessi principi di leggerezza e compattezza, ma, grazie a finiture degli interni, design delle ruote, opzioni di tinte per la carrozzeria ed equipaggiamenti specifici, presentano caratteristiche distintive. Mentre l’A110 Pure è destinata a vivere sui tornanti di montagna, l’A110 Légende è la granturismo della gamma che mette in risalto la possibilità di essere utilizzata tranquillamente nella vita quotidiana.

Tutte le versioni dell’A110 vengono realizzate presso lo stabilimento Alpine di Dieppe, nel nord della Francia. Originariamente costruito dal fondatore di Alpine, Jean Rédélé, nel 1969 – festeggia il suo 50° anniversario quest’anno – il sito è stato modernizzato e migliorato per poter produrre il nuovo veicolo. Oggi l’A110 è commercializzata in 16 mercati in tutto il mondo, con 58 concessionarie solo in Europa.

Con la presentazione dell’A110S, il rilancio di Alpine passa a una nuova fase. Si aggiunge all’A110 Pure e all’A110 Légende nella gamma, ma grazie alla configurazione specifica del telaio e alla maggiore potenza del motore, acquisisce un carattere molto diverso e offre un’intensa esperienza di guida.

ALPINE Au Turinì: con la A110 sulle strade del leggendario Rally di Montecarlo

Nel 1954 Jean Rèdèlè, pilota e imprenditore francese, vinse la difficile corsa di Criterium des Alpes e decise di dare il nome ALPINE alle sue automobili, che iniziò a produrre nel 1955.

Alpine e Col de Turini sono due icone legate a doppio filo tra di loro: il Col de Turini è la tappa epica e più prestigiosa del Rally di Montecarlo, che ha visto Alpine trionfare in diverse occasioni. Il Col de Turini è stato teatro di grandi battaglie al ritmo del cronometro e all’epoca si svolgeva anche in notturna, accrescendone il fascino e contribuendo a costruire la popolarità ed il successo delle competizioni su strada. Nel 1973 fu istituito il campionato del mondo Rally, il cui rally di apertura è da sempre il Montecarlo.

Alpine è stata protagonista varie volte del Rally di Montecarlo, dove nel 1971 i piloti dell’A110 diedero inizio ad una serie di vittorie culminate, nello stesso anno, col titolo di campione internazionale di Rally e proseguita poi nel 1973, con tre equipaggi sul podio e in seguito, col titolo di campione del mondo di Rally.

A 65 anni dalla fondazione di Alpine, abbiamo voluto ripercorrere le strade del Col de Turini a bordo di sei nuove Alpine A110, che dal 2012 è rinata proprio con la nuova berlinetta.

Con il fascino immutato di sempre, le strade iconiche del Col de Turini sono state rivissute con la nuova nata della gamma Alpine, che oggi come allora permette di assaporare tutte le curve e i tornanti del percorso ma con un occhio proiettato al futuro e alla tecnologia a bordo. Come negli anni ’70, infatti Alpine racchiude e mantiene tutti i punti di forza voluti dal suo fondatore Jean Redelè: leggerezza e maneggevolezza, con tanta potenza, facile da guidare non solo in pista ma anche nella vita di tutti i giorni.

La A110 presenta il motore posteriore, oggi con 252 cavalli, grande leggerezza (circa 1100 kg di peso), un telaio molto maneggevole e delle sospensioni adatte per la guida in montagna e lungo tracciati molto tortuosi e avventurosi. Sono tre le modalità di guida che si adattano al cambio automatico a 7 rapporti con un look che riprende in pieno l’inconfondibile linea della berlinetta nata alla fine degli anni 60.

A 65 anni dalla scelta del nome Alpine, la A110 torna sulle Alpi per celebrare il successo di allora e di oggi: icona della sportività e del piacere di guida ai massimi livelli, Alpine torna dove il suo successo nacque.

XVIII Edizione dei Campionati mondiali di nuoto in Corea del Sud Ilaria Cusinato e Kia insieme per la conquista del podio

La nuotatrice padovana entra a fare parte della scuderia degli ambassador Kia. Domenica 21 luglio la prima gara per i 200 mt misti.

Luglio 2019 – Kia Italia pronta a scendere in vasca ai mondiali di nuoto in Corea per supportare Ilaria Cusinato. Grazie a un accordo siglato tra la nuotatrice di Cittadella e Kia Motors Company Italy, Ilaria Cusinato è entrata a far parte della scuderia degli ambassador locali di Kia Italia. Per annunciare questa collaborazione, di cui Kia Italia va particolarmente orgogliosa, non poteva esserci occasione migliore che la XVIII edizione dei mondiali di nuoto che si stanno svolgendo proprio a Gwangju, in Corea del Sud.
Ilaria sarà impegnata nella sua prima gara sarà domenica 21 luglio per le batterie e semifinali dei 200 misti, ma se tutto dovesse andare come speriamo, tornerà in vasca Lunedì 22 per la finale dei 200 misti. Kia Motors Comany Italy augura tutto il meglio a Ilaria alla vigilia di questa prestigiosa competizione internazionale.

Ilaria Cusinato. Ilaria Cusinato (Cittadella, 5 ottobre 1999) è una nuotatrice della nazionale italiana. Nel 2017 ha vinto una medaglia di bronzo ai Campionati europei di nuoto in vasca corta 2017.  Ha partecipato ai Campionati Europei di Nuoto 2018 Glasgow nei 200 e nei 400 misti vincendo due medaglie d’ argento. Il 4 luglio 2019, alla piscina Felice Scandone, vince la medaglia di bronzo nei 400 m misti alle Universiadi di Napoli 2019.

Al 43° R.A.A.B. Historic sarà premiata la prima delle Opel all’arrivo

Per festeggiare i 120 anni del celebre marchio tedesco, un’icona dei rallies, il primo esemplare all’arrivo sarà premiato con una macchina da caffè “Caffitaly”, partner dell’evento.

19 luglio 2019 – E’ pronto un premio particolare, al 43° Rally R.A.A.B Historic, in programma a Castiglione dei Pepoli (Bologna), il 26 e 27 luglio. Un premio che vuole dare un tributo ad un marchio che ha contribuito a fare la storia dei rallies: Opel.

Proprio quest’anno la Casa di Rüsselsheim compie 120 anni: 1899-2019, oltre un secolo di vita, una lunga storia cominciata dalla mitica Patentmotorwagen “System Lutzmann” del 1899 sino ad oggi, un percorso nel quale sono stati prodotti modelli all’avanguardia. Modelli che poi hanno caratterizzato anche le competizioni sia in circuito che su strada, macchine diventate nel tempo delle vere e proprie icone che hanno ispirato generazioni di piloti in tutto il Mondo.

Proprio per celebrare Opel che nei rallies ha prodotto modelli iconici, rimasti nella mente e nel cuore di tutti gli appassionati di motorsport, EventStyle ha deciso che una gara “iconica” anch’essa come il Rally Alto Appennino Bolognese dovesse dare il proprio riconoscimento.

Un riconoscimento che verrà consegnato all’equipaggio della prima Opel in classifica del Rally, il quale consiste in una macchina da caffè del prestigioso marchio CAFFITALY (partner dell’evento), tra i maggiori player internazionali nel settore del mercato del caffè porzionato, ideatore di un sistema combinato macchina-capsula coperto da brevetti internazionali.

Il meglio della tecnologia, applicata per ottenere il meglio dal caffè, che premia il meglio delle vetture da corsa, in un incontro davvero esclusivo, con lo scenario di un appuntamento rallistico unico, carico di tradizione come il R.A.A.B.

Il Nido dell’Aquila propone il “raddoppio” tricolore

Rinato come rally dalle ceneri della celebre cronoscalata del Monte Pennino disputata negli anni novanta, a settembre di quest’anno la gara della PRS Group oltre a proporre al sabato l’appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) alla domenica “rispolvera” la salita, anche’essa con il blasone tricolore, alla quale potranno partecipare anche i rallisti del giorno prima con tassa di iscrizione agevolata.

18 luglio 2019. Grandi novità, in cantiere, per il Nido dell’Aquila 2019, in programma a Nocera Umbra (Perugia) per il 28 e 29 settembre. La gara, rinata dalle ceneri della celebre cronoscalata al Monte Pennino degli anni novanta grazie a PRS Group in collaborazione con il Comune di Nocera Umbra e Radio Subasio, quest’anno raddoppia. Un programma di due gare nello stesso week end, nel quale al rally verrà affiancata la salita appunto del Monte Pennino, come tradizione vuole.

Sabato 28 settembre è in programma il rally, quarto dei cinque appuntamenti del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), che si si svolgerà su sei prove speciali in totale (due da ripetere per tre volte) e prevederà ricognizioni, verifiche e shakedown venerdì 27 settembre, mentre la gara sarà tutta nell’intero arco della giornata di sabato.

La grande novità dell’edizione duemiladiciannove sarà però il ritorno, ideato per domenica 29 settembre, della cronoscalata su terra del Monte Pennino, il passato – e che passato –  che ritorna. Sarà valida per il Campionato Italiano Velocità su Terra e sarà aperta a tutte le vetture, con la particolarità della tassa d’iscrizione ridotta per coloro che, iscritti al rally, vorranno effettuare anche questa seconda gara.

 

Prestigiosa trasferta in Austria per il Team Guagliardo

Sulle tortuose e selettive strade del Rallye Weiz, quinto appuntamento della serie europea rally auto storiche, impegno per gli alfieri Myrsell-Junttila (Porsche 911/SC) e Pasutti-Campeis (Porsche 911 Carrera RS)

Weiz (AT), 18 luglio 2019 – Una trasferta di respiro internazionale per il Team Guagliardo, impegnato nell’imminente fine settimana al Rallye Weiz, quinto atto del Campionato Europeo Rally Auto Storiche in programma in Austria. Saranno due gli equipaggi schierati al via da parte della compagine presieduta dal preparatore siciliano Domenico “Mimmo” Guagliardo che, innanzitutto, affiderà la performante Porsche 911 Sc di Gruppo B all’esperto Mats Myrsell, già tre volte campione continentale di specialità (2012, 2013 e 2015). Lungo le selettive e tortuose strade della Stiria, il gentleman driver svedese, assistito alle note dal fido connazionale Esko Junttila, punterà ad un piazzamento di rilievo al fine di consolidare la leadership provvisoria in 4° Raggruppamento.

«Siamo qui, in una cornice agonistica di assoluto rilievo, per vivere una nuova esperienza con un plurititolato pilota straniero» – ha commentato Guagliardo alla vigilia – «Cercheremo di servire Myrsell al meglio delle nostre capacità per poter fargli raggiungere l’obiettivo stagionale, ovvero vincere il campionato».

Sarà della partita anche Paolo Pasutti, al rientro nella serie continentale. Il conduttore friulano, in coppia col corregionale Giovanni Battista Campeis, su Porsche 911 Carrera Rs di 2° Raggruppamento, vorrà dire la sua al pari del compagno di squadra, dopo aver messo a segno una vittoria nel round delle Asturie rilanciandosi prepotentemente nella categoria d’appartenenza. La gara austriaca, scatterà venerdì 19 luglio per concludersi l’indomani. Prevista la disputa di 14 prove speciali per un totale di 160,04 chilometri interessati dal cronometro.

Ms Munaretto: Michele Griso sfiora la vittoria al Carnia

Schio (Vicenza) – 17 luglio 2019. Dopo una sfortunata serie di uscite, l’arzignanese Michele Griso, affiancato da Alessandro Lucato, raddrizza la barra e sfiora la vittoria di classe, sfuggita per soli sei decimi, al volante della Peugeot 208 R2, grazie ad una magistrale performance costruita “colpo su colpo” al 6° Rally Valli della Carnia. Sulle strade friulane era anche presente l’equipaggio Tiziano Stizzoli/Simone Anselmi, autore di una prestazione terminata anzitempo sulla PS 8, a causa della rottura della pompa-frizione della Citroen C2 S1600 con cui era in gara.

Su un altro fronte, al 13° Rally Golfo dei Poeti, Massimo Pucci e Alessio Rossi, in “sella” ad una Renault Clio S1600, hanno completato il chilometraggio previsto senza intoppi.