Balletti Motorsport: torna il sorriso in Emilia

Buoni i risultati delle 2 Porsche 911 impegnate al R.A.A.B. seconda e sesta con gli “esordienti” Simonetti e Ferrari. Alla “Raticosa” podio di classe per Adragna. Foto Roberto Gnudi

Nizza Monferrato (AT), 29 luglio 2019  – E’ stata una trasferta decisamente positiva per la Balletti Motorsport, quella che nel recente fine settimana ha visto il team impegnato in due gare emiliane entrambe nella provincia di Bologna: il rally R.A.A.B. Historic e la cronoscalata Bologna – Raticosa.

Al rally di Castiglione dei Pepoli erano due le vetture, entrambe Porsche 911 Gruppo 4, affidate ad altrettanti equipaggi che le utilizzavano per la prima volta; i locali Gilberto e Massimiliano Simonetti hanno ben presto preso le misure alla RSR del 2° Raggruppamento chiudendo il prologo serale in seconda posizione assoluta, posizione che confermeranno anche nelle sei prove del sabato chiudendo con la soddisfazione dello scratch nell’ultima “Traserra”: un ottimo secondo assoluto impreziosito dalla vittoria nel 2° Raggruppamento oltre che della propria classe. Molto buona è stata anche la prestazione di Alessandro Ferrari e Piero Comellato impegnati con la versione SC/RS del 3° Raggruppamento, vettura alla quale hanno iniziato a prender le misure nelle prime prove corse alla luce dei fari supplementari, terminando in ottava posizione. L’indomani, grazie ad una buona progressione, sono risaliti fino al gradino numero 6 dell’assoluta e al terzo di classe dimostrandosi molto soddisfatti del mezzo messo a disposizione dal team dei fratelli Balletti.

Coppa di classe, quella del terzo classificato, anche per Matteo Adragna, impegnato con la sua Porsche 911 RSR Gruppo 4 alla cronoscalata Bologna – Raticosa, valevole per il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche; il gentleman driver siciliano ha corso un’altra buona gara, sia col fondo bagnato quanto nell’asciutto della seconda manche ed ha realizzato una prestazione che lo colloca in quarta posizione di 2° Raggruppamento. Non ha invece preso il via per un problema tecnico, la BMW M3 di Massimo Perotto.

Coppa Città di Lucca, bicchiere mezzo pieno per la Scuderia Project Team

Sui selettivi asfalti toscani, ottima prestazione del neo portacolori locale Gabriele Lucchesi (Renault Clio S1600), vincitore di categoria in coppia con Pietro Checchi sfortuna, invece, per il figlio Christopher (Peugeot 208 R2), assistito alle note da Alessia Bertagna e costretto al ritiro anticipato

Lucca, 29 luglio 2019 – Giove Pluvio non si è certo lesinato in occasione del 54° Rally Coppa Città di Lucca, andato in scena sabato 27 luglio e valido per la Coppa Aci Sport 6^ zona (Toscana e Umbria). E per quanto le aspettative della vigilia non siano state soddisfatte appieno, la scuderia Project Team ha voluto guardare al bicchiere mezzo pieno al termine di un impegno agonistico a dir poco “bagnato”, accogliendo con favore l’ottima prestazione del neo portacolori Gabriele Lucchesi che, su Renault Clio S1600 di Alessio Santini e assistito alle note da Pietro Checchi, ha conquistato il primato di classe dopo aver stazionato stabilmente nelle posizioni nobili della top ten per oltre tre quarti di gara. I selettivi asfalti della Lucchesia, resi ancor più insidiosi dal maltempo, hanno visto l’esperto pilota locale e già tre volte vincitore della “Coppa” (2016, 2013 e 2008) cedere posizioni nelle battute finali solo per problemi al cambio che gli sono costati, altresì, 20 secondi di penalità per un ritardo, suo malgrado, al controllo orario. Nell’ambito della competizione in terra toscana, la Project ha accolto tra le proprie file anche l’atteso rientrante Christopher Lucchesi, alla sua prima partecipazione al “Città di Lucca” che, però, non gli ha detto molto bene. Il talentuoso giovane figlio d’arte, classe 1999, tornato al volante della Peugeot 208 R2 della GF Racing e in coppia con Alessia Bertagna (sostituta di David Castiglioni, indisponibile all’ultimo minuto per un lutto in famiglia), infatti, è incappato in una “toccata” nella prova speciale d’apertura delle sette in programma, danneggiando irrimediabilmente il ponte posteriore, ma tant’è.

«Christopher ha avuto la sfortuna di entrare in prova con assetto e gomme d’asciutto poco prima che si scatenasse un vero e proprio temporale pur tenendo botta in modo egregio, tanto che si è ritirato a soli 100 metri dall’arrivo» – ha spiegato Lucchesi Sr – «Ad ogni modo, per quanto l’epilogo non sia stato dei migliori, l’episodio può solo arricchire il bagaglio d’esperienza del ragazzo, in vista degli impegni futuri che, come già dichiarato pochi giorni addietro, dovrebbero essere uno o entrambi, budget permettendo, tra Nido dell’Aquila e Tuscan Rewind, validi per il Campionato Italiano Rally Terra, vedremo. Per quel che riguarda me, invece, tutto sommato mi ritengo soddisfatto visto che, prima di accusare noie al leveraggio del cambio, ero sesto assoluto. Fortunatamente, il pezzo ha retto permettendomi di tagliare il traguardo, per quanto giocoforza abbia dovuto abbassare il ritmo nell’ultima frazione cronometrata, per non compromettere una oramai certa vittoria di categoria. Detto questo, vorrei ringraziare Alessio Santini e il suo staff per avermi messo a disposizione una vettura davvero ‘muscolosa’, reattiva e performante, il mio ‘naviga’ Pietro Checchi, che si è comportato egregiamente, e Stefano Salotti, per il suo costante e prezioso sostegno».

Nell’analogo weekend, anche il 13° Rally di Alba, quinto nonché penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally WRC, è stato funestato da condizioni meteo avverse. Un presupposto che ha influito non poco sulla pur sofferta decisione dell’altro alfiere Davide Craviotto, ovvero, quella di abbandonare il confronto anzitempo. Il driver genovese, sempre affiancato dal fido Fabrizio Piccinini, ha preferito “posteggiare” al parco assistenza la Peugeot 208 R2 by Bianchi, onde evitare di incorrere in altri inutili rischi, dopo aver completato un primo giro tribolato e sofferto.

Per Pavel Group un nuovo successo: a Lucca centrata la top five con Panzani-Grilli

Dopo le recenti soddisfazioni al rally Abeti, la compagine pistoiese, in collaborazione con Jolly Racing Team, ha rivinto con forza, grazie alla prestazione altisonante dell’equipaggio lucchese.

Ancora sfortuna per Giulia Serafini, ritirata di nuovo per problemi al motore quando era in lotta per la vittoria di classe. Foto Thomas Simonelli

29 luglio 2019. Seconda vittoria in altrettante gare per la pistoiese Pavel Group, in collaborazione con Jolly Racing Team, alla 54^ Coppa Città di Lucca, lo scorso fine settimana, quarta prova del Trofeo rally di Zona 6 e valida anche per il Trofeo Rally Toscano (settima prova).

Luca Panzani/Federico Grilli hanno concluso la gara in quinta posizione assoluta, primi tra le vetture a due ruote motrici, siglando quindi il secondo successo nel trofeo Renault dopo quello ottenuto lo scorso giugno al Rally degli Abeti.  La gara “di casa”, per Panzani e Grilli è stata un capolavoro di tatti e di forza, date anche le condizioni meteorologiche difficili, con tanta pioggia, oltre che al dover affrontare i qualificati avversari per il monomarca Renault.

La vettura affidata a Panzani era stata finita di allestire alla vigilia della gara secondo le indicazioni date dal pilota ed anzi, l’intera settimana precedente l’impegno lui stesso ha lavorato insieme ai meccanici per predisporla secondo le esigenze richieste per affrontare una gara molto tecnica come quella di Lucca. Un impegno forte, anche carico di passione che ha permesso di centrare appunto il secondo successo nel monomarca francese dopo l’esordio vincente al Rally Abeti lo scorso giugno, un nuovo ed importante tassello del puzzle che lo dovrà portare alla finale della Coppa Italia a Como, puntando alla vittoria nel trofeo Renault. Nella classifica provvisoria del monomarca francese, dopo questa seconda gara di Lucca, Panzani e Grilli sono al secondo posto con 67,3 punti, dodici in meno del leader Fanucchi, che ha all’attivo una gara in più, quella del Ciocco a marzo scorso.

Gli occhi di molti erano puntati anche su Giulia Serafini, affiancata ancora da Andrea Matteucci, sulla Peugeot 106 rally. La versiliese, delusa al rally Abeti per il ritiro causa dalla rottura del motore, ha trovato di nuovo delusione. Era in cerca del riscatto pieno, puntando quindi al successo “rosa”, oltre che nella classe di appartenenza ma purtroppo ancora una volta il motore l’ha tradita costringendola al ritiro durante la quarta prova quando era seconda di classe N2 ad 1”4 dal leader.

 

Trofeo A112 Abarth Yokohama: il R.A.A.B. è di Scalabrin

In coppia con Paganoni, il detentore del titolo s’impone con autorità nel rally bolognese e torna in testa alla classifica di Trofeo. Podio completato da Beccherle – Dal Bosco e Cazzaro – Brunaporto. Foto Roberto Gnudi

Romano d’Ezzelino (VI), 29 luglio 2019Girone di ritorno del Trofeo A112 Abarth Yokohama che parte nel segno di Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni i quali, fin dalla prima speciale, hanno preso il comando con passo deciso e l’hanno mantenuto sino alla fine aggiudicandosi sette delle nove prove speciali chiudendo la gara con un perentorio vantaggio sugli inseguitori.

Rally dal percorso impegnativo quello andato in scena sull’Appennino Bolognese, con la prima frazione corsa alla luce dei fari supplementari e con parte della seconda frazione condizionata anche da scrosci di pioggia. Undici i verificati, partiti per primi, come avvenuto al Valsugana ed in ordine inverso di classifica. Scalabrin inizia con passo deciso e chiude il trittico di prove con una cinquantina di secondi di vantaggio sul sorprendente Marcogino Dall’avo, navigato da Manuel Piras; a seguire, un trio racchiuso in meno di 5″ composto da Nicola Cazzaro con Giovanni Brunaporto, Enrico Canetti e Marcello Senestraro, Orazio Droandi con Fabio Matini. Nel frattempo si ritirano per un problema meccanico Luca Bernardi e Matteo Gambasin, ma riusciranno a ripartire il giorno dopo grazia al “super rally”.

Scalabrin e Paganoni proseguono aumentando il vantaggio sino ad arrivare al traguardo a festeggiare il terzo successo stagionale che li riporta in testa alla classifica; grazie ad una bella rimonta, Franco Beccherle ed Emanuele Dal Bosco salgono sul terzo gradino del podio dove vanno a precedere Cazzaro e Brunaporto che acquisiscono punti preziosi per l’assoluta ma anche per la “under 28”.

Droandi e Matini chiudono al quarto posto dopo una bella gara e si rilanciano ai vertici della classifica; precedono Fabio Vezzola e Roberto Francinelli che sono quinti e l’arrivo premia anche Bernardi e Gambasin, con la sesta posizione assoluta. L’esordiente Nicolò De Rosa affiancato dall’esperto Amerigo Salomoni, taglia il traguardo in settima posizione e Damiano Almici con Andrea Quistini chiudono la classifica, ottavi.

Dopo una buona partenza Dall’Avo e Piras escono dai giochi a causa di un’uscita di strada sulla prova numero 5 e anche per Lisa Meggiarin e Marsha Zanet la gara è stata chiusa anzitempo a causa di una toccata nel corso della penultima speciale. Passo falso anche per Enrico Canetti e Marcello Senestraro fermati a metà gara dalla rottura delle frizione.

Il Trofeo ora si ferma per il periodo dedicato alle vacanze ma tornerà con un entusiasmante finale che prevede le due trasferte isolane: dal 19 al 21 settembre all’Isola d’Elba e tre settimane più tardi in Sardegna per la “prima” del Costa Smeralda Storico.

Le classifiche dopo il R.A.A.B.: Assoluta: 1. Scalabrin 47, 2.Fiora 40, 3. Cazzaro 36, 4. Droandi 27, 5. Canetti 25, . Gruppo 1: Labirinti. Femminile: 1. Meggiarin.  Under 28: 1. Scalabrin. Gruppo A 1. Craveri. Vintage: Soffritti.

RAAB Historic, trionfo per il team Guagliardo

Sui selettivi asfalti del bolognese, dominio per i portacolori Brusori-Carrugi (Porsche 911/SC), già vincitori nel 2016 e nel 2017. Terzo gradino del podio per Pasetto-Salvo (Porsche 911 Carrera RS) Voltolini-Morelli (Porsche 911/SC) e Tirone-Giannone (Porsche 911/SC), infine, nella top ten

Castiglione dei Pepoli (Bo), 29 luglio 2019 – Un impegno all’insegna della vera gloria per il Team Guagliardo, indubbio protagonista al 43° Rally Alto Appennino Bolognese Historic, andato in scena venerdì e sabato scorsi. La squadra diretta dall’eclettico pilota-preparatore Domenico “Mimmo” Guagliardo, infatti, ha festeggiato il trionfo dei propri portacolori Simone Brusori e Fernando Carrugi che, su Porsche 911/Sc di 3° Raggruppamento, hanno iscritto nuovamente il proprio nome nell’albo d’oro della gara ripetendosi, in tal modo, dopo i successi delle edizioni 2016 e 2017. L’equipaggio locale, svettando in sette delle nove prove speciali in programma, è passato al comando sin dalle battute iniziali limitandosi, nel finale, ad amministrare un cospicuo vantaggio cumulato nei confronti dei diretti inseguitori. I selettivi asfalti felsinei hanno detto bene anche al compagno di squadra Oreste Pasetto, già vincitore lo scorso anno. Il gentleman driver bresciano, infatti, al volante della Porsche 911 Carrera Rs e sempre assistito alle note dal fido Carlo Salvo, ha conquistato il terzo gradino del podio e la piazza d’onore nel 2° Raggruppamento.

Altrettanto degna di menzione, la performance degli altri bresciani Massimo Voltolini e Giuseppe Morelli che, seppur all’esordio al RAAB e a bordo di una rinnovata Porsche 911/Sc, hanno concluso quinti assoluti e terzi nel 3° Raggruppamento. Non sono stati da meno, infine, Pietro Tirone e Giacomo Giannone, sull’altra Porsche 911/Sc. Pur chiamato al debutto nel Bolognese e seppur penalizzato da problemi accusati all’alimentazione, il binomio siciliano ha tenuto botta, tanto da far sua l’ottava posizione in classifica generale. «Primato assoluto, podio, quattro vetture su quattro nella top ten, ovviamente, siamo felicissimi per i risultati conseguiti» – ha sottolineato un entusiasta Guagliardo – «Qualche rammarico, invece, per l’epilogo della cronoscalata. Un impegno che avevamo preparato con estrema cura e sin nei minimi dettagli, ma tant’è».

Nel medesimo fine settimana, infatti, seppur a breve distanza, si è disputata anche la 31ª Bologna – Raticosa, sesto atto del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. Un appuntamento, rivelatosi poco fortunato per Natale Mannino, presentatosi al via su Porsche 911 Carrera Rs in qualità di leader provvisorio della classe GTS+2500. Il quotato rallista palermitano, però, è stato costretto al ritiro nel corso della prima salita domenicale per noie alla leva del cambio. Uno stop inatteso per il valido conduttore isolano, certo, ma che non ha per nulla inficiato l’appassionante lotta per il titolo tricolore di categoria.

Classifica finale 43° RAAB Historic: 1. Brusori-Carrugi (Porsche 911/Sc) in 1h03’17”3; 2. Simonetti-Simonetti (Porsche 911 Rs) a 1’10”7; 3. Pasetto-Salvo (Porsche 911 Carrera Rs) a 1’22”4; 4. Tonelli-Debbi (Ford Escort Rs) a 1’52”6; 5. Voltolini-Morelli (Porsche 911/Sc) 3’58”9; 6. Ferrari-Comellato (Porsche 911) a 4’17”5; 7. Cochis-Manganone (Peugeot 205 Gti) a 4’32”1; 8. Tirone-Giannone (Porsche 911/Sc) a 4’38”1; 9. Cattolino-Sammicheli (Opel Kadett Gte) a 6’10”4; 10. Scalabrin-Paganoni (A/112 Abarth) a 6’49”2.

RAAB Historic: Rossi e Bertazzo, lacrime e sorrisi

GDA Communication raccoglie meno di quanto seminato, il modenese fermo per il cedimento del turbo, quando era primo, ed il monselicense vincente, a denti stretti. Foto Fotosport

Modena, 29 Luglio 2019 – Un RAAB Historic tanto brillante quanto travagliato ha visto protagonista GDA Communication nel recente weekend, scesa dalla pedana di partenza di Castiglione dei Pepoli con due portacolori, uno nel rally riservato ad auto storiche e l’altro nell’evento di regolarità sport, quest’ultimo valido per il Trofeo Tre Regioni.

La palma della sfortuna va assegnata, di diritto, a Gabriele Rossi che, in coppia con Fabrizio Handel sulla Ford Sierra Cosworth gruppo A, si è visto costretto a segnare un altro ritiro, in una stagione 2019 sin qui abbastanza avara, per il cedimento del turbo al termine della sesta prova.

Il modenese, il quale aveva debuttato su queste speciali proprio lo scorso anno, si era ben distinto sin dal via, supportato anche dal nuovo differenziale posteriore montato da Assoclub Motorsport, e chiudeva la prima frazione di gara in notturna al sesto assoluto, prendendo con autorità il comando delle operazioni nel 4° raggruppamento ed in classe J2-A/>2000, nonostante un cambio capriccioso e lo sfilamento di un manicotto del turbo.

Al Sabato mattina l’alfiere della scuderia di Modena incrementava il ritmo, agguantando il quinto posto nella generale ed aumentando il divario dai diretti inseguitori, prima che il turbo decidesse di appiedarlo sul finale della sesta prova speciale, quella di “Trasserra”.

Siamo molto delusi e tristi” – racconta Rossi – “perchè è il secondo risultato che buttiamo nel bidone per la stessa, identica, rottura del turbo. Un componente che era stato revisionato dopo il ritiro del Bianco Azzurro. Vogliamo essere positivi quindi diciamo che siamo contenti del passo che abbiamo espresso in gara e delle migliorie apportate, al differenziale, da Assoclub Motorsport. Assieme a loro abbiamo capito che dobbiamo riprendere in mano tutta la situazione, da cima a fondo, e siamo certi di aver imboccato, finalmente, la strada giusta.”

Al rammarico per un risultato dissolto nel fumo per Rossi fa da contraltare, non con poche difficoltà, il successo di Nico Bertazzo, affiancato da Cristiano Torreggiani, che bissa il successo del precedente Campagnolo Historic e sale sul gradino più alto della nona divisione, al RAAB Classic di regolarità sport, alla guida dell’Opel Kadett GSI in versione gruppo A.

Il pilota di Monselice, al terzo risultato di prestigio in questo 2019 di alto spessore, ha rischiato di vivere la stessa situazione di Rossi, accusando la rottura di un semiasse sull’ultima prova.

La tenacia e la determinazione hanno spinto Bertazzo a non cedere, uscendone vincitore ed ottenendo punti pesanti per il Trofeo Tre Regioni, obiettivo dichiarato per questa stagione.

È stata una gara molto sofferta per noi” – racconta Bertazzo – “perchè, onestamente, non amiamo percorsi di questo tipo. Le strade rotte e sconnesse non sono il nostro pane quotidiano. Nonostante questo stavamo andando bene sino alla rottura di un semiasse, all’inizio dell’ultima prova. Siamo arrivati con due minuti di ritardo al pressostato, pagando 300 di penalità. Avevamo però maturato un buon gap sulla concorrenza, nel corso della gara, e questo ci ha permesso di uscire comunque primi. Senza Cristiano sarebbe stato difficile arrivare fin qui.”

Renzo Rampazzo, a Scorzè, veste i panni del leader

Il portacolori di Patavium Racing è pronto a difendere, questo weekend sulle speciali veneziane, il primato nella Coppa Rally ACI Sport e nel Trofeo Clio R3 Open, in quarta zona. Foto Fotosport

Montegrotto Terme (PD), 29 Luglio 2019 – Da inseguitore a lepre in fuga, ecco quale sarà il tema conduttore principale dell’imminente Rally Città di Scorzè per Renzo Rampazzo.

Il portacolori di Patavium Racing si appresta a scendere, questo fine settimana, nelle campagne del veneziano, al volante della consueta Renault Clio R3, curata da Shade Motorsport, nell’intento di difendere la doppia leadership maturata e conquistata al Rally Valli della Carnia.

In quel di Ampezzo, grazie al secondo posto di classe R3C, il pilota di Montegrotto Terme è salito alla ribalta, in quarta zona, sia nella Coppa Rally ACI Sport che nel Trofeo Clio R3 Open.

Scorrendo la provvisoria della serie nazionale Rampazzo comanda attualmente le operazioni, in classe R3C, con otto punti su Martinelli e 12,25 su Molinari mentre, nel monomarca della casa francese, sono ben 25,2 le lunghezze di margine su Paris, unico a poterlo ancora impensierire.

Il pilota della trazione anteriore d’oltralpe può guardare con ottimismo al weekend, forte di un Città di Scorzè che, nelle ultime due edizioni, gli ha regalato importanti soddisfazioni: secondo di classe e dodicesimo assoluto nel 2017 al quale si aggiunge il secondo di classe e tredicesimo assoluto dello scorso anno.

Al suo fianco, per la prima volta, troveremo Haianes Tania Bertasini, nel ruolo di navigatore.

È molto più semplice inseguire che essere inseguiti” – racconta Rampazzo – “e, data la posta in palio, ci sarà molta pressione sulla nostra prestazione. Speriamo faccia caldo almeno. A parte gli scherzi sarà uno Scorzè molto importante per noi. Condividerò, per la prima volta, l’abitacolo con Haianes. Data la sua consolidata esperienza sono certo che troveremo, da subito, un buon feeling. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto bene in questa gara. La consideriamo quasi di casa, data la ridotta distanza che ci separa da Scorzè. Per quanto riguarda la Coppa Rally ACI Sport non possiamo dormire sonni tranquilli, il margine è molto ridotto e dobbiamo continuare a spingere. Nel Trofeo Clio R3 Open siamo messi un po’ meglio ma questo non vuol dire che dobbiamo sederci sugli allori. Abbiamo in mano un’importante occasione e dobbiamo cercare di farla fruttare al meglio. Siamo pronti ad iniziare la battaglia.”

Ricalcando l’edizione dello scorso anno il Rally Città di Scorzè si aprirà, Sabato 3 Agosto nel tardo pomeriggio, sulla speciale spettacolo “Base” (1,86 km), prima di darsi appuntamento per una calda Domenica, in tutti i sensi, sulle otto prove rimanenti. Due tornate sul trittico composto da “Resana” (4,06 km), “Fassinaro” (9,65 km) e “Zero Branco” (7,39 km), le quali precederanno quella conclusiva articolata soltanto dalle prime due.

Il nostro obiettivo resta quello di fare bene” – sottolinea Rampazzo – “e ci piacerebbe davvero molto, sia per noi che per Patavium Racing e tutti i nostri partners, poter andare in vacanza aumentando il vantaggio sulla nostra concorrenza. Sappiamo che sarà una gara dura, resa tosta sia da un parco partenti sempre di prim’ordine che da temperature, a dir poco, tropicali. Ce la metteremo tutta, come sempre del resto, e speriamo che la fortuna sia dalla nostra.”

Sogno in fumo, al RAAB Historic, per Gabriele Rossi

Come al Bianco Azzurro anche a Castiglione dei Pepoli il cedimento del turbo ruba, dalle mani del modenese, la ormai certa vittoria in raggruppamento, in classe ed il quinto assoluto. Foto RaceEmotion

Modena, 29 Luglio 2019 – Tutto sembrava perfetto, dopo la quinta prova speciale del RAAB Historic, con Gabriele Rossi saldamente al comando del 4° raggruppamento, 37”6 su Cochis, della classe J2-A/>2000, margine di quasi due minuti e mezzo su Pedretti, e con un quinto gradino della classifica assoluta che confermava l’ottimo lavoro svolto, da Assoclub Motorsport, sul nuovo differenziale posteriore montato sulla Ford Sierra Cosworth di gruppo A.

Il sogno di chiudere il cerchio con un risultato prestigioso, l’appuntamento di Castiglione dei Pepoli vide esordire il pilota di Modena tra le auto storiche nella passata edizione, è invece stato nuovamente, come al Rally Bianco Azzurro di fine Maggio, dissolto nel fumo della stessa turbina che aveva regalato il primo boccone amaro di questa stagione 2019.

Tanta la rabbia e la delusione del portacolori di GDA Communication per un risultato conquistato, con merito, sul campo e che poteva far ritornare il sorriso in vista delle vacanze.

Dire che siamo feriti è dir poco” – racconta Rossi – “perchè, dopo aver digerito il terzo assoluto perso al Bianco Azzurro, ci siamo ritrovati a vivere lo stesso incubo di quella gara. La stessa identica tipologia di rottura, avvenuta nello stesso identico modo. Al termine della sesta speciale, quando mancavano pochi chilometri al termine, la pressione del turbo è completamente svanita ed il cofano ha cominciato a fumare. A passo d’uomo siamo riusciti ad arrivare al tavolo dei cronometristi e, come abbiamo consegnato la tabella di marcia, dallo scarico è uscita la fumata bianca. Siamo molto tristi perchè ci stavamo comportando bene. Eravamo tranquillamente al comando della classe e del raggruppamento. Stavamo ripetendo la buona prestazione dello scorso anno anche nell’assoluta. Un quinto posto che ci gratificava. Voglio ringraziare di cuore Assoclub Motorsport, nelle persone di Manuel e Valentina, perchè hanno svolto un lavoro ottimo con il differenziale. La vettura è cambiata radicalmente. Abbiamo capito che dobbiamo, assieme, rivisitare l’intera situazione per poter dormire sonni tranquilli.”

Come da tradizione, nelle ultime edizioni, il RAAB Historic scattava Venerdì sera e Rossi, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel, usciva da “Tavianella” con il quinto tempo, primo di raggruppamento e di classe, abbassando il record personale di oltre un secondo a chilometro.

Il campanello di allarme suonava già sul secondo crono, quello di “Valserena”, con la prima marcia che iniziava ad uscire mentre sul terzo, a “Trasserra”, si sfilava un manicotto del turbo.

Nonostante questo il modenese chiudeva sesto assoluto, leader di raggruppamento e classe.

Si ripartiva al Sabato mattina con Rossi, quinto tempo in prova, che sorpassava Voltolini e guadagnava un altro gradino nella classifica generale, mettendolo in sicurezza grazie al quarto parziale firmato sulla successiva ripetizione di “Tavianella”, prima dell’inesorabile doccia fredda.

Siamo positivi per il futuro” – aggiunge Rossi – “perchè, assieme ai ragazzi di Assoclub Motorsport, abbiamo definitivamente capito le aree di intervento che porteranno la nostra Sierra al top della forma. Il primo obiettivo, ora, diventa soltanto questo. Testa bassa e lavorare duro.”

Fabio Peruzzo, a Scorzè, si allena in ottica mondiale

Il pilota di Conselve è pronto ad affrontare le insidiose pianure del veneziano, in preparazione al debutto nel FIA World Rally Championship, all’ADAC Rallye Deutschland, in Germania. Foto Fotosport

Conselve (PD), 29 Luglio 2019 – È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia che accompagnerà Fabio Peruzzo in un caldissimo mese di Agosto, non solo per le torride temperature che caratterizzano questo periodo ma soprattutto per l’atteso debutto nel FIA World Rally Championship, massima espressione a livello mondiale per il mondo del rallysmo.

In attesa di prendere la rotta che lo porterà, a fine Agosto, verso la Germania per disputare l’ADAC Rallye Deutschland, il portacolori della scuderia Omega ha deciso di non lasciare nulla al caso e, per prepararsi al meglio in previsione del primo ballo nel campionato del mondo, tornerà alla guida della propria Peugeot 106 gruppo A al prossimo Rally Città di Scorzè.

Il tradizionale appuntamento che si articola sulle veloci pianure del veneziano è diventato, da svariate edizioni, una data fissa nel calendario di molti piloti, confermando la bontà del lavoro svolto dall’organizzazione e gratificando un nutrito pubblico pronto ad incitare i concorrenti.

Lo Scorzè non sarà una novità per il pilota di Conselve, avendo già partecipato sia nella vecchia era, nel 1993 con una Renault 5 GT Turbo cogliendo il terzo di classe e l’undicesimo assoluto, che in quella nuova, nel 2010 con una Peugeot 106 di gruppo N.

Equipaggio tutto patavino con Nicola Terrassan, da Abano Terme, pronto a dettar le note.

Siamo pronti a scaldare i muscoli per il debutto nel mondiale rally” – racconta Peruzzo – “e per prepararci nel migliore dei modi abbiamo scelto di tornare a correre il Rally Città di Scorzè. Una volta, in pianura, andavo particolarmente forte ed infatti qui, nel 1993, sono salito sul podio di classe con la Renault 5 GT Turbo. Ora non lo so se sono ancora competitivo su questo tipo di fondo perchè è dal 2010 che non partecipo. Visto l’impegno della Germania vogliamo prepararci nel miglior modo possibile e qui, a Scorzè, possiamo trovare delle situazioni molto vicine a quelle che vivremo nel mondiale. Torneremo alla guida della nostra Peugeot 106, prima di salire sulla più recente 208 R2, con l’unico obiettivo di allenarci, per bene, questo weekend.”

Ad attendere Peruzzo, Sabato 3 Agosto, ci sarà la speciale spettacolo “Base” (1,86 km), prima di dare fuoco alle polveri seriamente, la giornata seguente, con la disputa di otto prove.

Si aprirà la Domenica con il trittico composto da “Resana” (4,06 km), “Fassinaro” (9,65 km) e “Zero Branco” (7,39 km), prima di fare rientro nel cuore di Scorzè per il riordino e la successiva service area.

Un altra tornata sui tre crono, nel primo pomeriggio, condurrà i concorrenti a quella conclusiva, articolata unicamente su “Resana” e “Fassinaro”.

Il percorso, seppur in pianura, risulta essere particolarmente insidioso” – aggiunge Peruzzo – “perchè le speciali tenderanno a sporcarsi parecchio. Non essendo particolarmente tecniche, per conformazione della pianura stessa, la differenza sarà fatta sui dettagli, soprattutto sulle staccate. Una situazione che troveremo spesso in Germania. Grazie di cuore ai partners, i quali rendono possibile tutto ciò. Non abbiamo velleità di classifica. Siamo qui solo per prepararci.”

Scorzè: Scopel, Agostinetto, il ritorno sulla R5

La profonda amicizia che lega il pilota di Possagno a quello di Saccol di Valdobbiadene porterà il primo a rinverdire il sogno, per una prova, di guidare la Skoda Fabia R5.

Possagno (TV), 29 Luglio 2019 – Un Rally Città di Scorzè all’insegna delle forti emozioni, quello che vedrà protagonista tra Sabato 3 e Domenica 4 Agosto Roberto Scopel.

Il pilota di Possagno, dopo aver archiviato un brillante Rally della Marca, si appresta a scendere nelle campagne del veneziano per trasformare in realtà un sogno ancora chiuso nel cassetto.

La profonda amicizia che lo lega ad un altro trevigiano DOC, Ivan Agostinetto, darà vita al ritorno su una vettura da assoluto, la Skoda Fabia R5 di Lorenzon Racing, griffata Xmotors.

Ivan è una persona davvero rara in questo mondo” – racconta Scopel – “ed è solo grazie a lui che potrò prendere in mano il volante della Skoda Fabia R5, in una vera prova speciale, in gara. Con le mie attuali forze non sarei in grado di avere il budget per poterci correre ed il regalo che Ivan mi farà a Scorzè, potendo vivere da pilota la speciale spettacolo, è un gesto che mi riempie il cuore di gioia. Sono davvero orgoglioso dell’amicizia che ci lega da tempo.”

Gli fa eco Ivan Agostinetto, il quale vestirà i panni del navigatore durante la prova di apertura, al Sabato pomeriggio, per poi tornare sul ponte di comando nella giornata di Domenica.

Roberto è una grandissima persona” – sottolinea Agostinetto – “e non mi riferisco soltanto alla stazza fisica. Ha un cuore grande, è sempre disponibile. Quando riesce a ritagliarsi del tempo libero lo dedica ad aiutarmi nel lavoro. In abitacolo? È un professionista nato, non ci sta altro da dire. Ogni gara riesce sempre ad insegnarmi qualcosa sulla guida. È il mio maestro. Per me è un enorme piacere regalargli la possibilità di guidare la mia vettura. Lo scorso anno provò la Ford Fiesta R5, quest’anno si godrà la Skoda Fabia R5. Ad averne di amici come è Roberto.”

Alto tasso di emozioni previsto quindi per il tardo pomeriggio di Sabato quando si accenderà il semaforo verde della super speciale “Base” (1,86 km), con Scopel al volante della Skoda Fabia.

Inversione di ruoli, tra i due portacolori di Xmotors, per la Domenica seguente quando saranno otto i tratti cronometrati da affrontare.

Tre le prove speciali in programma: “Resana” (4,06 km), “Fassinaro” (9,65 km) e “Zero Branco” (7,39 km), le prime due da percorrere per tre tornate mentre l’ultima soltanto per due.

Ho corso a Scorzè sette, otto volte negli ultimi dieci anni” – aggiunge Scopel – “e la posso considerare come una gara di casa. Una seconda casa a tutti gli effetti. I primi anni li ho vissuti da pilota, gli ultimi nel ruolo di naviga. Nella scorsa edizione abbiamo chiuso con un buon nono posto assoluto, sulla Ford Fiesta R5, non male per uno come Ivan che sale su queste vetture solo una volta all’anno. Quest’anno correremo con una Skoda Fabia R5, sempre del team Lorenzon Racing e con i colori Xmotors. Ivan dovrebbe trovarsi più a suo agio su questa vettura. Da quanto si sente vociferare il parco partenti, di questo Città di Scorzè, sarà davvero importante, tanti piloti dal piede pesante che conoscono bene le R5. Noi pensiamo a divertirci.”

 

Loeb il “Cannibale” re di Alba

Alba (CN), 28 luglio 2019  – Un Rally di Alba dal sapore internazionale: vincono Sebastian Loeb e Daniel Elena con la Hyundai i20 WRC Plus, schierata dal team Hyundai Motorsport, precedendo al traguardo di piazza Michele Ferrero, i francesi Sarrazin e Renucci con la Hyundai i20 R5. Sul terzo gradino del podio salgono Luca Pedersoli e Anna Tomasi, con la Citroen Ds3 WRC. Vincono soprattutto i tanti sportivi che hanno seguito la tredicesima edizione dell’evento e gli stessi organizzatori della Cinzano Rally Team.

Pronostico della vigilia rispettato per il 13° Rally di Alba. L’equipaggio dei nove volte campioni del mondo , il francese Sebastien Loeb e il monegasco Daniel Elena sulla Hyundai i20 Coupe WRC ad Alba per fare un test agonistico con la vettura che userà nel gara mondiale in Germania, ha dominato vincendo tutte le prove speciali, affrontando tutte le possibili condizioni climatiche dall’acquazzone del mattino all’asfalto umido per finire sull’asciutto dei due passaggi sulla prova speciale di Santo Stefano Belbo.

Sul palco d’arrivo, scortato dagli sbandieratori e dai musici in costume medievale, Loeb sottolinea la somiglianza delle strade delle Langhe con quelle del Mondiale, rally di Germania in particolare “… ma qui il vino è più buono …” e il navigatore Elena evidenzia la soddisfazione per aver potuto provare in gara diverse condizioni meteo.

Si parla francese anche sul secondo gradino del podio con Stephane Sarrazin e Jacqua Julien Renucci in gara con la Hyundai i20 di classe R5. Fermo dal Montecarlo di inizio stagione prende in fretta confidenza con la vettura e si installa sulla piazza d’onore sin dalla prima speciale della domenica che si è corsa sotto la pioggia in condizioni davvero difficili. Sarrazin contiene il tentativo di rimonta degli italiani che lo inseguono e finisce con 2’05″0 di distacco da Loeb e con 29″2 di vantaggio sul Luca Pedersoli in gara con Anna Tomasi a bordo di una Citroen Ds3 WRC. Il bresciano ottiene così punti importanti per il Campionato Italiano WRC, che gli permettono di accorciare a un solo punto il distacco in classifica da Marco Signor, che ad Alba si è ritirato. Resta al comando della classifica della serie tricolore ACI Sport il lombardo Simone Miele, navigato da Roberto Mometti con la Citroen Ds3 WRC, concludendo il Rally di Alba al quarto posto, staccato di 2’43″7 dal vincitore.

E’ stato un fine settimana intenso anche per gli organizzatori che si sono prodigati per superare le diverse condizioni avverse che si sono presentate, supportati dai corpi di Sicurezza, le Istituzioni e le strutture sanitarie del 118 che sono tempestivamente intervenute sabato mattina per assistere Marco Ravera, navigatore di Alessandro Gino che ha riportato una forte contusione al costato durante lo Shakedown nella zona di Cherasco, prima della partenza della gara e, poco più tardi una fotografa colpita da una pietra. La due giorni di gara è proseguita nel pomeriggio di sabato sotto la pioggia di un forte temporale, che ha indotto gli organizzatori a sospendere lo show del drifting ad Alba, previsto sullo stesso circuito sul quale in serata s’è poi regolarmente disputato RA Show. Frazione cronometrata d’apertura della gara, altamente spettacolare, seguita da moltissimi spettatori che oggi si sono riversati sulle strade tra i noccioleti e le vigne. Scoprendo borghi, castelli ed i più caratteristici angoli di Langa, da Roddino a Santo Stefano Belbo. Sportivi appassionati che, a fine di questa giornata tornata soleggiata e calda, hanno salutato i 125 concorrenti al traguardo di Piazza Michele Ferrero, ad Alba.

Questa la top-ten: 1.Loeb – Elena (Hyundai I20 WRC Plus) in 56’20.7; 2.Sarrazin – Renucci (Hyundai I20 R5) a 2’05; 3.Pedersoli – Tomasi (Citroen Ds3 WRC) A 2’34.2; 4.Miele – Mometti (Citroen Ds3 WRC) A 2’43.7; 5.Scandola – D’amore (Hyundai I20 R5) a 3’10.7; 6.Pinzano – Passone (Skoda Fabia R5) A 3’50.6; 7.Carella – Bracchi (Skoda Fabia R5) a 4’00.8; 8.Gino – Ceschino (Ford Fiesta Rs WRC) a 4’37.6; 9.Veiby – Andersson (Hyundai I20 R5) a 4’38.2; 10.Fotia – Sirugue (Hyundai I20 R5) a 4’45.1.

Al 13° Rally Di Alba Federico Bottoni vince il titolo del Trofeo Clio R3 Top

In Piemonte l’alfiere della Scuderia Palladio insieme alla navigatrice Daiana Ramacciotti viene incoronato campione del trofeo con una gara di anticipo. Nel Corri con Clio N3 OPEN “Cave” sale sul gradino più alto del podio

Alba, 28 luglio 2019. Il 13° Rally di Alba, quinto appuntamento dei sei previsti dal calendario del Campionato Italiano WRC, ha ospitato i trofei Renault Clio R3 TOP e Corri con Clio N3 OPEN.
Il primo monomarca ha conosciuto il nome del campione 2019: Federico Bottoni. Il portacolori della Scuderia Palladio è stato autore di una gara perfetta, in cui con la navigatrice Daiana Ramacciotti è riuscito ad ottenere il primo posto per la seconda volta consecutiva. Le condizioni meteo avverse nella prima parte della giornata, con molto fango presente sulle strade immerse tra i sinuosi nastri d’asfalto delle Langhe, non hanno scoraggiato Luca Fiorenti e Simone Magi (Leonessa Corse) autori di una magistrale performance che gli ha garantito il piazzamento d’onore sul palco di arrivo di Alba. Non da meno è stato il duo della HP Sport formato da Oscar Sorci e Matteo Mosele, terzi al termine delle ostilità.
Rammarico per Giuliano Giovani e Stefano Zanni (Movisport), fermi durante la terza prova speciale “Igliano” a seguito di un’uscita di strada. L’equipaggio, riuscito a rientrare in carreggiata fuori dal tempo consentito, ha riportato un guasto tecnico alla vettura che non gli ha permesso di continuare la competizione, nonostante l’ottima performance del sabato in cui sono svettati tra i trofeisti Renault. Destino avverso anche per Giuseppe Carlo Camere e Stefano Demartini, anche loro costretti a sventolare la “bandiera bianca” nelle battute iniziali della seconda giornata del rally, a seguito di un problema al cambio riscontrato sulla loro Clio R3C. Da segnalare la mancata partecipazione all’evento da parte di Federico Gasperetti (Pistoia Corse), che avrebbe avuto la possibilità di sedere al tavolo dei protagonisti.
Nel Corri con Clio N3 OPEN “Cave” chiude le ostilità sul gradino più alto del podio davanti ad Alain Cittadino e Sergio Patetta, rispettivamente secondo e terzo.

La Coppa Città di Lucca è ancora di Rudy Michelini: conquistato il nono alloro

Il pilota di Lucca, in coppia estemporanea con l’amico Luca Spinetti, non ha dovuto forzare per andare a mettere le mani sul nono trionfo, riscattando così in pieno la delusione della settimana scorsa a Roma. Secondo assoluto ha chiuso Luca Pierotti, anche lui con una Fabia R5, autore di una seconda parte di gara assai decisa, dopo un avvio sofferto a causa dell’assetto. Completa il podio, tutto firmato Skoda, con una grande prestazione Cristiano Bianucci, all’esordio con la Fabia R5,  al rientro dopo un’assenza di sette anni. La gara resa dura ma anche appassionante da un inaspettato clima avverso, con tanta pioggia. Foto Amico Rally e Bugelli

Lucca, 27 luglio 2019. Anche la 54^ Coppa Città di Lucca, valido per la Coppa Rally di sesta zona e per il Trofeo Rally Toscano, porta la firma di Rudy Michelini. Il pilota di Lucca, che inseguiva il suo nono alloro non ha tradito le attese firmando nuovamente il qualificato albo d’oro della gara, stavolta insieme (prima volta in coppia) a Luca Spinetti, sulla Skoda Fabia R5, la stessa che usa nel Campionato Italiano.

Per Michelini, oltre al dominio assoluto e mai messo in discussione, il “Lucca” è stato anche motivo di riscatto. Una rivalsa dalla delusione sofferta nel “tricolore” rally di RomaCapitale la settimana scorsa, coinciso con un ritiro.

Preso il comando della classifica dalla prima prova speciale, Michelini ha poi allungato con decisione con la quarta, sfruttando al meglio il feeling con la vettura boema, lasciandosi alle spalle un’accesa bagarre. Bagarre dalla quale è emerso con forza Luca Pierotti, in coppia con Manuela Milli, anche lui con la Fabia R5, finito secondo a coronamento di una seconda parte di gara in rimonta. L’avvocato lucchese aveva avviato la sfida sotto tono, soprattutto a causa di problemi di assetto con la strada bagnata e nel finale ha avuto ragione di un coriaceo Cristiano Bianucci, tornato alle gare dopo sette anni di pausa debuttando al volante di una Skoda Fabia R5. Assecondato dall’abituale copilota di Michelini, Michele Perna, Bianucci ha compiuto l’impresa, insediandosi subito nell’attico della classifica con disinvoltura nonostante tutte le incognite del caso, andando così a completare un podio tutto marchiato Skoda.

Ai piedi del podio, quarto, un altro lucchese doc, Stefano Gaddini, al debutto con la più datata Peugeot 207 S2000, prima esperienza per lui, assecondato da Innocenti (alla 250^ gara da copilota, questa di Lucca), con una vettura a trazione integrale. Gaddini, già vincitore della gara nel 2006, non ha mai cercato sfide che potevano portarlo all’errore, ma ha soprattutto guardato a capire la vettura “del Leone” che lo ha comunque soddisfatto in pieno.

Quinto assoluto, primo anche delle vetture a due ruote motrici, Luca Panzani, con la Renault Clio R3, in coppia con il fido Grilli. Per Panzani è il secondo successo su altrettante gare nel Trofeo Renault Clio R3, in costante lotta con il leader, anche lui lucchese, Claudio Fanucchi.

Sesta e settima posizione acquisita da due Peugeot 208 R2, agili e performanti nel nervoso e indecifrabile tracciato lucchese:  sesto ha chiuso il versiliese Gianandrea Pisani, con al fianco Migliorati, rientranti dopo un anno di pausa e settimi i pistoiesi Paperini-Fruini, di nuovo sotto i riflettori con una prestazione di livello elevato.

Ottava posizione per Fanucchi-Giorgi (Renault Clio R3), davanti alla pari vettura di Simonetti-Riterini e completa la top ten Mauro Lenci, con Celli alle note, alla prima volta con la Skoda Fabia R5. Una gara sofferta, quella di Lenci, purtroppo non andata per come l’esperto lucchese (vincitore di tre edizioni della gara) auspicava a causa di un problema fisico/muscolare ad una gamba, palesato nei giorni precedenti all’impegno.

Sfortunati i Lucchesi padre e figlio: Cristopher Jr. (Peugeot 208 R2) ha alzato bandiera bianca per una “toccata” a fine della prima prova con cui ha danneggiato il retrotreno, mentre papà Gabriele dopo tre quarti di gara passati dentro la top ten è affondato in classifica per problemi al cambio della sua Renault Clio S1600.

La gara gestita dalla MaremmaCorse 2.0, la struttura organizzativa che ha rilevato l’evento dalla passata edizione ha conosciuto ampi consensi sia dagli equipaggi (96, gli iscritti alla gara, record stagionale per le gare del Campionato di sesta zona), che a tutto tondo dalle istituzioni. Ha avuto un rinnovamento nella logistica, con Porcari arrivata per la prima volta ad essere toccata da un rally, oltre a proporre un percorso rinnovato, comunque ispirato dalla tradizione. L’organizzazione ha espresso la sua soddisfazione per la costruttiva collaborazione avuta oltre che dal Comune di Porcari , anche da quelli di Bagni di Lucca, Capannori, Fabbriche di Vallico, Fabbriche di Vergemoli, Lucca, Montecarlo, Pescaglia e Villa Basilica.  La gara ha significativi sostegni anche da importanti partner economici, che hanno intuito la valenza della Coppa Città di Lucca per il territorio: AnotherRent, AutoP, Bardahl Italia, Eurocolor, Gesam gas e luce, Gruppo Titano, Grafiche Ottoquadro, Italcar Scania, MM Motorsport, Pasticceria Regina.

CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten):  1. Michelini-Spinetti (Skoda Fabia) in 51’47.6; 2. Pierotti-Milli (Skoda Fabia) a 37.0;  3. Bianucci-Perna (Skoda Fabia) a 39.7; 4. Gaddini-Innocenti (Peugeot 207) a 2’15.5; 5. Panzani-Grilli (Renault Clio RS) a 3’44.6; 6. Pisani-Migliorati (Peugeot 208) a 4’47.9; 7. Paperini-Fruini (Peugeot 208) a 5’08.3; 8. Fanucchi-Giorgi (Renault Clio RS) a 5’09.6; 9. Simonetti-Riterini (Renault Clio RS) a 5’10.5; 10. Lenci-Celli (Skoda Fabia) a 5’17.4.

Rudy Michelini suona la “nona”:  ennesima vittoria sulle strade della Coppa Città di Lucca

Il portacolori della scuderia Movisport centra il nono successo tra le strade di casa, al volante della Skoda Fabia R5 del team P.A. Racing ed assistito alle note, per la prima volta, da Luca Spinetti.

Lucca, 28 luglio 2019. E’ una vittoria di elevato spessore, quella conquistata da Rudy Michelini sulle strade della Coppa Città di Lucca, appuntamento valido per la Coppa Rally di Zona e per il Trofeo Rally Toscano andato in scena nell’intera giornata di sabato e mandato in archivio nella spettacolare cornice delle mura cittadine, location che ha caratterizzato l’arrivo della gara. Al volante della Skoda Fabia R5 messa a disposizione dal team P.A. Racing ed affiancato “alle note”, per la prima volta, da Luca Spinetti, il portacolori della scuderia Movisport si è reso protagonista di un avvio deciso, portando il proprio vantaggio a ventidue secondi sul primo inseguitore già dopo due prove speciali.

Un margine, quello espresso dal pilota locale nelle fasi iniziali di gara, che gli ha permesso di gestire nel migliore dei modi il prosieguo del confronto, ovviando ad un problema legato al setup della vettura che ne ha appesantito la performance nella seconda ripetizione di “Pizzorne”. Per Rudy Michelini, la vittoria alla Coppa Città di Lucca è valsa la nona firma nell’albo d’oro della manifestazione, cementando ulteriormente lo status di recordman sulle strade dell’appuntamento toscano, uno dei più blasonati nel contesto regionale.

“Una grande soddisfazione vincere in questo contesto, con un fondo che ha costretto tutti gli equipaggi agli straordinari – il commento di Rudy Michelini a fine gara – le condizioni atmosferiche ci hanno proposto chilometri altamente selettivi dove la presenza di foglie e, talvolta, la scarsa visibilità legata alla nebbia, si sono rivelate un banco di prova decisamente impegnativo. Una situazione di difficoltà che ha elevato ulteriormente il tasso tecnico della gara, rendendo ancora più piacevole l’arrivo sulle mura. Tengo a ringraziare Luca Spinetti per il supporto espresso e tutto il team. L’obiettivo, adesso, è rivolto all’edizione 2020, puntato su quella che sarebbe la mia decima vittoria sull’asfalto di casa”.

Un vero e proprio “tour de force”, quello che – nelle ultime due settimane – ha interessato il testimonial di AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Due impegni consecutivi, quelli di cui si è reso protagonista Rudy Michelini, al “via” del Rally di Roma Capitale, appuntamento titolato Campionato Europeo ed Italiano Rally e della Coppa Città di Lucca, confronto “rivisto” nel suo format che ha riposto le aspettative degli appassionati nelle prove speciali di “Pizzorne”, “San Rocco” e “Bagni di Lucca”. La stagione sportiva di Rudy Michelini proseguirà con la partecipazione al Rally del Friuli (30-31 agosto) ed al Rally Due Valli (10-12 ottobre), appuntamenti decisivi nella lotta al vertice del Campionato Italiano Rally Asfalto, confronto che, attualmente, vede il driver lucchese in seconda posizione.

I locali Brusori-Carrugi si aggiudicano con autorità l’edizione numero 43 del RAAB Historic

Il duo dell’Xrace sport si porta in testa fin dalla prima prova speciale incrementando prova dopo prova il vantaggio sugli avversari con l’usuale Porsche 911. Completano il podio tutto Porsche i fratelli Simonetti all’esordio con la vettura tedesca e Pasetto-Salvo nell’ordine con quest’ultimi attardati da un errore nella prima giornata. Nel seguitissimo Trofeo A112 Abarth sempre in testa Scalabrin-Paganoni seguiti da Beccherle-Dal Bosco e Cazzaro-Brunaporto. Nella Regolarità Sport sempre in testa Turri-Moscato con la FIAT 128.

Una gara che ha avuto un solo dominatore: il duo della X Race Sport composto da Simone Brusori e Fernando Carrugi, che con la usuale Porsche 911 ha preso la leader ship della gara fin dalla prova d’apertura incrementando il vantaggio sugli avversari fino alla pedana d’arrivo di Castiglion de Pepoli. Nessuno ha impensierito il pilota locale che solo nel finale ha lasciato agli avversari alcuni secondi controllando comunque la classifica. Un altro equipaggio locale, il duo composto da Gilberto e Massimiliano Simonetti ha colto, al rientro con la Porsche 911 RS, la piazza d’onore avendo la meglio, dopo una bella battaglia nei confronti di Oreste Pasetto e Carlo Salvo  attardati da una divagazione nella prima parte di gara e poi sempre in zona podio. Tra l’altro mentre Brusori si è aggiudicato l’assoluta e il terzo raggruppamento, Simonetti ha fatto suo il secondo.  Grande prestazione, pur disponendo di minore cavalleria, per il duo Tonelli-Debbi con una spettacolare Ford Escort RS che è di poco sotto il podio assoluto oltre che secondo di Raggruppamento seguito da Voltolini-Morelli e Ferrari-Comellato entrambi su Porsche 911.  Eccezionale la gara di Cochis e la Manganone che dopo l’esperienza nel Trofeo A112 sono saliti di categoria utilizzando una Peugeot 205 Gti con cui si sono aggiudicati il Quarto Raggruppamento  oltre una prestigiosa settima piazza assoluta.  L’ottava piazza invece è stata appannaggio di Tirone-Giannone un altro equipaggio della casa di Stoccarda  che precede Cattolino-Sammicheli invece con una Opel Kadett Gt/e che proprio qui al RAAB aveva esordito nelle mani dell’indimenticabile Attilio Bettega. Chiude i top ten, di una ipotetica classifica assoluta, il forte e giovanissimo duo Scalabrin-Paganoni che a suon di prestazioni di alto livello si aggiudica con autorità la particolare classifica A112 Abarth. Proprio in quest’ultima, dietro all’imprendibile Scalabrin bagarre fino all’ultimo metro che ha visto prevalere Becchelle-Dal Bosco di stretta misura nei confronti di Cazzaro-Brunaporto.  Tra i vincitori di classe da mettere in evidenza Pedretti-Fedele alle prese con un BMW M3 e primi di categoria, mentre tra i ritiri da citare Mariotti per noie al cambio della sua ammiratissima Alfa Romeo GTV Turbodelta. Anche nel Trofeo A112 Abarth ritiri tra i protagonisti per Dall’Avo e per la rientrante Maggiarin entrambi per incidente che gli ha compromesso la prosecuzione della gara nelle fasi finali.

La scuderia Team Bassano grazie ai risultati dei suoi equipaggi che si sono distinti nell’assoluta come Cochis, Tirone e Cattolino si è aggiudicata la particolare classifica tra le scuderie.

Nella gara di regolarità sport invece bagarre con vittoria finale di Turri-Moscato con una Fiat 128 che ha preceduto Mozzi-Garavello invece su Opel Kadett Gt/e con un distacco al fotofinish di appena due punti. Più attardato il terzo classificato Bentivogli-Marani su Fiat 124 Abarth Rally attardato nelle fasi iniziali per noie tecniche che lo hanno costretto a recuperare con decisione nella giornata di sabato. Qui la vittoria tra le scuderie è stata assegnata alla Scuderia Progetto Mite che coinvolge in questa attività navigatori ipovedenti che svolgono in maniera vincente l’importante e decisivo ruolo di navigatore.

Soddisfazione per gli organizzatori della Eventstyle e delle amministrazioni che, presenti nelle varie fasi dello svolgimento della manifestazione, hanno avuto parole di apprezzamento per il ritorno ad alti livelli del RAAB che è stato e continua ad essere un punto di riferimento per gli appassionati delle quattro ruote coinvolgendo migliaia di persone e valorizzando così le numerose bellezze storiche e naturali del territorio. Appuntamento perciò per l’edizione 2020 del RAAB Historic e della Regolarità Sport oramai entrati come appuntamento fisso dell’Area bolognese con i comuni di Castiglione dei Pepoli, vero polo di riferimento della gara, ma anche del Comune di Camugnano e di San Benedetto Val di Sambro che hanno ospitato le fasi salienti della manifestazione.

“Lancia Stratos World Symposium”. A San Martino, dove il Rallye è di casa

Dal 19 al 22 settembre 2019

E dove, se non a San Martino di Castrozza, un “Lancia Stratos World Symposium”? Perché questa dream car, nata nel 1970 dal genio della carrozzeria Bertone con la firma sul design di Marcello Gandini, al Rallye San Martino fu protagonista di un’epopea straordinaria nel triennio 1975-1977 in cui vinse il mondiale costruttori e si affermò nel maestoso scenario dolomitico con Raffaele Pinto, Bernard Darniche e Sandro Munari. La prima automobile di serie, specificatamente progettata per i rally, entrò definitivamente nel mito e nell’immaginario collettivo come il “San Martino” prima maniera (1964-1977), che richiamava folle oceaniche. Il 1977 fu canto del cigno per entrambi: la fusione tra Lancia e Fiat-Abarth decretò l’accantonamento progressivo della Stratos a vantaggio della nuova Fiat 131 Abarth; nuove e stringenti norme di sicurezza costrinsero gli organizzatori del Rallye a gettare la spugna, dopo aver toccato l’apice della Coppa Fia Piloti.
APPUNTAMENTO.Il “Lancia Stratos World Symposium”, a cura de L’Officina Italiana (www.lofficinaitaliana.it) e con il patrocinio di Aci Storico e Aci Trento, si svolgerà a San Martino di Castrozza da giovedì 19 a domenica 22 settembre 2019, giusto il weekend successivo al 39° Rallye San Martino di Castrozza valido per il Campionato Italiano WRC con coefficiente 1,5. I motori sono dunque ancora nel dna turistico della gemma del Primiero, che per il terzo anno consecutivo vivrà la prova speciale di apertura (venerdì 13 settembre) come un evento spettacolo nelle vie del paese.
OBIETTIVI.Realizzare un’esperienza da sogno in un contesto unico: le Dolomiti sono Patrimonio Unesco dal 2009). Offrire possibilità d’incontri e nuove amicizie, abbinare relax e divertimento con il Grand Tour delle Dolomiti, riflessioni e approfondimenti con il Symposium su “La Stratos nella leggenda”, al quale parteciperanno piloti e meccanici che hanno fatto la storia del Rallye. Presenza di spicco quella di Gianni Tonti, direttore tecnico del Reparto Corse Lancia nel periodo aureo (1967-1984).
PROGRAMMA.Giovedì 19 settembre arrivo dei partecipanti a San Martino di Castrozza (1450 m s.l.m.) e sistemazione all’Hotel Savoia, struttura quattro stelle superior. Cena di benvenuto con ospiti d’eccezione. Venerdì 20 settembre: al mattino verifiche tecniche ed esposizione delle vetture per le vie di San Martino; nel pomeriggio prova delle auto su percorso in salita (8 km) che segue la SS50 fino al Passo Rolle (1984 m s.l.m.). In serata il Symposium presso la Sala Congressi e a seguire la cena a Malga Ces. Sabato 21 settembre: Grand Tour delle Dolomiti sulle strade rese celebri dal Rallye San Martino. L’occasione di riscoprire il piacere di guidare la propria Stratos in un ambiente unico, lontano dai crocevia del traffico quotidiano. Durante la giornata è previsto un pranzo leggero a km zero a base di prodotti tipici locali del Trentino. Rientro a San Martino con cena presso il ristorante Drei Tannen e party finale. Domenica 22 settembre: cerimonia di chiusura dell’evento presso l’Hotel Savoia, preparazione delle vetture e consegna cadeau di partecipazione. Chi vorrà trattenersi ancora, potrà salire in funivia sull’Altopiano delle Pale di San Martino a quota 2700 m.

Rallylegend 2019, la festa dei rally, apre le iscrizioni

La nuova categoria “Rallylegend Heritage”, con gara a sé, affianca le tradizionali “Historic”, “Mith” e l’ampliata “WRC”, che daranno vita al rally, con lo spettacolare contorno delle “Legend Stars” e l’ “antipasto” del Legend Show, altra novita.

Repubblica di San Marino. Poco più di due mesi e mezzo di fremente attesa e l’edizione 2019 di Rallylegend andrà in scena, nella accogliente, e logisticamente perfetta, cornice della Repubblica di San Marino, la Repubblica-da-rally, con appuntamento fissato dal 10 al 13 ottobre prossimi.

Rallylegend è diventato un brand conosciuto in tutto il mondo e l’evento richiama, ogni anno, campioni, equipaggi, splendide vetture, giornalisti e media nonché pubblico appassionato ormai da ogni angolo del globo.  Perché lo spettacolo che va in scena nella Repubblica più antica del mondo è di quelli che non si possono perdere. Solo qui i rally di ieri e di oggi convivono e si fondono in quattro giorni intensissimi, che diventano una festa dei rally unica e irripetibile.

Primo atto ufficiale di Rallylegend 2019 è l’apertura delle iscrizioni, con inizio fissato per mercoledì 24 luglio e chiusura sabato 14 settembre.

Tante possibilità di essere al via e di far parte di un evento formidabile. Lo spettacolo che ogni anno Rallylegend offre agli spettatori presenta nuove e originali proposte, che affiancano ed integrano quello che rimane il cuore dell’evento, vale a dire il rally.

Una delle novità della prossima edizione si chiama Rallylegend Heritage, un’esclusiva competizione riservata a vetture originali, costruite fino all’anno 1982 ed appartenenti ai Gruppi 1, 2, 3, 4 e B, con la livrea dell’epoca e documentazione storica che attesti il passato della vettura. Saranno trenta le vetture ammesse, e tra queste alcune macchine di grande valore sportivo, finora mai viste in Italia e a San Marino. Gareggeranno su un tracciato ridotto e non esasperato, con sette prove cronometrate, per un totale di 40 km su un percorso complessivo che sarà di 125 km. La tipologia di gara sarà quella di una regolarità atipica su strade chiuse e con medie superiori ai 50 km/h nei tratti di prove cronometrate. Le vetture di Rallylegend Heritage saranno le prime ad entrare sul percorso di gara, davanti alle vetture Legend Stars.

Confermatissime le tre categorie che daranno vita al rally, il momento clou di Rallylegend, con la partenza della prima tappa, in notturna, venerdì 11 ottobre alle ore 19.00 da Rallylegend Village e arrivo alle ore 23.00. Seconda giornata di gara sabato 12 ottobre, con partenza alle ore 13.00 e arrivo alle ore 18.30. Terza e conclusiva tappa domenica 13 ottobre, con partenza alle ore 10.00 e arrivo finale alle ore 14.00, con le spumeggianti premiazioni a Rallylegend Village.

Ovviamente ci saranno le ammiratissime Historic, le regine dei rally degli esordi, nelle varie classi che vanno dai primi anni ‘60 fino al 1986. Quindi le Myth , vetture  di scaduta omologazione costruite dal 1977 fino al 1999, con le splendide WRC a completare un quadro che abbraccia tutta le storia dei rally, dagli inizi fin quasi ai giorni nostri: sì, perché le WRC saranno suddivise in tre distinte classifiche, che comprendono le World Rally Car dai primi esemplari costruiti fino a quelli usciti al 31 dicembre 2010, quelle dal 1 gennaio 2011 fino al 31 dicembre 2016 e infine le “vuerrecì” costruite dal 1 gennaio 2017 in  poi.

Altri esemplari di grande fascino e con importante storia agonistica daranno grande spettacolo nelle Legend Stars, categoria senza classifica, dove l’unico obiettivo dei campioni e dei piloti è darci dentro con traversi, salti e grandi numeri, al solo scopo di divertirsi e far divertire il pubblico.

 

Antipasto a tutta adrenalina con il Legend Show. Altra novità, con un carico in più di adrenalina, sarà “Legend Show”, un vero e proprio challenge riservato a venti piloti e vetture d’élite che parteciperanno al rally. La sfida avverrà giovedì 10 ottobre, subito dopo la cerimonia di presentazione degli equipaggi sulla pedana di partenza.

Il percorso sarà realizzato utilizzando le due rotatorie, situate a poche decine di metri da Rallylegend Village e collegate da un rettilineo di 350 metri. Alle ore 20.30 il via, con partenze contrapposte e quindi con due vetture contemporaneamente in gara, tre giri in un senso di marcia su ogni rotatoria, seguiti da altri tre giri in senso inverso. Due apposite giurie, una per rotatoria, valuteranno la prestazione. Il tutto ad eliminazione diretta per arrivare ad una superfinale con i due campioni del “360°”, che si sfideranno su sei giri attorno ad ogni rotatoria per ogni senso di marcia.

Subito dopo la sfida finale premiazioni e musica nel Rallylegend Village, per una “Legend Night” da ricordare.

All’alba di Alba… San Martino tifa per l’equilibrio

Il Rallye all’ombra delle Pale dolomitiche sarà l’ultima prova del CiWRC 2019

San Martino di Castrozza (TN), 13/14 settembre 2019

25 luglio 2019_Spettatore distante, ma interessato. Il 39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero in questo fine settimana terrà un occhio vigile a ciò che andrà in scena al Rally di Alba, con un parco partenti da far invidia alle gare degli anni Settanta e addirittura “l’extraterrestre” Sebastian Loeb (9 titoli iridati) al via per una gara test. EQUILIBRIO.Finora le quattro tappe del Campionato Italiano WRC hanno decretato il comando della classifica provvisoria di Simone Miele (59,5 punti), la seconda posizione di Marco Signor (58), il terzo posto di Luca Pedersoli (45) frutto di due vittorie (1000 Miglia e Marca), un terzo posto (Elba) e un ritiro (Salento). Così il driver bresciano è l’unico che conta tutti i punti in graduatoria, dato che per regolamento bisogna scartare il peggior risultato nelle sei gare. INCERTEZZA.Mina vagante Corrado Fontana (22,5), in un’annata finora di rara sfortuna (tre ritiri) e un solo risultato positivo (la vittoria in Salento). Così il driver comasco, indicato come principale favorito nelle chiacchiere invernali, ora può solo complicare la sfida scudetto che riguarda i suoi avversari. AMBIZIONI.Il 39° Rallye San Martino (13/14 settembre) chiuderà i giochi tricolori con il trampolino del coefficiente maggiorato (1,5) che potrebbe rimescolare le carte in extremis. Emozioni e pathos assicurati. L’ultima volta di una rassegna in chiusura di stagione fu nel 2012, quando all’ombra delle Pale dolomitiche si corse in contemporanea per l’Italiano assoluto, Trofeo Rally Asfalto, Historique, Nazionale e Coppa Italia. Overdose di traversi con l’indimenticabile Robert Kubica finito a ruote all’aria nella speciale di Val Malene. NOVITA’.La San Martino Corse ha in serbo alcuni cambiamenti di registro nelle prove speciali, spruzzata di cambiamenti in una struttura consolidata che non vuole rinunciare al mito del Manghen. In fin dei conti è questa la novità più significativa: dopo il disastro forestale dell’autunno scorso, la riapertura della strada con quasi certa autorizzazione al Rallye è un risultato da incorniciare.

Affascina il 16° Rally del Tirreno e 3° Tirreno Historic Rally

Iscrizioni in corso ed adesioni in  arrivo da diverse regioni italiane alla gara organizzata da Top Competition che il 10 e 11 agosto sarà 4^ prova di Coppa Italia 8^ Zona a coefficiente 1,5, Trofeo Rally Sicilia a coeff. 2,5, Trofeo Rally di Zona e  Campionato Siciliano. Il tracciato ricalca quello del 2018 con start e traguardo a Saponara- Foto Gallà

Torregrotta (ME), 26 luglio 2018. Il 16° Rally del Tirreno e 3° Tirreno Historic Rally il 10 e 11 agosto accenderà i motori alle porte di Messina.

Le iscrizioni rimarranno aperte fino a lunedì 5 agosto, ma le adesioni arrivano numerose e da varie regioni italiane, a conferma del fascino che emana la gara organizzata da Top Competition con validità di Coppa Rally di 8^ Zona con coefficiente 1,5 a cui possono partecipare anche le vetture WRC e di cui è il 4° round,  validità per il Trofeo Rally Sicilia con coefficiente 2,5, 2° round di Trofeo Rally di 4^ Zona Sud per le autostoriche e 4° round di Campionato Siciliano. Proprio tra le autostoriche si registra un interesse crescente, tra quelle vetture nate e vissute negli anni d’oro dei rally di notte, ma molte sono anche le adesioni pervenute da equipaggi di vetture di classe regina dei rally nazionali e l’elenco continua ad arricchirsi col passare delle ore.

Ad arricchire l’attrazione che abitualmente esercita la gara messinese, le prove speciali in notturna che richiamano sempre un alto numero di spettatori.

L’intero territorio è co-protagonista della competizione, il Comune di Saponara è capofila delle realtà pubbliche e private che affiancano il professionale staff organizzatore e rinsaldano sempre più la fiducia verso un volano ormai collaudato ma che continua a crescere nella sua efficacia promozionale. Confermata a Saponara la sede della partenza e del Traguardo, come nella sede municipale il centro servizi. -“Il Rally del tirreno fa parte degli eventi del nostro comune – afferma Fabio Vinci Sindaco di Saponara – il  nostro territorio è a crescente vocazione turistica anche nelle zone non prettamente balneari, questo grazie alla gara che porta la gente a contatto con le nostre realtà, porta il pubblico a scoprire i nostri luoghi e lo invita ad un piacevole ritorno in queste zone”-.

Le verifiche si svolgeranno nella mattinata di sabato 10 agosto presso il Tirreno Rally Village che è ubicato nell’area artigianale ex Pirelli di Villafranca Tirrena, sede anche di riordini assistenza e refuelling. Nella stessa mattinata lo shakedown a S. pietro di Saponara in 2.65 km di condizioni uguali a quelle delle prove speciali, un agevole trasferimento permette agli equipaggi un rapido ritorno allo start del test con auto da gara. Una logistica concentrata e funzionale che non prevede spostamenti di mezzi e vetture dopo la sistemazione nel parco assistenza. E’ di 247,57 Km l’intero percorso di gara di cui 81 km suddivisi sulle 9 prove speciali in programma: “Colli 4 Strade” Km 9,70,; “Rometta” Km 9,50,; “New Roccavaldina” Km 7,80.

Nel 2018 vittoria di Marco Pollara – Giuseppe Princiotto su Peugeot 208 T16, sul podio tutto messinese Giuseppe Nucita – Maurizio Messina con la Ford Fiesta e Danilo Novelli – Michele Castelli su Skoda Fabia. Tra le storiche successo dei palermitani Sandro Filippone – Luigi Aliberto su Porsche 911 SC.

A Reggello un rally di novità

La quinta prova della Coppa Rally di Zona, il 31 agosto/1 settembre proporrà diverse news sul percorso, andando a rispolverare “vecchie” prove e ridisegnando altro sulla scorta delle impressioni avute dai piloti. Ancora previste due gare, moderna e storica, per proseguire la tradizione. Foto Thomas Simonelli

Reggello (Firenze), 25 luglio 2019 – Nuovi stimoli, soprattutto nuovo percorso, per la 12^ edizione del Rally di Reggello-Città di Firenze, tornato alla sua collocazione “classica” dopo le ferie, il 31 agosto e 01 settembre, con l’organizzazione come consuetudine curata da Reggello Motor Sport, in collaborazione con l’Automobile Club Firenze.

Di nuovo la gara avrà la validità per la Coppa Rally di 6^ Zona (coefficiente 1,5), della quale sarà la quinta prova stagionale, per il Trofeo Rally Toscano e per Premio Rally Aci Lucca,  confermando anche il Rally Storico “Coppa Città Dell’Olio”, un appuntamento che negli anni si è ritagliato la propria fetta di notorietà e di apprezzamento nel settore “historic”, a livello nazionale.

Novità sul percorso: confermata la “piesse” spettacolo a Cascia di Reggello, arriva una “piesse” dagli anni ottanta. Il “Reggello 2019”, annuncia alcune novità sul percorso. Novità proposte sia per dare nuovi stimoli all’evento che per dare valore al dialogo con chi corre, alcune scelte infatti di quest’anno sono state operate ascoltando chi della gara ne è l’attore principale, gli equipaggi. Sarà un percorso rinnovato in parte, integrando qualcosa di nuovo ad un percorso rivelatosi negli anni assai apprezzato per le sue caratteristiche tecniche.

La partenza, sabato 31 agosto da Cascia di Reggello, con lo sfondo della bellissima Pieve Romanica, sarà alle ore 21,15, dopodiché verrà effettuata la prova speciale spettacolo all’interno dell’abitato di Cascia, completamente ridisegnata ed in senso contrario rispetto al 2018, dalle ore 21,41. Il fascino dell’imbrunire, lo sport e lo spettacolo proprio dei rallies si fonderanno in un’unica grande scena che sicuramente darà valore all’evento a tutto tondo.

Poi, si passerà alle sfide di domenica 01 settembre, altre otto prove speciali per poi vedere sventolare la bandiera a scacchi a partire dalle ore 16,06, sempre a Cascia di Reggello.

Novità, si è detto, sul percorso: la prova speciale no. 2/5/8, quella che partirà da Ponte all’Olivo/Montanino è la modifica più radicale al percorso conosciuto, ricavata unendo due prove speciali: la prima parte è quella conosciuta di “Saltino”, che andrà ad unirsi con la “Leccio/Donnini” sfruttando di essa la parte in discesa.

Ci sarà poi una prova inedita per la gara, quella di “Carbonile”, che partirà poco dopo (PS 3/6): si tratta di una vecchia prova del Rally Impruneta, che non si disputa dagli anni ottanta. Si unisce poi la “piesse” di Poggio alla Croce (PS 4/7/9), invariata rispetto all’edizione passata, con la sola differenza che sarà allungata dalla parte iniziale.

Il 12° Rally di Reggello-Città di Firenze presenta dunque un totale di nove Prove Speciali per una distanza competitiva di 80,900 chilometri sui 235,750 dell’intero percorso. Un tragitto totale inferiore rispetto all’anno scorso.