Campagnolo variopinto per GDA Communication

L’evento vicentino porta in alto Montemezzo, secondo prima del ritiro per problemi al cambio, e Bertazzo, primo di divisione nonostante un weekend travagliato. Foto Fotosport

Modena, 4 giugno 2019 – La quindicesima edizione del Rally Campagnolo, andata in scena nel recente weekend, consegna nelle mani di GDA Communication un bilancio che, messa da parte la dea bendata, avrebbe potuto concludersi con due importanti risultati a podio. La palma della sfortuna va di diritto ad Andrea Montemezzo, in gara assieme al coriaceo Andrea Fiorin sull’Opel Kadett GSI, in configurazione gruppo A, curata da Tuning Carenini. Il pilota di Bastia di Rovolon partiva abbottonato, Venerdì sera sulla “Torreselle”, nell’intento di prendere le misure alle nuove coperture, prima volta con Michelin, ed archiviava la frazione di apertura al quinto posto di classe J2-A/2000. L’indomani, quando il gioco si faceva duro, il portacolori della scuderia modenese risaliva, già sulla “Gambugliano”, sino al gradino più basso del podio. Due scratch mancati di un soffio, per soli quattro decimi sulla “Recoaro 1000” e per due sulla successiva “Santa Caterina”, portavano il patavino in seconda piazza, prima che la doccia fredda spegnesse ogni sogno di coronare una prestazione di alto livello.

A meno di due chilometri dal fine della sesta speciale” – racconta Montemezzo – “in una staccata la quinta non voleva saperne di uscire. È rimasta inserita. Siamo arrivati sino al controllo stop e, grazie all’aiuto dei presenti, siamo riusciti a ripartire. Dopo un chilometro scarso, in trasferimento, sono entrate due marce assieme, senza che noi facessimo nulla. A quel punto il cambio ci ha abbandonato del tutto e siamo stati costretti ad alzare bandiera bianca. Davvero una delusione perché il secondo posto era, per noi, alla pari di una vittoria. Con le Michelin ci siamo trovati davvero bene al Sabato ed i tempi uscivano. Una delusione grossa perché abbiamo perso punti importanti per il TRZ. Contiamo di rifarci il prima possibile.”

A bilanciare la delusione di Montemezzo ci ha pensato, seppur tra mille insidie, Nico Bertazzo che, alla guida dell’Opel Kadett GSI gruppo A, sempre griffata Tuning Carenini, ha firmato il successo nella nona divisione del Campagnolo Historic. L’evento di regolarità sport, valido per il Trofeo Tre Regioni, ha visto il pilota di Monselice stringere i denti, di fronte alle tante difficoltà incontrate, con la tenacia che è stata premiata con una vittoria, sul filo di lana, e con un buon bottino di punti in chiave campionato. Il nuovo connubio, il monselicense era affiancato da Matteo Rossato, ha portato buoni frutti.

Potremmo scrivere un libro da quante ne sono capitate in questo Campagnolo” – racconta Bertazzo – “con tanti, piccoli, problemi che ci hanno accompagnato. Nella sostanza si era allentata una ghiera di una sospensione all’anteriore e la vettura risultava inguidabile. Solo alle ultime due prove abbiamo capito e risolto il problema. Nonostante questo abbiamo vissuto una lotta serrata con la concorrenza, vincendo di misura sul finale. Siamo contenti perché la vettura è comunque al top e le gomme pure. Anche il nuovo equipaggio ha funzionato bene e, si sa, quando si comincia una nuova avventura dal gradino più alto del podio è tutto positivo.”

Il Dolomiti riapre la caccia di Alessio Bellan

Il tagliolese ritorna sulla Renault Clio R3, griffata Bolza Corse, cercando la rimonta nella Coppa Rally ACI Sport che, complice il ritiro al Bellunese, lo vede lontano dalla vetta. Foto Fotosport

Taglio di Po (RO), 4 giugno 2019 – Riparte la Coppa Rally ACI Sport e per Alessio Rossano Bellan giunge il momento di rimettersi al volante della Renault Clio R3, targata Bolza Corse.

I prossimi 8 e 9 Giugno, con partenza da Agordo, andrà in scena la quarta edizione del Dolomiti Rally, secondo atto della serie tricolore per la quarta zona.

Il pilota di Taglio di Po, reduce da un travagliato Rally Piancavallo sulla Peugeot 208 R2, ritornerà a calarsi nell’abitacolo della trazione anteriore transalpina, rivitalizzata nel suo cuore pulsante dopo il ritiro avvenuto nel precedente Rally Bellunese. Un appuntamento, per certi versi, già cruciale per il portacolori della scuderia Monselice Corse, in virtù di una classifica di classe R3C che, attualmente, lo relega all’ultimo posto con un ritardo, dalla leadership di Martinelli, pari a dieci lunghezze.

Non abbiamo mai corso qui al Dolomiti” – racconta Bellan – “e questo, di certo, non potrà essere un nostro punto a favore. Il ritiro al Bellunese non ci voleva, stavamo andando davvero bene, ma fa parte del gioco. Dopo la parentesi del Piancavallo sulla Peugeot 208 R2, per la quale ringrazio di cuore il team Julli, torniamo sulla nostra Clio R3. Non vedevo l’ora. La classifica della Coppa Rally ACI Sport ci vede partire dal fondo ma siamo determinati, già da questo Dolomiti, a dare il massimo per cercare di risalire e rimetterci quindi in corsa.”

Principale novità per Bellan sarà dettata dall’avvicendamento sul sedile di destra: ad affiancare il tagliolese, in questa occasione, troveremo il rodigino Michele Barison.

Sono felice di poter condividere questa uscita con Barison” – aggiunge Bellan – “perché, in una gara così delicata per la nostra stagione, la sua esperienza potrà rivelarsi un fattore chiave, in tanti aspetti. Con lui al mio fianco mi sento tranquillo e sereno, pronto a dare il massimo.”

Una sola giornata di gara effettiva, Domenica 9 Giugno, che si articolerà su nove prove speciali, tre da ripetere per altrettante tornate. Tratti cronometrati corti ma, certamente, da non prendere alla leggera: si apriranno i battenti con “Oltach” (6,63 km), seguito da “San Tomas” (6,85 km) e da “Valada” (7,48 km).

Abbiamo visto il percorso, per la prima volta, durante le ricognizioni” – conclude Bellan – “e, ad un primo impatto, sembra molto buono per il mio stile di guida. Arrivando dalla pista prediligo prove speciali scorrevoli, larghe e veloci, dove si possono compiere traiettorie precise. Le prime due in programma sono proprio così. L’ultima del giro è invece più stretta, nella parte iniziale, ed in quel frangente soffriremo sicuramente di più. La nostra Clio R3 è tutta nuova, grazie al profondo lavoro svolto dallo staff di Bolza Corse. Siamo pronti per questa sfida anche se siamo consapevoli che, in questo contesto, troveremo sicuramente degli agguerriti locali che potranno far valere la maggiore conoscenza del percorso. Il nostro obiettivo è incamerare punti buoni.”

Leonessa Corse: un weekend pieno di podi

Saresera è terzo di classe al Salento mentre alla salita di Verzegnis Soretti è secondo di E2SH e Murgia terzo di E1-1600

BRESCIA – Un altro weekend positivo va in archivio per la scuderia bresciana Leonessa Corse impegnata su due fronti diversi: il Rally del Salento e la cronoscalata di Verzegnis.

Nel terzo round del Campionato Italiano WRC, Gianluca Saresera e Manuel Fenoli si sono ritagliati un altro ottimo podio di classe R2 a bordo della Peugeot 208 magistralmente curata nelle officine della Vieffecorse. Sui difficili asfalti pugliesi, resi ancor più insidiosi dalla inaspettata pioggia, il duo bresciano ha impresso un buon ritmo alla sua gara fin dalle prime battute dimostrandosi sempre “sul pezzo”; un piccolo errore ad un bivio ha fatto perdere una dozzina di secondi ma non ha cancellato la grinta messa in campo dall’equipaggio. Nell’ultima tornata di speciali Saresera ha osato pneumatici da asciutto per poter sferrare un attacco deciso ma la mossa non ha dato i frutti aspettati pure tenendolo nelle zone di alta classifica. Ora, dopo 1000 Miglia, Elba e Salento, è terzo con 32 punti che sono frutto di un andamento in costante crescita, una vettura perfetta e nessuna sbavatura da parte dell’equipaggio.

Anche sulla salita del CIVM Versegnis-Sella Chianzutan sono arrivate belle soddisfazioni per i portacolori della Leonessa Corse. Mauro Soretti ha ottenuto un brillante secondo posto di categoria E2SH frutto di due manche vissute in modo differente. La prima è stata incentrata, così come le prove del sabato, nel cercare di ritrovare la piena fiducia con la Subaru Impreza; la seconda nel totalizzare un tempo rilevante, cosa puntualmente avvenuta grazie al miglior tempo personale sulla salita nonostante una bandiera gialla gli abbia fatto alzare il piede. Diciottesimo assoluto su oltre 200 concorrenti è un risultato prestigioso che vale quanto una vittoria.

Molto bene anche Sergio Murgia, altro pilota lombardo in seno alla Leonessa Corse. Le cose non erano partite per il verso giusto per il driver della Citroën Saxo VTS: un problema di convergenza ha impedito di percorrere le manche del sabato e la salita di Gara 1 in condizioni utili per cercare il tempo da classifica; ovviato il problema, Murgia ha premuto a fondo sul gas riuscendo a migliorare il tempo dello scorso anno e finendo 3° di categoria nella classifica di E1-1600.

 

Project Team al via del Rally Internazionale del Taro

Nel parmense, teatro del terzo round dell’Ircup, esordio per i portacolori siciliani Di Benedetto-Longo (Škoda Fabia R5). Impegno anche per i compagni di squadra Belli-Albertini (Mitsubishi Lancer Evo X R4), leader provvisori di categoria

BORGO VAL DI TARO (PR), 5 giugno 2019 – Reduce dal recente trionfo messo a segno nel “suo” Rally dei Templi, per il terzo anno consecutivo, Alfonso “Fofò” Di Benedetto si rigetterà nella mischia dell’International Rally Cup in occasione del 26° Rally Internazionale del Taro, terzo di cinque appuntamenti in calendario e in programma nel Parmense, il prossimo fine settimana. All’esordio assoluto lungo gli impegnativi asfalti emiliani, il portacolori della scuderia Project Team si affiderà nuovamente alla performante Škoda Fabia R5 dell’Erreffe Rally Team – Bardahl (l’analoga vettura condotta vittoriosamente in Sicilia) ritrovando nell’abitacolo il fido Roberto Longo, col quale ha già condiviso il secondo gradino del podio conquistato al Rally Piancavallo, precedente round della serie, al termine di una grande rimonta, seppur in condizioni meteo avverse e alla prima esperienza sulle strade friulane.

«Il ‘Templi’ si è rivelato un ottimo test in vista del ‘Taro’, gara che sarà per me del tutto inedita» – ha commentato Di Benedetto alla vigilia – «Chiaro che il risultato mi abbia galvanizzato. Vincere di fronte il proprio pubblico regala sempre emozioni uniche. Detto questo, proverò a sfruttare il buono stato di forma per rendere al meglio».

Sarà della partita anche il compagno di squadra Marco Belli, presenza fissa al “Taro” da ben 25 anni. Giunto al giro di boa dell’IRCup, l’esperto driver reggiano riavrà alle note Andrea Albertini, su Mitsubishi Lancer Evo X della LB Tecnorally, e vorrà sfruttare l’occasione per centrare la zona punti, atta a consolidare la leadership nella categoria R4 – N4 – R3D – ProdS4.

La manifestazione aprirà i battenti venerdì 7 giugno con le consuete verifiche tecnico-sportive; l’indomani, fuoco alle polveri con lo shake down seguito dalla disputa delle prime due prove speciali; domenica, infine, menù ancora più ricco con il via alle rimanenti sette frazioni cronometrate e arrivo previsto a Bedonia.

Campagnolo duro per la Palladio Historic

Problemi e ritiri condizionano in parte la prestazione degli equipaggi sia nel rally sia nella regolarità sport, ma quest’ultima regala la bella soddisfazione della vittoria di Argenti e Amorosa con la Porsche 911. Immagine Videofotomax

Vicenza, 4 giugno 2019 – Rally Campagnolo Storico e Sport in archivio per la Scuderia Palladio Historic che alla gara di casa era presente con un importante schieramento di vetture. E’ stata un’edizione difficile, sia per il percorso quanto per diversi inconvenienti patiti da gran parte degli equipaggi del “gatto col casco”. Due quelli entrati nella top-ten, in nona e decima posizione: Paolo e Giulio Nodari erano partiti molto bene con la BMW M3 Gruppo A stampando il quinto tempo nella prova del venerdì sera; qualche problema alla trasmissione, poi risolto, ha condizionato la gara ma con tenacia hanno continuato a duellare terminando in nona posizione assoluta e quarta di classe in una classifica molto corta: dal sesto al dodicesimo ci sono infatti solo 26″. Sono invece due tondi tondi i secondi con cui hanno preceduto Riccardo Bianco e Andrea Budoia con la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A che portano in quinta posizione di classe e, appunto, sul gradino numero 10 dell’assoluta dopo una prestazione convincente.

Pronto il riscatto di Massimo Zanin e Maria Grazia Vittadello dopo la disavventura del Valsugana: con una gara attenta ed efficace, portano la BMW M3 Gruppo A in sedicesima posizione assoluta e settima di classe. Buona anche la prestazione di Daniele Danieli e Roberta Barbieri, quarti con la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A in un’affollata e competitiva classe 2000. Stringendo i denti Romeo De Rossi e Roberto Raniero riescono a portare al traguardo la Citroën Visa Gruppo B, nonostante un danno alla scatola guida e si consolano con la vittoria di classe.

Lunga, purtroppo, la lista dei ritirati a partire da Alberto Salvini e Davide Tagliaferri che stavano conducendo una gara maiuscola con la Porsche 911 Gruppo 4 fino a quando una grossa radice affiorante in un taglio, ha danneggiato due cerchi provocando l’immediato afflosciarsi degli pneumatici. E’ stato invece il cambio bloccato in quinta marcia a fermare la bella gara di Marco e Mattia Franchin mentre erano terzi di classe con l’Alfa Romeo Alfetta GTV, mentre per Alessandro Ferrari e Piero Comellato il ritiro è stato causato dal cedimento del motore della Talbot Sunbeam Lotus. La rottura di un collettore della Lancia Fulvia HF ha causato il ritiro per Stefano Maestri e Simone Scabello, ma la beffa più amara l’hanno vissuta Manuel Mettifogo e Mauro Savegnano fermi sul primo trasferimento per la rottura dei supporti motore della Peugeot 205 Rallye. Ritirato anche l’unico equipaggio in gara nel Trofeo A112 Abarth: è stato il cambio a fermare Giody e Nico Pellizzari. Una menzione anche per Mauro Peruzzi che navigava Nereo Sbalchiero sulla Lancia Delta iscritta coi colori del Rally Club Team: i due, nonostante problemi con l’interfono ad inizio gara, hanno ingaggiato un’avvincente battaglia con Nodari e Bianco che a fine gara ha visto il trio racchiuso in meno di 8″.

A dare un motivo per festeggiare, ci hanno pensato Mauro Argenti e Roberta Amorosa che hanno colto una bella vittoria nella gara di regolarità sport con la Porsche 911 T con la quale hanno disputato una gara perfetta, restando sempre a contatto con i battistrada e grazie ad un finale perfetto proprio all’ultimo rilevamento hanno agguantato il successo. Vedono il traguardo, in ventesima posizione, Andrea Cazzola e Roni Liessi con la BMW 325i e anche Giuseppe Ongaro e Francesco Zoso che chiudono ventiduesimi alla guida della Mercedes 190 2.3 16V. Ritirati sia Maurizio Senna e Massimo Pavesi su Volkswagen Golf GTI e per Guido Marchetto e Roberto Zamboni con la BMW M3. Ritiro anche per Ezio Corradin che affiancava Giuseppe Ceccato.

Tre erano le gare in programma con il Campagnolo Legend di regolarità a media che ha visto la partecipazione di Carlo Marcucci e Giovanni Fante, diciassettesimi con la Fiat 124 Special T.

Vincenzo Torchio finalmente vendemmia “Il Grappolo”

Al terzo tentativo il pilota di Celle Enomondo, affiancato da Mauro Carlevero, conquista il successo di Classe A6 nella gara di casa, ottenendo con la Citroën Saxo VTS gommata Michelin, anche un prestigioso 14° assoluto, insperato nelle previsioni della vigilia, visto l’elenco di piloti e macchine presenti. Con questa vittoria l’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Eurospeed allunga anche nella classifica di Michelin Zone Cup di Prima Zona. Foto ActionRace

SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 3 giugnoVincenzo Torchio ce l’ha fatta. Alla sua terza partecipazione al Rally “Il Grappolo” è riuscito a conquistare la vittoria in Classe A6 nella gara di casa, oltre ad un quattordicesimo posto nella classifica generale che la dice lunga su quanto il pilota astigiano e il suo navigatore Mauro Carlevero abbiamo spremuto i cavalli della loro Citroën Saxo VTS curata da Gianuzzi Motorsport di Cossombrato (AT).

Dopo due secondi posti, vincere la classe nella gara di casa è una gran bella soddisfazione. Ci voleva proprio. Ma alla fine, più della vittoria di classe, mi ha riempito di felicità il quattordicesimo posto nella classifica assoluta in una gara in cui i macchinoni al via si sprecavano. E di ritiri ce ne sono stati ben pochi e se escludiamo quello di Tondina, con una vettura di classe superiore alla nostra, nell’ultimo trasferimento, praticamente tutti di equipaggi si sono fermati quando viaggiavano alle nostre spalle. Guardando l’elenco iscritti della vigilia speravo di riuscire ad entrare fra i migliori venti della classifica assoluta, tali e tanti erano i piloti di classe al volante di top car”.

In effetti la curva della posizione nella classifica generale di Torchio-Carlevero è assolutamente piatta: quindicesimi dopo la prova serale di sabato a Ronchesio, quindicesimi assoluti dopo l’ultima prova della gara, per poi scalare una posizione nel trasferimento finale, per l’abbandono appunto di Tondina-Dresti. Ma la cronaca della gara è stata tutt’altro che monotona. Partiti di slancio nella prova di sabato sera con il numero 70 sulle portiere, l’equipaggio portacolori di Eurospeed ottiene a Ronchesio un ottimo quindicesimo tempo assoluto che significa anche il primato in Classe A6 con oltre 11” di vantaggio sul più vicino degli avversari, concorrente diretto della Michelin Zone Cup che rappresenta uno degli obiettivi stagionali di Torchio-Carlevero. Dopo il riposo notturno l’equipaggio astigiano riparte domenica mattina cosciente di poter fare bene sia in classe sia nell’assoluta. Ed anche la prima prova della seconda giornata arride all’equipaggio dell’Eurospeed che segna il 17° tempo assoluto a Revigliasco, mantenendo il quindicesimo posto nella classifica generale, ma soprattutto porta a oltre due minuti il suo vantaggio in classe.

A quel punto era chiaro che la nostra vittoria in A6 non era più in discussione; dovevamo solo rimanere concentrati, non commettere errori e confidare nella massima efficienza della nostra Saxo. Ma non riesco a correre in difesa, pensando solamente a portare la macchina al traguardo. E così con Mauro abbiamo iniziato a guardare la classifica assoluta, consapevoli che non ci sarebbe stato facile risalire posizioni, ma soprattutto non eravamo disponibili a perderne”. Circondati da vetture ben più potenti, sono nuovamente diciassettesimi a Ronchesio, quindicesimi sulla ripetizione di Revigliasco che concludeva la prima parte di gara, mantenendo sempre quella quindicesima posizione assoluta che era diventato l’obiettivo di Torchio-Carlevero nella gara.

Si riparte quindi con la prova di Monale e Vincenzo Torchio segna “solo” il 21° tempo assoluto (unica prova in cui è fuori dai migliori venti della generale). “Prima della partenza siamo rimasti fermi per un’eternità per consentire ai commissari di mettere in sicurezza la speciale. Il caldo e l’inattività mi hanno fatto perdere la concentrazione necessaria per guidare bene e così è venuto fuori il peggior risultato della giornata”. Nonostante mantengano il quindicesimo posto nell’assoluta i due astigiani si scuotono e nella prova successiva compiono il loro capolavoro siglando l’11° tempo assoluto. “Revigliasco è la prova di casa e l’adrenalina in corpo per la prestazione non eccellente nella speciale precedente mi ha messo le ali. Sono partito concentrato e a differenza dei due passaggi del mattino, in cui avevo interpretato una volta bene la prima parte e l’altra bene la seconda, l’ho effettuata al massimo senza errori e sbavature. Ne è venuto fuori il tempo di 8’16”5, che migliora di 6” il riscontro ottenuto nei due passaggi precedenti che erano in linea con quelli segnati nella scorsa stagione”. Nonostante il tempo monstre la classifica assoluta rimane stabile, ad altissimi livelli e nelle due prove finali Torchio-Carlevero ottengono ancora due risultati di grande valore (17° a Monale e 18° a Ronchesio) che consentono ai portacolori di Eurospeed di recuperare una posizione nel finale e chiudere quattordicesimi assoluti, ottenendo la quinta vittoria di Classe A6 consecutiva, (l’ultimo secondo posto fu proprio qui al Grappolo del 2018) e terza della stagione, conquistando il successo di categoria in 23 delle 24 prove speciali disputate (Torchio-Carlevero hanno mancato l’en-plein solo il ripassaggio sulla Valmala al Valli Cuneesi, persa per appena 1/10) e guardano con ottimismo alla Michelin Zone Cup dove guidano la classifica di categoria grazie ai due successi ottenuti al Valli Cuneesi e al Grappolo.

Ma soprattutto Vincenzo Torchio ha cancellato la “maledizione” della gara di San Damiano, vincendo la sua Classe A6 (Mauro Carlevero c’era riuscito una sola volta nel 2016) potendosi finalmente dire profeta in patria.

Enrico Brazzoli, in Croazia per calare il poker

Nuovo impegno per il pilota saluzzese, portacolori di Winners Rally Team, nel FIA R-GT, campionato internazionale di cui ha vinto tutte le prime tre prove stagionali. A Zagabria sarà nuovamente affiancato da Manuel Fenoli ed avrà a disposizione la 124 Abarth rally che ha portato sul gradino più alto del podio nei precedenti tre appuntamenti

 SALUZZO (CN), 4 giugno – Montecarlo: centro; Corsica: bis; Sanremo: tris. La stagione 2019 di Enrico Brazzoli, affiancato da Manuel Fenoli, è stata un susseguirsi di cavalcate trionfali, dai gelidi asfalti invernali della Francia del Sud, a quelli tormentati e insidiosi dell’isola napoleonica, per finire a quelli umidi e nebbiosi del Ponente Ligure. La galoppata del pilota saluzzese, portacolori di Winners Rally Team, è stata finora esaltante e trionfale, avendo conquistato il primato fra le FIA R-GT in tutte e tre le gare disputate finora con la 124 Abarth rally curata da Michele Bernini.

Il prossimo appuntamento della serie promossa dalla Federazione Internazionale dell’Automobile sarà la 45esima edizione dell’INA Delta Rally, in programma a Zagabria (Croazia) da giovedì 6 a sabato 8 giugno. “Nonostante la mia lunghissima carriera da rallista è la prima volta che vado a correre in Croazia, su prove speciali che non conosco, e la stessa cosa vale per il mio navigatore. Ma qui sta il bello di questa sfida. Percorrere nuove prove speciali, affrontare avversari locali che non si sono mai incontrati” commenta Brazzoli prima di lasciare Saluzzo in direzione Zagabria. “Siamo a punteggio pieno nel FIA R-GT, di cui l’INA Delta Rally è la quarta prova, quella che conclude il girone di andata; il nostro primo obiettivo è quello di allungare ulteriormente in classifica. Ma non il solo. Siamo al volante di una vettura italiana come la 124 Abarth rally, gestita da un team italiano capeggiato da Michele Bernini, che già si è fatto onore all’estero. Quindi l’obiettivo è non solo racimolare punti per il FIA R-GT, ma ottenere un risultato importante anche in classifica generale, su queste prove che sono velocissime e bellissime”.

Il 45° INA Delta Rally farà l’appello dei concorrenti giovedì 6 giugno con le verifiche tecniche e amministrative a Zagabria dalle ore 12.00 alle ore 17.00, cui farà seguito la cerimonia di partenza in Piazza Ban Jelačić di Zagabria alle ore 20.00; la mattinata di venerdì 7 giugno inizierà con lo Shake Down fra le 11.00 e le 14.00, mentre alle ore 17.00 scatteranno i cronometri dai padiglioni della Fiera di Zagabria per andare ad affrontare le prime quattro prove speciali. Sabato 8 giugno i concorrenti disputeranno le rimanenti sei prove speciali prima di salire sul podio in Piazza Ban Jelačić a Zagabria alle ore 19.00. L’INA Delta Rally, valido per il FIA European Rally Trophy e per il FIA R-GT si sviluppa su 399,58 km di percorso, 156,92 dei quali di prove speciali. Alla gara sono iscritti 85 concorrenti. Brazzoli-Fenoli scatteranno dalla pedana di Zagabria con il numero 16 sulle portiere.

DueGiSport al Grappolo. Alla fine rimane solo Beppe Penasso

San Damiano, 1 e 2 giugno 2019. Alla 4° edizione del Rally del Grappolo, corsosi lo scorso week end a San Damiano D’Asti, tra i 106 iscritti, c’erano anche 3 equipaggi a rappresentare la scuderia torinese DueGi Sport e purtroppo, solo uno, è arrivato in pedana d’arrivo.

Nocera–Quaglia: ritorno di fiamma dopo 27 anni. Francesco Nocera ha corso questo rally sandamianese su Rover MG con Claudio Quaglia, suo navigatore di 27 anni fa. Un perfetto feeling mai scemato che purtroppo, però, a causa di una problematica al semiasse che già dalla prima prova speciale del sabato sera ha creato problemi all’equipaggio, non ha portato i risultati attesi. Una Carlin De Paolo–Ronchesio che, nonostante sia già partita male, ha fatto staccare un tempo tutto sommato accettabile. Il secondo giorno di gara la situazione però è andata via via peggiorando e la problematica meccanica ha rallentato sempre più la loro corsa fino a costringerli a consegnare la tabella alla fine del penultimo tratto cronometrato. Le parole di Nocera: “Io e Claudio ci siamo ritrovati dopo 27 anni a correre insieme. Quest’anno è tornato a navigare dopo questo lunghissimo stop. Ci siamo trovati benissimo e sono sicuro che se non si fosse rotto il semiasse, avremmo fatto davvero una bella gara”.

Penasso: la perdita dell’olio dal cambio non ferma la sua corsa contro il tempo. Giuseppe Penasso navigato da Angelo Lobascio, dopo una serie di gare sfortunate in cui, per problematiche meccaniche alla sua Fiat 600 è stato costretto al ritiro, finalmente è potuto salire sulla pedana d’arrivo, nonostante la partenza di sabato non sia stata delle migliori per via di una condizione non ottimale del pilota. Domenica anche se la vettura perdeva olio dal cambio, l’equipaggio duegino, passaggio dopo passaggio, ha mantenuto un buon passo e, usufruendo dei rabbocchi nelle varie assistenze, ha sempre chiuso i tratti cronometrati pressoché con i medesimi tempi e finendo questa 4° edizione del rally con un secondo posto sul gradino del podio di classe A0, 51° assoluto e 5° degli over 55. Penasso ha così commentato: “tutto sommato è andata bene e sono arrivato in fondo. Il grappolo è sempre una bellissima gara e sulla prova di Revigliasco, che mi piace moltissimo poiché è molto guidata, con la mia macchina posso divertirmi e mettermi in gioco. Sono anche contentissimo di essere 5° degli over 55, dietro a vetture particolarmente potenti.”

Damiano: stop forzato per uscita di strada. Ancora una gara sfortunata, quella del grappolo, per Damiano che per 3 edizioni su 4, ha incredibilmente rotto l’albero motore della sua Fiat 600. Sabato sera, sul primo passaggio della Carlin De Paolo – Ronchesio, dopo soli 300 metri dallo start, stessa rottura meccanica. Grazie però alla squadra dei meccanici che ha lavorato fino alla mattina seguente, l’equipaggio composto da Christian Damiano e Fabrizio De Marchi, avendo consegnato la tabella la sera prima, è riuscito a ripartire con la formula “super rally”, ma la sfortuna ha corso con loro.  Nella PS 2, al km 8.300, a causa di un errore di valutazione, la macchina su un dossetto ha perso aderenza al posteriore, facendo inchiodare le ruote anteriori e, dopo essere andati già da una riva, hanno preso l’unico palo della luce nel campo, facendo così un danno alla parte anteriore della stessa. Le parole del pilota: “Questa è l’ultima volta che il mio nome comparirà sull’elenco iscritti di questa gara che per me è davvero sfortunata. Mi spiace moltissimo per come sia andata, soprattutto per la Due Gi Sport, per non essere arrivato in fondo; per mio papà che ha lavorato con noi fino quasi al mattino seguente per sistemare la 600; per la mia compagna che è venuta a vedermi e, oltre ad essere stata in piedi anche lei fino a notte fonda, si è presa un bello spavento. Mi spiace anche tanto per il mio naviga, che anche lui si è preso un bello spavento. Ora devo pensare a risistemare la macchina che anche se non ha un gran danno, è da rimettere a posto anche di carrozzeria. Credo che mi rimetterò in gioco dopo la pausa estiva.

Un Campagnolo tutto sorrisi per Rally & Co

Bilancio positivo per la scuderia Rally & Co al Rally Storico Campagnolo in quel di Vicenza.  Grazie infatti ai 5 arrivati su 6 partiti ha potuto agguantare la seconda posizione nella coppa delle scuderie dopo una gara decisamente difficile caratterizzata da un percorso molto veloce.  Bertinotti/Rondi su Porsche 911 sono giunti 13° assoluti terzi di raggruppamento e di classe, una posizione più indietro Rimoldi/Consiglio sempre su Porsche anche loro terzi di raggruppamento e di classe. Ventottesimi assoluti e primi di classe Luca Delle Coste e Franca Regis Milano su Fiat Ritmo mentre al 43° posto troviamo su Porsche 911 Dell’acqua / Galli vincitori del primo raggruppamento.

Pierluigi Porta e Giuliano Santi concludono al 51° posto assoluto 6° di classe su Ford Escort RS 2000 mentre su vettura analoga sono stati costretti al ritiro Vicario/Frasson.  Prossimo rally sarà la gara di casa per i portacolori della scuderia di valdilana vale a dire il Rally della Lana dove il numero di equipaggi presenti sarà certamente di notevole spessore, un appuntamento al quale nessun locale vuole mancare.

Racing for Genova Team con sette vetture al Rally del Taro

Sette vetture della scuderia Racing for Genova Team nel prossimo fine settimana saranno in lizza a Bedonia, in provincia di Parma, nel Rally del Taro. Di queste, una prenderà parte alla gara internazionale valida quale terzo appuntamento dell’IRC (International Rally Championship): è la Škoda Fabia R5 di Gigi Giacobone e Monica Cicognini, chiamati a confermare la settima posizione finale conquistata al rally Appennino Reggiano. Le altre sei vetture, invece, affronteranno la gara con validità regionale. Si tratta delle Peugeot 106 1400 N1 di Paolo Garibaldi – Michele Guastavino e di Nicolò Franca – Mirella Siri e delle 106 1400 A5 di Andrea Peirano – Nicole Arata e di Luca Fontana – Ponti, della Mg Rover di Gruppo Racing Star di Donato Lanzarotti e Fabio Farinella e, in ultimo, della 106 1600 N2 di Luca Basso – Simone Cuneo.

Domenica prossima impegni anche per altri due piloti della scuderia Racing for Genova Team. Giacomo Gozzi, al volante della performante Radical SR4 1400, sarà al via della “Susa – Moncenisio” mentre Stefano Zambelli, con la Triumph Dolomite Sprint che gli sarà messa a disposizione dall’amico Roberto Percivale, prenderà parte alla 10^ Cronoscalata Storica dello Spino, prova del CIVSA (Campionato italiano Velocità in Salita per Autostoriche).

Domenica scorsa, infine, alla cronoscalata “Verzegnis – Sella Chianzutan”, improvviso forfait di Christian Rapuzzi, per problemi di meccanica alla sua Polini 04 Suzuki, e buona prestazione di Antonino Oddo (Peugeot 106 1400), che ha conseguito il secondo posto in Classe E1 IT 1400 (su 9 classificati) oltre alla 106^ posizione assoluta finale (su 177 concorrenti).

Movisport prosegue ai vertici mondiali dei rallies: Gryazin dopo la trasferta in Portogallo è ancora quarto del WRC-2

Pur con una gara sofferta, il giovane pilota russo ha saputo tenere ben salda in mano la quarta posizione in classifica a soli due punti dal terzo, prima dell’appuntamento della Sardegna tra due settimane. Questo fine settimana torna l’IRCup, con il reggiano Gianluca Tosi in cerca di nuove soddisfazioni e con l’idea di rimane sopra il podio assoluto del campionato.

 

Reggio Emilia, 3 giugno 2019. Una nuova gioia è arrivata per Movisport, nel fine settimana appena passato, in occasione del Rally Portugal, settimo appuntamento del Campionato del Mondo Rally, dove i colori del sodalizio sono portati in gara dal giovane russo Nikolay Gryazin, in coppia con Yaroslav Fedorov, con la Škoda R5 della SRT.

Al termine di una gara non facile da interpretare, Gryazin ha finito in quinta posizione del WRC-2, il che gli è valso poter rimanere ai piedi del podio, in quarta posizione con 38 punti, due in meno del norvegese Veiby. Tutto questo quando alle porte c’è l’appuntamento del Rally d’Italia-Sardegna, tra quindici giorni. Erano in lotta per il quarto posto, nel finale di gara e stavano spingendo, i due russi, ma è arrivato un “fuori programma” durante l’ultima prova speciale, la “Power Stage”, con una “toccata “posteriore che ha danneggiato le geometrie e dopo questo, la parte posteriore della vettura è diventata molto nervosa, tant’è che l’equipaggio pensava di aver forato, perdendo quindi tempo prezioso. La missione-Portogallo è stata comunque portata a termine, l’obiettivo di acquisire punti pesanti in chiave campionato è stato centrato, e Gryazin-Fedorov hanno dato conferma di essere in grado di lottare per il vertice della serie iridata riservata ai piloti privati.

“La gara è stata molto difficile in tutti i punti di vista – commenta Gryazin – Potevamo aspirare al quarto posto finale, non ce l’abbiamo fatta . . .  ma abbiamo sostenuto un’esperienza preziosa. Ora ci dobbiamo resettare e riposare per prepararsi al meglio per il rally in Sardegna, altra gara che prevedo dura. Mille grazie al team, al navigatore, allo staff della squadra e, naturalmente, ai tifosi”.

All’orizzonte c’è il “Taro”. Fermento, per questo fine settimana, per la terza prova del Campionato IRCup, il 26° Rally del Taro, a Bedonia, nel parmense, un classico di alto livello. Al via, per i colori Movisport ci saranno quattro equipaggi, “capitanati” da Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, con la loro Škoda Fabia R5 di Gima Autosport. La coppia reggiana, che dopo le prime due sfide della serie internazionale occupa la terza posizione assoluta, partirà con il target di rimanere perlomeno sopra l’attico della classifica, in una sfida che si farà ancora più ostica che non gli altri due appuntamenti. Ai nastri di partenza ci saranno altri tre equipaggi:  Montanari-Costi su una Renault Clio Williams, tornano Gazzetti-Montavoci con la Peugeot 208 R2B per trovare nuovi stimoli per il monomarca Peugeot, e con la stessa vettura e gli stessi stimoli partiranno anche

Nicoli-Romei.

Rally Storico Campagnolo, en plein per il Team Guagliardo

Nel quarto atto della serie tricolore, successi per Negri-Coppa (Porsche 911 RS), Lombardo-Livecchi (Porsche 911 SC) e Dell’Acqua-Galli (Porsche 911/S) in altrettanti raggruppamenti. Podi per Superti-Ratnayake (Porsche 911 RS) e Rimoldi-Consiglio (Porsche 911 SC) nelle rispettive categorie d’appartenenza 

 

Vicenza, 3 giugno 2019 – Competenza, professionalità, cura dei dettagli e un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Ingredienti che, ben mescolati lo scorso fine settimana, hanno regalato al Team Guagliardo l’en plein al 15° Rally Storico Campagnolo, quarto atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS), andato in scena nel Vicentino.

Scorrendo un’ideale classifica assoluta (non contemplata dalla specialità), da registrare il sesto riscontro cronometrico dei rientranti Davide Negri e Roberto Coppa, su Porsche 911 RS. L’equipaggio biellese si è imposto nel 2° Raggruppamento dopo essere passato al comando nel corso dell’ottava nonché penultima prova speciale in programma, facendo il paio con la vittoria già conseguita al “Sanremo”. Alle sue spalle, tanto nella graduatoria generale quanto in quella di categoria, si è ottimamente inserito Marco Superti. Dopo un avvio in salita, il pilota bresciano, navigato per la prima volta dal giovane Harshana Ratnayake, ha preso il giusto ritmo e sempre maggior confidenza con la nuova Porsche 911 RS (portata al debutto in occasione della Targa Florio) tanto da cumulare i primi punti per il prosieguo.

Seppur al debutto sui selettivi asfalti veneti (l’ennesimo della stagione in corso), ottava piazza e successo nel 3° Raggruppamento (il secondo, dopo quello messo a segno in Liguria) per Angelo Lombardo (Porsche 911/Sc). Un risultato frutto di una performance da incorniciare per il giovane cefaludese che, sempre assistito alle note dal concittadino Giuseppe Livecchi, è stato protagonista nell’intera due giorni di un avvincente botta e risposta con i diretti avversari, tanto da guadagnare il primato nell’ultima frazione cronometrata disputata, rilanciandosi prepotentemente nella serie tricolore e riscattando, altresì, la delusione per lo stop inatteso sulle Madonie. Nella medesima divisione, terzo gradino del podio dal retrogusto agrodolce per Roberto Rimoldi, su Porsche 911/Sc. Il gentleman driver biellese, affiancato nell’abitacolo dall’esperto palermitano Roberto Consiglio, infatti, pur avendo mantenuto alla fine dei giochi la duplice leadership provvisoria, tanto nel “Terzo” quanto nella Michelin Historic Rally Cup, ha pagato dazio, suo malgrado, per lo spegnimento del motore nel secondo passaggio della “Recoaro 1000” che gli è costato la perdita di oltre due minuti e mezzo. Un problema all’alimentazione che, una volta prontamente risolto, non ha comunque smorzato l’entusiasmo del binomio piemontese-siculo profusosi, difatti, in una gran rimonta. Seguito dai bresciani Massimo Voltolini e Giuseppe Morelli, anche loro su Porsche 911/Sc, che hanno messo nel carniere un altro piazzamento più che utile per il Trofeo di 2^ zona (Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Trentino – Alto Adige). Il 1° Raggruppamento, infine, è stato dominato dal campione in carica Marco dell’Acqua (Porsche 911/S), affiancato da Alberto Galli. Out, invece, i veronesi Giulio e Michael Guglielmi, su Porsche 911/Sc (rottura pompa della benzina) e Oreste Pasetto (Porsche 911 RS), per un malore accusato dal suo navigatore Salvo Carlo.

Ad altre latitudini altrettante soddisfazioni. Nell’Agrigentino, infatti, teatro del Rally dei Templi, Michele Buggea e Calogero Vitello, su Porsche 911 Carrera RS, hanno posto il sigillo nel 2° Raggruppamento. Amarezza, invece, per l’epilogo del 2° Rally Storico del Salento, match d’apertura del Trofeo di 4^ zona (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna). Sulle strade del Leccese, infatti, il duo formato da Piero Tirone e Giacomo Giannone, su Porsche 911/Sc, già indiscusso mattatore al Rally dei Nebrodi, è stato costretto a dichiarare forfait per noie alla frizione. Una fatalità che, va detto, non ha spento le ambizioni dei siciliani, rivelatisi altamente competitivi, a bordo di una vettura decisamente performante, prima del ritiro.

Trofeo A112 Abarth Yokohama: il sigillo di Scalabrin sul Rally Campagnolo

Assieme a Giulia Paganoni, il detentore del Trofeo svetta nella gara vicentina che ha segnato il nuovo record di partecipanti. Splendida la lotta per il secondo posto tra un ritrovato Gallione e un combattivo Fiora.

 Romano d’Ezzelino (VI), 3 giugno 2019Si è dovuto attendere cinque anni per vedere battuto il record di equipaggi in una gara del Trofeo A112 Abarth: erano stati ventotto al Campagnolo del 2014 e una volta di più la gara vicentina, l’unica ad esser sempre stata a calendario della Serie, è stata protagonista del nuovo record. Ai “soliti noti” si sono aggiunti trofeisti che non si vedevano da tempo in gara e anche altri equipaggi che si sono lanciati nella nuova avventura per la prima volta.

Si parte con la novità del Trofeo che apre il prologo del venerdì sera andando a disputare la “Torreselle” affollata di pubblico come mai era successo: Filippo Fiora e Massimo Soffritti partono forte e la spuntano per solo mezzo secondo su Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni e di 2″6 sugli arrembanti Pietro Baldo e Davide Marcolini.

La gara riprende sabato mattina col plateau di ben otto speciali rese ancor più impegnative dalla temperatura, finalmente consona al periodo; Scalabrin cambia passo e infila un poker di scratch che alla fine del primo giro lo vede al comando con 36″7 su Fiora che si deve però difendere dall’arrembante Massimo Gallione, in coppia con Vincenzo Torricelli, terzo a soli 2″3. Nel frattempo si registrano i ritiri di Baldo e anche di Droandi con Matini che erano arrivati a Vicenza da leader provvisori dopo le prime due gare. Nel secondo giro prosegue il monologo di Scalabrin assieme alla sfida Gallione – Fiora: i due piemontesi sono separati da 2″7 prima della decisiva Santa Caterina, mentre il leader li precede di un minuto scarso e sarà proprio l’ex trofeista del 1984 a spuntarla e conquistare un ottimo secondo posto.

Lisa Meggiarin e Marsha Zanet sono quarte dopo una gara attenta e precedono il giovane Luca Beccherle, ottimo quinto con Anna Erbisti e subito dietro Manuel Oriella e Simone Minuzzo si confermano equipaggio in grado di lottare per le parti alte della classifica. Enrico Canetti e Marcello Senestraro colgono un buon settimo posto davanti a Riccardo Pellizzari e Renato Vicentin, ottavi, Cristian Benedetto e Luca Mengon noni e a Giacomo Domenighini con Annalisa Vercella Marchese che vanno a completare la top-ten.

L’assoluta prosegue con Marco Gentile e Thomas Ceron in undicesima posizione seguiti da Luigi Battistel e Denis Rech, poi Paolo Raviglione e Alessandro Rappoldi, Giuseppe Cazziolato e Daniele Pasqualetto seguiti da Fabio Vezzola e Roberto Francinelli quindicesimi. E ancora un’altra cinquina con Marcogino Dall’Avo e Mattia Bartolucci sul gradino numero 16 davanti a Luca Bernardi e Matteo Gambasin, Denis Letery ed Erik Robbin, Nicolino Catgiu e Matteo Grosso che precedono Nicola Cazzaro e Giovanni, dai quali sulle strade di casa ci si aspettava una grande gara ma, problemi di carburazione prima e poi una foratura e conseguente cambio gomma in prova, li ha messi fuori gioco: chiudono ventesimi assoluti onorando comunque la gara fino alla fine e precedono Andrea Quercioli con Giorgio Severino, con Maurizio Ribaldone con Guido Zanone a chiudere l’assoluta sull’unico esemplare “Gruppo N”.

Sette i ritirati: oltre ai già citati Baldo e Droandi, dal prologo avevano abbandonato anche Giancarlo Nardi e Paola Costa e anche Marino Labirinti con Stefano Navati. Gara finita anzitempo nella seconda frazione, per Giody e Nico Pellizzari, Fabio Putti e Michael Savio, Yuri Rossato e Federica Gilli.

 

Le classifiche dopo il Rally Campagnolo: Assoluta: 1. Scalabrin 31, 2. Fiora 25, 3. Droandi 19, 4. Meggiarin 16, 5. Cazzaro 15. Gruppo 1: Labirinti. Femminile: 1. Meggiarin.  Under 28: 1. Scalabrin. Gruppo N: 1. Ribaldone. Vintage: Soffritti 6.

Tanta qualità in partenza al Rally del Taro

BORGOTARO (PR). Cento e quattordici equipaggi: ai sessantuno iscritti al Rally Internazionale del Taro che prenderanno il via sabato pomeriggio da Borgotaro, si aggiungeranno i cinquantatré iscritti al Nazionale che partiranno domenica mattina da Bedonia. E’ come sempre un appuntamento da grandi numeri, quello che nel fine settimana andrà ad accendere l’entusiasmo degli appassionati sulle strade belle e difficili dell’Appennino parmense.

C’è quantità, ma c’è anche e soprattutto qualità, quella garantita non solo dagli abituali protagonisti dell’International Rally Cup – Pirelli pronti a esibirsi nel terzo dei cinque atti di una piece ben strutturata. Ma in un eccitante gioco di trasparenze Damiano De Tommaso, primo sia all’Appennino Reggiano, sia al Piancavallo non dovrà infatti scontrarsi solamente con Paolo Porro, Fofò Di Benedetto, Alessandro Re, Gianluca Tosi, Manuel Sossella e (bella) compagnia elencando. Lungo i quasi cento e quaranta chilometri delle nove prove speciali in programma, per provare a garantirsi una volta ancor un posto sull’attico del podio,  il varesino dovrà vedersela anche con tipi tosti come Fabio Federici e Alessandro Gino con le Ford Fiesta world rally car e come Felice Re e Marcello “Razzo” Razzini con le Škoda Fabia R5. E ce n’è più che abbastanza per far pensare a una sfida aperta come poche altre. Come quella che nella versione light del rally proposto dalla Scuderia San Michele vedrà Roberto Vellani con la Peugeot 208 difendersi dagli assalti di Fausto Castagnoli, Luciano D’Arcio e Riccardo Brugo con le Škoda Fabia e pure da quelli di Fabio Rosi nel ruolo di quinto incomodo con una di quelle Peugeot 207 Super 2000 ancora in grado di esaltare chi sa come maneggiare un’auto da corsa. Tutta da vedere, infine, la gara nella gara fra Francesco Ceroni, Augusto Croci, Valeriano Toscani, Daniele Ardigò, Manuel Mussi e l’inossidabile Isabella Bignardi, i sei che hanno scelto di dare sfogo alla propria immensa passione con le BMW 318.

Concorso Petronas Podium 2.0: al GP Di F1 di Monza con Petronas

Per il secondo anno consecutivo Petronas Lubricants International promuove il concorso “Indovina il podio e vai al Gran Premio di Formula Uno a Monza”. In palio 10 biglietti per assistere al GP d’Italia e, presso le officine specializzate del network Petronas, un omaggio griffato e un buono sconto del 20% per il cambio dell’olio.

Santena (Torino), 3 giugno 2019 – Con l’arrivo dei Gran Premi estivi, prende il via la seconda edizione del concorso “Petronas Podium 2.0” dedicato a tutti gli appassionati di Formula Uno e a chi vuole cimentarsi nell’indovinare i primi tre classificati dei Gran Premi di Canada, Francia, Austria, UK e Germania e tentare di vincere due biglietti per assistere al Gran Premio di Monza, domenica 8 settembre 2019.

Per partecipare al concorso è necessario iscriversi sul sito pli-petronaspodium.it ed esprimere di volta in volta, nelle “finestre” di gioco che si apriranno per i singoli Gran Premi (nei giorni antecedenti la gara), l’ordine di classifica dei primi 3 piloti che taglieranno il traguardo. A tutti coloro che indovineranno il vincitore verrà inviato via e-mail un coupon per ritirare un omaggio presso l’officina del Network Petronas più vicina (facilmente individuabile grazie alla ricerca geolocalizzata presente sul sito pli-petronas.com/it-it/rete-di-officine) e un buono sconto del 20% per effettuare un cambio d’olio con i lubrificanti campioni di Formula Uno.

Tra tutti coloro che avranno indovinato il podio completo verranno inoltre estratti, per ognuno dei cinque Gran Premi protagonisti del concorso, due biglietti per assistere al Gran Premio di Formula Uno di Monza domenica 8 settembre 2019. Il concorso è partito martedì 4 giugno con la gara di Montréal (Canada) del 9/06 e proseguirà con il GP di Francia del 23/6 a Le Castellet, a cui seguiranno il GP d’Austria a Spielberg (30/06) e quello di Gran Bretagna a Silverstone il 14/07 per chiudersi infine con il GP di Germania nel circuito di Hockenheim il 28 luglio. L’estrazione delle 5 coppie di biglietti avverrà il 31 luglio alla presenza di un notaio e i vincitori riceveranno comunicazione via e-mail direttamente da Petronas Lubricants International.

La prima edizione del concorso “Petronas Podium”, che si è svolta lo scorso anno, è stata un grande successo, con più di 17.000 podi completati dai partecipanti e tra questi oltre 500 hanno indovinato il podio vincente aggiudicandosi gli omaggi griffati Petronas. La grande festa di Monza ha visto i vincitori dei 10 pass protagonisti dello stand Petronas nell’Area Fan Zone dell’Autodromo di Monza dove hanno incontrato l’ex pilota automobilistico e conduttore televisivo Davide Valsecchi, testimonial dell’edizione 2018 del concorso.

La passione di PETRONAS Lubricants International (PLI) per la Formula Uno è una storia di grandi successi che ha visto trionfare, per cinque volte di seguito, il team Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport nel Campionato Mondiale Costruttori FIA Formula Uno™ e che anche in questo avvio di stagione 2019 vanta risultati di altissimo livello. La gamma PETRONAS Syntium con tecnologia CoolTech™ porta la più recente tecnologia “dalla pista alla strada” e punta a garantire ai motori prestazioni ancora più elevate e minori emissioni di biossido di carbonio. PETRONAS Syntium è uno dei tre fluidi che dà vita alla suite PETRONAS Fluid Technology Solutions™ e, insieme ai carburanti PETRONAS Primax e ai fluidi per trasmissioni PETRONAS Tutela, ha svolto un ruolo fondamentale per consentire a Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport di vincere il Campionato di Formula 1 per cinque volte consecutive nei Campionati Piloti e Costruttori fin dall’inizio, nel 2014, dell’era degli ibridi in F1.

La gamma PETRONAS Syntium con tecnologia CoolTech™ è formulata sfruttando oli con catene molecolari forti per proteggere i motori dai danni causati dall’eccesso di calore offrendo una guida senza pensieri. Con l’evoluzione di questa formula viene garantita ai motori una temperatura controllata che salvaguarda i componenti vitali, massimizza la potenza disponibile, ottimizza i consumi ma, soprattutto, regala tanta serenità a chi siede al volante. Tutti i prodotti delle diverse gamme di fluidi lubrificanti, tra cui PETRONAS Syntium con CoolTech™ sono disponibili presso il Network PETRONAS che oggi conta 3.200 officine in Europa e che raggiungerà quota 5.000 nei prossimi tre anni, grazie ai nuovi piani di sviluppo in programma.

 

Il Rally “Citta di Modena” arriva a 40 edizioni: confermata la sede a Maranello

Appuntamento per la metà di settembre per l’ultima prova del Campionato Rally di Zona, valida anche per il “Tre Regioni” di regolarità Sport. Prosegue il grande lavoro con al fianco le istituzioni, per dare immagine al territorio. Foto Zini

3 giugno 2018 Il 40° Rally Città di Modena, previsto quest’anno nel week end di sabato 14 e domenica 15 settembre, è stato disegnato. Si può dire che si procede al varo della gara, una delle gare più amate dagli appassionati, che quest’anno si presenterà sulla scena nazionale rimarcando molti dei contenuti dello scorso anno, quando cioè approdò a Maranello, uno dei “nomi” simbolo del motorsport mondiale.

Si correrà un rally di Modena praticamente con le stesse misure dello scorso anno, per conferire valore a quella che sarà l’ultima prova della Coppa Rally di Zona, alla quale verranno affiancare altre importanti validità, come quella del Trofeo Rally di Zona “Storico”, del Trofeo 3 Regioni di Regolarità Sport, oltre alla Michelin Zone Rally Cup “ed ai monomarca di casa Renault, il Corri con Clio N3”, il Trofeo “R3C Open”, ed il “Trofeo R3T Open”.

L’organizzazione, affidata ad EventStyle, avendo ripreso i caratteri dell’anno passato, assicura perciò che il Rally Città di Modena targato duemiladiciannove sarà una manifestazione che permetterà agli equipaggi ed ai team di avere una logistica compatta per le operazioni verifica e assistenza in gara, con il percorso che sarà sviluppato su quattro distinte prove speciali, due da ripetere il sabato e due da ripetere la domenica per un totale di 70 chilometri di distanza competitiva su un totale di 283,140 dell’intero tracciato.

Due le prove da ripetere due volte il sabato, la “Montegibbio” e la “Castelvetro” ed altrettante da ripetere due volte previste alla domenica, la “Barighelli” e la “Valle”. Partenza ed arrivo a Maranello, in piazza della Libertà, dove si avrà anche un riordinamento, mentre gli altri saranno in Piazza Tasso a Serramazzoni e all’Acetaia Leonardi.

In queste settimane si stanno definendo gli ultimi dettagli di un evento che dunque offrirà non solo competizione ma anche fascino, passione e storia, un evento che anche quest’anno conosce il convinto sostegno dell’ACI Modena, della provincia di Modena, dell’Amministrazione Comunale di Maranello, cuore pulsante dell’evento, guardando quindi a comunicare il territorio per mezzo della competizione.  Un lavoro che si svolge insieme anche ai Comuni di Serramazzoni, Sassuolo, Prignano sulla Secchia e Castelvetro di Modena, interessati al passaggio della gara.

Adrenalina, spettacolo e tanti, tanti spunti tecnici e sportivi nell’edizione dello scorso anno, nella quale vince l’acclamato locale Andrea Dalmazzini, con Ciucci alle note su una Ford Fiesta R5 (nella foto allegata). Al secondo posto, a soli sei decimi, finì il reggiano Antonio Rusce (Škoda Fabia R5), terzo il suo conterraneo Roberto Vellani (Peugeot 208 T16 R5). Spettacolare anche la gara “historic”, andata alla Ford Sierra Cosworth di Gilli-Giorgio.

Il Chelsea Football Club conquista l’Europa League 2019

Yokohama festeggia il successo del team a cui è legata da 4 anni

Carpenedolo, 30 maggio 2019Yokohama Rubber celebra oggi un nuovo successo: non si tratta di un risultato motoristico o di nuovi traguardi commerciali raggiunti. Oggi Yokohama Rubber celebra il Chelsea  e la sua vittoria in Europa League. Infatti il team inglese di cui la casa madre è sponsor dal 2015 festeggia questa importante vittoria ottenuta ieri sera contro la fortissima squadra inglese dell’Arsenal.

Yokohama celebra questo importante risultato forte anche della notorietà che la sponsorizzazione del Chelsea le ha regalato in questi anni, soprattutto in Inghilterra e in Oriente.

 

 

 

Dal Friuli Alla Sicilia, Project Team sugli scudi

Alla “Verzegnis – Sella Chianzutan”, valida per il CIVM, terzo sigillo stagionale in Gruppo CN. Per Rosario Iaquinta (Osella PA21 Evo Honda). Alla Cronoscalata del Santuario, round del TIVM Sud, primi punti pesanti per Ninni Rotolo (Osella PA21/J). Tra le auto storiche, vittoria per Marco Runfola (Porsche 911/SC)

Verzegnis (UD), 3 giugno 2019 – All’ombra delle Alpi Carniche, suggestiva cornice della 50ª Verzegnis – Sella Chianzutan, quarto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), andato in scena nell’entroterra friulano lo scorso fine settimana, il “veterano” Rosario Iaquinta ha confermato lo stato di grazia in questo avvincente avvio di stagione. Il portacolori della scuderia Project Team, alla guida della performante Osella PA21 Evo Honda del team Catapano Corse e gommata Avon, infatti, ha messo a segno il terzo successo in Gruppo CN, consolidando oltremodo la leadership provvisoria. Rilevamenti cronometrici di tutto rispetto per il pilota calabrese lungo gli impegnativi 5640 metri del percorso, tanto da consentirgli di chiudere a ridosso della top ten; undicesimo, per la precisione.

In quel di Cefalù, nel Palermitano, teatro della Cronoscalata del Santuario, valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna girone Sud e per il Campionato Siciliano per auto moderne e storiche, altro weekend cinto d’alloro per gli alfieri del sodalizio presieduto da Luigi Bruccoleri. In cerca di rivalsa dopo la prima quanto sfortunata uscita stagionale alla “Val d’Anapo – Sortino” (abbandonata anzitempo per problemi accusati al differenziale), Antonino “Ninni” Rotolo ha centrato, appieno, l’obiettivo posto alla vigilia: mirare al primato in classe E2SC/1400 e incamerare i primi punti pesanti in ottica TIVM e “Regionale”. Il giovane “scalatore” di Termini Imerese, al primo anno con l’Osella PA21 Junior motorizzata Suzuki, curata da Filippo Indovina, si è distinto nella prima delle due manche in programma, concludendo quarto assoluto; nella seconda, invece, un testacoda in un tornante ha vanificato gli intermedi di rilievo privandolo di un piazzamento, pressoché certo, ai vertici della graduatoria generale. «Vedo il bicchiere mezzo pieno» – ha commentato Rotolo al traguardo – «Era importante macinare chilometri e testare le nuove regolazioni. Punteggio pieno. Era fondamentale per ripartire dopo lo stop di Sortino. Tempi e intermedi registrati fanno ben sperare in vista di Giarre. C’è ancora qualcosina da migliorare, ma resto molto fiducioso». Giornata no, invece, per il locale Francesco Giardina (Elia Avrio ST09), per Cristian Burgio (Renault Clio RS), per Salvatore Baratta (Renault Clio Williams) e per Antonino Cairone (Peugeot 106).

Ha avuto di che gioire, e anche parecchio, invece, Marco Runfola che ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della gara, imponendosi tra le vetture d’antan. Il conduttore cefaludese, rallista di formazione ma eclettico per indole, tornato al volante della Porsche 911/Sc, per l’occasione messagli a disposizione dalla SPM, a sette anni di distanza dalla sua ultima esperienza con un analogo modello della Casa di Stoccarda, ha costruito la propria vittoria in virtù di un primo e di un terzo posto, affrontando con scioltezza entrambe le salite. Nel 2° Raggruppamento, infine, quinta piazza per il gentleman driver Quintino Gianfilippo (Alfa Romeo Alfetta GT).

Due vincitori per Campagnolo Historic e Legend

Una Porsche 911 e una Renault Alpine A110 svettano nelle due gare di regolarità abbinate al Rally Campagnolo: la tedesca vince la Sport con Argenti e Amorosa mentre la francese porta al successo nella Media l’equipaggio rosa Giugni – Leva. Immagine Videofotomax

 Isola Vicentina (VI), 3 giugno 2019 – Se il Rally Campagnolo Storico è stato combattuto ed avvincente, non di meno lo sono state le due gare di regolarità abbinate: la sport che ha visto cinquantadue equipaggi al via e quella a media con diciassette unità.

Partito con un pronostico molto aperto, il Campagnolo Historic ha visto la Volvo 144 di Leonardo Fabbri e Cristian Garavello prendere il comando sin dal prologo serale e mantenerlo fino all’ottava e ultima prova dove il duo del Progetto M.I.T.E. si presentava con sette punti di vantaggio sul primo degli inseguitori, l’equipaggio formato da Mauro Argenti e Roberta Amorosa con la Porsche 911T. Succede però che  proprio l’ultimo, decisivo, passaggio sul pressostato risulti quello meno preciso per il leader e nel contempo è quello quasi perfetto del duo bolognese che per un solo centesimo di secondo si è ritrovato una comunque meritata vittoria, portando un nuovo alloro in casa Palladio Historic. Fabbri mastica amaro ma si consola col terzo posto e il podio viene completato dalla Fiat 124 Spider di Arturo Barbotto e Roberta Giachino.

Racchiusi in due soli punti i quattro equipaggi che seguono con Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini quarti assoluti su Porsche 911 RSR e a un punto Luigino Gennaro e Stefano Emilio Bovio con l’Opel Kadett GT/E; chiudono con le stesse penalità, cinquanta, Andrea Giacoppo e Giacomo Turri ma la discriminante premia col sesto posto il primo e la navigatrice Daniele Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia, rispetto al secondo che era navigato da Natascia Biancolin sulla Fiat  128. Marco Bentivogli e Andrea Marani sono ottavi assoluti con la Fiat 124 Abarth, mentre noni chiudono Adriano Nello Pilastro e Tomas Sartore con l’Autobianchi A112 Abarth; la top ten viene completata da Roberto Rossetto e Valter Libero su Fiat 124 spider.

Dopo l’esordio dello scorsa anno, la regolarità a media e il Campionato Italiano di specialità sono tornati a far tappa al Rally Campagnolo per il terzo appuntamento della Serie. A metter tutti in riga è stato l’equipaggio “rosa” Alexia Giugni e Caterina Silvana Leva, le più precise con la Renault Alpine A110 del CMAE Milano. Staccati di 18 penalità, i capoclassifica del Campionato, Maurizio Vellano e Giovanni Molina su Audi 80 Quattro e a podio ci vanno anche Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni con la Lancia Fulvia Coupé. Daniele Zampollo ed Edoardo Nalon sono quarti con la Porsche 912 mentre Marco Gandino e Danilo Scarcella si accontentano della posizione numero 5. Ancora una Porsche, la Carrera 3,2 di Mauro Arlenghi e Giampiero Signorelli in sesta posizione davanti alla Peugeot 204 di Luca Monti e Daniele Barbieri. Carlo Pretti e Carlo Merenda chiudono ottavi su Renault 5 Alpine precedendo l’A112 di Stefano Cenna e Paola Scalia e in chiusura di assoluta troviamo Marco Ernesto Leva e Paolo Casaleggio su Alfa Romeo Giulia GT.

La Marca Classica: vincono Malucelli e Bernuzzi

Il duo della Franciacorta Motori porta la Fiat Duna alla vittoria e si aggiudica il primo dei due prestigiosi orologi TAG Heuer.  Vittoria per Tonarelli e Casini nella gara del TNR, mentre per le turistiche si festeggiano Pozzan e Di Pol tra le storiche e Minussi – Bygate tra le moderne. Foto Roberto Deias e Roberto Zanella

Treviso, 3 giugno 2019 – Si è conclusa dopo due giornate intense e piacevoli, la seconda edizione della Marca Classica, gara di regolarità classica e turistica organizzata con successo dall’Automobile Club di Treviso nel centenario dalla sua fondazione.

Una triplice manifestazione che ha visto in lizza quarantadue equipaggi: ventiquattro con la formula della “classica” e diciotto con la “turistica”.

Partita nel pomeriggio di sabato 1 giugno dalla stupenda ambientazione dell’Asolo Golf Club, la prima tappa ha portato gli equipaggi verso la bella Castelfranco Veneto seguendo un percorso breve ma impegnativo, con trenta prove di precisione al termine delle quali Malucelli e Bernuzzi con la Fiat Duna mettevano in chiaro le proprie intenzioni, precedendo l’Innocenti Mini Cooper di Rimondi e Fava e la Fiat 1100/103 di Salvetti e Spozio.

A chiudere la prima giornata, una riuscita ed apprezzata cena di gala – sempre presso l’Asolo Golf Club – alla quale erano presenti personalità e rappresentanti delle aziende che con entusiasmo sostengono la manifestazione.

Alle 9 di domenica, la ripartenza della gara con la seconda tappa che comprendeva anche quegli equipaggi giunti nella Marca per proseguire la marcia nella rincorsa al Trofeo Nazionale Regolarità del quale La Marca Classica era il terzo degli otto appuntamenti a calendario. A questi, infine, si sono accodati i diciotto partecipanti alla gara con la formula della regolarità turistica.

Al termine di un percorso molto apprezzato sia per il piacere della guida, quanto per le bellezze paesaggistiche, un apprezzato buffet ha accolto i partecipanti all’Asolo Golf Club mentre si completava l’elaborazione delle classifiche, che una volta ufficializzate hanno sancito Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi vincitori assoluti della gara di regolarità classica e del primo dei due prestigiosi, ed ambìti, orologi TAG Heuer; il podio ha visto al secondo posto la Renault 5 Alpine di Barbara Zazzeri e Cristiano Androvandi bravi a risalire dopo la prima tappa e al terzo posto la conferma di Paolo Gino Salvetti e Bruno Spozio con la Fiat 1100/103. A Gabriella Scarioni e Camilla Rigono la vittoria tra gli equipaggi femminili e alla colorata e allegra squadra della Nettuno Bologna, il successo tra le scuderie.

I festeggiamenti si sono poi ripetuti con la classifica della gara valevole per il TNR che ha premiato, oltre che con le eleganti targhe in vetro col secondo orologio TAG Heuer, Gabriele Tonarelli e Riccardo Casini vincitori su Autobianchi A112 Elegant i quali hanno preceduto Giorgio e Marco Bossi su Lancia Fulvia Coupé e, su analoga vettura, Marco Angrisani e Mario Perri.

Terza tornata di premiazioni per la “turistica”, molto apprezzata anche questa – seppur su percorso ridotto come previsto dai regolamenti – dai partecipanti sia con le auto storiche, quanto con le moderne. Tra le vetture “ante 1991” si sono imposti Maurizio Pozzan e Diego Di Pol con la Porsche 914 i quali hanno avuto la meglio su Matteo ed Anna Buso su Fiat 124 Spider e Francesco Bragantini con Maurizio Farsura su Lancia Fulvia Coupé. Tra le moderne successo per Corrado Minussi e Roberta Bygate su BMW 330, i più precisi rispetto a Jacopo Scoscini ed Edoardo Cipriani secondi su BMW 320 Coupé e Diego Verza con Renzo Raimondi sulla Volkswagen Polo.

Terminata la  ricca cerimonia delle premiazioni, è calato il sipario su una apprezzata e riuscita seconda edizione della manifestazione fortemente voluta dall’Automobile Club Treviso che ha offerto, grazie anche al lavoro di un’efficiente e collaudata squadra, una gara che ha saputo amalgamare le belle auto e gli stupendi panorami, allo stile e all’eleganza di un evento di alto livello.